18/10/16
MarinoAndamento demografico
L'ISTAT ha reso noto il
Bilancio demografico mensile aggiornato a giugno 2016
FONTE .
In due anni Ponte ha perso 77 residenti.
"Non possiamo pretendere che le cose cambino
se continuiamo a fare le stesse cose".
Vedi variazioni dal 2011 in poi qui
FONTE
17/10/16
MattiaPascalFlussi elettorali
Dall'appartenenza alle varie sezioni, si potrebbe estrapolare il voto di Carmiano (e dintorni), Albarola e Villò? Cioè quelle località che almeno sulla carta erano considerate le più propense alla fusione (per le loro consuetudini di vita). Così per curiosità...
Anzi, già che ci siamo sarebbe bello se qualche addetto ai lavori (o il benemerito Marino...) indicasse la zona geografica corrispondente a ogni sezione di Ponte e Vigolzone. Come utile complemento alla lettura dei dati ufficiali del voto...
13/10/16
MarinoConsiglio Comunale mercoledì 19 ottobre 2016
1. Lettura ed approvazione verbali della seduta precedente;
2. Comunicazioni del Sindaco;
3. Ratifica delibera Giunta Comunale n. 116 del 28/09/2016 ad oggetto: “Variazione al Bilancio di Previsione adottata in via d’urgenza”;
4. Variazione al bilancio di previsione 2016/2018;
5. Programma Triennale Lavori Pubblici 2016-2018. Modifica;
6. Approvazione Documento Unico di Programmazione 2017/2019;
7. Esame interpellanza presentata dal Consigliere Chiesa Alessandro ad oggetto: “Viabilità di Via Boggiani”;
8. Esame interpellanza a risposta scritta presentata dal Consigliere Callegari Fabio ad oggetto: “Arredo Urbano”;
9. Esame interpellanza a risposta scritta presentata dal Consigliere Callegari Fabio ad oggetto: ” Accattonaggio”;
10. Mozione presentata dal Consigliere Chiesa Alessandro ad oggetto: “Concessione rimessa autobus e agevolazioni su abbonamento”.
08/10/16
MarcoQui si decide la struttura amministrativa di un territorio per secoli
Tramite Ponteweb riesco a leggere i post pubblicati qui a fianco sul gruppo fb FPV, ma non essendo iscritto a fb, lascio qui alcune mie considerazioni nel solco dell'interessante dibattito che si alimenta sempre di più con l'avvicinarsi della scadenza referendaria. Sono sempre stato, lo sono tutt'ora convinto di votare si alla fusione, tuttavia da subito, da quella famosa prima riunione pubblica tenutasi a Ponte in Sala Consigliare lo scorso 16 Dicembre, 7 giorni prima di deliberare in CC la richiesta alla Regione di approvare il progetto di fusione con Vigolzone, ho avuto perplessità sulle motivazioni addotte dai proponenti la fusione. La più immediata, "riduzione dei costi della politica", dovuta alla riduzione di "eletti" è stata smentita in una notte da calcoli matematici che evidenziano retribuzioni ben superiori, a mio avviso giustamente, dovute per un impegno che sicuramente aumenta. La motivazione FORTE portata, prima dalle Amministrazioni e poi dal Comitato per il SI, è il flusso di contributi in favore del nuovo Comune post fusione. Contributi sia regionali,ma ancora più ingenti statali. Da subito, sono emerse perplessità in ordine a tanta disponibilità da parte di Enti che continuamente cercano pezzi di patrimonio o di reddito da aggredire per far quadrare i lori bilanci. Verifiche successive, anche e soprattutto su questo blog, portano a discutere di leggi che istituiscono "fondi a ripartizione", che non possono crescere in modo proporzionale alla voglia degli enti locali di accedervi. Quindi se negli anni crescerà il denominatore (ricordiamoci che è un obiettivo della Regione ER)e non il numeratore (fondi regionali + fondi statali, difficilmente la quota parte di ogni nuovo Comune post fusione rimarrà inalterata. Questo a mio avviso doveva dirlo a caratteri cubitali il Comitato per il SI. Leggo, sempre nell'ambito delle discussioni sul gruppo fb, che Regione e Stato darebbero questi contributi per incentivare le fusioni che porteranno attraverso economie di scala in nuovi Enti ad essere più virtuosi. A suffragare, ho letto questo semplicissimo esempio: se oggi i due Comuni sommati spendono 100, e domani il comune fuso spenderà 70 (economie di scala) + 20 di contributi, ecco che la spesa pubblica totale scenderà di 10. Principale esempio di economia di scala, la riduzione delle indennità di posizione in virtù di un minor numero di