Ponte dell'Olio

17/03/16
Marino

Rifiuti, acqua, Iren e la politica dei nostri Sindaci

Egregio Direttore, notizia fresca di oggi è l’aumento del 71% dell’utile netto di Iren, che ormai è una multiutility che produce profitti in svariati settori, anche se il suo core-business è da sempre il settore idrico e dei rifiuti. Dal comunicato stampa si desume che nel settore “acqua” i ricavi sono passati in un anno da 463 a 486 milioni di euro mentre gli investimenti sono solamente pari a 98milioni di euro per un margine operativo di circa 156milioni di euro.
Qualche settimana fa le scrivevo per lamentarmi del caro-bolletta di Enel Servizio Elettrico, e di nuovo oggi spulciando fra le bollette del servizio idrico noto con dispiacere che il costo di un metro cubo di acqua potabile nella prima fascia (quella indispensabile per vivere) mentre nel 2012 era di 59 centesimi, nel 2015 è di 76 centesimi, pari ad un aumento annuo medio del 9%.
Che dire? Basta leggere il sopra citato comunicato stampa per capire, infatti: "... le performance riflettono il positivo andamento dei ricavi tariffari..."
Ma per questo non ho nulla contro Iren, che è azienda a conduzione privatistica (sfido a trovare un solo amministratore pubblico che abbia peso nelle scelte di Iren) e quindi giustamente pensa a fare profitti, ma lancio il mio appello ai politici che permettono questo scempio, dove sono? Non sarebbero queste le battaglie da portare avanti per aiutare noi cittadini? E' possibile calpestare l'esito di un referendum? è possibile lucrare sull'acqua potabile (che è di tutti ed indispensabile alla vita)?
Andrea Maserati
Da Libertà del 17/03/2016
  
17/03/16
Marino

Fusione PonteVigo

Riporto quanto pubblicato sulla pagina Facebook della Maggioranza (pagina visibile solo dagli iscritti a Facebook (sic)).
"Lunedì prossimo il presidente della commissione extra consiliare per la fusione dei Comuni di Ponte dell'Olio e Vigolzone Giuseppe Fogliazza presenterà al Consiglio Comunale il lavoro svolto dalla commissione negli ultimi due mesi".
I componenti della commissione sono:
- Alessandro Cordani per il gruppo "Peroni"
- Silvana Trioli per il gruppo "Reboli"
- Federico Ratti, Gianni Trioli e Giuseppe Fogliazza per il gruppo "Copelli".
Presidente della Commissione è Giuseppe Fogliazza.
La Commissione si è riunita quattro volte: 15/01/2016 - 29/01/2016 - 12/02/2016 - 04/03/2016.
  
16/03/16
Marino

Rifiuti, Iren, TARI: e pantalone paga!

Un post con poche parole, perché le immagini sono più che sufficienti per rovinarti la giornata e obbligarti a chiederti:  "cosa stanno facendo gli amministratori comunali per ridurre la TARI?" .
Nel prossimo Consiglio verrà esaminata un'interpellanza di Alessandro Chiesa avente oggetto: Servizio rifiuti e attività di controllo e vigilanza da parte del Comune di Ponte dell’Olio.
Spero che il Sindaco e la Giunta ci dicano che finalmente metteranno mano (informazione, formazione, raccolta puntuale, riuso, ecc.) a questa posta di costo, la più elevata presente nel bilancio: quasi 700.000 euro/anno.
  
16/03/16
SOMS Ponte

Informazione dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Pontedell'olio

I SOCI
sono convocati all'Assemblea Straordinaria della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Pontedell’olio per
sabato 19 marzo 2016 ore 15,30 presso la Sala Consigliare del Comune in via Vittorio Veneto 147
Ordine del Giorno:
1) Discussione e Approvazione del Nuovo Statuto
2) Presentazione Programma Attività
3) Aggiornamento gestione cassa
4) Varie ed Eventuali
NON MANCATE Importante la Vostra Presenza!!!!
Ringraziamo PONTEWEB per la Collaborazione
  
