Ponte dell'Olio

11/03/14
Mauro

CAMPAGNA ELETTORALE 2014

La campagna elettorale nel Comune di Ponte dell'olio.
"Le corporazioni delle arti e mestieri, o Gilde, erano delle associazioni create a partire dal XII secolo in molte città europee per regolamentare e tutelare le attività degli appartenenti ad una stessa categoria professionale." (Wikipedia). Sono passati 9 secoli e ancora oggi esistono sia a livello nazionale che locale. Infatti anche nel Comune di Ponte dell'olio i candidati a Sindaco sentono il dovere di interpellare "i commercianti", "gli agricoltori" ecc. , naturalmente solo in campagna elettorale, per cercare di portare voti alla propria causa fingendo un interesse per la loro causa comune. Finita la campagna elettorale, nessun amministratore si ricorderà più delle corporazioni o come si chiamano oggi lobbies e accamperà scuse su scuse del tipo non abbiamo i soldi, mancano le risorse e così via. Un tempo si mettevano in lista rappresentanti delle varie categorie (che era la stessa cosa) ma oggi, con il ridotto numero di candidati previsto, non è più possibile e quindi si ricorre agli incontri preventivi e un po' ruffiani per ottenere la tanto agognata vittoria elettorale. Penso che nel mio paese, come in tutti gli altri, esistano solo i cittadini, indipendentemente dal tipo di professione che fanno e penso anche che chi si propone come Sindaco abbia il dovere di trattare tutti allo stesso modo oppure faccia incontri con tutte le categorie di cittadini come idraulici, elettricisti, muratori, imprenditori, rappresentanti di commercio e così via. Assistere ancora oggi a questo tipo di campagna elettorale mi conferma che purtroppo siamo ancora nella vecchia politica che deve essere sepolta e abbandonata se veramente crediamo in un futuro migliore. Personalmente ho deciso che non voterò ed inviterò a non votare alcun candidato che si comporterà come nel medio evo privilegiando ancora le corporazioni a scapito dell'individuo
  
11/03/14
MattiaPascal

Tasi

A proposito di domande ai candidati. Facciamone una di carattere fiscale. Come intendono comportarsi con l'addizionale Tasi dello 0,80 per mille (in aggiunta all'aliquota "normale" del 2,5 per mille), liberamente spalmabile a scelta del Comune fra prime case (dove la Tasi può quindi diventare al massimo del 3,3 per mille) e altri immobili (dove la somma Imu + Tasi può spingersi fino all'11,4 per mille)?
Ricordo che l'addizionale Tasi serve a finanziare le detrazioni Tasi che i Comuni vorranno introdurre sulla prima casa per le fasce più deboli (in modo che chi, grazie alle detrazioni di legge, non pagava nel 2012 l'Imu prima casa poi abolita, non debba ora pagare la Tasi).
E già che siamo in argomento, chiediamo anche: quale quota della Tasi (per legge variabile dal 10 al 30%, anche qui la scelta spetta al Comune) intendono porre a carico degli inquilini per gli immobili affittati?
Perché in fondo, di fronte ai cittadini elettori, meglio seguire il detto "patti chiari, amicizia lunga" che non "tasi e paga"...
  
10/03/14
Cristian

Edifici scolastici: incontro stasera 10/03 in sala consigliare

Giusto per memo in quanto ho saputo che a non tutti i genitori è arrivata l'informazione, vi riporto un avviso inserito nel diario di mia figlia in data 07/03.

Cari genitori,
Lunedì 10/3, alle 20,45 presso la sala consigliare del comune di Ponte siete invitati alla riunione aperta a tutti per stabilire dove sia più opportuno far sorgere il nuovo polo scolastico.

ASSOCIAZIONE GENITORI
  
10/03/14
Massimo

Edifici scolastici

Raccolgo volentieri la provocazione. Vi sono numerosi studi, che comprovano come la corretta disposizione e gestione degli ambienti scolastici AUMENTANO la resa degli studenti. Ci sono, ad esempio, scuole costruite senza aule ma con spazi aperti. Per questo ritengo che affrontare il tema della scuola che vogliamo, non debba restringere il dibattito alle sole questioni architettonico-urbanistiche, occorre anche una valutazione didattico pedagogica che trasformi un edificio in una Scuola.
  
09/03/14
MattiaPascal

Edifici scolastici

Una provocazione: la qualità della scuola dipenderà davvero dalle aule e dalle comodità degli edifici che la ospitano?
Per fare un esempio calcistico, han prodotto più talenti le strade e i cortili di una volta che non le scuole calcio di oggi...
  
