Ponte dell'Olio

12/07/16
Marino

Progetto di legge fusione: approvato il testo definitivo

Sul sito della Regione è stato pubblicato il testo definitivo del progetto di legge della fusione  FONTE 
Note in evidenza:
- Il nuovo comune nascerà il 20 febbraio 2017.
- Il contributo regionale è definito e assicurato per gli anni 2017 e 2018; mentre per gli esercizi successivi al 2018 i contributi verranno definiti annualmente secondo quanto previsto dall'art.38 del Dlgs 118/2011, e cioè sarà la legge di stabilità regionale che annualmente individuerà la somma erogabile in funzione delle disponibilità di bilancio.
- Il nuovo Comune subentra ai preesistenti Comuni nelle rispettive Unioni con riferimento al territorio dei Comuni d'origine. Entro un anno dalla data della sua istituzione il nuovo Comune, con deliberazione consiliare, dispone il recesso da una delle due Unioni e perfeziona l'adesione all'altra con riferimento all'intero territorio comunale. La Regione provvede alla ridelimitazione o all'accorpamento degli ambiti territoriali ottimali cui appartengono i due Comuni. (Detto in altre parole: se PonteVigo sceglie l'Unione Valnure Valchero, allora Bettola, Farini e Ferriere vengono accorpati nell'Unione Valnure Valchero).
  
11/07/16
Marino

Se a quei tempi fossimo stati un comune unico...

Se a quei tempi fossimo già stati fusi, e pensando al fatto che i due terzi dei residenti dei due comuni gravita di fatto su Ponte, mi chiedo: la piscina coperta sarebbe stata realizzata a Vigolzone oppure a Ponte? La priorità di investimento sugli edifici scolastici sarebbe stata data alla scuola di Ponte o alla scuola di Vigolzone? Ci sarebbe oggi un mega Centro culturale a Vigolzone? Dato che nel Piano di fattibilità è evidenziata la non convenienza di avere due asili nido, sarebbe mai stato costruito l'asilo nido a Vigolzone? Dove sarebbero ubicate le aziende che oggi sono nella zona artigianale di Ponte? Ecc. ecc.
La fusione può anche essere una cosa che fa entrare soldi extra (per qualche anno), ma poi i contributi finiscono e pian piano, quello che resterà, sarà che una delle due comunità si troverà integrata (assorbita) nell'altra. E  il costo dell'integrazione sarà pagato con servizi meno vicini, con maggiori necessità di spostamenti, con minor cura del territorio della frazione, ecc. 
Tutto questo sarà generato principalmente dalla distanza dal centro decisionale:  il comune capoluogo .
👨 John Connor   12/07/16 08:01 ® 1929
Legittimamente lei continua la sua campagna per il no alla fusione, tuttavia sarebbe più trasparente ed a mio avviso corretto che formalizzasse la sua posizione così come hanno fatto coloro i quali sono per la fusione. Nel dettaglio dell'intervento che ha fatto qui mi sento di dire che, riprendendo uno dei suoi esempi, probabilmente non sarebbe stato fatto l'asilo a Vigolzone, quindi i soldi utilizzati per realizzarlo sarebbero stati impiegati per altre opere di interesse pubblico andando così ad offrire e/o potenziare un servizio che adesso non c'è. Credo in buona sostanza che sia una questione di approccio, c'è chi nel cambiamento vede opportunità c'è chi vede problemi.
👨 Marino   12/07/16 13:18 ® 1932
La Storia è costellata di progressi dovuti alle opportunità insite nei cambiamenti. Ma la Storia é anche costellata di milioni di morti dovuti a chi vedeva nel cambiamento un'opportunità, rivelatasi purtroppo errata.
Dicono che sia saggio e intelligente, prima di accogliere un cambiamento, valutare vantaggi e svantaggi.
Egregio John, appena mi sarò convinto per il Si o per il No non mancherò di fartelo sapere.
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11/07/16
MattiaPascal

