Ponte dell'Olio

27/06/16
Marino

Ponte dell'Olio e Vigolzone: comuni virtuosi

Le "spese correnti" sono le spese necessarie per la gestione dei servizi, per la manutenzione delle infrastrutture e per il funzionamento del Comune.
Bilancio consuntivo 2014AbitantiSpese corr.Sp.corr./ab.
Podenzano9.1854.819.086525
San Giorgio Piacentino5.8103.480.225599
Carpaneto Piacentino7.6734.633.835604
Rottofreno12.1257.407.670611
Calendasco2.5191.548.407615
Ziano Piacentino2.5761.596.918620
Pontenure (bilancio 2013)6.4394.012.746623
Ponte dell'Olio4.8052.999.556624
Gossolengo5.6193.536.055629
Vigolzone4.2922.742.923639
San Pietro in Cerro912593.294651
Gropparello2.3391.566.080670
Pianello Val Tidone2.2361.500.397671
Rivergaro7.0334.724.646672
Castelvetro Piacentino5.5003.698.065672
Gragnano Trebbiense4.5503.063.599673
Borgonovo Val Tidone7.8815.444.875691
Monticelli d'Ongina5.2883.654.064691
Gazzola2.0651.444.814700
Besenzone999703.305704
Cortemaggiore4.6553.443.920740
Bettola2.8792.164.664752
Nibbiano2.2191.670.177753
Alseno4.7763.616.948757
Sarmato2.9122.215.035761
Castell'Arquato4.7043.592.767764
Vernasca2.1871.708.824781
Cadeo6.1574.926.590800
Piozzano641517.900808
Villanova sull'Arda1.8431.515.306822
Lugagnano Val d'Arda4.1783.512.746841
Caorso4.7764.046.739847
Fiorenzuola d'Arda15.33113.087.583854
Farini1.3371.165.910872
Caminata261228.122874
Castel San Giovanni13.80312.126.310879
Coli895811.277906
Agazzano2.0751.957.472943
Bobbio3.6433.517.011965
Piacenza102.269100.873.702986
Travo2.0702.140.2351.034
Corte Brugnatella610651.1141.067
Morfasso1.0501.142.5541.088
Ottone541660.9241.222
Pecorara743989.5121.332
Ferriere1.3361.858.2011.391
Cerignale137244.7401.786
Zerba78203.6772.611

 FONTE 
Nota del 28/06/2016 ore 20.00: Il valore pro capite di Vigolzone deve essere ridotto di 23 euro in quanto Vigolzone gestisce l'asilo nido diversamente da Ponte. Vigolzone mette a bilancio le rette mentre Ponte no (spende e incassa direttamente il gestore). Per questo motivo, per rendere omogeneo il confronto, le spese correnti di Vigolzone vanno ridotte di circa 100.000 euro (85.000 euro per rette e 15.000 euro per costo pasto), 23 euro/ab.
  
27/06/16
Gioconda

Fusione

Ancora una volta interessi politici che spingono ad effettuare una fusione che porterà piu confusione ad eventuali contributi..penso e spero che questa volta i Pontolliesi non si facciano plagiare!!!Tutta la vita io voterò NO...
  
25/06/16
Marino

La fusione vista da un'angolazione diversa

Sono stato sollecitato ad affrontare il tema fusione dal punto di vista della "politica" (quella con la "p" minuscola).
Le tesi che mi è stata evidenziata è questa: la ricerca della fusione risponde prioritariamente a direttive "di partito" e, siccome nessun comune piacentino si è ancora fuso, la classe politica dominante sta puntando su Vigolzone (che, non avendo trovato di meglio, si sta "tirando dietro" Ponte) affinché si possa mettere una bandierina anche in provincia di Piacenza.
Bho... ci sta tutto, anche questi retropensieri.
Ho però accolto la richiesta di parlarne perché, se da una parte queste considerazioni non devono pesare sulla scelta che andremo a fare, dall'altra sapere quali siano gli interessi personali in gioco, ammesso che ve ne siano, permette di valutare quanta autorevolezza e affidabilità riconoscere alle notizie, alle informazioni, alle iniziative, se veicolate da (o per conto di) personaggi in odore (anche) di interessi particolari (prestigio partitico, incarichi professionali, un lavoro, ecc.).
  
