Su "Libertà" di oggi (a pag. 60) interessante lettera di Gabriella Chiesa e Luigi Filippini. Con una analisi critica sul progetto di fusione fra Bettola, Farini e Ferriere. E l'indicazione delle condizioni che sarebbero davvero necessarie per lo sviluppo economico della Valnure (in primis la viabilità).
Ma il motivo per cui (come strillone) segnalo la lettera è la sua parte finale. Che riguarda anche noi e vado quindi a trascrivere:
Si ricorderà che a suo tempo esisteva la littorina tra Piacenza e Bettola. L'improvvida politica degli anni '60 ha purtroppo posto fine alla stessa (anno 1967).
La buona notizia è che alcuni docenti del Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Università di Parma hanno predisposto pochi anni or sono dei progetti di riattivazione della linea, previa modifica del tracciato originario (stante lo sviluppo urbanistico successivo). La linea individuata dal progetto non richiede impianto di elettrificazione poiché prevede l'utilizzo di locomotive diesel, come il Minuetto di FS. Collega Bettola con Piacenza, capolinea nei pressi dello stadio Garilli, prevede fermate lungo il percorso di cui alcune a richiesta e altre fisse (Podenzano, Vigolzone, Ponte). E considerando per i treni una velocità di 70 km orari (essendo quella di progetto di 80), il tempo di percorrenza dell'intero tratto Piacenza-Bettola (effettuando tutte le fermate) è pari a 34 minuti. Tale linea, assimilabile a una metropolitana leggera, sarebbe di grande interesse anche per i comuni di Podenzano e soprattutto Vigolzone e Ponte. La linea ferroviaria sarebbe per vari motivi elemento effettivo di traino dello sviluppo di tutta la valle.
La Regione ha all'interno dei suoi uffici persone con grandi competenze e senso della pubblica amministrazione. E' davvero auspicabile che i sindaci dei Comuni della valle, anziché profondere tempo e sforzo in progetti di dubbia valenza (fusioni dei Comuni), nonché la stessa Provincia, si uniscano nel proporre e sollecitare la realizzazione dell'infrastruttura necessaria allo sviluppo dell'area di Bettola, Farini e Ferriere, nonché dell'intera valle.
Questo è quanto scritto nella lettera (vedi anche
FONTE ). Lascio agli esperti ogni valutazione in merito. Comunque sognare non costa nulla... .
L'iter deliberativo di approvazione dello statuto e delle sue modifiche comporta che in sede di prima votazione la delibera sia approvata con il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati ivi compreso il sindaco (quindi per PonteVigo 9 su 13). Ove tale quorum non venga raggiunto, si apre un’ulteriore fase procedimentale per la quale lo statuto è approvato solo se ottiene, entro i 30 giorni successivi, per due volte il voto favorevole dalla maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati (quindi per PonteVigo 7 su 13).
Fonte DLgs 267/2000 art.6 comma 4 http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2000_0267.htm#006