Sede comunale

Nell'opuscolo di Fusione Attiva si legge che la sede del nuovo Comune sarà decisa dal Consiglio comunale eletto nelle prime elezioni amministrative che si terranno dopo la fusione.
Mi permetto un'osservazione: di solito i nuovi Comuni vengono istituiti a partire dal 1° gennaio, mentre le elezioni si svolgono successivamente con la consueta tornata amministrativa di primavera (fra il 15 aprile e il 15 giugno). Un esempio per tutti: vedi su Wikipedia l'ormai famoso Valsamoggia.
Confrontando le due cose, si potrebbe dedurre che i nuovi Comuni fin qui realizzati siano stati senza una sede ufficiale nei loro primi mesi di attività (gestiti da un commissario prefettizio). Mi chiedo se ciò sia possibile...
👨 Marino   11/07/16 17:50 ® 1928
La sede del nuovo Comune è obbligatoriamente indicata nello Statuto.
D.Lvo 267/2000, art.15, comma 2: "I comuni che hanno dato avvio al procedimento di fusione ai sensi delle rispettive leggi regionali possono, anche prima dell'istituzione del nuovo ente, mediante approvazione di testo conforme da parte di tutti i consigli comunali, definire lo statuto che entrerà in vigore con l'istituzione del nuovo comune e rimarrà vigente fino alle modifiche dello stesso da parte degli organi del nuovo comune istituito..."
Legge 56/2014, art.124, comma c): "in assenza di uno statuto provvisorio, fino alla data di entrata in vigore dello statuto e del regolamento di funzionamento del consiglio comunale del nuovo comune si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni dello statuto e del regolamento di funzionamento del consiglio comunale del comune di maggiore dimensione demografica tra quelli estinti".
D.Lvo 267/2000, art.6, comma 4: "Gli statuti sono deliberati dai rispettivi consigli con il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati. Qualora tale maggioranza non venga raggiunta, la votazione è ripetuta in successive sedute da tenersi entro trenta giorni e lo statuto è approvato se ottiene per due volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano anche alle modifiche statutarie."
Se sarà decisa la fusione, essa avrà decorrenza 20/02/2017 http://www.ponteweb.it/index.php?s=1470.
Io ritengo che Rolleri e Copelli concorderanno il nuovo Statuto e prima di tale data i Consigli comunali lo approveranno. La sede sarà quindi decisa dalle due attuali amministrazioni dato che, se non lo fanno, la sede sarà ex lege a Ponte e sarà arduo eventualmente spostarla a Vigolzone (in prima battuta serviranno 9 voti; in seconda battuta serviranno 7 voti su 13, la maggioranza ne avrà 9, ma probabilmente non tutti di Ponte o non tutti di Vigolzone).
👨 Mattiapascal   12/07/16 09:18 ® 1930
Insomma, da questo punto di vista (scelta del capoluogo, con lo statuto del Comune più grande a fare testo in caso di mancata decisione), si direbbe che Ponte parta da una posizione di forza nella trattativa. Come quei playoff calcistici dove alla meglio piazzata in regular season basta un pareggio per passare il turno...
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11/07/16
Marino

Fusione attiva si è attivata

E' disponibile presso gli esercizi pubblici ed è in distribuzione alle oltre 4.000 famiglie dei due comuni un opuscolo che presenta la "fusione" dal punto di vista del Comitato per il SI, comitato promosso dal pontolliese Andrea Cunico e dal vigolzonese Flaviano Celaschi.
Clicca sulle immagini allegate per leggere l'opuscolo.

👨 Matusalemme   12/07/16 11:05 ® 1931
Una unica amministrazione fino ai primi decenni del Novecento (come si legge nell'opuscolo)? Dal Molossi (qui pubblicato nei giorni scorsi) e dal sito del Comune di Vigolzone (seguire il percorso: Organi istituzionali, Sindaco, la successione dei sindaci di Vigolzone dal 1865 ai giorni nostri) non si direbbe...
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09/07/16
Marino

Fusione

Per una comunità civica, è importante il contatto facile, immediato e diretto con chi ha ricevuto il compito di amministrare i beni comuni e di conseguenza il benessere di tutti?
Io ritengo di si.
  
09/07/16
Marino

Biblioteca

La Giunta di Vigolzone ha deciso di aprire un centro documentale e ha espresso formalmente la volontà di aderire al Polo bibliotecario provinciale  FONTE .
E così noi, che da tempo immemore abbiamo una biblioteca, ci stiamo facendo superare anche in questo settore da Vigolzone.
Nooo.... non è così... noi siamo furrrbi come faine...
la nostra è stata lungimiranza... appena saremo fusi potremo dire che anche noi siamo interconnessi con il Polo bibliotecario e con il terzo millennio.
  
