17/10/16
MattiaPascalFlussi elettorali
Dall'appartenenza alle varie sezioni, si potrebbe estrapolare il voto di Carmiano (e dintorni), Albarola e Villò? Cioè quelle località che almeno sulla carta erano considerate le più propense alla fusione (per le loro consuetudini di vita). Così per curiosità...
Anzi, già che ci siamo sarebbe bello se qualche addetto ai lavori (o il benemerito Marino...) indicasse la zona geografica corrispondente a ogni sezione di Ponte e Vigolzone. Come utile complemento alla lettura dei dati ufficiali del voto...
13/10/16
MarinoConsiglio Comunale mercoledì 19 ottobre 2016
1. Lettura ed approvazione verbali della seduta precedente;
2. Comunicazioni del Sindaco;
3. Ratifica delibera Giunta Comunale n. 116 del 28/09/2016 ad oggetto: “Variazione al Bilancio di Previsione adottata in via d’urgenza”;
4. Variazione al bilancio di previsione 2016/2018;
5. Programma Triennale Lavori Pubblici 2016-2018. Modifica;
6. Approvazione Documento Unico di Programmazione 2017/2019;
7. Esame interpellanza presentata dal Consigliere Chiesa Alessandro ad oggetto: “Viabilità di Via Boggiani”;
8. Esame interpellanza a risposta scritta presentata dal Consigliere Callegari Fabio ad oggetto: “Arredo Urbano”;
9. Esame interpellanza a risposta scritta presentata dal Consigliere Callegari Fabio ad oggetto: ” Accattonaggio”;
10. Mozione presentata dal Consigliere Chiesa Alessandro ad oggetto: “Concessione rimessa autobus e agevolazioni su abbonamento”.
08/10/16
MarcoQui si decide la struttura amministrativa di un territorio per secoli
Tramite Ponteweb riesco a leggere i post pubblicati qui a fianco sul gruppo fb FPV, ma non essendo iscritto a fb, lascio qui alcune mie considerazioni nel solco dell'interessante dibattito che si alimenta sempre di più con l'avvicinarsi della scadenza referendaria. Sono sempre stato, lo sono tutt'ora convinto di votare si alla fusione, tuttavia da subito, da quella famosa prima riunione pubblica tenutasi a Ponte in Sala Consigliare lo scorso 16 Dicembre, 7 giorni prima di deliberare in CC la richiesta alla Regione di approvare il progetto di fusione con Vigolzone, ho avuto perplessità sulle motivazioni addotte dai proponenti la fusione. La più immediata, "riduzione dei costi della politica", dovuta alla riduzione di "eletti" è stata smentita in una notte da calcoli matematici che evidenziano retribuzioni ben superiori, a mio avviso giustamente, dovute per un impegno che sicuramente aumenta. La motivazione FORTE portata, prima dalle Amministrazioni e poi dal Comitato per il SI, è il flusso di contributi in favore del nuovo Comune post fusione. Contributi sia regionali,ma ancora più ingenti statali. Da subito, sono emerse perplessità in ordine a tanta disponibilità da parte di Enti che continuamente cercano pezzi di patrimonio o di reddito da aggredire per far quadrare i lori bilanci. Verifiche successive, anche e soprattutto su questo blog, portano a discutere di leggi che istituiscono "fondi a ripartizione", che non possono crescere in modo proporzionale alla voglia degli enti locali di accedervi. Quindi se negli anni crescerà il denominatore (ricordiamoci che è un obiettivo della Regione ER)e non il numeratore (fondi regionali + fondi statali, difficilmente la quota parte di ogni nuovo Comune post fusione rimarrà inalterata. Questo a mio avviso doveva dirlo a caratteri cubitali il Comitato per il SI. Leggo, sempre nell'ambito delle discussioni sul gruppo fb, che Regione e Stato darebbero questi contributi per incentivare le fusioni che porteranno attraverso economie di scala in nuovi Enti ad essere più virtuosi. A suffragare, ho letto questo semplicissimo esempio: se oggi i due Comuni sommati spendono 100, e domani il comune fuso spenderà 70 (economie di scala) + 20 di contributi, ecco che la spesa pubblica totale scenderà di 10. Principale esempio di economia di scala, la riduzione delle indennità di posizione in virtù di un minor numero di Responsabili di servizio. Mi sorgono 2 considerazioni: 1) nell'esempio 30% di economie di scala sono tanta, ma tanta roba. 2) nell'esempio il 20 (contributi Regione + Stato) vengono messi a parziale compensazione delle economie fatte sulla parte corrente del bilancio, mentre la natura del contributo impone di andare a collocarlo fra gli investimenti; infatti una volta cessato il flusso dei contributi l'Ente deve essere in grado di proseguire senza dover ridurre i servizi pagati con la spesa corrente. Riassumendo, lo spirito della Legge Regionale è quello di contribuire a potenziare le strutture / infrastrutture (investimenti), mentre tu Ente devi provvedere a riorganizzare la macchina per spendere meno in modo stabile e continuativo. Diversamente non si capirebbe la convenienza degli Enti sovraordinati a finanziare tali operazioni (fusioni. Quindi, a mio avviso, non si può avere più strutture, più servizi, spendere meno e quant'altro senza dover rinunciare a qualcosa. La "rinuncia" la intravvedo nell'allontanamento medio dei punti di erogazione dei servizi, in un piccolo aumento della forza contrattuale nei confronti dei fornitori ecc.. La mia posizione favorevole alla fusione è dovuta all'omogeneità dei territori ed alla possibilità di una visione sul futuro con un grand'angolo più ampio, non certo per il ritorno economico sul breve periodo. Qui si decide se cambiare la struttura amministrativa di un territorio per secoli, e non lo si può fare per prendere qualche contributo nei prossimi 15 anni. Ci sono tante belle discussioni in corso, ad esempio circa la provenienza della volontà di fondersi, ma mi sono già dilungato anche troppo. Non me ne ero accorto. Saluti a tutti. Marco Boselli
08/10/16
MattiaPascalFusione: esempi calcistici
Sbaglio o qualche anno fa si diede vita a una squadra di calcio, la Valnure, che univa Podenzano e Vigolzone?
