Ponte dell'Olio

26/04/17
MattiaPascal

Littorina

Sbaglio o nell'aprile di cinquant'anni fa (per la precisione il giorno 30) cessava il suo onorato servizio la ferrovia Piacenza - Bettola?
Col senno di poi, nell'epoca in cui da più parti viene elogiato il trasporto su rotaia e messo sotto accusa (almeno a parole) quello su gomma, chissà se fu una scelta giusta...
👨 Gianpiero Nani   29/04/17 09:08 ® 2311
E con costi non esorbitanti avrebbe potuto venire prolungata fino alla liguria, diventando così la autentica direttissima ferroviaria tra Milano e Roma. Ma quando certi amministratori hanno una visione che non va al di là della punta del proprio naso!?
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23/04/17
Marino

Consiglio comunale venerdì 28 aprile 2017

Ore 21.00
1. Approvazione verbali della seduta precedente;
2. Comunicazioni del Sindaco;
3. Variazione al Bilancio di Previsione 2017/2019 ed al Documento Unico di Programmazione;
4. Programma triennale Opere Pubbliche 2017-2019. Modifica;
5. Approvazione Rendiconto Esercizio 2016;
6. Autorizzazione all'alienazione di reliquato stradale in Località Pregrossa;
7. Consorzio Ambientale Pedemontano – Determinazioni.
  
20/04/17
MattiaPascal

Dal Brasile a Ponte

Chi l'ha detto che il rosario è frequentato prevalentemente da donne? A Ponte dell'Olio le cose vanno diversamente dalla tradizione. Da un anno don Mauro Bianchi ha deciso di invitare gli uomini della sua parrocchia per il rosario. Ogni quindici giorni, la sera del mercoledì, un gruppo di uomini - intorno alla decina, con picchi di venti persone - si ritrovano per recitare insieme le preghiere.
Spiega don Mauro: "Siamo partiti l'anno scorso, ci troviamo ogni due settimane al mercoledì sera alle 20,30 nei locali della parrocchia, per una mezzora di tempo. Noto con soddisfazione che si è creato un bel gruppo, vengono volentieri e scoprono la ricchezza della preghiera".
L'esperienza viene da molto lontano. Don Mauro ha importato questa tradizione dal Brasile, dove è stato missionario a Picos.
Al termine del rosario, ovviamente, c'è spazio anche per qualche comunicazione sull'attività della parrocchia e fare due chiacchiere in compagnia.

(da "Il nuovo giornale" di giovedì 13 aprile, articolo di Filippo Mulazzi a pag. 30)
  
