20/05/17
MattiaPascalTrecentosessantacinque giorni all'alba
Mi calo nei panni del mago Otelma: vedo e prevedo che il 20 maggio 2018 (una domenica) ci saranno le elezioni politiche in Italia. Nell'ultima data utile consentita dalla legge...
19/05/17
MattiaPascalMutui Bei
Chi ha detto che de minimis non curat praetor? La precisazione addirittura della Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardo la fonte di finanziamento dei lavori alla scuola media di Ponte (che leggiamo su "Libertà" di oggi, a pag. 62) sembrerebbe smentire quel motto latino...
17/05/17
MarinoRegolamento comunale per la partecipazione
La proposta formale di regolamento comunale per la partecipazione è stata validata dal Tecnico di garanzia della Regione. E' così terminato il percorso partecipativo “PartecipAzione, le tue idee per fare il futuro” promosso dai comuni di Ponte dell’Olio e di Vigolzone.
Qui
FONTE il documento che sarà sottoposto ai consigli comunali dei due comuni.
13/05/17
MarinoRegolarizzazione in catasto dei Fabbricati Rurali
Ultima chance per i proprietari di
immobili rurali da trasferire dal Catasto terreni al Catasto fabbricati, beneficiando dell’istituto del ravvedimento operoso e quindi di una
riduzione significativa delle sanzioni, prima che l’Agenzia delle Entrate proceda all’accertamento.
Così segnala l'Agenzia delle Entrate
FONTE .
Sul sito dell'Agenzia è possibile consultare l'elenco dei fabbricati siti nel Comune di Ponte
FONTE (sono interessati 83 fabbricati).
12/05/17
MarinoDipendenti comunali
Consultando questi due documenti
FONTE FONTE è possibile sapere quanti sono i dipendenti comunali in forza al 1 gennaio 2017:
- dipendenti previsti in dotazione organica: 28
- dipendenti in distacco/aspettativa: 2
- dipendenti in servizio: 17 (5 uomini, 12 donne).
12/05/17
MarinoGli effetti del Jobs Act a Piacenza
Gli effetti del Jobs Act sul mercato del lavoro
piacentino sono stati analizzati dall’Ufficio Statistica della Provincia di Piacenza. In sintesi emerge che, a livello provinciale, l’obiettivo di spostare in modo strutturale la distribuzione dei nuovi contratti di lavoro a vantaggio di quelli a tempo indeterminato, non è stato raggiunto. Qui lo studio completo
FONTE .
11/05/17
GianpieroLa favola diventa realtà
Leggendo Libertà di stamane sembra abbastanza chiaro che, con ogni probabilità, la mia su San Damiano non rimanga una favola, ma sia destinata a diventare una perfida realtà!
07/05/17
GianpieroLa Favola di San Damiano
Tra poco più di un mese (salvo improbabili ripensamenti dell'ultima ora) l'aeroporto di san Damiano cesserà di essere gestito dalla gloriosa Aeronautica Militare, per divenire chissà che.
Non è nel territorio del Comune di Pontedellolio, ma appena, appena oltre i suo confini e d'altra parte lo costeggiamo in tanti, quasi tutti i giorni, per andare a Piacenza o Carpaneto o altre località ad est, per cui forse quualcuno anche dei lettori di questo sito potrà fare qualche sorriso (o qualche meditazione) sulla favola che Vi voglio raccontare. Mi scuso se è un po' lunga, ma ... come tutte le favole ...
La Favola di San Damiano
C’era una volta un santo che si chiamava Damiano, infatti era da tutti conosciuto come San Damiano. Era un santo particolarmente rivolto all’alto, così che aiutava tanti ad elevarsi fino a volare in cielo (addirittura lo fecero persino genti non del suo paese, ma provenienti dalla Germania).
San Damiano, grazie ai suoi contatti con il cielo, poté fare dei veri e propri miracoli in aiuto anche ai suoi confratelli: San Giorgio, San Polo, San Carpaneto … (… no questo non era un santo, ma fu miracolato ugualmente pure lui).