07/07/16
Marino

Fusione e burocrazia

Apprezzo l'impegno profuso dal Comitato per il SI nell'opera di informazione relativamente agli effetti burocratici dell'eventuale fusione.
Sapere che in caso di fusione i documenti non andranno aggiornati dà tranquillità.
Forse era inutile citare: la Carta di Identità (normalmente il cambio di residenza viene annotato solo al rifacimento del documento); la Patente di guida (dal febbraio 2013 non è più necessario riportare sulla patente l'aggiornamento della residenza); e il Passaporto (l'indirizzo sul Passaporto non c'è!), ma... melius est abundare quam deficere.
In realtà forse non sarà tutto così banale. Per esempio occorrerà tenere in auto la comunicazione di avvenuta fusione (che il Comune è tenuto ad inviare a ciascuno il giorno dopo la fusione) al fine di evitare possibili grane a seguito di un eventuale controllo della Polstrada, per esempio a Canicattì, quando verrà rilevato essere diverso l'indirizzo di residenza contenuto nel database del Ministero con quello riportato sulla Carta di circolazione.
E similmente probabilmente altri casi che scopriremo cammin facendo.
👨 Avvocato del diavolo   08/07/16 00:06 ® 1925
A proposito di effetti burocratici. In caso di fusione, con la graduatoria per le case popolari http://www.ponteweb.it/index.php?s=1214 cosa accadrà? Magari a qualche pontolliese toccherà la casa a Vigolzone e viceversa?
👨 Rikk   09/07/16 14:30 ® 1926
Ahaaaa la Polstrada che collegandosi con il database del ministero non rileva l'eventuale nuovo comune frutto della fusione di quello annotato sul libretto con un altro...... Stiamo parlando di sistemi informativi multimediali.....ahaaa questa è davvero unica!!!
👨 Rikk   09/07/16 14:36 ® 1927
Se poi il poliziotto nota che il resto dei dati è identico, tipo via e numero civico... Il mio gatto quando d'arrampicata sui vetri stride meno 😊😊😊
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07/07/16
Marino

Referendum fusione: e siamo a tre...

Ieri la Giunta regionale ha definito gli effetti dei referendum consultivi sulle fusioni  FONTE : "Le nuove norme prevedono esplicitamente che il progetto di legge di fusione tra più Comuni non possa essere approvato dall’Assemblea legislativa regionale qualora il ‘no’ prevalga sia fra la maggioranza degli elettori dei territori interessati sia nella maggioranza dei singoli Comuni, mentre si stabilisce che debbano esprimersi i Consigli comunali nel caso, invece, siano discordanti la volontà espressa dalla maggioranza complessiva dei cittadini e quella espressa dalla maggioranza dei Comuni".
E così, in sei mesi, siamo alla terza "certezza".
A fine dicembre ci dicevano con fervore: "è un referendum, ed è ovvio che si debba considerare la somma dei voti dei due comuni, a prescindere da cosa decide un singolo comune".
A marzo, rimangiandosi le saccenti disquisizioni precedenti, ci raccontano con convinzione viscerale: "Non si procede a fusione se uno dei due comuni dice no".
Da domani, estasiati, "folgorati sulla via di Damasco", ci racconteranno il nuovo "credo"?
E rimarranno "sereni", in attesa di conoscere quale dovrà essere la prossima "personale e convinta" posizione?
👨 Adalberto   07/07/16 11:39 ® 1923
Non stupiamoci più di tanto...che a Vigolzone e a Ponte le amministrazioni recepiscano ed eseguano gli ordini dei capibastone del PD regionale, è cosa abbastanza evidente...
👨 Fregoli   07/07/16 23:27 ® 1924
Se una fusione è sponsorizzata dal Pd, si applica la prima o terza interpretazione legislativa (cioè le più favorevoli a raggiungere lo scopo). Se invece è stata pensata e sostenuta da altre forze politiche, vale la norma di marzo...
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06/07/16
Marino

Approvata la proposta di legge per l’istituzione del nuovo Comune

Approvata dalla commissione Bilancio della Regione la proposta di legge regionale in merito all’istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Ponte e di Vigolzone.
Al progetto di legge è allegato un emendamento che recepisce la richiesta dei due Comuni di posticipare dal 1/01/2017 al 20/02/2017 l’avvio del nuovo Comune, in modo da ridurre il periodo di reggenza del nuovo Ente da parte del commissario prefettizio.
Per Tommaso Foti (Fdi-An), relatore di minoranza, la maggioranza e la Giunta Regionale continuano a eludere il problema dell’interpretazione del voto referendario, finora affrontata con una discrezionalità che ha visto prevalere le esigenze politiche rispetto all’applicazione rigorosa e univoca della norma. Foti non ha escluso problemi per la fusione tra Ponte dell’Olio e Vigolzone, dato che i cittadini di entrambi i comuni temono di doversi fare carico dell’eventuale situazione debitoria dell’Amministrazione comunale con cui andranno a fondere il loro Comune.
 FONTE 
  
05/07/16
Marino

Cosa si diceva di Ponte e di Vigolzone duecento anni fa?

Google Books mette a disposizione la copia digitale del Vocabolario topografico dei Ducati di Parma Piacenza e Guastalla scritto da Lorenzo Molossi (Tipografia Ducale di Parma  FONTE ) nel 1834.

Ecco come duecento anni fa, Lorenzo Molossi, raccontava Vigolzone:


e Ponte: