Lo studio di fattibilità della fusione di più Comuni, a differenza di quello per la costituzione di una Unione o ancor di più del conferimento di servizi e funzioni in associazione, non può limitarsi ad una verifica tecnica dello stato dei servizi e della compatibilità o meno di questi di essere trasferiti in un unico soggetto amministrativo. La fattibilità, in questo caso,
assume una dimensione ancora più chiaramente politica e deve “scavare” nei sentimenti e nel sentire profondo dei soggetti politici e istituzionali, al fine di saggiarne la convinzione e la determinazione ad intraprendere un percorso che sarà certamente condizionato dagli aspetti tecnico-amministrativi, ma avrà nei cittadini un
impatto di grande rilievo, proprio sui temi dell’identità municipale, della rappresentanza politica e amministrativa dei territori, della accessibilità dei servizi, della percezione di vicinanza o meno tra amministratori e amministrati.
Così è scritto a pag.5 dello Studio di fattibilità. FONTE
A margine riporto anche la frase che segue: "In questo particolare momento di complessiva difficoltà economica e finanziaria e di distanza oggettiva tra cittadini e politica diventa importante capire se anche fattori quali i costi della politica, una governance più efficiente e moderna, i processi di partecipazione siano oppure no dirimenti rispetto ad un progetto che può rilevarsi davvero molto ambizioso."
Della serie: cantarsela e menarsela da soli, cercando di convincersi a vicenza (anche se lo si è già!).