24/06/16
Marino

Di auspicio fu quel Ponte

Chissà se don Dante e i suoi collaboratori lo sa­pevano già?
Quando questo fascicolo, che da diversi decenni è il punto di riferimento di due comunità unite da un abbraccio ecumenico, iniziò ad uscire nell'edizione Ponte dell'Olio e Vigolzone forse sarebbe stato azzardato immaginare una fusione amministrativa tra i due Comuni. Scrivo oggi di questo così come, pro­prio sul Ponte, scrissi nel 1992, cercando di immagi­nare che l'unione dei Comuni di Ponte e Vigolzone sarebbe stata auspicabile, anzi doverosa.
Erano ancora tempi di "vacche grasse" e di contrap­posizione partitica che si manifestava anche dentro alle piccole amministrazioni come le nostre. Non esistevano apparenti grandi problemi, tuttavia basta­va guardare aldilà del proprio naso per immaginare che due piccoli Comuni pressoché identici per territorio, popolazione, economia, cultura e storia, che erano addirittura stati uniti in una unica amministra­zione fino ai primi del '900, potessero permettersi di raddoppiare le loro funzioni senza riflettere sui co­sti, sulle economie di scala, sulla potenziale crescita che sarebbe derivata da un aggregazione che allora si immaginava potesse avvenire in forma di unione. A quasi venticinque anni di distanza è la storia, ma anche l'economia (si dice che il mondo è cambiato) a portarci verso quella direzione. Saremo finalmente tra pochi mesi (a novembre 2016) chiamati a votare nei due Comuni per decidere se siamo oppure no del parere di fondere insieme Ponte e Vigolzone in un solo Comune.
Eccoci qua adesso dobbiamo, possiamo decidere, e saremo proprio noi cittadini, con il nostro voto a permettere questa Fusione perché se in uno dei due Comuni prevarranno i "no" allora le due amministra­zioni hanno deciso che non dovremo fonderci.
Da un paio di mesi nel nostro territorio è nato un gruppo di cittadini che si sta riunendo in un Comita­to che si chiamerà "Fusione Attiva" e che ha come obbiettivo far partecipare il più alto numero di cit­tadini al referendum informando i cittadini stessi delle caratteristiche del nuovo potenziale Comune unico, cercando di valutare e capire al meglio possi­bile quali saranno i pro e i contro di una eventuale fusione.
I cittadini che si sono riuniti in Fusione attiva sono propensi a votare "si", ritengono che il numero di vantaggi sovrasti di gran lunga i piccoli problemi riorganizzativi che questa decisione porterà. Ci ri­promettiamo di offrire nei prossimi numeri del Pon­te, se ci ospiterà ancora come ha fatto questa volta, di elencare più nel dettaglio le ragioni e i vantag­gi del "si", pur riportando le ragioni del no che ad oggi sono prevalentemente ancorate ad un supposto "scontro di identità ".
E' certo che se due territori come i nostri, così vicini, così integrati, così simili, così abituati a frequentarsi (metà del comune di Vigolzone, da Chiulano a Vea­no passando per Carmiano e Bicchignano) già oggi utilizza Ponte come riferimento e capoluogo funzionale, già oggi che le scuole sono fuse in una, e tan­ti altri servizi sono e associazioni sono uniche per questi due territori, ecco che se vediamo difficoltà a fonderci e integrare i nostri futuri amministrativi noi pontolliesi e vigolzonesi, beh allora penso che quando un secolo e mezzo fa hanno unito il nostro Paese dovevano essere matti. Eppure non senza dif­ficoltà ci siamo fatti una nazione unica e poi "siamo progressivamente diventati italiani", abbiamo com­battuto due guerre mondiali uniti e attraversato uniti periodi di piombo e di miseria nera.
Ecco a chi oggi alza la bandiera dell'identità diversa voglio chiedere di raccontarmi questa diversità che non vedo, mio nonno andava al mercato di Ponte a vendere le sue bestie, mio padre ci andava a giocare a carte e bere un bicchiere di rosso da "Giurdan", io andavo al cinema a Ponte, in piscina, ho avuto per decenni i miei migliori amici a Ponte, ed ancora oggi mi fa piacere fare una vasca in centro la domenica mattina. Ricordo che i giovani pontolliesi dei miei tempi non disdegnavano di venire a ballare a Vigol­zone all'Hollywood e nemmeno a sfidarci a football con il tifo acceso di due squadre della stessa città: Pontolliese e Vigolzone come fosse un derby, senza contare i tanti pontolliesi che usano la piscina coperta di Vigolzone da anni!
Insomma a chi avrà il coraggio di "seminare zizza­nia" tra due comunità che si sono sempre stimate e accolte vorrei che avesse il coraggio di spiegarcene i motivi e di farlo pubblicamente, magari usando i tanti mezzi di comunicazione che abbiamo oggi.
Io voterò "si".
Flaviano Celaschi
Il Ponte di giungo 2016
👨 Giuseppe Tacchini   24/06/16 21:03 ® 1919
Trovo bellissima e giustissima l'analisi che ha fatto GM Ratti nel 2008 proprio perché parte da giuste considerazioni relative alla formazione storica, alle abituali frequentazioni della popolazione oltre che ad elementari e scontati obiettivi di sviluppo economico e territoriale delle comunità di Ponte e Vigo.
Ed è proprio in questo senso che invito persone come Alessandro Chiesa, che reputo intelligenti e giustamente ipercritici e perspicaci, ad abbandonare quel pre-giudiziale atteggiamento di ostilità per l'Unione derivato principalmente da un atteggiamento politicista e a riconsiderare la cruda e vera realtà evidenziata nell'intervento di Ratti.
Per ultimo, se potrà interessare a qualcuno, io sarò convintamente per il SI al referendum






