Tutti felici e contenti per il matrimonio? Non si direbbe: poco dopo sono sorte nuove squadre locali.
Risultato: ora i due paesi sono rappresentati dalle rispettive squadre come una volta, mentre la Valnure è sparita.
Evidentemente non sempre le ampie dimensioni corrispondono alle esigenze delle comunità locali...
07/10/16
MarinoConsiglio comunale: è record
E' dal 15 luglio 2016 che il Consiglio comunale non viene riunito:
sono quasi tre mesi.
Da quando tengo annotate le date dei Consigli comunali, non era mai accaduto che passasse così tanto tempo senza che il Consiglio comunale si riunisse.
E di problemi importanti ed urgenti da trattare mi sembra proprio ve ne siano tanti.
07/10/16
MarinoConsorzio di bonifica
L'Amministrazione comunale era a conoscenza che il Consorzio di bonifica stava rivedendo i Piani di classifica? Si, la notizia è stata pubblicata sull'Albo pretorio del nostro comune in data 7 luglio 2015 .
L'Amministrazione comunale si è preoccupata di verificare se i nuovi Piani di classifica introducevano modifiche relativamente al territorio comunale di Ponte?
L'Amministrazione comunale ha verificato se le motivazioni che hanno portato a tassare il Comune erano congrue ed eventualmente ha svolto formali iniziative di contrasto all'inserimento del Comune di Ponte tra le aree soggette a tassazione?
Preso atto della nuova tassa, quali benefici ne giustificano l'introduzione?
Oggi, una Lettera al Direttore di Libertà evidenzia che in cinque anni la tassa di bonifica è aumentata del 50%. E via così.....
06/10/16
MarinoFacebook e i social
A volte mi chiedo... ma quanto costa alla collettività Facebook?
Quanto sono concentrati su ciò che stanno facendo coloro che mettono i "mi piace", se non addirittura scrivono post in orario lavorativo? Quanto costa al datore di lavoro il dipendente che trova il tempo per leggere Facebook e per mettere i mi piace se non addirittura per scrivere post in orario di lavoro?
Quanto PIL, quanta produzione, quanta innovazione, quanto benessere stiamo perdendo a causa di questi comportamenti? Poi penso anche che qualcuno è su Facebook perché non ha un lavoro.
E il comportamento dei primi mi diventa ancor più odioso.
05/10/16
MarinoConsorzio di bonifica
In questi giorni Equitalia sta consegnando le bollette per pagare, per la prima volta nella storia del nostro comune, la
tassa di bonifica.
Prima di porci alcune domande, è utile condividere qualche informazione.
La Legge prevede che i costi dell'attività dei
Consorzi di bonifica di un determinato territorio (spese di esercizio e manutenzione delle opere di bonifica e spese necessarie al funzionamento dei Consorzi), siano ripartiti tra i proprietari in ragione dei benefici conseguiti o conseguibili dagli immobili per effetto delle opere di bonifica, benefici individuati nel "Piano di classifica".
Il
"Piano di Classifica 2016" doveva essere reso pubblico dal 7 luglio 2015 tramite la segnalazione sugli Albi pretori dei comuni interessati (per permettere eventuali osservazioni e contestazioni). Con delibera n. 4 del 16 aprile 2016 il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di bonifica di Piacenza ha approvato definitivamente il Piano di classifica avente decorrenza 1/1/2016.
La novità è che
anche il Comune di Ponte, da quest'anno, è stato inserito tra i comuni soggetti a tassazione. Ed ecco perché stanno arrivando le bollette.
Alcuni quesiti a cui trovare risposta.
