05/10/16
PonteWebElena Libé: è una scelta storica
Desidero affrontare il dubbio : si o no alla fusione Pontedell’olio Vigolzone dal punto di vista di una donna che ha lavorato 40 anni nel settore pubblico : Servizi Sociali nel settore sanitario , collaborazione con Enti Locali ; che è stata Assessore e Consigliere Comunale; che si è sempre occupata di fatti della vita sociale e di comunità e infine, dal punto di vista di una madre.
Conosco piuttosto bene i meccanismi , le dinamiche ,gli aspetti burocratici ,le figure professionali , che “governano” e operano negli enti pubblici, e da questa prospettiva mi sorprendo fino a stupirmi , e non comprendere il no alla fusione di piccoli Comuni .
Già nel 2000 ( 16 anni fa ) in qualità di Assessore ero fra quelli che hanno lavorato per le Associazioni dei Comuni, allora una scelta politica assolutamente volontaria ,con qualche beneficio economico ,ma non al livello degli attuali, se si dice si alla fusione. Man mano che è passato il tempo non mi sono mai ricreduta della scelta anzi vedo che le istituzioni ( Regione e Stato) favoriscono ,incentivano ,promuovono le aggregazioni dei Comuni.
Sarà tutto rose e fiori? Il processo dovrà essere accompagnato dai futuri amministratori, perchè ci saranno nuove elezioni a primavera del ‘17 , se vince il si.
Quindi il nostro voto al referendum del 16 ottobre , se vince il si ,porterà ad una ulteriore scelta, potremo cambiare o mantenere gli attuali amministratori, votando di nuovo .
Perché una popolazione di quasi 5.000 abitanti dovrebbe dire si all’aggregazione con un altro Comune e divenire un Comune piu’ grande ? Perché nei tavoli, nelle scelte che competono ai Comuni sia ha piu’ forza. Dove è quella realtà di noi umani dove l’unione NON fa la forza?
Sappiamo tutti che la nostra popolazione è in decrescita, pochi nati, molte persone anziane. Pertanto si dovrebbero creare le condizioni perché i genitori dei piccoli abbiano tutti i servizi necessari perché possano andare a lavorare tranquillamente. Le persone anziane , in aumento, per fortuna , avranno bisogno di servizi sempre piu’ attenti alle loro esigenze . Io dico di si a possibilità di avere servizi per tutti .
Un piccolo comune di 5.000 abitanti proiettato nel 2025 , a quel punto con molta meno popolazione, che cosa potrà contare, rispetto a Comuni piu’ grandi con popolazione piu’ giovane e quindi con tante esigenze di servizi ? Nulla. Che cosa potrà fare un piccolo comune di 5.000 abitanti con e per i suoi giovani quando ci saranno Comuni piu’ grandi che assorbiranno le risorse ,lasciando i piccoli comuni, che non hanno scelto la fusione, isolati e soli? Se, non obbligati, a doversi fondere senza risorse aggiuntive ?
In quanto madre ritengo che se non lascio un’ eredità di possibilità di prospettive , ai miei figli , ho svolto molto male il mio ruolo . Non voglio negare ai miei figli e ai futuri cittadini di Pontedell’olio e Vigolzone la possibilità economiche, organizzative, professionali, servizi di qualità ecc….che possono venire solo dallo stare insieme .
Non voglio negarmi e negare a nessuno una scelta che sarà storica, che verrà scritta nei libri di storia dei nostri territori , che i bambini a scuola leggeranno e discuteranno con i loro insegnanti affermando che i loro nonni e/o bisnonni ,votando si, hanno permesso a loro di avere una buona scuola, di abitare in un territorio dove non manca nulla dell’indispensabile per vivere serenamente : la propria infanzia, la gioventù e la futura vecchiaia . Solo il si puo’ permettere la prospettiva. Il no nega ,chiude l’orizzonte
A noi la scelta
Elena Libé
03/10/16
MarinoMartedì 4: parziale interruzione erogazione acqua
Attenzione: su uno dei documenti pubblicati sul sito del Comune
FONTE si informa che "il Gestore del Servizio Idrico ha programmato un intervento sulla rete per martedì 4 ottobre 2016,
che comporterà necessariamente la parziale interruzione di erogazione di acqua".
03/10/16
MarinoDalla padella alla brace?
Il Comune di Vigolzone fa parte dell'Unione Val Nure e Val Chero e gestisce in forma associata le funzioni di: polizia municipale, protezione civile, edilizia residenziale pubblica, personale, promozione turistica, catasto, tributi, sportello attività produttive, sistemi informatici delle tecnologie dell'informazione, finanziario/economato/controllo di gestione, organo di revisione, servizi sociali
FONTE .
Considerando quindi che le spese di una gran parte di ciò che fa un comune, Vigolzone le ha già ottimizzate attraverso la partecipazione all'Unione Val Nure e Val Chero (~30.000 abitanti), e considerando che le spese correnti di Vigolzone (che beneficia
dell'efficienza e delle economie di scala dell'Unione) ammontano a 639 €/ab mentre quelle di Ponte ammontano a 624 €/ab, la fusione potrà davvero portare significative economie di scala e conseguenti riduzioni di costi per i cittadini pontolliesi? I Pontolliesi hanno davvero convenienza a fondersi e a conferire i servizi a quell'unione?