15/04/17
Gianpiero

A campane legate

Negli anni cinquanta, quando abitavo in fondo al Borgo, ricordo che, nei giorni della passione e morte di Nostro Signore, le campane non suonavano (si diceva venissero legate) in segno di lutto, fino al nuovo festoso scampanìo coincidente con l'annuncio della resurrezione durante la messa pasquale di mezzanotte. In quei giorni, quindi, i rintocchi che quotidianamente indicavano alla gente il mezzogiorno e l'ora dell'Ave Maria venivano sostituiti dal suono di due strumenti particolari, portati in giro da chierichetti di "grado elevato". Uno era formato da una grossa conchiglia, con un foro ad una estermità, attraverso cui si soffiava, ed emetteva un suono simile a quello di un corno. L'altro era costituito da una sorta di tavola con applicate due speci di maniglie incernierate, le quali, con lo squotimento della tavola medesima, battevano alternatamente, generando un fragoroso "clap, clap". I due chierichetti partivano dalla chiesa di San Giacomo e percorrevano tutta la borgata, suonando i due strumenti, per poi rientrare in canonica. Io ho lasciato Ponte nel '60 per cui non ho idea se, e fino a quando, sia continuato quel rito e non ricordo più come denominassimo quegli strumenti. Tra i gentili lettori forse c'è qualcuno che magari li ha suonati a quei tempi? Nel caso, mi può ricordare anche come fossero chiamati in gergo (in dialetto) e fino a quando siano stati usati? Grazie.
Colgo l'occasione per augurare una Serena e buona Santa Pasqua a tutti coloro che la celebrano NON SOLTANTO come la domenica che origina il Lunedì di Pasquetta.
👨 Paolo   15/04/17 14:33 ® 2306
Buona Pasqua a tutti i pontolliesi
👨 Mattiapascal   16/04/17 15:51 ® 2307
Tiriamo a indovinare (almeno per il secondo strumento): forse batai? Digitando su google le parole "batai settimana santa" fra i risultati esce il richiamo a una pagina del sito carrone.it, dedicata al dialetto di quella località piemontese. Fra le altre parole c'è anche batai. La cui definizione è: strumento in legno formato da una tavola con fissate delle maniglie ai due lati usata dai ragazzi nella settimana santa. Comunque, nel caso avessi indovinato, il merito è di mia madre. Che per prima mi ha suggerito batai...
👨 Gianpiero Nani   17/04/17 10:18 ® 2308
Grazie a Mattia almeno per l'interessamento. Qualcuno mi ha suggerito "barlaca" per quanto riguarda la tavola. Mi sembra un po' strano comunque che nessuno se ne ricordi, non si tratta di cose di cento anni fa, chi li suonava dovrebbe avere più o meno intorno ai 75 anni (ipotizzando che ne sia cessato l'utilizzo giusto nel '60, quando sono andato via da Ponte.
👨 Rikk   17/04/17 10:33 ® 2309
Il problema non è chi se lo ricorda, ci sono e come se ci sono, ma chi legge ponteweb..... 😊😊😊
👨 Andrea M.   19/04/17 08:59 ® 2310
Barlaca, confermo che a Rivalta si chiamava cosi, parliamo degli anni 80, io ne ho 40. Una tavola di legno con due ferri a U incernierati.
👨 Alessio   30/04/17 17:47 ® 2312
Finora non ho avuto il tempo di chiarire il problema linguistico relativo al nome dello strumento utilizzato il venerdì santo, in sostituzione delle campane „legate“, per segnalare il mezzogiorno e, se ben ricordo, l’ora di „vespro“, cioè la conclusione della giornata lavorativa. Allora (fra il 1946 e il 1953) ero „chierichetto“ e spesso ho compiuto il sevizio di suonare la „conchiglia“ e la „barlacca“ (così veniva chiamata e in questa forma mi è rimasto nella memoria). Il fatto che ci siano giovani che sono scientificamente curiosi di conoscere con precisione il termine e la funzione dello strumento cui il termine si riferisce, lo trovo segnale eccezionale del desiderio di non perdere il contatto con belle tradizioni che, purtroppo, sono scomparse e/o destinate a scomparire. Il termine è reperibile sia nel vecchio Vocabolario Piacentino-Italiano di Lorenzo Foresti, sia nel Vocabolario Piacentino-Italiano, scientificamente ineccepibile, di mons. Guido Tammi. In realtà la forma corretta piacentina è quella di barlocca „bàttola“, strumento appunto che s’adoperava nella settimana santa in luogo delle campane: batt la barlocca (o barlacca) significava appunto „scuotere la bàttola“ (bàttola = battere). Il termine non era solo utilizzato in ambiente chiesastico. In realtà con il termine „bàttola“ s’indicava anche, innanzitutto, un arnese di legno il quale, nel girare che fanno le macine del mulino si alza e si abbassa provocando un rumore assordante. Di qui l’ampliamento semantico del termine allo strumento usato nella tradizione cristiana della settimana santa. Pertanto bàttola è il termine toscano e barlocca quello piacentino. La forma barlacca (invece di barlocca) si spiega con un procedimento fonetico, che qui non sto a spiegare per non appesantire questa nota e non tediare chi legge, come anche, per le stesse ragioni, tralascio la possibile derivazione etimologica. Cordialità: Alessio Fontana.
👨 Gianpiero Nani   02/05/17 17:17 ® 2313
Un grazie di cuore al gentile Alessio che mi ha confermato uno dei tanti ricordi di quei tempi, che spesso mi frullano nella memoria, ma che col passare degli anni tendono sempre più a perdere qualche sfumatura o qualche particolare. Seppure il nome non mi suggerisca al momento una conoscenza diretta, fatti i debiti conti è quasi certo che lo abbia dunque sentito e/o visto passare suonando, dal momento che ho abitato fino al 1957 giusto nella prima casa del borgo (via Vittorio Veneto, 1). Purtroppo oltre alle belle tradizioni, stiamo rischiando di perdere anche le "radici stesse" del nostro passato e del nostro Paese, e ogni volta che passo lì, all'inizio del borgo, mi guardo intorno e osservo con tanta tristezza l'abbandono e il vuoto di tutte quelle case disabitate (compresa quella dove sono nato ed ho abitato) e mi si stringe davvero un po' il cuore temendo (credo non sia difficile prevederlo con i tempi che corrono) di vedere un giorno comparire all'improvviso la recinzione di un cantiere che si appresta ad abbatterle o snaturarle abominevolmente. A questo punto, immagino che qualcuno obietterà "... in nome del progresso". Certo, certo, però io so che a quei tempi Pontedellolio (e lo scrivo tutto attaccato come ci hanno insegnato allora a scuola) era un paese dove si viveva bene: ora e nel futuro ... non lo so.
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12/04/17
MattiaPascal