08/03/14
Marino

Edifici scolastici

L’ex sindaco di Piacenza Roberto Reggi è tornato stamattina nel Piacentino e questa volta vestendo i panni di sottosegretario all’Istruzione. Ha visitato diversi comuni per toccare con mano le problematiche del territorio. Prima tappa a Pontedell’olio accolto dal sindaco Roberto Spinola e dall’associazione “Prossima Ponte” che proprio in questi giorni aveva lanciato un appello a Renzi per la scuola del paese chiusa da due anni. “Parto da qui, da una scuola che non riesce a riaprire - ha detto Reggi – perché crediamo che la scuola debba tornare ad essere fondamentale nel nostro Paese. Ci mettiamo nei panni dei sindaci, con un atteggiamento diverso da quello troppo “centralizzato” degli ultimi anni: guardiamo l’Italia con gli occhi dei primi cittadini, non quelli ministeriali, e vogliamo risolvere con semplicità i problemi di edilizia scolastica. Chi ha soldi e progetti, bloccati dal patto di stabilità, come nel caso di Pontedellolio e Monticelli, potrà spenderli. Abbiamo circa 64milioni di metri quadri nelle scuole per i nostri ragazzi: questo vuol dire 8 metri quadri per ogni alunno. Ai ministeri ogni incaricato ha invece a sua disposizione 80 metri quadri. Dobbiamo ribaltare la situazione: mercoledì il premier Matteo Renzi comunicherà le modalità operative per intervenire. Cominciamo a lavorare”.
Da Libertàonline
  
08/03/14
MattiaPascal

Amarcord

Interessante l'escursione a piedi o in bici sul tracciato della vecchia ferrovia (nel tratto compreso in comune di Vigolzone), organizzato da varie associazioni locali e in programma nel pomeriggio di domani, domenica 9 marzo. Che si concluderà con una visita al ponte ferroviario dove alle 16,30 Giancarlo Anselmi terrà una relazione sulle caratteristiche dei treni e dei convogli di quella gloriosa linea...
  
07/03/14
Marino

Proposta ai candidati a sindaco - Social Market e Punto amico

Social Market e Punto Amico sono due iniziative che i candidati sindaco Copelli e Reboli, con, magari, la collaborazione dell'associazione dei commercianti '"Ponte in Vista", potrebbero / dovrebbero prevedere nei loro programmi elettorali prendendo esempio da Carpaneto dove sono state raccolte e distribuite a chi é in difficoltà, quasi quattro tonnellate e mezzo di cibo e tanti indumenti usati.

Prosegue a Carpaneto l'iniziativa Social Market, finalizzata alla distribuzione di generi alimentari a famiglie, sia italiane che straniere, residenti nel territorio comunale e segnalate dai servizi sociali del Comune. Anche quest'anno l'amministrazione municipale ha incontrato volontari e commercianti che aderiscono all'iniziativa auspicando che si possa ulteriormente aumentare il volume della raccolta che l'anno scorso ha consentito di distribuire 4.391 chilogrammi di prodotti da forno, frutta, verdura, latticini, carne, pesce, uova, surgelati, gastronomia e bevande.
Il progetto Social Market è nato nel 2011 dalla collaborazione tra il Comune, l'associazione Auser e l'Azienda Usl, con l'obiettivo di raccogliere, da negozi del paese, generi alimentari a fine vita commerciale ma ancora perfettamente commestibili, da consegnare poi alle famiglie in difficoltà economiche diventando in questo modo una preziosa risorsa. Durante l'incontro in municipio con volontari e commercianti, l'assessore alle politiche sociali Alessandro Tondelli ha ricordato l'importanza del progetto, sottolineando come la cittadinanza e commercianti di Carpaneto si dimostrino ancora una volta sensibili e attenti ai bisogni primari delle famiglie che si trovano in in una situazione di difficoltà, anche a causa del perdurare della crisi economica. L'assessore, a nome dell'amministrazione, ha ringraziato i dieci esercizi commerciali aderenti e i volontari che rendono possibile l'iniziativa: Gianni Muselli, Salvatore Lodigiani, Carlo Galli, Antonella Poretti, Amedeo Schiavi, Anna Maria Perazzi, Carla Fraschi e Andrea Catanzaro, i quali alla mattina di ogni martedì e giovedì raccolgono presso i commercianti gli alimenti che poi vengono distribuiti alle famiglie nel pomeriggio degli stessi giorni. L'anno scorso, è stato detto, sono stati raccolti 4.391 chilogrammi di alimenti, che sono stati distribuiti a 27 famiglie residenti a Carpaneto, formate da 84 persone, di cui 51 adulti e 33 minorenni.
L'amministrazione comunale ha invitato altri esercenti ad aderire al progetto "Social Market" e ha auspicato che nuovi volontari possano dedicare un'ora alla settimana a questo importante servizio. L'assessore Tondelli ha ricordato che nei locali di via Trieste 5, al giovedì pomeriggio, è attivo da alcuni anni anche un servizio di raccolta e distribuzione di indumenti usati ma in buono stato, denominato "Punto amico". Anche questo servizio è gestito da volontari: Daniela Borreri, Anna Lodigiani e Maria Urmi. Anche a loro sono arrivati i ringraziamenti dell'amministrazione comunale.
Pubblicato su Libertà del 07/03/2014 a firma Pietro Freghieri


Video approfondimento  FONTE 
  
06/03/14
MattiaPascal

Dipendenze: giocare con la vita

Mi piace segnalare quanto scrive Michele Serra su "la Repubblica" di martedì 4 marzo, nella sua rubrica quotidiana dell'amaca.

