10/08/16
MattiaPascalDa Ponte alla Valtaro
Come strillone, segnalo un articolo che la "Gazzetta di Parma" dedica oggi a don Angelo Busi (a pag. 18, per la firma di Lorenzo Benedetti).
Ne ricordo alcuni passi.
Nativo di Pessola ma ormai, a tutti gli effetti, un borgotarese: a partire dal suo ingresso come parroco del capoluogo valtarese nel 2004, don Angelo Busi si è instancabilmente impegnato per promuovere la pastorale, la cultura e l'impegno sociale nelle sue comunità.
Sin da giovane, ha posto la sua vita al servizio di Dio e del prossimo: dopo gli studi compiuti nel seminario vescovile di Piacenza, ha frequentato il prestigioso collegio Alberoni e si è specializzato in liturgia pastorale all'istituto Santa Giustina di Padova. Ordinato sacerdote nel 1979, ha svolto il suo ministero nelle parrocchie di San Giorgio Piacentino e Ponte dell'Olio, dove si è anche adoperato per ridare vita all'emittente televisiva Teleponte, ed ha istituito locali associativi per tutta la cittadinanza. Insegnante nelle scuole medie ed al liceo classico "Gioia" di Piacenza per nove anni, ha ricoperto numerosi incarichi tra cui la direzione dell'ufficio catechistico diocesano e l'attuale carica di vicario episcopale della Valtaro e Val Ceno.
"Un'esperienza che mi ha formato molto, e dove ho avuto modo di portare il mio contributo, è stato il Sinodo diocesano tenutosi a Piacenza tra il 1990 e il 1991" ricorda don Angelo. "Come venne affermato in quel contesto, noi parroci dobbiamo lavorare insieme per portare avanti la Chiesa, che è l'insieme di tutti i fedeli, tessendo un percorso comune in cui ognuno porti i suoi carismi, ma sempre nella consapevolezza che siamo parte di un'unica comunità". E' in questa direzione che don Busi ha sempre operato: punto di riferimento per l'intera diocesi, ha dedicato la sua energia e le sue grandi doti culturali e spirituali al prossimo.
...a Borgotaro ha dato impulso a tantissimi concerti, spettacoli teatrali, conferenze, incontri di preghiera, dibattiti. Tra gli ultimi progetti divenuti realtà, la messa trasmessa alla radio per chi non può recarsi in chiesa ed il Chiostro dell'Anima. "Un'iniziativa che mi sta particolarmente a cuore perché vuol essere un'alternativa al nostro tempo, nata dalla necessità di difendere il pensiero e i sentimenti dalla logica effimera del consumo e della tecnica" afferma don Angelo. "Oggi tutti pensiamo di essere collegati col mondo, in realtà siamo isolati in noi stessi e divenuti ricettori di messaggi preconfezionati".
Nel suo ministero a Borgotaro, don Busi ha puntato al dialogo con la società civile, con credenti e non credenti, e si è dimostrato sempre aperto, riflessivo, profondo nelle sue parole e nei suoi gesti: una vera guida per tutti, un perno sicuro in un momento incerto. "Posso dire dire di aver sempre trovato una forte risposta alle mie proposte, e questo prova che se il seminatore vuol gettare il seme, c'è il terreno buono" conclude don Angelo. "Compito del sacerdote è donare con generosità, anche quello che non si possiede: qui, dove nel tempo dell'individualismo non si è perso il valore della solidarietà, è ogni giorno una gran gioia".
E tutti, sinceramente, la ricambiano verso un uomo di grande rettitudine, capace ancora di assaporare il convivio e la bellezza. Per ognuno, un autentico esempio.