16/03/16
Marino

L'establishment vuole la fusione

Debbo stare attento al piano su cui si svilupperà la comunicazione perché è necessario che io maturi la mia posizione supportato da numeri, tariffe, proiezioni economiche e finanziarie, da impegni precisi e vincolanti, ecc. senza farmi condizionare da chi utilizzerà slogan o farà affermazioni non documentate.
Premesso che si sono dichiarati contrari alla fusione: a Ponte un consigliere su 13 e a Vigolzone nessun consigliere su 10, quando ascolterò chi "ce la racconterà", chiunque esso sia, occorre che io cerchi di capire quale quota di sincerità riconoscergli. Dovrò infatti tenere ben presente che potrebbero esserci persone interessate alla fusione per scopi legittimi ma in parte diversi dai miei. Per esempio:
- coloro che potrebbero cercare nella fusione un trampolino di lancio politico
- qualche sconfitto alle ultime elezioni che intravede nelle elezioni per il nuovo comune un'occasione di riscatto
- forse alcuni ex che auspicano le elezioni per il nuovo comune per rimettersi in gioco
- eventuali consiglieri di maggioranza che non vedono l'ora di liberarsi dell'impegno amministrativo.
Le domande che debbo quindi farmi sono:
- gli appetiti in gioco, i gruppi di pressione politici con i loro agganci e la loro conoscenza dei meccanismi di manipolazione del consenso, le stupide tifoserie "a prescindere", lasceranno spazio ad un serio approfondimento?
- coloro che hanno i dati e le informazioni, mi aiuteranno o no nel fare una scelta basata su numeri, su future tariffe, su proiezioni economiche e finanziarie corroborate da fonti autorevoli ed accessibili, su impegni precisi e vincolanti, ecc. ?
👨 Donald   16/03/16 16:52 ® 1645
Ovunque, gli establishment sono poco popolari in questo momento. Se essi sostengono una cosa, ecco che i cittadini (d'istinto e senza bisogno di analisi) fanno il contrario. Dunque nel caso di PonteVigo, tanto meglio per il no...
👨 Marino   16/03/16 17:19 ® 1646
No, no, Donald, frena... frena... "D'istinto e senza bisogno di analisi" non si intende fare niente. Tutto quello che stiamo facendo e scrivendo è perché desidereremmo, per poter decidere in modo consapevole, che chi ha le informazioni (le amministrazioni comunali di Ponte e di Vigolzone), ci fornisse: dati, prospetti, analisi, comparazioni, proiezioni, numeri, numeri, numeri, situazione organizzativa post fusione, ecc.. Il tutto in forma aggregata e ragionata ma completi dei dati grezzi su cui, a nostra volta, ragionare e aggregare. Dopo decideremo se votare SI o se votare NO al referendum. Zero "istinto".
👨 Donald   16/03/16 17:59 ® 1647
Non dubito che Marino voglia valutare i dati e prendere la sua decisione in base ad essi. Però sono altrettanto convinto che la maggioranza dei cittadini scelga da che parte stare in base a istinto e simpatia. Qualcosa che nasce spontaneamente, senza stare a ragionare sui numeri (giusto o sbagliato che sia tale atteggiamento). E' come quando ci sono le elezioni: quanti sono coloro che decidono chi votare dopo aver letto e analizzato i programmi ufficiali delle varie liste? Credo molto pochi...
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15/03/16
Marino

Palazzetto dello Sport

Nel 2011 è stata esperita la gara per l'affidamento della gestione del Palazzetto dello sport.
La convenzione prevedeva la scadenza al 30/08/2013.
Con la delibera di Giunta 111 del 11/09/2013 la convenzione viene prorogata una prima volta al 30/08/2014.
Con la determina 434 del 22/10/2014 la convenzione viene prorogata per la seconda volta al 30/08/2015.
Con la delibera di Giunta 124 del 10/12/2015 la convenzione viene prorogata per la terza volta al 30/03/2016.
Mancano due settimane al 30/03/2016 e sarà quindi inevitabile una quarta proroga.
C'è da restare senza parole...
👨 Flaiano   15/03/16 16:56 ® 1641
In Italia, nulla è più definitivo del provvisorio...
👨 Almo   15/03/16 16:59 ® 1642
E che dire del fatto che da quando il palazzetto e' stato adibito anche alla funzione di palestra, (da diversi anni) la struttura e' rimasta incompleta, pur avendo trovato uno sponsor disposto a sovvenzionare i lavori!
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14/03/16
Marino

Percorso per le mountain bike

L'Amministrazione comunale intende concedere l'area posta tra il campo da calcio in erba sintetica, la piscina comunale dismessa, il Palazzetto Comunale ed il Torrente Nure per per la realizzazione di un percorso e l’esercizio di attività per le mountain bike.
La concessione avrà la durata di 2 anni e tutte le spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’area sono a carico del concessionario. Per tale motivo comunica che entro sette giorni dall'avviso qualsiasi persona o associazione sportiva interessata potrà manifestare per iscritto il proprio interesse ad ottenere in concessione l’area  FONTE .
  