Dipendenza dall'alcol, dipendenza dal gioco d'azzardo, dipendenza dai farmaci, dipendenza dallo shopping, dipendenza dal sesso, dipendenza da droghe leggere e pesanti. Dipendenza dalla comunicazione: pare che ogni italiano, in media, dia un'occhiata allo schermo del suo telefonino più di cento volte al giorno; ogni pochi minuti, insomma, considerando che almeno di notte si dorme e si è finalmente "off". La trama sempre più fitta delle dipendenze, da quelle plateali a quelle a lento rilascio che imprigionano giorno dopo giorno, avvolge come una rete implacabile le nostre vite. Bauman scrisse, dopo la crisi del 2008, che anche i meccanismi economico-finanziari sono tipicamente di dipendenza: dipendenza degli Stati così come gli individui dal debito, con un overdosaggio inarrestabile, vizioso.
Si intuisce che l'uscita (difficilissima) dal presente, ovvero l'ingresso nel futuro, passi attraverso la quasi miracolosa guarigione dalla nostra compulsività. E' una ricerca faticosa; è una lotta dura. Aiuta a sostenerla una considerazione banale, ma potentissima: il contrario di dipendenza è indipendenza. Quasi sinonimo di libertà.
  
06/03/14
Pepito

Edifici scolastici - Carpe diem...

Proprio con questo spirito, la commissione "Quale scuola vogliamo" di cui faccio parte, dopo l'ennesimo "progetto di ripiego" proposto dall'amministrazione ed uscito all'improvviso nell'ultima riunione del 13 febbraio scorso, ha deciso di dare finalmente una svolta, avviando in collaborazione con l'Associazione Genitori e con una rappresentanza della scuola il VERO percorso partecipativo che è mancato fino ad oggi.
Infatti è stata organizzata una assemblea pubblica tenutasi il 20 febbraio presso la sala consigliare cercando per la prima volta di capire davvero “quale scuola vogliamo” ovvero “quale scuola serve” per i ragazzi di Ponte dell'Olio, a prescindere dai finanziamenti possibili e mettendo da parte per un attimo il pessimismo dilagante dovuto alla crisi economica e alle restrizioni imposte dallo spietato patto di stabilità.
Durante l'assemblea del 20 Febbraio, siamo partiti da 4 macro-ipotesi, più o meno utopistiche, di soluzione all'attuale emergenza scuole ed abbiamo provato insieme ai numerosi partecipanti a trovare pro e contro di ognuna e nei limiti del possibile a capire tempistiche e macro-costi delle varie soluzioni.
Nella serata è addirittura emersa una quinta ipotesi (B2) e varie nuove idee grazie ai differenti punti di vista dei cittadini presenti. Insieme con l'Associazione Genitori (di cui sono anche membro), abbiamo provato a raccogliere tutte le idee in una tabella con una riga per ognuna delle opzioni e sulle colonne le varie informazioni e idee relative. Potete trovare l'ultima versione della tabella a questo indirizzo.

 FONTE 

https://drive.google.com/file/d/0BzAsUoD0qXqKanV2Y3BSa1JQN00/edit?usp=sharing

Considerate il documento come una traccia assolutamente embrionale, ma comunque come punto di partenza indispensabile per capire come progettare un polo scolastico adeguato e con una visione un po' più di lungo termine rispetto a quella adottata fino ad oggi.

Sintetizzando estremamente quanto emerso il 20 febbraio, possiamo dire già da ora che:

1) E' preferibile un Polo Scolastico unico (elementari+medie)
2) Meglio se centrale rispetto al paese, per ovvie ragioni di comodità e di viabilità.
3) Qualsiasi strada si decida di percorrere sarà fondamentale coinvolgere già dalle fasi iniziali del progetto il personale scolastico in modo da creare spazi idonei alla didattica e di facile manutenzione nel tempo.
4) Il polo unico permetterebbe di integrare nella scuola, spazi da adibire ad attività ora dislocate in altre zone come quelli per il doposcuola, la biblioteca ecc..
5) Senza una costruttiva collaborazione di tutti gli attori (genitori, scuola, amministrazione), è impossibile avviare un progetto serio e di conseguenza ancora più difficile trovarne i finanziamenti.

Questa sera alle 18 si terrà una nuova riunione della commissione con l'intento di approfondire ulteriormente quanto emerso fino ad ora.

(Giuseppe Alberici - un papà di Ponte)