06/06/16
Marino
Marino
Fusione: Parlano di vantaggi, ma non ci dicono quali sono
Egregio Direttore, a riguardo della fusione Ponte Dell’Olio-Vigolzone, noto che si continua a parlare in astratto di non meglio specificati "vantaggi [..] di gran lunga più numerosi delle criticità".
Un giorno, forse, possibilmente prima del referendum, sarebbe interessante sapere quali siano tali "vantaggi" e, soprattutto, se essi non siano solo questione estetica, ma anche questione materiale: un vero e sensibile miglioramento della qualità della vita della cittadinanza.
Il distacco delle Persone dalla politica passa proprio da fattori come questo: dal mancato rispetto delle promesse.
E la promessa cui tutto ruota attorno sarebbe sicuramente infranta se la fusione, attualmente spacciata per la panacea dei nostri mali, non arrecasse un tangibile beneficio (se non si percepisce, che eneficio è?) alle nostre esistenze di cittadini pontolliesi e vigolzonesi.
Vista la totale fumosità e la mancanza di basi concrete sulle quali sono fondate le ragioni dei pro-fusione, direi che il dado fa presto a trarsi.
Rimango perciò fermamente della mia idea (espressa parafrasando una famosa frase di Craxi sull’Unione Europea): "la fusione nel migliore dei casi sarà un limbo e nel peggiore un inferno".
Già immagino le prime problematiche che si affronterebbero: minore presenza sul territorio degli amministratori (che si dimezzerebbero), conflitti amministrativi nella gestione delle risorse (investiamo a Ponte o a Vigo?), ingerenze della partitocrazia (più ci si ingrandisce e più sono frequenti), ecc.
Tra qualche tempo inizierà la campagna referendaria e dalle nostre parti arriveranno esponenti più o meno importanti a sponsorizzare la fusione: sentiremo di ogni, ci diranno che se non ci si dovesse fondere sarebbe la fine, che con la fusione accederemmo al Paradiso, che tra poco potrebbero obbligarci a forza a farla (in virtù di cosa?), che non dobbiamo perdere il treno del cambiamento, che il futuro è questo, e blablabla vari.
I Padri Costituenti vollero dare poteri alle comunità territoriali.
Oggi, invece, vogliono cancellare il Comune e privare la comunità della facoltà di autogovernarsi. A novembre, io voterò affinché ciò non accada: Ponte Dell’Olio resti Ponte dell’Olio.
Alessandro Chiesa
Consigliere comunale di Ponte Dell‘Olio (Intervento pubblicato su Libertà di ieri).
Un giorno, forse, possibilmente prima del referendum, sarebbe interessante sapere quali siano tali "vantaggi" e, soprattutto, se essi non siano solo questione estetica, ma anche questione materiale: un vero e sensibile miglioramento della qualità della vita della cittadinanza.
Il distacco delle Persone dalla politica passa proprio da fattori come questo: dal mancato rispetto delle promesse.
E la promessa cui tutto ruota attorno sarebbe sicuramente infranta se la fusione, attualmente spacciata per la panacea dei nostri mali, non arrecasse un tangibile beneficio (se non si percepisce, che eneficio è?) alle nostre esistenze di cittadini pontolliesi e vigolzonesi.
Vista la totale fumosità e la mancanza di basi concrete sulle quali sono fondate le ragioni dei pro-fusione, direi che il dado fa presto a trarsi.
Rimango perciò fermamente della mia idea (espressa parafrasando una famosa frase di Craxi sull’Unione Europea): "la fusione nel migliore dei casi sarà un limbo e nel peggiore un inferno".
Già immagino le prime problematiche che si affronterebbero: minore presenza sul territorio degli amministratori (che si dimezzerebbero), conflitti amministrativi nella gestione delle risorse (investiamo a Ponte o a Vigo?), ingerenze della partitocrazia (più ci si ingrandisce e più sono frequenti), ecc.
Tra qualche tempo inizierà la campagna referendaria e dalle nostre parti arriveranno esponenti più o meno importanti a sponsorizzare la fusione: sentiremo di ogni, ci diranno che se non ci si dovesse fondere sarebbe la fine, che con la fusione accederemmo al Paradiso, che tra poco potrebbero obbligarci a forza a farla (in virtù di cosa?), che non dobbiamo perdere il treno del cambiamento, che il futuro è questo, e blablabla vari.