Tutto procedeva bene ed era prevedibile che di lì a qualche anno avrebbe potuto andare ancora meglio, con la venuta di più moderni mezzi per andare nel cielo.
Ma ecco, un giorno, arrivare San Matteo, o come tutti dicevan Renzi (spero mi perdoni Manzoni per il riferimento quasi blasfemo ai suoi “Sposi”).
A dire il vero, questo San Matteo, non è che fosse proprio un santo, ma lui lo credeva, insieme ad altri. Del resto era accompagnato e protetto dal suo Angelino (custode) ed era protettore dei Boschi e dei pascoli toscani (abitualmente detti PASCHI) e di un Rio.
Ma San Matteo, ed il suo Angelino, anziché coloro che andavano per cielo, preferivano quelli che andavano per mare, soprattutto il Mediterraneo. Poiché, pensavano, quelli che vanno per cielo sono pochi e al più possono VOLARE, mentre quelli che vanno (vengono) per mare, in un domani non troppo lontano, potranno VOTARE!
Un giorno però, San Matteo, con il suo Angelino, si resero conto che quelli che andavano per mare stavano costando un sacco di quattrini, per cui, consultatisi anche con la signora Pina, decisero di risparmiare tagliando le ali a quelli che andavano per cielo.
San Damiano, San Giorgio e gli altri confratelli miracolati si indignarono, vi fu una levata di scudi e proteste da parte di tanti, a diversi livelli. Vi fu anche chi andò a protestare a Roma, dal Nazareno (ma non quello conosciuto in Vaticano). Ma il Nazareno, biblicamente sentenziò: “Stai sereno. Protesta di meno. Mettiti buono buono nelle mie mani e presto siederai (avrai un seggio) accanto a me, nel paradiso di Montecitorio”.
Così gli animi, come raccomandato dal Nazareno, si serenarono e il silenzio prese il posto del rombo dei reattori di San Damiano.
Un altro problema però iniziò a richiedere una soluzione da parte di San Matteo, con il suo fido Angelino (che nel frattempo era risalito ad un Ordine angelico superiore, più estero), e del suo tanto tanto Gentile successore: quelli arrivati per mare stavano diventando troppi, distribuiti sulla terraferma. Cosa che dava origine a proteste da parte di chi parlava di invasione del territorio.
Il tanto tanto Gentile, con i suoi prodi, progettò quindi di concentrare gli arrivati dal mare in appositi centri e strutture ubicati fuori dalle città e in stretta prossimità di aeroporti. Ciò che avrebbe consentito, tra l’altro, di movimentare quei “poveretti” direttamente con gli aerei, in modo molto riservato, anziché con i gli autobus che potevano essere intercettati e testimoniare il numero dei trasferiti. Quindi niente più proteste paesane contro gli autobus.
Improvvisamente una “brillantissima” idea: perché cercare o realizzare appositamente strutture in prossimità di aeroporti, quando un aeroporto, funzionante e con già tante strutture vuote lo abbiamo già? Le strutture sono addirittura dentro il sicuro recinto, bastano pochi lavori di adattamento e possono ospitare una quantità di persone, in modo sicuro e soprattutto riservato.
Ah sì? Ma qual è questo aeroporto?
Facile! Quello di quel povero San Damiano, che ci regala la signora Pina. Se poi dovesse servire una dependance, si potrebbe sempre chiedere anche quella di San Polo.
Fu così che San Damiano, San Giorgio, San Polo e San Carpaneto (diventato santo nel frattempo, quale martire sopportatore) divennero santi multirazziali e venerati in diverse religioni.
Accanto al pero fiorito di mamma Rosa sorse una piccola moschea, con il minareto molto basso però, per non interferire con il volo degli aerei in arrivo da Lampedusa e Trapani (poi forse anche direttamente da Tripoli).