Una bella serata quella organizzata dal
Circolo PD di Ponte per parlare di fusione. L'ospite, piacevole da ascoltare, ha portato la sua esperienza presentando numeri e considerazioni. Sono stati molti gli argomenti toccati e lascio ai media qualificati il compito di dare il resoconto dettagliato. Da parte mia evidenzio ciò che più oggi mi sta facendo riflettere: la
criticità della gestione del dopo incentivi. Egli ha infatti evidenziato che in questi due anni di fusione ha utilizzato gli incentivi regionali e statali:
- per abbassare la pressione fiscale locale (ad es. ha tolto la tassa sui passi carrai, ha uniformato le aliquote dei tributi al valore più basso, ecc.)
- per sanare il dissesto idrogeologico,
- per fare investimenti (edifici scolastici, illuminazione, ecc.) accendendo mutui,
- per riorganizzare la struttura comunale (tra cui l'assunzione di 5 vigili urbani)
- per dare nuovi servizi ai cittadini (es.servizio bus comunale per gli studenti).
Insomma, ha fatto quello che molti sindaci avrebbero fatto avendo possibilità di spendere. Ha speso e ha acceso mutui.
Egli ha fatto ben presente che alcuni investimenti, quando saranno pagati, a fine mutuo, faranno risparmiare (per es. l'illuminazione pubblica a led), ma, la domanda che oggi mi faccio è:
cosa succederà già dal prossimo anno quando la torta di 30milioni di euro che mette a disposizione lo Stato dovrà essere suddivisa non più tra 37 comuni ma tra 200 comuni? FONTE
Questo sindaco si troverà una frazione degli incentivi avuti a disposizione in questi due anni ma avrà, per esempio, i mutui che ha contratto da restituire, e i 5 vigili assunti da pagare... E' vero che beneficerà di vantaggi dovuti alle economie di scala, alla miglior organizzazione, ecc. ecc. ma... con gli investimenti che l'Amministrazione ha messo in moto, e che andranno pagati, non è escluso, anzi, forse è probabile, che
i cittadini si troveranno tra pochi anni a dover sopportare una pressione fiscale locale superiore a quella che avevano prima della fusione.
E mi torna alla mente una richiesta di aiuto riassunta nel titolo di un articolo che ho letto sul sito della Associazione nazionale dei comuni ANCI:
"Comuni nati da fusioni in difficoltà, lavoriamo a proposta di legge che li aiuti" FONTE .