Edifici scolastici - Carpe diem...
Proprio con questo spirito, la commissione "Quale scuola vogliamo" di cui faccio parte, dopo l'ennesimo "progetto di ripiego" proposto dall'amministrazione ed uscito all'improvviso nell'ultima riunione del 13 febbraio scorso, ha deciso di dare finalmente una svolta, avviando in collaborazione con l'Associazione Genitori e con una rappresentanza della scuola il VERO percorso partecipativo che è mancato fino ad oggi.
Infatti è stata organizzata una assemblea pubblica tenutasi il 20 febbraio presso la sala consigliare cercando per la prima volta di capire davvero “quale scuola vogliamo” ovvero “quale scuola serve” per i ragazzi di Ponte dell'Olio, a prescindere dai finanziamenti possibili e mettendo da parte per un attimo il pessimismo dilagante dovuto alla crisi economica e alle restrizioni imposte dallo spietato patto di stabilità.
Durante l'assemblea del 20 Febbraio, siamo partiti da 4 macro-ipotesi, più o meno utopistiche, di soluzione all'attuale emergenza scuole ed abbiamo provato insieme ai numerosi partecipanti a trovare pro e contro di ognuna e nei limiti del possibile a capire tempistiche e macro-costi delle varie soluzioni.
Nella serata è addirittura emersa una quinta ipotesi (B2) e varie nuove idee grazie ai differenti punti di vista dei cittadini presenti. Insieme con l'Associazione Genitori (di cui sono anche membro), abbiamo provato a raccogliere tutte le idee in una tabella con una riga per ognuna delle opzioni e sulle colonne le varie informazioni e idee relative. Potete trovare l'ultima versione della tabella a questo indirizzo.
FONTE
https://drive.google.com/file/d/0BzAsUoD0qXqKanV2Y3BSa1JQN00/edit?usp=sharing
Considerate il documento come una traccia assolutamente embrionale, ma comunque come punto di partenza indispensabile per capire come progettare un polo scolastico adeguato e con una visione un po' più di lungo termine rispetto a quella adottata fino ad oggi.
Sintetizzando estremamente quanto emerso il 20 febbraio, possiamo dire già da ora che:
1) E' preferibile un Polo Scolastico unico (elementari+medie)
2) Meglio se centrale rispetto al paese, per ovvie ragioni di comodità e di viabilità.
3) Qualsiasi strada si decida di percorrere sarà fondamentale coinvolgere già dalle fasi iniziali del progetto il personale scolastico in modo da creare spazi idonei alla didattica e di facile manutenzione nel tempo.
4) Il polo unico permetterebbe di integrare nella scuola, spazi da adibire ad attività ora dislocate in altre zone come quelli per il doposcuola, la biblioteca ecc..
5) Senza una costruttiva collaborazione di tutti gli attori (genitori, scuola, amministrazione), è impossibile avviare un progetto serio e di conseguenza ancora più difficile trovarne i finanziamenti.
Questa sera alle 18 si terrà una nuova riunione della commissione con l'intento di approfondire ulteriormente quanto emerso fino ad ora.
(Giuseppe Alberici - un papà di Ponte)