I Padri Costituenti vollero dare poteri alle comunità territoriali.
Oggi, invece, vogliono cancellare il Comune e privare la comunità della facoltà di autogovernarsi. A novembre, io voterò affinché ciò non accada: Ponte Dell’Olio resti Ponte dell’Olio.
Alessandro Chiesa
Consigliere comunale di Ponte Dell‘Olio (Intervento pubblicato su Libertà di ieri).
Diritto di rettifica
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05/06/16
MattiaPascal
MattiaPascal
Referendum
In Svizzera, nella consultazione svoltasi in questo weekend, bocciata dagli elettori la proposta di istituire il reddito di cittadinanza. Che avrebbe garantito l'equivalente di 560 euro mensili ai minori e 2250 agli adulti.
Per i promotori, un modo di redistribuire a tutti quanto oggi viene prodotto con l'impiego di meno lavoratori (grazie al progresso tecnologico).
Per i detrattori, un disincentivo al lavoro e all'impegno.
In Italia chissà come sarebbe andata. Forse in modo diverso...
Per i promotori, un modo di redistribuire a tutti quanto oggi viene prodotto con l'impiego di meno lavoratori (grazie al progresso tecnologico).
Per i detrattori, un disincentivo al lavoro e all'impegno.
In Italia chissà come sarebbe andata. Forse in modo diverso...
Diritto di rettifica
05/06/16
Marino
Marino
Cinque famiglie di Ponte seguite dal SERT: la punta di un iceberg?
Scrive Libertà: "Giocare d'azzardo è una tassa sulla disperazione". E il Direttore dell'AUSL dichiara che il disturbo del gioco d'azzardo è pervasivo, è come una metastasi, e in quest'ultimo anno ha avuto una "esplosione" da codice rosso.
Ponte è messo male: 5 casi conclamati di ludopatia grave (contro per esempio un solo caso a Vigolzone).
E, per quello che sento parlando con la gente, il "5" è solo la punta di un iceberg.
Su Ponteweb sono anni che ciclicamente riportiamo all'attenzione delle autorità questo problema, ma la porta della stalla è rimasta aperta!
Riproviamoci... perché, se il Sindaco non prende il toro per le corna, se la volontà politica di "governare" il fenomeno non sarà adeguata, non si potrà altro che peggiorare.
E' cosa nota che le amministrazioni attente al problema stanno inserendo nei propri regolamenti il divieto di installare slot machine, video poker o altri apparecchi con vincita di denaro, nei locali pubblici e privati a vocazione aggregativa (palestre, palazzetti dello sport, sedi di associazioni, ecc.). Che esse stanno inserendo limitazioni riferite all'età minima, alle distanze dai luoghi sensibili (*), al divieto di pubblicizzare le vincite (anche dei gratta e vinci, ecc.), agli orari di fruizione (per esempio a Treviso e a Verona si può "giocare" solo dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 22.00, con obbligo di togliere la corrente elettrica alle slot fuori da tali orari).
E' quindi possibile (e a parer mio necessario) che il sindaco Copelli aggiorni tempestivamente i regolamenti, che emetta le opportune ordinanze e che nelle nuove concessioni, anche in quelle che stanno andando a gara adesso, faccia inserire la clausola che vieti l'installazione di apparecchi e terminali per il gioco d'azzardo.
(*) Una recente sentenza del Consiglio di Stato ribadisce che i Comuni sono autorizzati a stabilire distanze minime dei luoghi di gioco d'azzardo rispetto ai “luoghi sensibili” (scuole, luoghi di culto, ecc.) per finalità inerenti la tutela della salute.
Ponte è messo male: 5 casi conclamati di ludopatia grave (contro per esempio un solo caso a Vigolzone).
E, per quello che sento parlando con la gente, il "5" è solo la punta di un iceberg.
Su Ponteweb sono anni che ciclicamente riportiamo all'attenzione delle autorità questo problema, ma la porta della stalla è rimasta aperta!
Riproviamoci... perché, se il Sindaco non prende il toro per le corna, se la volontà politica di "governare" il fenomeno non sarà adeguata, non si potrà altro che peggiorare.
