05/09/17
GianpieroSalviamo animaletti in pericolo
Gen.mi lettori di Ponteweb, Vi allego la lettera/appello che sabato scorso ho inviato a LIBERTA' per tentare di evitare una barbarie contro i piccoli animaletti selvatici che questa estate hanno già sofferto tanto per la situazione meteo. Visto che il Direttore di LIBERTA' ha ritenuto non pubblicarla, chiedo, a chiunque sia in grado, di darmi una mano, con consigli o suggerimenti o (se qualcuno avesse altri poteri) qualche azione concreta. Ribadisco che non sono il solito contrario all'attività venatoria per questioni di principio (basti pensare che ho annoverato tra i miei migliori clienti alcuni dei più qualificati costruttori di fucili da caccia, per cui ...); mi fa soltanto male sapere che si possa abusare di povere creature indifese come lo sono quest'anno. Ecco la lettera a LIBERTA'
Gent.mo Direttore,
premetto che non sono né animalista, né sostenitore né oppositore della caccia, solo per posizioni di principio, ma cerco soltanto di usare un po’ di buon senso, confidando di averne. Pertanto spero che questo mio appello non inneschi una ennesima ed inutile diatriba tra i sostenitori di una parte o dell’altra.
Dunque, abitando in aperta campagna, ai confini di zone boscose, ho modo, da tanti anni, di osservare con attenzione l’evolvere della condizione agreste ed il comportamento di tanti animali selvatici, che popolano questa zona appena a monte di Pontedellolio. Tra l’altro ho posseduto per molti anni anche un meraviglioso Setter irlandese, cane con una innata propensione per la caccia, che mi ha via via insegnato a comprendere i segreti di vita della fauna, ma anche della flora che ne è l’habitat.
Quest’anno osservo, da tempo, che la tremenda siccità che non ci da tregua, per lo meno in questa zona, ha sconvolto e stravolto completamente il ciclo vitale di flora e fauna. Stanno rinsecchendo alberi alti oltre dieci metri, immagini in che stato siano gli arbusti e le erbacee. Tutto secco, arido, arso. Nessuna radice o filo verde, bacche senza succo. Sono spariti pure gli insetti. Negli scorsi anni era un pullulare, anche eccessivo per verità, di insetti sia striscianti sia volanti. Quest’anno nemmeno l’ombra di una cavalletta, di grilli, di lombrichi manco parlarne, sono quasi sparite perfino le mosche (sono rimaste solo le zanzare, seppure ridotte pure quelle). Una tale situazione ha come risultato che sia venuta ad essere in grave sofferenza anche la fauna che di tali cose si ciba. Fino ad un paio di settimane fa due lepri, smagrite come scheletri si avvicinavano, come loro solito, alla casa per dissetarsi con l’acqua che cercavamo non fargli mancare assieme ad un po’ di verdura, poi non si sono più viste. D’altra parte apparivano talmente defedate che forse si sarebbero potute prendere rincorrendole a piedi. Stessa cosa dicasi per una volpe, che, guardinga, si avvicinava, la sera, in cerca evidente di acqua e qualche cosa da mettere sotto i denti. Ma è sparita pure lei. Idem per una coppia di caprioli. Di tanto in tanto passano, rasenti il cortile, una nidiata di fagianini, che abbiamo visto calare di numero e soprattutto non si vedono crescere di dimensione, stanno rimanendo pulcini. Chiaramente non trovano di che nutrirsi a sufficienza. Sono spariti altri volatili che usualmente frequentavano gli alberi qui vicino; come pure le civette che abitavano sotto il nostro tetto. Sono rimaste soltanto le cornacchie, che evidentemente riescono a trovare qualche carcassa.
Stamani un branco di cani segugi scorrazzava rumorosamente per i campi qui intorno e la domanda mi è sorta spontanea: che razza di sport diventa la caccia, quando il “cacciato” è già mezzo morto di stenti? Più divertente andare al poligono a sparare su un bersaglio di carta.
Alla luce di ciò, Sig. Direttore, mi consenta approfittare delle sue pagine per rivolgere un appello, che altrimenti non saprei a chi, affinché, almeno per questa stagione venga sospesa l’attività venatoria in questa zona, come in altre ove la situazione siccitosa abbia provocato situazioni simili.
Mi sembrerebbe una vera barbarie, quantunque tema ci siano animaletti che forse preferirebbero essere raggiunti da una fucilata pur di non soffrire la fame, la sete e gli stenti come sta accadendo (sempre che siano ancora vivi). In attesa della benedetta pioggia.
La ringrazio per la cortesia
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