Ponte dell'Olio

19/03/16
Marino

Fusione: davvero più grande è più bello?

Nell'incontro pubblico del 16/12/2015 ci hanno mostrato un grafico e ci hanno spiegato che la "macchina comunale" presenta il minor costo pro capite nella fascia di popolazione tra 5000 e 10000 abitanti.
E' vero. Ma... approfondendo... debbo rilevare che Ponte e Vigolzone hanno già costi pro capite ben al di sotto della media nazionale (vedi tabella). Leggendo la tabella è interessante rilevare che, raffrontando la spesa totale pro capite, Vigolzone è decisamente più "impegnato" di Ponte: Ponte 703 €/ab, Vigolzone 995 €/ab, +42%.
 Tema da approfondire: è uno dei motivi per cui gli amministratori di Podenzano, che, pro capite, ha spesa totale 701 €/ab, e spesa corrente 525 €/ab, non hanno accettato l'offerta di fusione? 
Nell'immagine allegata lo studio prodotto dal Ministero degli interni.
La fonte dei dati dei nostri comuni è qui  FONTE 
Impegni Superficie kmqResidentiSpese totaliPro capiteSpese correnti Pro capite
MinInt 3000-49994.020.6485.077.790.5441.2633.184.275.421792
MinInt 5000-99997.566.0418.542.496.5501.1295.543.176.160733
Ponte dell'Olio43.924.8053.378.9097032.999.556624
Vigolzone42.044.2924.271.2169952.742.923639
Podenzano44.349.1856.437.4307014.819.086525

Ora, abbandonando per un attimo gli spietati numeri, e ragionando in libertà, debbo rilevare che, se anche diventeremo 9.000, quelli che sono i costi principali si ridurranno solo marginalmente (forse qualche economia sugli appalti, col rischio che venga attenuata negativamente da altri fattori organizzativi). Attualmente i comuni con 9.000 abitanti (quelli oggetto dello studio del Ministero dell'Interno) dovrebbero essere comuni tipo Podenzano, comuni di pianura, raggruppati in nuclei abitativi ad alta densità abitativa (nella tabella ho riportato le superfici dei tre comuni).
Nel caso di fusione PonteVigo, occorre rilevare che non si ridurranno: i chilometri di strade da asfaltare, da manutenere, su cui spargere il sale, da cui togliere la neve, a cui pulire le cunette e sfrondare le rive, il numero di punti luce, i centri sportivi, gli edifici scolastici, le palazzine degli uffici, i rii che esondano, le innumerevoli frane, ecc. ecc.
Solo l'asilo nido sembra verrà "tagliato" ma facendo ricadere i costi logistici sui genitori dell'altro paese.
Altro bel problema sono coloro che dovrebbero "percepire" il territorio.
Gli assessori, che per legge resteranno sempre quattro, potrebbero essere ancor meno presenti sul territorio di quanto già non lo siano oggi.
Problemi che, se non ben valutati, potrebbero farci saltare dalla padella alla brace.
In questa seconda parte ho espresso un'opinione: va considerata come tale e non deve distrarre l'attenzione dai numeri perché è principalmente con quelli che dobbiamo maturare una individuale consapevole scelta.
  
18/03/16
MattiaPascal

Come eravamo nel 1847

Ponte dell'Olio, borgata nel ducato e territorio amministrativo di Piacenza, capoluogo di comune, con 20 consiglieri, di pretura di 2° classe, residenza d'un controllore delle contribuzioni dirette, d'un ricevitore del controllo e d'una brigata di dragoni. La popolazione del borgo è di circa 800 abitanti; del comune, di 3578.
Superf. catast. ect. 4405, ari 50, c.97.
Rendita imponibile, Ln 99,152,05.
Giace sulla destra della Nure, in un piano circondato da vaghe colline, distante miglia 14 e 1/3 al S. da Piacenza, 7 e 1/2 al N. dalla Bettola.
In antico si chiamava Ponte Albarola, per la comunicazione forse che vi aveva con la villa d'Albarola mediante il ponte sulla Nure che poscia ruinò. Or avvenne un altro di otto archi, di recente costruzione, disegno del cav. Ferrari, procurato principalmente per la solerzia del cav. Vincenzo Cornacchia, quand'era commissario del governo alla Bettola.
Ci ha scuola primaria, medico-chirurgo condotto, una mammana, mercato al martedì, fiera assai rinomata ne' giorni 16, 17 e 18 d'agosto; e altra nel martedì e mercoledì dopo la 1° domenica d'ottobre.
Le sue frazioni o comunelli sono: Castano, Castione, Folignano, Monte Santo, Ponte dell'Olio, Riva, Santa Maria del Rivo, Sarmata, Tollara, Torrano, Veggiola e Zaffignano.
Si stende sul colle e sul monte; nel piano, in poca parte. Il clima è eccellente: la parte piana discretamente fertile: l'elevata, poco produttiva. Vi si raccoglie grano, assai vino. Gli abitanti intendono all'agricoltura, ad allevare ed a trafficare bestiame grosso e minuto. Vi si alimentano, con le abbondevoli aque, due magli da ferro, uno da rame, due cartiere, due gualchiere, e un piccolo edifizio a Castano da lisciar pietre. Vi si trova l'elleboro nero, la fragolaccia e il capelvenere. V'ha una cava di pietra molare, e non mancava il solfato di soda, e belle lastre dentritiche avvi a Sarmata ed alla Veggiola.