E' cosa nota che le amministrazioni attente al problema stanno inserendo nei propri regolamenti il divieto di installare slot machine, video poker o altri apparecchi con vincita di denaro, nei locali pubblici e privati a vocazione aggregativa (palestre, palazzetti dello sport, sedi di associazioni, ecc.). Che esse stanno inserendo limitazioni riferite all'età minima, alle distanze dai luoghi sensibili (*), al divieto di pubblicizzare le vincite (anche dei gratta e vinci, ecc.), agli orari di fruizione (per esempio a Treviso e a Verona si può "giocare" solo dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 22.00, con obbligo di togliere la corrente elettrica alle slot fuori da tali orari).
E' quindi possibile (e a parer mio necessario) che il sindaco Copelli aggiorni tempestivamente i regolamenti, che emetta le opportune ordinanze e che nelle nuove concessioni, anche in quelle che stanno andando a gara adesso, faccia inserire la clausola che vieti l'installazione di apparecchi e terminali per il gioco d'azzardo.
(*) Una recente sentenza del Consiglio di Stato ribadisce che i Comuni sono autorizzati a stabilire distanze minime dei luoghi di gioco d'azzardo rispetto ai “luoghi sensibili” (scuole, luoghi di culto, ecc.) per finalità inerenti la tutela della salute.
Diritto di rettifica
👨 Don Chisciotte 23/06/16
Tante battaglie lodevoli contro la ludopatia. Poi qualcuno vince 500mila euro e tutto il lavoro fatto finisce in fumo...
Diritto di rettifica Commenta
👨
04/06/16
Marino
Marino
Fusione: alleggeriamo per un momento la discussione
Sul sito del Comitato per il SI, promosso da Cunico e Celaschi, è stata pubblicata la vignetta riportata a lato.
A spiegazione della vignetta viene scritto: "Alleggeriamo per un momento la discussione con l'immagine in esclusiva del momento in cui è iniziato il processo di fusione tra i nostri comuni (ringraziamo in anticipo Copelli e Rolleri che hanno "prestato" la loro immagine). FUUUU....SIOOOOOOO....NEEEE!!!!!!".
A spiegazione della vignetta viene scritto: "Alleggeriamo per un momento la discussione con l'immagine in esclusiva del momento in cui è iniziato il processo di fusione tra i nostri comuni (ringraziamo in anticipo Copelli e Rolleri che hanno "prestato" la loro immagine). FUUUU....SIOOOOOOO....NEEEE!!!!!!".
Diritto di rettifica
👨 Avvocato del diavolo 04/06/16
Nel caso una fusione (alla prova dei fatti) si riveli infelice, esiste il divorzio o il matrimonio è indissolubile? Agli esperti la risposta...
👨 Marino 05/06/16
Si, è possibile chiedere il "divorzio" (che poi la Regione lo conceda è altra cosa) ma a condizione che il nuovo comune e il comune che resta, abbiano ciascuno una popolazione non inferiore a 10.000 abitanti. Lo dispone il comma 3 dell'art.3 della Legge regionale 24/1996 http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?urn=er:assemblealegislativa:legge:1996;24
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👨👨
04/06/16
Marino
Marino
Consiglio Comunale venerdì 10 giugno 2016 ore 21.00
Ordine del giorno:
1. Lettura ed approvazione verbali della seduta precedente;
2. Comunicazioni del Sindaco;
3. Variazione al Bilancio di Previsione ed al Documento Unico di Programmazione 2016/2018;
4. Modifica al Regolamento di commercio su area pubblica – Istituzione dei mercatini serali estivi;
5. Autorizzazione alienazione modesta porzione di terreno di pertinenza alla viabilità (Via Miti). Determinazioni;
6. Intervento di ristrutturazione edilizia immobile sito in Loc. Poggio di Tollara assenso ai sensi dell’art. 58 delle N.T.A.;
7. Revoca anticipata della convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni Alta Valnure della funzione dello Sportello Unico telematico delle attività produttive (art. 7, C.3 L.R. 21/2012 e Decreto Legge n. 78/2010. art. 14, comma 27, Lett. D) .
8. Esame interpellanza presentata dal Consigliere Chiesa Alessandro ad oggetto:”Chiusura al traffico del Borgo nella fascia antimeridiana del Martedì”;
9. Esame interpellanza presentata dal Consigliere Chiesa Alessandro ad oggetto:”accorpamento fiera della pancetta e fiera di primavera”.