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24/06/16
Marino

Fusione: è una scelta di politica vera

"Pontedell'Olio e Vigolzone (in ordine alfabetico) sono due comuni che si specchiano nel medesimo tratto del Nure. Quasi identiche sono le superfici, le caratteristiche morfologicbe, il numero di abitanti. Vivono l'uno fianco all'altro in un intreccio costante di relazioni economiche e sociali, per non dire familiari, che for­se non ha eguali in altri comuni della provincia. Se si unissero darebbero vita ad un ente locale di quasi 90 Kmq e di oltre 9mila abitanti. Rappresenterebbero un polo capace di affrontare a lungo termine problemi delicati quanto strategici, capace di delineare il proprio futuro .... Oggi è solo un'idea, potrebbe diventare un'ambizione, un pro­getto che richiederebbe lungimiranza e competenze non facili da innescare in modo armonico. Un pro­getto per andare al di là di localisrni e piccoli interes­si di bottega".
Così scrivevo 8 annifa sul Ponte (n. 1, marzo 2008): questa idea oggi, finalmente, è diventata una possi­bilità concreta. Fra pochi mesi, saremo chiamati a decidere, con il nostro voto, se le nostre attuali due comunità voglio­no guardare al futuro insieme, oppure se preferiamo continuare a camminare ognuno per conto proprio. E' una scelta di politica vera ("affrontare i problemi insieme è politica, affrontarli da soli è avarizia", ci ricorda la scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani) da compiere non sulla base di utilità di corto respiro ("avremo più finanziamenti", o "mi aumen­terà la Tari?"), ma cercando di guardare lontano, sul presupposto che si possa crescere meglio (o peg­gio, a seconda dei punti di vista) mettendo insieme la voglia e le energie di oltre 9 mila cittadini "medio­ valnuresi".
(Proprio 40 anni fa, sulla base dell'esperienza condivisa in un campo di lavoro nel Friuli terremotato, il Ponte divenne il giornalino delle parrocchie di Vigol­zone e Pontedell'Olio, un vero "ponte" tra le due co­munità che ancora oggi, nel confronto tra diversità, dà frutti positivi).
L'importante è scegliere con testa e pensiero alti, non con lo sguardo miope del proprio "particolare" e del­la chiacchiera che, come ben sappiamo, cresce rigo­gliosa là dove il pensiero latita.
Gianmarco Ratti
Il Ponte di giungo 2016
  
24/06/16
Marino

Fusione: ho la sensazione che non me la stiano raccontando giusta!

In Italia, abitanti 60.000.000, ci sono 8.000 comuni, circa 7.500 abitanti per comune.
In Francia, abitanti 66.000.000, ci sono 36.600 comuni, circa 1.800 abitanti per comune.
 (Clicca sull'immagine per ingrandirla) 
Significa che in Francia, in Svizzera, in Austria, ecc., gli amministratori comunali, sono più vicini ai cittadini e ne conoscono e ne vivono i bisogni più che in Italia?
Ma allora perché i partiti brigano per allontanarli ancora di più da noi?
  