Così è scritto nel libro "Il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla" di Gaetano Buttafuoco, uscito nel 1847. Con una breve descrizione (geografica ed economica) di ogni località del Ducato. Ora ristampato da Antiche Porte editrice (di Reggio Emilia) e presentato ieri all'Archivio di Stato di Parma.

Post scriptum. Castano immagino che sia Cassano...
👨 Mattiapascal   19/03/16 00:04 ® 1657
Per la cronaca, le frazioni di Ponte avevano questi abitanti: Folignano 375, Zaffignano 70, Torrano 300, Tollara 75, Veggiola 100, Santa Maria del Rivo 100, Sarmata 169, Castione 300, Montesanto 280, Cassano 250, Riva (nella cui voce vengono segnalate due cartiere e due magli di ferro) 450.
👨
  
18/03/16
Marino

Biblioteca

Oggi, il sito del Comune di Piacenza, segnala il nuovo portale del Polo bibliotecario piacentino  FONTE .
Tra l'altro si legge "La nuova versione di LeggerePiace, pur mantenendo la fondamentale funzione di consentire la ricerca sul catalogo delle 29 biblioteche presenti nel polo, ..." ... "Tra le novità che caratterizzano il sito, ..., un posto di primo piano viene dato alle news e agli eventi relativi alle biblioteche del Polo. Il portale diventa in questo modo anche una vetrina per scoprire le proposte culturali, gli incontri, le presentazioni di libri che le biblioteche offrono ai propri utenti. Spiccano le proposte di lettura, che non vengono insirite solamente dalle biblioteche, ma anche dagli utenti, creando un interscambio interessante tra le parti. Anche le biblioteche si presentano attraverso il nuovo sito, con pagine personalizzate e pensate ad hoc. ".
Come già più volte ho segnalato, per volontà dei nostri amministratori comunali, la nostra biblioteca non fa parte del Polo bibliotecario piacentino e quindi non beneficia di tutto quanto sopra, o meglio, i pontolliesi non possono beneficiare di quanto sopra.
Va bene così? I pontolliesi digeriscono di tutto? Anche che venga fatta pagare un'iscrizione quando la Legge prescrive che "la consultazione dei documenti e dei cataloghi, la lettura e il prestito" devono essere gratuiti?
Fanno parte del Polo bibliotecario piacentino: Biblioteca dei Musei civici di Palazzo Farnese, Biblioteca del Collegio Alberoni, Biblioteca Comunale di Alseno, Biblioteca Comunale di Castell'Arquato, Biblioteca dell'Archivio di Stato, Biblioteca Comunale di Bobbio, Biblioteca Comunale di Caorso, Biblioteca comunale Mario Casella - Fiorenzuola, Centro provinciale di documentazione biblioteche della Provincia di Piacenza, Biblioteca Comunale di Borgonovo Val Tidone, Biblioteca Comunale di Carpaneto, Biblioteca Comunale di Cortemaggiore, Biblioteca Comunale di Castel San Giovanni, Piacenza_Biblioteca Dante, Piacenza_Biblioteca Farnesiana, Biblioteca Comunale di Monticelli d'Ongina, Biblioteca Giana Anguissola, Biblioteca del Conservatorio G. Nicolini, Biblioteca Comunale di Gragnano Trebbiense, Biblioteca Comunale di Gossolengo, Biblioteca dell' Istituto Storico della Resistenza, Biblioteca del Liceo Classico M. Gioia, Biblioteca Comunale di Lugagnano Val d'Arda, Biblioteca del Museo civico di storia naturale, Biblioteca Comunale di Castelvetro Piacentino, Biblioteca Comunale di Podenzano, Biblioteca Comunale di Pianello, Biblioteca Passerini-Landi, Biblioteca Comunale di Pontenure, Biblioteca Comunale di Rivergaro, Biblioteca della Galleria Ricci Oddi, Biblioteca Comunale di Rottofreno (San Nicolò), Biblioteca Comunale di Sarmato, Biblioteca dell'Ospedale G. Saliceto - Sala Colonne, Biblioteca Comunale di San Giorgio Piacentino, Biblioteca Comunale di Travo.
Ne abbiamo parlato qui  FONTE 
  
