Ponte dell'Olio

14/07/17
Marino

La Corte d’Appello: "No ai contributi della Bonifica senza un beneficio sugli immobili"

Così titola PiacenzaSera.it  FONTE  evidenziando che ieri la Corte d’Appello ha depositato la sentenza con la quale ha ulteriormente chiarito che per chiedere il pagamento del contributo occorre un incremento di valore dell’immobile in rapporto causale con le opere di bonifica.
Nell'articolo tra l'altro si legge, relativamente al Comune di Piacenza che aveva avviato la causa: "Nessun contributo è dovuto da parte dei proprietari degli immobili di una parte del Belvedere, San Bonico, Vallera, La Verza, Pittolo, Quarto, Mucinasso e Ivaccari, per la presenza di canali irrigui artificiali, gestiti direttamente dagli utenti riuniti in condomini; nella zona verso Gossolengo, per la presenza di una fitta rete di canali artificiali gestiti da privati; area di scolo naturale di Borghetto confinante con il Nure, e a Case di Rocco a Sant'Antonio, per l’assenza di opere di bonifica, in quanto la difesa delle acque avviene direttamente nel Trebbia e nel Nure. Vengono inoltre esclusi dall'obbligo di contribuenza anche gli immobili che vi furono sottoposti dal Consorzio, anche al tempo della causa e che non erano più di proprietà del Comune: i cimiteri, le chiese e le opere strumentali alla bonifica quali strade, marciapiedi e parcheggi e aree verdi al servizio della viabilità.".

E a Ponte, come si muove l'Amministrazione comunale?
Ne abbiamo già parlato qui:  FONTE 
Qui un'interpellanza presentata da Reboli e Chiesa  FONTE 
E qui la risposta del Sindaco  FONTE 
 Mi auguro che ogni fine anno venga reso pubblico il bilancio costi (prelievo fiscale totale) e benefici (opere fatte). 
  
12/07/17
MattiaPascal

Memoria pontolliese

Mi pare che Giancarlo Anselmi, scomparso in questi giorni, fosse un attento e appassionato cultore della storia locale (ricordiamo gli articoli pubblicati in passato sul "Ponte", con interviste a chi aveva vissuto vari eventi, bellici e non). Oltreché essere uno dei massimi esperti della littorina Piacenza - Bettola.
Per questo suo impegno, credo meriti un grazie da parte della comunità di Ponte...
  
12/07/17
Marino

Bookcrossing, tre postazioni per lo scambio di libri

Il territorio è stato arricchito da tre postazioni per il bookcrossing: un servizio gratuito di raccolta e libero scambio di libri.
I volumi non sono di proprietà di nessuno, ma nascono per "viaggiare" ed essere "liberati". I luoghi di custodia dei volumi sono cassette di legno sul territorio. Non esiste un termine per la riconsegna se non la volontà di chi ha letto un libro di "liberarlo". Il fine è quello di promuovere la lettura, il riciclo educativo del sapere tramite l'uso del libro come risorsa e mezzo di scambio della cultura e dei rapporti interpersonali. Con il tempo e a secondo delle risorse, la volontà dei volontari della Biblioteca è di proseguire e coprire l’intero territorio con nuove postazioni anche nelle frazioni.
Questo succede a Ziano, comune di 2.540 residenti.
Fonte Piacenzasera.it  FONTE 
Ne abbiamo parlato anche qui  FONTE 
  
11/07/17
Marino

Mercato del lavoro

L'ISTAT ha diffuso i dati ufficiali sul mercato del lavoro.
In sintonia con le dinamiche nazionali e regionali, la situazione piacentina, nel 2016, è migliorata.
Tasso % di:   attività    occupazione disoccupazione
201671,866,37,5
201570,864,48,8

Fonte: Piacenz@ Economia Lavoro e Società  FONTE 
  
09/07/17
Marino

Stranieri

L'ISTAT ha pubblicato i dati relativi alla presenza di stranieri nei nostri comuni  FONTE .
Al 31/12Ponte dell'OlioVigolzonePodenzanoProvincia
2016Residenti4.7424.3019.195286.758
Stranieri42138476940.113
%8,88%8,93%8,36%13,99%
2015Residenti4.7944.2979.167286.997
Stranieri42839777040.674
%8,93%9,24%8,40%14,17%
2014Residenti4.8054.2929.185288.013
Stranieri42039573241.227
%8,74%9,20%7,97%14,31%

  
03/07/17
Marino

Siccità e divieti

I sindaci dei comuni di Vigolzone, di Podenzano e di San Giorgio hanno modificato le ordinanze sul divieto di utilizzo dell'acqua dell'acquedotto. Non più divieto totale ma possibilità di innaffiare due ore al giorno.