Let it beee

Una Pasqua buona, per tutti. E' quello che auspicano le associazioni ambientaliste che in queste settimane hanno dato vita a numerose campagne di sensibilizzazione contro la mattanza degli agnelli che ogni anno, proprio nel periodo pasquale, vengono immolati sulle tavole degli italiani.
La Lav spiega: "Nel 2016 sono stati infatti macellati quasi 2 milioni e mezzo di agnelli e capretti (dati Istat), moltissimi dei quali per celebrare la Pasqua e altre festività. Un orrore reiterato che non può trovare la sua giustificazione nella nostra tradizione".
Anche la Lega italiana per la difesa del cane punta ad un maggiore rispetto nei confronti di tutti gli esseri viventi partendo proprio dalla scelta di un menù privo di sofferenza animale. Spiega Piera Rosati, presidente nazionale Lndc: "E' importante capire che non c'è differenza tra i cani e i gatti che abbiamo in casa e gli agnelli o gli altri animali che vengono quotidianamente mandati al macello. Tutti gli animali amano, gioiscono e soffrono allo stesso modo e dovrebbero avere lo stesso diritto alla vita. Per questo continueremo a batterci finché non vedremo la stessa indignazione per il maltrattamento di un cane e quello di un agnello o di un altro, purtroppo, cosiddetto animale da reddito. E' ora di dire basta alla schiavitù degli allevamenti e all'uccisione di animali innocenti".

(così è scritto sulla "Gazzetta di Parma" di domenica 9 aprile, in un articolo di Rose Ricaldi a pag. 30)
  
07/04/17
MattiaPascal

Comuni, referendum e burocrazia

Entro il 10 aprile i Comuni dovranno controllare le liste elettorali per cancellare chi si è trasferito, entro il 13 bisognerà convocare i comizi, poi si farà l'elenco in triplice copia di chi non ha compiuto i 18 anni entro il giorno del voto, senza dimenticare le affissioni all'albo pretorio e i cartelloni per la propaganda. Il tutto per i referendum del 28 maggio su voucher e appalti: che, come tutti sanno, non si terranno perché il governo ha "sminato" il campo per decreto legge. Per fermare la macchina serve lo stop della Cassazione, che però potrebbe aspettare la legge di conversione perché un decreto può sempre decadere. E ai sindaci, quindi, stanno arrivando dalle Prefetture le direttive per i referendum-fantasma, con tanto di avviso sulla "importanza assoluta della puntuale osservanza" di tutti i passaggi.
Passaggi che costano perché impegnano il personale dell'anagrafe e degli altri uffici interessati, costretti a lasciare da parte per un po' le attività che potrebbero avere qualche riscontro in più nel mondo reale.
In 1.021 Comuni, poi, il calendario è doppio e sfasato di 15 giorni, perché l'11 giugno sono previste le elezioni amministrative.
Norme, codicilli e ceralacca alla mano, l'unico modo sicuro per fermare il tutto è convertire subito il decreto. Ma c'è tempo fino a metà maggio, e il testo deve ancora ottenere il primo via libera della Camera.