01/10/16
SOMS PonteSocietà Operaia di Mutuo Soccorso Pontedell'olio
Le ultime proposte del 2016:
30 ottobre PESCIOLATA A CHIAVARI iscrizioni presso il negozio di Soavi Bruno P.za Primo maggio in orari di negozio minimo 30 posti
le gite :
Giovedi' 27 ottobre Salo' e Vittoriale degli Italiani ed eventuale visita alla mostra Giotto , De Chirico . Minimo 20 posti .
Domenica 27 novembre Mercatini natalizi di Levico Terme
Per le iscrizioni anche alle gite : negozio di Soavi Bruno P.za Primo maggio ,orari negozi
Ulteriori informazioni Bacheca della Società, Comune Vecchio ,V.Vittorio Veneto 78
Vi aspettiamo per stare insieme
01/10/16
MarinoIAT: ufficio di informazione e accoglienza turistica
E' notizia di oggi (Libertà) che Agazzano si ritira dallo IAT della sua vallata: "
Troppe spese e pochi benefici".
Ad Agazzano i servizi di informazione e accoglienza turistica saranno quindi gestiti in house, totalmente a costo zero.
Come siamo messi a Ponte?
A marzo di quest'anno (delibera 16 del 21/3/2016) il Consiglio comunale ha approvato la convenzione tra i Comuni di Bettola, Farini, Ponte dell’Olio e l’Unione Valnure e Valchero per la gestione in forma associata dell’ufficio IAT di vallata finalizzato alla valorizzazione turistica del territorio (l'ufficio ha sede a Grazzano Visconti). La convenzione scade il 31/12/2017. Il costo per il nostro comune è di 2.000 €/anno.
Qui la convenzione
FONTE , qui il bilancio
FONTE dove è possibile rendersi conto delle tipologie di spese.
Quali sono i benefici che Ponte ne riceve in cambio?
30/09/16
MarinoPerché i politici vogliono eliminare i piccoli comuni?
Le opere a carico dei Comuni riguardano settori importantissimi per i diritti dei cittadini, per la qualità della vita e per la sicurezza delle comunità. In particolare, i Comuni realizzano opere di tutela del territorio (rischio idrogeologico e infrastrutture di rete), realizzano e manutengono le infrastrutture per la viabilità e i trasporti, realizzazano e manutengono le opere a servizio della scuola, per la pubblica sicurezza, ecc.
I Comuni negli ultimi 5 anni hanno realizzato un percorso di risanamento finanziario che non ha eguali nella Pubblica Amministrazione. In particolare, i Comuni hanno azzerato il proprio deficit e forniscono saldi positivi alla finanza pubblica, cioè spazi finanziari che migliorano i conti di tutta la pubblica amministrazione: per l'anno 2014 di ben 4 miliardi e mezzo.
I Comuni rappresentano solo il 2,5% del debito totale del Paese (e peraltro i Comuni possono indebitarsi solo per investimenti).
I Comuni rappresentano solo il 7,6% della spesa pubblica totale.
Così scrive Carlo Cottarelli nei dossier relativi alla spending review.
I piccoli comuni, quelli sotto i 5.000 abitanti (5.585 comuni su un totale di 7.998) rappresentano meno dell'1% della spesa pubblica totale.
Ma perché allora una "certa" politica ha come priorità quella di far sparire i piccoli comuni?
29/09/16
MattiaPascalSentimento e ragione
La decisione di noi italiani sul referendum costituzionale sarà dettata (come sempre avviene: si pensi al recente referendum britannico) dal sentimento, ossia da un procedimento cognitivo istintivo, non da una ricerca approfondita delle "ragioni": a guidarci sarà il convincimento emotivo circa le conseguenze per la nostra vita dell'uno o dell'altro esito.
E' quanto scrive oggi Fabrizio Barca nel suo blog sull'Huffington Post.
Da parte mia, penso che ciò sia vero anche per il nostro referendum sulla fusione...
27/09/16
MarinoMigliora il turismo piacentino, ma non in Val Nure
Così in sintesi ci dicono le elaborazioni di Piacenza Turismi sull'
andamento dei flussi turistici del primo semestre 2016. Ecco un passaggio.
"A livello territoriale, i movimenti turistici – sia per motivi di lavoro che per vacanza – vedono anche nel primo semestre 2016 la consueta distribuzione, concentrandosi soprattutto nel capoluogo Piacenza (64.600 arrivi e 130.400 presenze), e a seguire quindi la Cintura, la Val d’Arda e la Val Tidone, la Val Trebbia, la Bassa Val d’Arda e la
Val Nure. Piacenza, con 10.500 arrivi (+19%) e 25.300 presenze (+24%) in più rispetto al primo semestre 2015, si qualifica come il motore centrale della ripresa, ma bene fanno anche la Cintura del
capoluogo (+26% gli arrivi), la Val d’Arda (+12% le presenze) e la Val Trebbia (+10% circa per arrivi e presenze). Chiudono invece il semestre con un risultato non positivo la Val Tidone, la
Val Nure e la Bassa Val d’Arda".
FONTE
Intanto che gli Amministratori (Vigolzone, Ponte, Bettola, Farini, Ferriere) concentrano le loro migliori energie sull'obiettivo "fusione", i buoi scappano... e vanno nelle stalle delle altre valli?