1. Lettura ed approvazione verbali della seduta precedente;
2. Comunicazioni del Sindaco;
3. Variazione al Bilancio di Previsione ed al Documento Unico di Programmazione 2016/2018;
4. Modifica al Regolamento di commercio su area pubblica – Istituzione dei mercatini serali estivi;
5. Autorizzazione alienazione modesta porzione di terreno di pertinenza alla viabilità (Via Miti). Determinazioni;
6. Intervento di ristrutturazione edilizia immobile sito in Loc. Poggio di Tollara assenso ai sensi dell’art. 58 delle N.T.A.;
7. Revoca anticipata della convenzione per il conferimento all’Unione dei Comuni Alta Valnure della funzione dello Sportello Unico telematico delle attività produttive (art. 7, C.3 L.R. 21/2012 e Decreto Legge n. 78/2010. art. 14, comma 27, Lett. D) .
8. Esame interpellanza presentata dal Consigliere Chiesa Alessandro ad oggetto:”Chiusura al traffico del Borgo nella fascia antimeridiana del Martedì”;
9. Esame interpellanza presentata dal Consigliere Chiesa Alessandro ad oggetto:”accorpamento fiera della pancetta e fiera di primavera”.
Diritto di rettifica
03/06/16
Adele
Adele
Opponiamoci all'accordo TTIP!
Vi invito a firmare la petizione contro i trattati TTIP e CETA. Se l'Unione Europea firmerà questi trattati aumenterà il potere delle multinazionali a scapito della democrazia, della sovranità delle nazioni e dei diritti dei cittadini perchè le aziende avranno il diritto di citare in giudizio per danni i governi dei singoli paesi se credono di aver subito delle perdite economiche (per esempio a causa dell'introduzione di leggi per la tutela dell'ambiente o dei diritti dei consumatori). La petizione si può firmare su www.change.org cercando su Google: Petition L'Italia si opponga all'accordo TTIP. Ringrazio Ponteweb.
Ndr: Link diretto alla petizione FONTE
Ndr: Link diretto alla petizione FONTE
Diritto di rettifica
03/06/16
Marino
Marino
Andrea Cunico e Flaviano Celaschi promotori del Comitato per il SI
Piacenzasera.it FONTE e Libertà pubblicano i nomi dei promotori del Comitato "Fusione Attiva". Sono Andrea Cunico e Flaviano Celaschi.
Libertà evidenzia che il Comitato opererà con lo spirito di mettere da parte la paura del cambiamento e pensare al futuro dei giovani. Diverse le iniziative che il Comitato promosso da Cunico e Celaschi ha in cantiere: una pubblicazione informativa che sarà recapitata a tutte le famiglie, incontri pubblici con ospiti di comuni in cui la fusione è già avvenuta, momenti aggregativi quali le "Oplimpiadi" di Ponte e Vigolzone, una "gita" in Comuni già fusi.
Nelle interviste rilasciate agli organi di stampa, i promotori hanno evidenziato che: “La posizione della regione Emilia Romagna è chiara: si procede all’istituzione del nuovo Comune solo se il sì al referendum prevale in entrambi i comuni. Noi speriamo che questo avvenga, perché i vantaggi che potremo trarne sono di gran lunga più numerosi delle criticità che sicuramente si dovranno affrontare in seguito alla riorganizzazione amministrativa”.
Libertà evidenzia che il Comitato opererà con lo spirito di mettere da parte la paura del cambiamento e pensare al futuro dei giovani. Diverse le iniziative che il Comitato promosso da Cunico e Celaschi ha in cantiere: una pubblicazione informativa che sarà recapitata a tutte le famiglie, incontri pubblici con ospiti di comuni in cui la fusione è già avvenuta, momenti aggregativi quali le "Oplimpiadi" di Ponte e Vigolzone, una "gita" in Comuni già fusi.
Nelle interviste rilasciate agli organi di stampa, i promotori hanno evidenziato che: “La posizione della regione Emilia Romagna è chiara: si procede all’istituzione del nuovo Comune solo se il sì al referendum prevale in entrambi i comuni. Noi speriamo che questo avvenga, perché i vantaggi che potremo trarne sono di gran lunga più numerosi delle criticità che sicuramente si dovranno affrontare in seguito alla riorganizzazione amministrativa”.