18/03/16
Marino

Il furbometro

L'Amministrazione comunale di Gattinara (Vercelli) ha ideato uno strumento per cercare di salvaguardare le persone oneste: il Furbometro.
Il Furbometro è finalizzato a scovare i furbetti che godono di agevolazioni e sconti fiscali (ad es. su rette asili nido, mense scolastiche, pagamenti di bollette, ecc.), sottraendoli a chi ne ha realmente bisogno.
Il Furbometro consiste in un questionario che deve essere compilato contestualmente alla domanda di sostegno economico. Vengono chieste informazioni relativamente a: spese per la casa: affitto, mutuo, bollette di luce, acqua e riscaldamento, spese per la pay tv e l’acquisto di mobili ed elettrodomestici; mezzi di trasporto utilizzati in famiglia, anche se non di proprietà (tipo di auto e cilindrata), costi di bollo, assicurazione e carburante; spese del nucleo famigliare: mediche, scolastiche, provviste alimentari, viaggi, fumo, sport e tempo libero. Per ultime vengono chieste informazioni sulle entrate tra cui gli aiuti da parte di famigliari. Nel caso in cui si riscontrassero dichiarazioni mendaci, scatta l'automatica richiesta di approfondimenti alle autorità competenti.
  
18/03/16
Marino

Fusioni: Cui prodest?

Mi sono doverosamente chiesto: ma se è così vantaggiosa la fusione, perchè drogare i comuni con consistenti contributi? Stando a logica, se fosse così conveniente dovrebbero esserci migliaia di comuni che chiedono di fondersi. Ma così non è,... perché?
Una delle possibile (e opinabili) risposte che mi sono dato, e tutta da verificare, è questa... I comuni non "fanno la fila" per fondersi:
- perché man mano che si ridurranno i contributi a causa del fondo a ripartizione, il vantaggio non sarà così consistente come ci stanno dicendo;
- perché già nel medio termine il vantaggio per l'Ente non compenserà lo svantaggio delle spese riversate sul cittadino (spostamenti, disagi, ecc.?).
Ma allora perché Roma spinge per la fusione? (e non per esempio per una semplificazione burocratica dei comuni, per servizi tecnici (es.personale. amministrazione, ecc.) centralizzati, ecc.)
Una possibile (opinabile) motivazione è: perché i partiti si sono resi conto di non riuscire più a controllare capillarmente il territorio, e quindi i partiti hanno bisogno di spingere i comuni alla fusione (meno sono le realtà da gestire, più facile è controllare la periferia).
E per raggiungere quest'ultimo obiettivo, una strategia potrebbe essere questa:
A) da una parte la carota: ingolosire i comuni, volutamente lasciati senza soldi tramite il taglio dei trasferimenti, con sostanziosi contributi alla fusione (che non sono altro che la quota dei trasferimenti non data); e mettere in atto qualche colpo ad effetto: per esempio inserire nella legge di stabilità il raddoppio della quota del contributo spettante ai comuni che si fondono (dal 20% al 40%)
B) dall'altra il bastone: presentare una proposta di legge per rendere obbligatoria la fusione dei comuni con meno di 5.000 abitanti.

Strategia "furba" ! Ai capibastone scaltri (ma anche a quelli sempliciotti che credono ciecamente nel partito) verrebbero date due potenti briscole, che, se giocate sinergicamente, permetterebbero di fagocitare il consenso dei cittadini meno attenti.

Non so se facciano parte della strategia che ho ipotizzato, però i due fatti A) e B) sono accaduti. Ed io per primo, a seguito delle due notizie, avevo spostato il mio baricentro verso il SI alla fusione. Ma poi ho approfondito e:
A) ho capito che passare dal 20% al 40% quando si ha a che fare con un fondo a ripartizione, che già dal prossimo anno verrà saturato, non è un vantaggio ma un annunncio
B) premesso che i comuni italiani che dovrebbero fondersi sono 5.652 (su 8.057), mi sono convinto che la proposta di legge non è economicamente sostenibile, ma se lo fosse, sotto l'aspetto dei contributi, non sarebbe penalizzante per i comuni aventi un minimo di accortezza.