Responsabili di servizio. Mi sorgono 2 considerazioni: 1) nell'esempio 30% di economie di scala sono tanta, ma tanta roba. 2) nell'esempio il 20 (contributi Regione + Stato) vengono messi a parziale compensazione delle economie fatte sulla parte corrente del bilancio, mentre la natura del contributo impone di andare a collocarlo fra gli investimenti; infatti una volta cessato il flusso dei contributi l'Ente deve essere in grado di proseguire senza dover ridurre i servizi pagati con la spesa corrente. Riassumendo, lo spirito della Legge Regionale è quello di contribuire a potenziare le strutture / infrastrutture (investimenti), mentre tu Ente devi provvedere a riorganizzare la macchina per spendere meno in modo stabile e continuativo. Diversamente non si capirebbe la convenienza degli Enti sovraordinati a finanziare tali operazioni (fusioni. Quindi, a mio avviso, non si può avere più strutture, più servizi, spendere meno e quant'altro senza dover rinunciare a qualcosa. La "rinuncia" la intravvedo nell'allontanamento medio dei punti di erogazione dei servizi, in un piccolo aumento della forza contrattuale nei confronti dei fornitori ecc.. La mia posizione favorevole alla fusione è dovuta all'omogeneità dei territori ed alla possibilità di una visione sul futuro con un grand'angolo più ampio, non certo per il ritorno economico sul breve periodo. Qui si decide se cambiare la struttura amministrativa di un territorio per secoli, e non lo si può fare per prendere qualche contributo nei prossimi 15 anni. Ci sono tante belle discussioni in corso, ad esempio circa la provenienza della volontà di fondersi, ma mi sono già dilungato anche troppo. Non me ne ero accorto. Saluti a tutti. Marco Boselli
08/10/16
MattiaPascalFusione: esempi calcistici
Sbaglio o qualche anno fa si diede vita a una squadra di calcio, la Valnure, che univa Podenzano e Vigolzone?
Tutti felici e contenti per il matrimonio? Non si direbbe: poco dopo sono sorte nuove squadre locali.
Risultato: ora i due paesi sono rappresentati dalle rispettive squadre come una volta, mentre la Valnure è sparita.
Evidentemente non sempre le ampie dimensioni corrispondono alle esigenze delle comunità locali...
07/10/16
MarinoConsiglio comunale: è record
E' dal 15 luglio 2016 che il Consiglio comunale non viene riunito:
sono quasi tre mesi.
Da quando tengo annotate le date dei Consigli comunali, non era mai accaduto che passasse così tanto tempo senza che il Consiglio comunale si riunisse.
E di problemi importanti ed urgenti da trattare mi sembra proprio ve ne siano tanti.
07/10/16
MarinoConsorzio di bonifica
L'Amministrazione comunale era a conoscenza che il Consorzio di bonifica stava rivedendo i Piani di classifica? Si, la notizia è stata pubblicata sull'Albo pretorio del nostro comune in data 7 luglio 2015 .
L'Amministrazione comunale si è preoccupata di verificare se i nuovi Piani di classifica introducevano modifiche relativamente al territorio comunale di Ponte?
L'Amministrazione comunale ha verificato se le motivazioni che hanno portato a tassare il Comune erano congrue ed eventualmente ha svolto formali iniziative di contrasto all'inserimento del Comune di Ponte tra le aree soggette a tassazione?
Preso atto della nuova tassa, quali benefici ne giustificano l'introduzione?
Oggi, una Lettera al Direttore di Libertà evidenzia che in cinque anni la tassa di bonifica è aumentata del 50%. E via così.....
06/10/16
MarinoFacebook e i social
A volte mi chiedo... ma quanto costa alla collettività Facebook?
Quanto sono concentrati su ciò che stanno facendo coloro che mettono i "mi piace", se non addirittura scrivono post in orario lavorativo? Quanto costa al datore di lavoro il dipendente che trova il tempo per leggere Facebook e per mettere i mi piace se non addirittura per scrivere post in orario di lavoro?
Quanto PIL, quanta produzione, quanta innovazione, quanto benessere stiamo perdendo a causa di questi comportamenti? Poi penso anche che qualcuno è su Facebook perché non ha un lavoro.
E il comportamento dei primi mi diventa ancor più odioso.
Con la vittoria del NO si è evitato un cambiamento a nostro modo di vedere peggiorativo.
Si è optato affinché l'istituzione comunale resti vicina al territorio e alle persone.