Diritto di rettifica
03/06/16
Marino
Marino
Piscina: finanziamenti ottenuti, probabile apertura entro giugno
Il Capogruppo di Maggioranza Federico Ratti informa che: "Dopo aver ottenuto i finanziamenti dalla Regione Emilia Romagna, sono in corso già da diverse settimane gli interventi di ripristino della nostra piscina, resi ancor più complicati dalle recenti piogge. Contemporaneamente, a seguito della risoluzione consensuale con il vecchio gestore, il nostro Ufficio Tecnico sta procedendo per individuare il nuovo concessionario dell'impianto. Stiamo lavorando affinché la struttura possa essere riaperta al pubblico nella seconda metà del mese di giugno".
Mi auguro che venga data assoluta priorità alla realizzazione di adeguate protezioni (massicciate e deflettori a monte) per evitare che tutto il lavoro e l'impegno economico possa essere vanificato da una piena di poco superiore alla norma.
Mi auguro che venga data assoluta priorità alla realizzazione di adeguate protezioni (massicciate e deflettori a monte) per evitare che tutto il lavoro e l'impegno economico possa essere vanificato da una piena di poco superiore alla norma.
Diritto di rettifica
03/06/16
Marino
Marino
Fusione: e poi cosa succederà?
Oggi esprimo un'opinione. Io ritengo che il baricentro del nuovo comune sarà Ponte dell'Olio. Lo suggerisce: la distribuzione demografica sul territorio, la geografia, le distanze, la viabilità, gli usi consolidati nel tempo.
E ritengo anche che le future amministrazioni, a fronte della possibilità di creare un nuovo servizio, sceglieranno di posizionarlo dove la maggioranza dei cittadini ne potrà fruire con più facilità.
Per esempio, se fossimo stati un solo comune fuso negli anni in cui si sentì il bisogno di avere una piscina comunale coperta, quante probabilità avrebbe avuto la piscina di essere posizionata a Vigolzone piuttosto che a Ponte?
C'è consapevolezza, in entrambi i territori, di questa non marginale conseguenza della fusione?
E ritengo anche che le future amministrazioni, a fronte della possibilità di creare un nuovo servizio, sceglieranno di posizionarlo dove la maggioranza dei cittadini ne potrà fruire con più facilità.
Per esempio, se fossimo stati un solo comune fuso negli anni in cui si sentì il bisogno di avere una piscina comunale coperta, quante probabilità avrebbe avuto la piscina di essere posizionata a Vigolzone piuttosto che a Ponte?
C'è consapevolezza, in entrambi i territori, di questa non marginale conseguenza della fusione?
Diritto di rettifica
👨 Rikk 03/06/16
Ma se ponte manco ce l'ha la piscina coperta!!! Riflessione: Se fosse stato deciso di posizionarla ove è ora, nulla di diverso dalla situazione attuale, in caso contrario avremmo la piscina coperta a ponte..... Avremmo solo potuto avere vantaggi, per cui fusione a manetta!!! 😊😊😊
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👨
02/06/16
Marino
Marino
Come si chiameranno gli abitanti del nuovo comune?
Il nome del comune fuso verrà scelto in occasione del referendum tra questi:
Colli del Nure, Colli Valnure, Castelli Valnure, Pontevigo.
Lo hanno stabilito le Amministrazioni comunali di Ponte e di Vigolzone nell'atto con cui hanno chiesto alla Regione di fondere i due comuni FONTE .
A prescindere dal fatto che la decisione finale sul nome compete comunque alla Regione; una volta deciso il nome come ci chiameranno?
Qualche esempio di comuni esistenti.
Gli abitanti di Colle di Val d'Elsa si chiamano colligiani. Quelli di Colle Umberto: collumbertesi. Colle Brianza: ravellinesi. Colle di Tora: collepiccolesi. Colle d'Anchise: colledanchisani. Colle San Magno: collacciani. Colledimacine: colledimacinesi. Colle Sannita: collesi. Colli del Tronto: collesi. Colli a Volturno: collesi. Colli sul Velino: collani. Colle Santa Lucia: collesi. Pontevico: pontevichesi. Ponte Nossa: nossesi.
Come verremo chiamati? Chi decide come dovremo sentirci chiamare?
Per esempio, chi ha deciso che gli abitanti del nuovo comune di Valsamoggia debbano essere chiamati samodiani?
Colli del Nure, Colli Valnure, Castelli Valnure, Pontevigo.