(così scrive Gianni Trovati sul "Sole 24 Ore" di giovedì 6 aprile)
👨 Amleto   07/04/17 20:55 ® 2170
Nei prossimi giorni, mettere o non mettere i tabelloni elettorali in piazza delle Fornaci? Fra obblighi di legge e buon senso, questo è il problema...
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05/04/17
Marino

Alloggi ERP Edilizia Residenziale Pubblica

E' stata pubblicata la graduatoria aggiornata per l'assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Qui il documento  FONTE  . Appena si libererà un alloggio esso verrà occupato dalla prima famiglia in graduatoria.
  
02/04/17
Marino

A Podenzano si differenzia l'80% dei rifiuti e calano le tariffe

Diminuisce la tariffa rifiuti per il 2017. Lo ha stabilito il consiglio comunale (di Podenzano)... Nel 2016 infatti è stato introdotto il sistema della raccolta puntuale dei rifiuti che impegnava e ha impegnato gli utenti a differenziare il più possibile, riducendo quindi i quantitativi dei rifiuti indifferenziati. ... "Con questo impegno Podenzano ha raggiunto quasi l’80 percento di raccolta differenziata, risultato che ci ha permesso di ricevere un premio di 51.000 euro come Comune virtuoso, cifra che ha contribuito ad abbassare i costi di gestione del servizio rifiuti". ... Le tariffe ... saranno ridotte di circa il 9,5% sia per le famiglie sia per le attività produttive. ...

Il 95% dei cittadini opera correttamente
Il vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici e cura del paese, Mario Scaravella, quotidianamente monitora le piazzole dei rifiuti e, ha sottolineato il sindaco Piva, «sta facendo un grande lavoro per il decoro urbano». «E' un dovere essere a disposizione dei cittadini - ha risposto Scaravella -. Devo ringraziare i podenzanesi perché hanno capito l'importanza di differenziare i rifiuti. Il 95% della nostra popolazione opera in modo correttissimo. Solo una piccola parte non si comporta bene, ma anche questa, con l'intensificazione dei controlli e le sanzioni comminate, sta diminuendo». ...

Fonte: Libertà del 2/4/2017
👨 Rikk   09/04/17 11:30 ® 2172
Ma che bravi i podenzanesi...... Bravi continuate cosi....😊😊
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31/03/17
MattiaPascal

Curiosità

Sulla "Gazzetta dello Sport" dell'altro ieri c'era la riproduzione di una sua prima pagina del giugno 1980. Costava allora 300 lire (cioè 15 cent di euro). Oggi costa 1,50...
👨 Pinocchio   31/03/17 23:53 ® 2167
Quindi dieci volte tanto: chissà se i dati Istat sull'inflazione corrispondono con l'entità di questo (piccolo) esempio...
👨 Rikk   01/04/17 09:13 ® 2168
Solo 37 anni fa.... Non c'erano ancora i telefonini, oggi abbiamo gli Smartphone al polso.... Lira/Euro due mondi diversi, il paragone non è possibile.
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30/03/17
MattiaPascal

Pane e internet

Inizia oggi un corso gratuito per apprendere i rudimenti dell'uso del computer e della navigazione in internet. Proseguirà fino al 1 giugno: lezioni ogni giovedì (dalle 15,30 alle 17,30) presso l'aula consigliare della sede comunale.
Per le iscrizioni rivolgersi in Comune (tel. 0523 874412).
Fonte della notizia: il manifesto esposto alla bacheca di Villa Rossi.