L'ordinanza è stata modificata a seguito dei seguenti fatti.
Vigolzone: VISTA la comunicazione pervenuta da IRETI ... Terzo aggiornamento del 30/06/2017 ”con la quale per il territorio di Vigolzone viene individuata la possibilità di 2 ore di deroga nelle 24 ore  FONTE .
Podenzano: Dato Atto della riunione tenutasi in data 28.06.2017 presso ATERSIR PIACENZA e delle conclusioni ivi assunte riguardanti la puntuale situazione soggettiva del Comune di Podenzano  FONTE .
San Giorgio: PRESO ATTO della riunione tenutasi in data 28.06.2017 presso ATERSIR Piacenza e delle conclusioni ivi assunte riguardanti la puntuale situazione soggettiva del Comune di San Giorgio Piacentino  FONTE .

A seguito della riunione in ATERSIR  FONTE , è stato emesso questo documento  FONTE  (reso pubblico sul sito del nostro Comune). Da tale documento si rileva che a Ponte (così come a Bettola, a Farini e a Ferriere) deve continuare il divieto sulle 24 ore.

Data la gravità della situazione, non sarebbe buona cosa se i nostri amministratori spendessero 10 minuti per scrivere un breve comunicato in cui ci spiegano cosa è stato detto nella riunione del 28/6 tra ATERSIR, IRETI, Protezione Civile e i Sindaci della provincia, relativamente a Ponte? E magari anche chi ha rappresentato i nostri interessi in tale riunione? E magari potrebbero spiegarci come funziona la ripartizione dell'acqua dell'acquedotto ValNure, visto che i comuni a monte sono in divieto totale mentre quelli a valle hanno disponibilità di acqua?
  
01/07/17
Marino

Raccolta differenziata plastica: si può fare di più!

La roccolta differenziata della plastica produce un significativo ritorno economico. Infatti, a fronte di un costo di trattamento di 52,54 €/ton, dalla vendita si ricava 193,46 €/ton. In sostanza, spendiamo 4.000€ per trattare la plastica raccolta ma ne ricaviamo con la vendita 15.000€.
Si può fare meglio? Penso proprio di si.
Analizzando i valori riportati nel Piano rifiuti provinciale 2016 ho ricavato la tabella allegata.
Ponte raccoglie in modo differenziato 16 kg/ab. Ma i comuni più virtuosi (e sono tanti!), rispetto a noi, raccolgono anche più del doppio (Vigolzone 30kg/ab, Rivergaro 33kg/ab, Podenzano 39kg/ab).
  
30/06/17
Marino

Utile di Seta (trasporto pubblico) a 385.000 euro

Ma, allora, i contributi che i Consigli comunali deliberano ogni anno per sostenere il trasporto pubblico locale, dicendoci che altrimenti non verrebbero garantiti i "servizi minimi", servono a questo?

Contributo di Ponte € 14.816  FONTE , di Vigo € 13.007, di Pode € 27.203, ecc. (vedi tutti i comuni  FONTE ).
La parte di contributo fornita dai comuni piacentini è di 494.000 € (NB. il Comune di Piacenza non compare nella lista dei comuni che contribuiscono al "sostentamento dei servizi minimi"  FONTE ).

SETA S.p.A (Società Emiliana Trasporti Autofiloviari) è il gestore unico del servizio di trasporto pubblico locale automobilistico nei territori provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza; è una società mista, con una quota pubblica (50,5%) detenuta dagli Enti locali di Modena, dal Consorzio ACT Reggio Emilia e dal Comune di Piacenza, ed una quota privata (49,5%) posseduta da HERM-Holding Emilia Romagna Mobilità Srl e da Tper Spa  FONTE .
  