23/06/16
Marino

Nido GiroGiroTondo

Bambini che frequenteranno l'asilo nido GiroGiroTondo nell'anno scolastico 2016/2017: - Barone Manuel tp - Cappellini Tommaso tp - Carena Inzaghi Matteo pt - Civardi Davide pt - Fontanesi Serena tp - Frino Foglia Mattia pt - Frino Samuele pt - Mereghetti Emma tp - Molinaroli Eva pt - Papa Raffaele tp - Perazzi Kristel tp - Rimondi Lisa pt - Valdiserra Siria tp - Viscione Aniello tp. (tp = tempo pieno - pt = part time -  FONTE )
  
22/06/16
Marino

Fusione: più grande meno spese, oppure più grande più spese?

In alcune riunioni pubbliche delle passate settimane è stato presentato ai cittadini un grafico (elaborato su dati globali nazionali 2013) in cui si evidenzia che i comuni di dimensione demografica come Ponte e Vigolzone hanno un costo di spese correnti per abitante di 792 €/ab, mentre i comuni di dimensione pari al nuovo comune fuso hanno un costo di spese correnti per abitante di 733 €/ab.
Nulla da eccepire, sono dati da fonte autorevole; ma sono dati nazionali che mediano tra territori, modi di vita, culture civiche, ecc. molto differenti.
Mi sono chiesto se esistesse un'analisi localizzata, che considerasse comuni con caratteristiche (qualità di vita, di servizi, di territorio, di cultura civica, ecc.) più simili a noi.
Ed ho scoperto che il Servizio Affari Istituzionali e delle Autonomie Locali della Regione Emilia Romagna ha prodotto uno studio relativamente alla Spesa corrente pro capite per fascia demografica dei comuni della Regione (riferito allo stesso periodo 2013).
Dal grafico si rileva che:
- i comuni emiliani in fascia demografica 4.000-4.999 (la fascia a cui appartengono Ponte e Vigolzone) hanno un costo dovuto alle spese correnti di 775 €/ab
- i comuni emiliani in fascia demografica 7.500-9.999 (la fascia a cui apparterrà PonteVigo) hanno un costo dovuto alle spese correnti di 842 €/ab.
  
21/06/16
Marino

Piscina: c'è il nuovo gestore

Ieri pomeriggio è stato definito il nuovo gestore della piscina. Qualche giorno per prendere in carico l'impianto e poi verrà dato l'annuncio ufficiale della riapertura.
Ritengo opportuno mettere in evidenza l'operato dei nostri funzionari comunali che, scegliendo gli artigiani "giusti" (muratori, elettricisti, idraulici, ecc. locali) e optando per un efficace percorso di ricerca del nuovo gestore, stanno riuscendo a rendere fruibile l'impianto in tempi brevi.
👨 Bernacca   21/06/16 23:45 ® 1916
Anche il meteo ha dato una mano, facendo sì che in queste settimane di chiusura non si perdesse nulla e coi lavori finiti giusto in tempo per lo scoppio (ritardato) dell'estate...
👨 Loska   24/06/16 10:40 ® 1918
Caro Sindato ogni promessa è debito se entr luglio aprirà la piscina come promesso dovrò pagarLe da bere.
comunque sia bravi non ci avrei scommesso e avrei sbagliato.
👨👨
  
21/06/16
Marino

Contributi regionali alla fusione: del doman non v'è certezza

Il Progetto di legge per l'istituzione del nuovo Comune fuso prevede all'art.4 un contributo regionale di 150.000 € per tre anni e di 136.000 € per 15 anni. L'art.5 dà copertura solo per i primi due anni (2017 e 2018). Per gli esercizi successivi al 2018, viene previsto che le somme necessarie verranno autorizzate annualmente secondo quanto previsto dall'art.38 del Dlgs 118/2011  FONTE .
Se ci si ferma qui, tutto bene, ma... Cosa dice l'art.38 del Dlgs 118/2011?
Art.38 Leggi regionali di spesa e relativa copertura finanziaria. Comma 2. Le leggi regionali che dispongono spese a carattere pluriennale indicano l'ammontare complessivo della spesa, nonché la quota eventualmente a carico del bilancio in corso e degli esercizi successivi. La legge di stabilità regionale può annualmente rimodulare le quote previste per ciascuno degli anni considerati nel bilancio di previsione e per gli esercizi successivi, nei limiti dell'autorizzazione complessiva di spesa  FONTE .
Se ben comprendo significa che tali somme possono variare di anno in anno, che il totale delle quote annuali non può superare la somma inizialmente prevista, che in caso di necessità di bilancio regionale le quote annuali possono essere ridotte o anche legalmente azzerate.