Sto riflettendo sui
contributi che vengono promessi per invogliare i comuni a fondersi. Innanzitutto sono infastidito dal fatto che chi ha il potere politico abbia "affamato" i comuni riducendo i trasferimenti per poi trasferire fondi solo a quelli che accolgono l'invito a fondersi (sa di ricatto).
Ciò premesso, sarà poi vero che le sostanziose cifre sbandierate arriveranno? Oppure, grazie alle clausole spesso non divulgate al cittadino (fondo a ripartizione, ridefinizione annuale, ecc.), una volta raggiunto l'obiettivo delle fusioni, faranno in modo di...
"passata la festa gabbato lu santu"?
FONTE
Ma, ammettiamo che i contributi, almeno nei primi anni, arrivino nelle entità promesse: io sono del parere che senza un
progetto che ne vincoli la destinazione... saranno... come la droga: daranno un temporaneo senso di benessere ma poi... Ho già sperimentato come operano alcuni amministratori se non sono vincolati a un progetto di sviluppo e, a parer mio, la cosa più probabile che potrà succedere è che tali amministratori (*) assumeranno qualche dipendente/dirigente, delibereranno ai livelli massimi le proprie indennità, abbonderanno in consulenze agli amici di partito, faranno qualche opera pubblica che resti a memoria del loro passaggio su questa terra, dando nel contempo anche migliori servizi, per poi, terminato il loro ciclo, lasciare ad altri il compito di dire ai cittadini: "
i contributi sono finiti, non solo ritornerete come eravate prima ma dobbiamo tassarvi più pesantemente a causa delle scelte fatte dagli amministratori che hanno goduto del periodo di vacche grasse.".
(*) Nessuno sa chi saranno gli amministratori che verranno eletti a inizio 2017. E' possibile, e lo spero, che vengano eletti amministratori che agiranno in modo migliore di quello descritto nel post.