- I cittadini dei comuni interessati dovevano essere "legalmente" informati tramite l'Albo pretorio. E' stato compiuto questo atto a Ponte dell'Olio?
- In conseguenza di quali "benefici conseguiti o conseguibili dagli immobili per effetto delle opere di bonifica" il comune di Ponte è stato aggiunto tra i comuni soggetti a tassazione?
- Per quanto ne so io, questa nuova tassa locale non è stata oggetto di informativa in seno al Consiglio comunale: perché?
- Siccome non ho notizia di alcuna azione formale di contrasto da parte della nostra Ammnistrazione comunale, significa che non ne era informata oppure che è daccordo su questa nuova imposizione o cosa altro?
- Perchè viene fatta pagare la tassa anche alle abitazioni che non sono comprese nella porzione di territorio compreso nel bacino servito?
Iniziamo a studiare... con la speranza che "qualcuno" ci spieghi qualcosa.
FONTE FONTE (cartina NB: pdf 30MB)
FONTE
05/10/16
PonteWebElena Libé: è una scelta storica
Desidero affrontare il dubbio : si o no alla fusione Pontedell’olio Vigolzone dal punto di vista di una donna che ha lavorato 40 anni nel settore pubblico : Servizi Sociali nel settore sanitario , collaborazione con Enti Locali ; che è stata Assessore e Consigliere Comunale; che si è sempre occupata di fatti della vita sociale e di comunità e infine, dal punto di vista di una madre.
Conosco piuttosto bene i meccanismi , le dinamiche ,gli aspetti burocratici ,le figure professionali , che “governano” e operano negli enti pubblici, e da questa prospettiva mi sorprendo fino a stupirmi , e non comprendere il no alla fusione di piccoli Comuni .
Già nel 2000 ( 16 anni fa ) in qualità di Assessore ero fra quelli che hanno lavorato per le Associazioni dei Comuni, allora una scelta politica assolutamente volontaria ,con qualche beneficio economico ,ma non al livello degli attuali, se si dice si alla fusione. Man mano che è passato il tempo non mi sono mai ricreduta della scelta anzi vedo che le istituzioni ( Regione e Stato) favoriscono ,incentivano ,promuovono le aggregazioni dei Comuni.
Sarà tutto rose e fiori? Il processo dovrà essere accompagnato dai futuri amministratori, perchè ci saranno nuove elezioni a primavera del ‘17 , se vince il si.
Quindi il nostro voto al referendum del 16 ottobre , se vince il si ,porterà ad una ulteriore scelta, potremo cambiare o mantenere gli attuali amministratori, votando di nuovo .
Perché una popolazione di quasi 5.000 abitanti dovrebbe dire si all’aggregazione con un altro Comune e divenire un Comune piu’ grande ? Perché nei tavoli, nelle scelte che competono ai Comuni sia ha piu’ forza. Dove è quella realtà di noi umani dove l’unione NON fa la forza?
Sappiamo tutti che la nostra popolazione è in decrescita, pochi nati, molte persone anziane. Pertanto si dovrebbero creare le condizioni perché i genitori dei piccoli abbiano tutti i servizi necessari perché possano andare a lavorare tranquillamente. Le persone anziane , in aumento, per fortuna , avranno bisogno di servizi sempre piu’ attenti alle loro esigenze . Io dico di si a possibilità di avere servizi per tutti .
Un piccolo comune di 5.000 abitanti proiettato nel 2025 , a quel punto con molta meno popolazione, che cosa potrà contare, rispetto a Comuni piu’ grandi con popolazione piu’ giovane e quindi con tante esigenze di servizi ? Nulla. Che cosa potrà fare un piccolo comune di 5.000 abitanti con e per i suoi giovani quando ci saranno Comuni piu’ grandi che assorbiranno le risorse ,lasciando i piccoli comuni, che non hanno scelto la fusione, isolati e soli? Se, non obbligati, a doversi fondere senza risorse aggiuntive ?
In quanto madre ritengo che se non lascio un’ eredità di possibilità di prospettive , ai miei figli , ho svolto molto male il mio ruolo . Non voglio negare ai miei figli e ai futuri cittadini di Pontedell’olio e Vigolzone la possibilità economiche, organizzative, professionali, servizi di qualità ecc….che possono venire solo dallo stare insieme .
Non voglio negarmi e negare a nessuno una scelta che sarà storica, che verrà scritta nei libri di storia dei nostri territori , che i bambini a scuola leggeranno e discuteranno con i loro insegnanti affermando che i loro nonni e/o bisnonni ,votando si, hanno permesso a loro di avere una buona scuola, di abitare in un territorio dove non manca nulla dell’indispensabile per vivere serenamente : la propria infanzia, la gioventù e la futura vecchiaia . Solo il si puo’ permettere la prospettiva. Il no nega ,chiude l’orizzonte
A noi la scelta
Elena Libé
In effetti abbiamo avuto l'opportunità di cambiare ma la maggioranza dei votanti ha deciso di gettarla alle ortiche.......