Per quanto sopra, spero vivamente che in futuro non si porti a giustificazione dell'opportunità di fonderci gli argomenti A) e B).
Spero invece che le due Amministrazioni,  in assemblee congiunte , ci informino dettagliatamente su come cambierà la vita delle due comunità, dando al cittadino gli elementi per capire: numeri, tariffe, proiezioni economiche e finanziarie corroborate da fonti autorevoli ed accessibili, impegni precisi e vincolanti, ecc.

Per finire, spero anche di non sentir dire, a fronte di argomenti sollevati dai cittadini: "questa è una scelta che lasciamo agli amministratori del nuovo comune".
Le scelte le voglio fare io oggi,
le voglio fare da Pontolliese,
le voglio fare da Vigolzonese.

Non voglio delegarle a domani,
perché solo con "patti chiari, amicizia lunga"... (*)

Ollapeppa, che post lungo!
PS: tutto ciò che ho scritto è opinabile, ed è solo l'opinione di uno su 9.097.

(*) sono consapevole che dal 23 dicembre 2015, l'Amministrazione Copelli ha passato la sovranità della decisione alla Regione: sto ugualmente impegnandomi a capire, perché spero che la Regione vorrà tenere in considerazione la volontà popolare che uscirà dal referendum consultivo approvando la fusione solo se in entrambe le comunità avranno prevalso i si.
👨 John Connor   18/03/16 13:35 ® 1653
Per quello che ho capito io, dal punto di vista della vita di tutti i giorni, non cambierà assolutamente nulla per noi cittadini. Per quanto riguarda i servizi, potrebbero migliorare (o a parità di servizio costare meno), per quanto riguarda il carico fiscale probabilmente rimarrà costante. I fondi in arrivo consentiranno investimenti, la cui bontà sarà determinata dalle scelte di chi sarà eletto a governare.
👨 Franco   18/03/16 13:47 ® 1654
Purtroppo invece non sarà così. Nello studio di fattibilità viene illustrato chiaramente che i contributi da Stato e Regione, millantati dalle due Amministrazioni per far presa sulla gente (e fin'ora sembrano esserci riuscite alla grande...) dovranno essere usati solo ed esclusivamente per coprire le spese derivanti dalla creazione di un nuovo Comune. La procedura di fusione non sarà così semplice come potrebbe sembrare (cambio l'intestazione della carta intestata e la sede di qualche ufficio...).
👨 Marino   18/03/16 15:15 ® 1656
E' possibile che per gran parte dei Pontolliesi non cambi nulla (tranne per es. dover pagare 400 degli 800 mila euro di debiti dei Vigolzonesi). Ma bisogna pensare anche a quei cittadini che sono la restante parte: per esempio i genitori che dovranno portare il bimbo al nido o a Ponte o a Vigolzone, spendendo tempo e chilometri, e non potendo più far conto sull'aiuto dei nonni per questa attività. Nella fusione ci sono certamente dei vantaggi, ma anche degli svantaggi. Io non mi stancherò di chiedere numeri, e numeri, e numeri, e che siano comprensibili e rielaborabili, per poter decidere con consapevolezza.
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17/03/16
Marino

Classifica felicità 2016, l’Italia è 50ma dietro a Nicaragua e a Uzbekistan

Secondo il rapporto del SDSN (organismo dell’Onu), in vetta alla graduatoria ci sono Danimarca, Svizzera e Islanda. L'Italia è tra le dieci nazioni con il maggiore calo di felicità. Disoccupazione giovanile e corruzione sono i fattori che hanno inciso più degli altri sui risultati che riguardano l’Italia. L'Italia è messa peggio anche di Germania (16°), Regno Unito (23°), Francia (32°), Spagna (37°). E c'è un abisso risptto rispetto al Nord Europa.

