Referendum fusione: e siamo a tre...
Ieri la Giunta regionale ha definito gli effetti dei referendum consultivi sulle fusioni
FONTE : "Le nuove norme prevedono esplicitamente che il progetto di legge di fusione tra più Comuni non possa essere approvato dall’Assemblea legislativa regionale qualora il ‘no’ prevalga sia fra la maggioranza degli elettori dei territori interessati sia nella maggioranza dei singoli Comuni, mentre si stabilisce che debbano esprimersi i Consigli comunali nel caso, invece, siano discordanti la volontà espressa dalla maggioranza complessiva dei cittadini e quella espressa dalla maggioranza dei Comuni".
E così, in sei mesi, siamo alla terza "certezza".
A fine dicembre ci dicevano con fervore:
"è un referendum, ed è ovvio che si debba considerare la somma dei voti dei due comuni, a prescindere da cosa decide un singolo comune".
A marzo, rimangiandosi le saccenti disquisizioni precedenti, ci raccontano con convinzione viscerale:
"Non si procede a fusione se uno dei due comuni dice no".
Da domani, estasiati, "folgorati sulla via di Damasco", ci racconteranno il nuovo "credo"?
E rimarranno "sereni", in attesa di conoscere quale dovrà essere la prossima "personale e convinta" posizione?
Dicono che sia saggio e intelligente, prima di accogliere un cambiamento, valutare vantaggi e svantaggi.
Egregio John, appena mi sarò convinto per il Si o per il No non mancherò di fartelo sapere.