Lo hanno stabilito le Amministrazioni comunali di Ponte e di Vigolzone nell'atto con cui hanno chiesto alla Regione di fondere i due comuni FONTE .
A prescindere dal fatto che la decisione finale sul nome compete comunque alla Regione; una volta deciso il nome come ci chiameranno?
Qualche esempio di comuni esistenti.
Gli abitanti di Colle di Val d'Elsa si chiamano colligiani. Quelli di Colle Umberto: collumbertesi. Colle Brianza: ravellinesi. Colle di Tora: collepiccolesi. Colle d'Anchise: colledanchisani. Colle San Magno: collacciani. Colledimacine: colledimacinesi. Colle Sannita: collesi. Colli del Tronto: collesi. Colli a Volturno: collesi. Colli sul Velino: collani. Colle Santa Lucia: collesi. Pontevico: pontevichesi. Ponte Nossa: nossesi.
Come verremo chiamati? Chi decide come dovremo sentirci chiamare?
Per esempio, chi ha deciso che gli abitanti del nuovo comune di Valsamoggia debbano essere chiamati samodiani?
Diritto di rettifica
👨 Rikk 02/06/16
Semplicissimo, valnuresi nei primi tre casi, pontevigolesi nell'ultimo. 😊😊
👨 Famiglia Addams 02/06/16
Fra colnurini, castelnuresi e pontevigiani, quale sarà il peggiore?
👨 Zio Fester 03/06/16
Tra colnurini castelnuresi pontevigiani collacciani collani collesi il peggiore sarebbe collusi :-) :-)
Diritto di rettifica Commenta
👨👨👨
Logicamente, sta a chi legge ritenerlo o meno credibile.
Podenzano è una comunità unica e non il frutto di un accorpamento: gli abitanti si riconoscono nella medesima identità territoriale, sociale e amministrativa.
Pontevigo, per ovvi motivi, non avrebbe le medesime caratteristiche.
Sulla manutenzione, è normale che possa esservene di più rispetto a Ponte Dell'Olio, viste le maggiori entrate che Podenzano riscuote e un numero superiore di operai in dotazione.
Tuttavia, prima di mettere la mano sul fuoco, avrei premura di fare accertamenti: non sempre è oro ciò che luccica.
Sulla "bugia" concettuale sono costretto a respingere in toto: se si elegge un solo Sindaco anziché due, significa che vi è una sola amministrazione (a quello mi riferivo nel parlare di potere delle comunità territoriali).
Che poi i servizi debbano restare in qualche modo decentrati sul territorio, mi pare sia il minimo sindacale.
Non farmi fare affermazioni che non ho mai fatto. ;)
Podenzano ha una zona industriale di notevoli dimensioni, larghe porzioni di suolo agricolo, assenza di indebitamento, reddito pro-capite più alto del nostro e un territorio completamente pianeggiante: è ovvio che abbondino le entrate tributarie e che la manutenzione sia puntuale (ne serve poca!).
Ti rispondo sulla questione "grandezza=ricchezza": se aumentano le dimensioni, non aumentano solo le entrate, ma anche le uscite.
Faccio io due considerazioni adesso: 1) fosse vera la tua logica, Torino, Milano e Roma dovrebbero sguazzare nell'oro, cosa che invece non accade; 2) perché Podenzano avrebbe dovuto rifiutare di fondersi con noi, visto che se incrementi le dimensioni diventi più ricco?
Quale onore se gli amministratori di Podenzano condividessero la mia teoria.
In realtà, le loro motivazioni sono meno articolate: la pressione fiscale di Podenzano è più bassa rispetto a Ponte Dell'Olio e Vigolzone, dunque, in caso di fusione e unificazione delle aliquote, loro avrebbero pagato in misura maggiore.
Comunque, non capisco questo astio nei confronti della mia scelta.
Sono un Consigliere.
Sono stato eletto per decidere nell'interesse pubblico, secondo la mia coscienza: quando reputo negativamente una proposta, mi oppongo.
E' prevista la possibilità di chiedere la fusione senza prima aver indetto il referendum comunale tra i cittadini (scelta fatta da Ponte e da Vigolzone).
E' la Regione che decide nella sua autonomia, qualsiasi sia il risultato del referendum (ai cittadini è chiesta solo un'indicazione che potrà essere o non essere accolta, vedi differenza di trattamento tra Valsamoggia e Borgonovo-Ziano).