Tanto per tenerci in argomento fusione:
In Danimarca i nuovi comuni sono quasi tutti con più di 20.000 abitanti ma essi si occupano principalmente del servizio sanitario nazionale. Tutto il resto è in capo alle Regioni.
In Svizzera l'89% dei comuni hanno meno di 5.000 abitanti.
In Islanda l'87% dei comuni hanno meno di 5.000 abitanti.
In Italia il 70% dei comuni hanno meno di 5.000 abitanti.
👨 Oloap   17/03/16 18:33 ® 1651
Quelli che votano partiti di ladri e si lamentano della corruzione... oh yeeeeh!
👨 Matita   17/03/16 19:49 ® 1652
Ma dai! E dove sarebbero i pariti onesti? Non in Italia, certamente!!
👨 Felice   21/03/16 22:15 ® 1661
Dopo quella per nazioni, è uscita la classifica delle province (con Novara vincitrice e Piacenza all'87° posto, vedi "Libertà" di oggi). Ora attendiamo quella dei comuni: magari sarebbe la più interessante...
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17/03/16
Marino

Rifiuti, acqua, Iren e la politica dei nostri Sindaci

Egregio Direttore, notizia fresca di oggi è l’aumento del 71% dell’utile netto di Iren, che ormai è una multiutility che produce profitti in svariati settori, anche se il suo core-business è da sempre il settore idrico e dei rifiuti. Dal comunicato stampa si desume che nel settore “acqua” i ricavi sono passati in un anno da 463 a 486 milioni di euro mentre gli investimenti sono solamente pari a 98milioni di euro per un margine operativo di circa 156milioni di euro.
Qualche settimana fa le scrivevo per lamentarmi del caro-bolletta di Enel Servizio Elettrico, e di nuovo oggi spulciando fra le bollette del servizio idrico noto con dispiacere che il costo di un metro cubo di acqua potabile nella prima fascia (quella indispensabile per vivere) mentre nel 2012 era di 59 centesimi, nel 2015 è di 76 centesimi, pari ad un aumento annuo medio del 9%.
Che dire? Basta leggere il sopra citato comunicato stampa per capire, infatti: "... le performance riflettono il positivo andamento dei ricavi tariffari..."
Ma per questo non ho nulla contro Iren, che è azienda a conduzione privatistica (sfido a trovare un solo amministratore pubblico che abbia peso nelle scelte di Iren) e quindi giustamente pensa a fare profitti, ma lancio il mio appello ai politici che permettono questo scempio, dove sono? Non sarebbero queste le battaglie da portare avanti per aiutare noi cittadini? E' possibile calpestare l'esito di un referendum? è possibile lucrare sull'acqua potabile (che è di tutti ed indispensabile alla vita)?
Andrea Maserati
Da Libertà del 17/03/2016
  
17/03/16
Marino

Fusione PonteVigo

Riporto quanto pubblicato sulla pagina Facebook della Maggioranza (pagina visibile solo dagli iscritti a Facebook (sic)).
"Lunedì prossimo il presidente della commissione extra consiliare per la fusione dei Comuni di Ponte dell'Olio e Vigolzone Giuseppe Fogliazza presenterà al Consiglio Comunale il lavoro svolto dalla commissione negli ultimi due mesi".
I componenti della commissione sono:
- Alessandro Cordani per il gruppo "Peroni"
- Silvana Trioli per il gruppo "Reboli"
- Federico Ratti, Gianni Trioli e Giuseppe Fogliazza per il gruppo "Copelli".
Presidente della Commissione è Giuseppe Fogliazza.
La Commissione si è riunita quattro volte: 15/01/2016 - 29/01/2016 - 12/02/2016 - 04/03/2016.
  
16/03/16
Marino

Rifiuti, Iren, TARI: e pantalone paga!

Un post con poche parole, perché le immagini sono più che sufficienti per rovinarti la giornata e obbligarti a chiederti:  "cosa stanno facendo gli amministratori comunali per ridurre la TARI?" .
Nel prossimo Consiglio verrà esaminata un'interpellanza di Alessandro Chiesa avente oggetto: Servizio rifiuti e attività di controllo e vigilanza da parte del Comune di Ponte dell’Olio.
Spero che il Sindaco e la Giunta ci dicano che finalmente metteranno mano (informazione, formazione, raccolta puntuale, riuso, ecc.) a questa posta di costo, la più elevata presente nel bilancio: quasi 700.000 euro/anno.
  
16/03/16
SOMS Ponte

Informazione dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Pontedell'olio

I SOCI
sono convocati all'Assemblea Straordinaria della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Pontedell’olio per
sabato 19 marzo 2016 ore 15,30 presso la Sala Consigliare del Comune in via Vittorio Veneto 147
Ordine del Giorno:
1) Discussione e Approvazione del Nuovo Statuto
2) Presentazione Programma Attività
3) Aggiornamento gestione cassa
4) Varie ed Eventuali
NON MANCATE Importante la Vostra Presenza!!!!
Ringraziamo PONTEWEB per la Collaborazione