24/06/17
Marino

La soluzione del problema siccità richiede una politica di previsione e prevenzione

Egregio Direttore, vorrei esprimere alcune considerazioni in merito al problema della siccità che sta investendo tutta la nostra Provincia.
Analizzando alcuni documenti pubblici risulta che negli ultimi 17 anni le annate siccitose sono state almeno nove e il 2017 è stato il peggiore. E’ inoltre stato misurato ed è quindi noto che nel piacentino in questo lasso di tempo la velocità dei prelievi acquiferi antropici è maggiore delle capacità di ricarica naturale delle falde.
Questo serve a capire che il fenomeno di abbassamento del livello delle falde sotterranee è risaputo da tempo, ma non mi pare che gli Enti competenti (politici, pubblici o consortili) abbiano preso misure adeguate a risolvere il problema in modo definitivo. Ci sono stati vari comunicati, nel maggio 2011, gennaio 2012, gennaio 2016 e aprile 2017 per evidenziare la scarsità di precipitazioni, ma la politica dei comunicati stampa è poco risolutiva.
Così come quella delle ordinanze comunali, arrivate a situazione già emergenziale e che colpiscono l’uso domestico, colpevole solo del 27% dei prelievi di acque da falda, mentre il restante 73% viene suddiviso tra agricoltura, industria e irriguo, stranamente non colpite da nessun provvedimento.
Oltretutto queste ordinanze sono disomogenee: Podenzano, Lugagnano, Nibbiano e altri comuni hanno limitazione sulle 24 ore mentre ad esempio Cadeo, Gossolengo, Rottofreno, Bobbio solo dalle 7 alle 22, addirittura Cortemaggiore non ha attivato nessuna ordinanza, come se le falde da loro non avessero problemi.
A mio avviso sarebbe stato più utile intervenire con limitazioni più accettabili e omogenee a livello provinciale, già dalla primavera, sia in campo domestico (buone pratiche di riutilizzo delle acque) che in campo agricolo/industriale, incentivando o imponendo le irrigazioni con tubi gocciolanti (o analoghi sistemi virtuosi) e vietando l’irrigazione a pioggia (non parliamo poi dell’irrigazione del mais per biomassa, eticamente assurda). Infatti bisogna immaginare le risorse idriche di falda come un contenitore da cui tutti attingono, pozzi privati, sorgenti, acquedotti, contribuendo tutti all’abbassamento dei livelli.
Una menzione a parte merita il livello di perdite dell’acquedotto, che dagli ultimi dati pubblicati (2012) risulta circa pari al 29% nel piacentino, con punte del 59% nel comune di Farini o 52% a Gazzola e Ponte dell’olio (si consideri che nei comuni più virtuosi, come Macerata e Mantova, le perdite sono rispettivamente l’8% e il 12%). A tal proposito, sul capitolo investimenti, Ireti è in linea con il piano d’ambito approvato da Atersir? Nel 2012 l’ex presidente della Provincia era in procinto di avviare una battaglia con l’allora Iren per i mancati 15 milioni di investimenti del settore idrico e sarebbe interessante sapere se il piano di rientro è stato effettuato o se è finito tutto in una bolla di sapone.
Queste considerazioni non vogliono essere una scusante per sprechi o usi impropri della risorsa “acqua potabile”, bene indispensabile per mantenere una qualità di vita degna di una società moderna e responsabile, però occorre che la presa di coscienza etica e ambientale sia un dovere di tutti, l’emergenza idrica non si risolve colpendo sempre e solo i cittadini e tantomeno passando di punto in bianco dal possibile utilizzo illimitato al blocco emergenziale assoluto, perchè il compito della politica è proprio quello di previsione, prevenzione e risoluzione dei problemi.
Maserati Andrea
Podenzano
 Da Libertà del 24/06/2017 
  
23/06/17
Marino

Acquedotto pontolliese

Oltre metà dell'acqua immessa nel nostro acquedotto viene persa ( FONTE  pag.206) (il documento evidenzia che solo gli acquedotti dei comuni di Zerba e di Farini hanno perdite maggiori).
Leggendo i Programmi di intervento allegati ai Piani d'ambito in vigore e disponibili sul sito di ATERSIR ( FONTE  e  FONTE ) non ho trovato un solo euro destinato al miglioramento strutturale del nostro acquedotto.
Il 13 giugno ho chiesto all'Assessore ai lavori pubblici Massimo Paraboschi quali sono stati gli interventi strutturali effettuati sull'acquedotto dal 2012 ad oggi e quali pianificati o già chiesti e aventi l'obiettivo di ridurre le perdite (ne ho approfittato per chiedergli anche l'aggiornamento al 2016 dell'entità delle perdite dell'acquedotto)  FONTE .
A seguito della dichiarazione di emergenza  FONTE  arriveranno a Piacenza e Parma 8.650.000 €. Quanti ne verranno impiegati per ridurre le perdite del nostro acquedotto?