Si è scelto di puntare sulla unione amministrativa dei servizi e delle funzioni, non su quella dei politici.
Si è deciso di salvare l'autonomia della nostra comunità, che potrà continuare a decidere in base alla propria volontà e alle proprie esigenze particolari, evitando una centralizzazione del potere.
Infine, e concludo, ribadisco quello che per me è un aspetto fondamentale, da tenere sempre presente: l'unica vera variabile di un paese è e rimane l'avere dei buoni o dei cattivi amministratori.
Cari saluti.
Una mia umile riflessione:
1) "....Si è evitato un cambiamento peggiorativo...." quindi non avete contribuito a migliorare nulla...
2) "Si è optato affinché l'istituzione comunale resti vicina al territorio e alle persone" quindi non avete contribuito a migliorare nulla, dato che il fatto che si allontanasse era esclusivamente una vostra visione;
3) " Si è scelto di puntare sulla unione amministrativa dei servizi e delle funzioni, non su quella dei politici" la gestite Voi o forse Lei direttamente questa unione? Perchè diversamente quello che dicono i fatti è che le unioni sono degli aborti, enti sovraordinati ad altri enti....... ed anche qui cmq non migliora nulla rispetto alla situazione attuale semplicemente lasciate lo status quo.
4) "Si è deciso di salvare l'autonomia della nostra comunità, che potrà continuare a decidere in base alla propria volontà e alle proprie esigenze particolari, evitando una centralizzazione del potere. Infine, e concludo, ribadisco quello che per me è un aspetto fondamentale, da tenere sempre presente: l'unica vera variabile di un paese è e rimane l'avere dei buoni o dei cattivi amministratori." Questa è la parte più interessante di tutti, dico davvero e senza ironia. Autonomia da cosa o da chi, sono un idiota io ma non lo capisco, quale sarebbe stato, in caso di fusione il soggetto che ci avrebbe tolto autonomia non riesco a capirlo!
Comunque a conclusione la scelta del no è una scelta iper conservativa che non porta a NESSUN miglioramento ne di servizi ne di infrastrutture ne di niente altro.
Libero di pensarla come meglio crede: ho solo provveduto ad esporle il mio pensiero.
Personalmente, sono 6 mesi che, insieme ad altri, spiego per filo e per segno le ragioni del NO, autonomia e quant'altro inclusi, quindi non ha senso stare qua a ripetersi per la millesima volta.
Non sono molto affascinato dalle polemiche inutili e fuori tempo, quindi le auguro buon proseguimento di giornata.
PS: quando romperà gli indugi e deciderà di rivelarsi, la inviterò volentieri a prendere un caffé, cosicché possa riversarmi addosso tutto l'affetto che ha nei miei confronti, in prima persona.
credibile e fattibile nella realtà.Come al solito ,appena i cittadini esprimono un parere contrario sono dei pusillanimi o come dice paurosi ; la popolazione di Ponte è formata da persone avanti con gli anni e residenti da generazioni ,hanno assistito allo sviluppo del paese e al suo inesorabile declino.
Inutile dire che concordo su tutto.
Un augurio di buona giornata!
Visto che l’Unione di Comuni è un Ente Locale costituito da due o più comuni di norma contermini, allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni delegate dai Comuni aderenti, penso che essendo la nostra Unione formata da 4 comuni, la possibilità di fare grandi progetti non sia preclusa da nessuno.
Il vertice politico dell’Unione è composto dal Presidente e della Giunta, composta dai Sindaci dei Comuni aderenti e dal Consiglio, composto da Consiglieri nominati in modo proporzionale tra i Consiglieri dei Comuni.
Nessuno di costoro è estraneo al territorio, calato dall’alto o sbarcato da marte. Tutti hanno dimostrato di avere grandi visioni comuni e obiettivi strategici ecc ecc ; Adesso dimostrino di sapere amministrare senza campanilismi (visto che lo giudicavano il retaggio culturale medioevale della valle), senza divisioni partitiche, visto che appartenendo a partiti diversi hanno condiviso un obiettivo comune.
Non avete più scuse, l’eventuale fallimento dell’unione sarà la dimostrazione chiara ed univoca che il vostro progetto non era sincero e la vostra credibilità avrà il valore di una “plaia d’balitt” per rimanere in stagione...
Io rimango pessimista, visti i 40 anni di Comunità Montana sprecati proprio per la mancanza di visione unitaria di gestione di una vallata e considerato solo l’ente “bancomat” dei sindaci ...
comunque spero che tra qualche tempo mi si dica che non avevo capito un bel niente e che il mio pessimismo era infondato. Saluti marco dal lest