14/03/16
Marino

Consiglio comunale lunedì 21 marzo ore 21.00

Ordine del giorno:
1. Lettura ed approvazione verbali della seduta precedente;
2. Comunicazioni del Sindaco;
3. Indennità di presenza Consiglieri Comunali anno 2016. Determinazioni;
4. Proposta di verifica di aree e fabbricati da destinare alla residenza, attività produttive e terziarie ai sensi delle leggi 18 aprile 1962 n. 167, 22 ottobre 1971 n. 865 e 5 agosto 1978 n. 457;
5. Elenco dei beni immobili ricadenti nel territorio comunale non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali di valorizzazione ovvero di dismissione (art. 58 d.l. 112/2008 convertito in legge n. 133/2008);
6. Piano triennale di razionalizzazione dell’utilizzo delle dotazioni strumentali, autovetture di servizio e beni immobili (art. 2 – Comma 594- Legge n. 244/2007);
7. Approvazione Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2016 – 2018;
8. Approvazione Documento Unico di Programmazione e bilancio di previsione 2016/2018;
9. Approvazione Convenzione per la gestione associata I.A.T. - informazione ed accoglienza turistica - 2016/2017;
10. Affidamento all'Associazione Ponteventi dei servizi mercatali inerenti la fiera della pancetta e i Sapori del Borgo - Approvazione Convenzione;
11. Convenzione per la gestione associata trasporto scolastico con il Comune di Vigolzone. Adozione;
12. Approvazione convenzione ex art. 30 D.lgs 267/2000 per la gestione in forma associata della procedura di gara ad evidenza pubblica per l'aggiudicazione del servizio mensa scolastica 01.09.2016 - 31.08.2018;
13. Approvazione schema di Convenzione "PROVINCIA PIU' BELLA" per disciplinare le modalità di erogazione di finanziamenti a tasso agevolato per il riattamento di fabbricati e/o la loro messa in sicurezza;
14. Variante specifica al Piano Regolatore Generale. Adozione ai sensi dell'art. 15, comma quarto, Legge Regionale 7 dicembre 1978 n° 47 e successive modifiche ed integrazioni. variante n° 32;
15. Approvazione Convenzione tra Unione Alta Val D’Arda ed il Comune di Ponte dell’Olio per Partecipazione al bando regionale approvato con delibera di Giunta regionale n. 2176/2015;
16. Autorizzazione alle permute di reliquati stradali in Loc. Ca' Ballestracci di Tollara. Precisazioni e modifica alla delibera C.C. n. 107/2014;
17. Esame interpellanza a risposta scritta presentata dal Consigliere Comunale Chiesa Alessandro ad Oggetto:” Servizio rifiuti e attività di controllo e vigilanza da parte del Comune di Ponte dell’Olio”.
👨 Stakanov   14/03/16 23:14 ® 1633
E poi dicono che i politici non lavorano. Dedicando 15 minuti ad ogni argomento, qui si va a finire alle ore piccole...
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13/03/16
SOMS Ponte

Società Operaia di Mutuo Soccorso di Pontedell'olio Assemblea straordinaria

L'Assemblea Straordinaria dei Soci della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Pontedell’olio è convocata per
sabato 19 marzo 2016 presso la Sala Consigliare del Comune in via Vittorio Veneto 147 alle ore 15, 30
Ordine del Giorno:
1) Discussione e Approvazione del Nuovo Statuto
2) Presentazione Programma Attività
3) Aggiornamento gestione cassa
4) Varie ed Eventuali

Il Presidente
  
12/03/16
Marino

PonteVigo

In un precedente commento ho calcolato il beneficio "teorico" pro capite nel caso in cui lo Stato mettesse a disposizione risorse sufficienti a tutti i comuni fusi: i prime tre anni 110 €/residente; dal 4° al 10° anno 94 €/residente; dall'11° al 15° anno 15 €/residente.
Ad oggi le fusioni istituite fino al 2015, che beneficiano del fondo statale sono 28  FONTE  per un totale di 10milioni di euro. Il fondo a ripartizione disponibile è di 30milioni di euro  FONTE . Ci sono quindi ampi margini di utilizzo, ma...
I comuni che si sono fusi nel 2016 sono stati 27 e quelli che potrebbero fondersi con decorrenza 1/1/2017 potrebbero essere almeno 150 (già in essere 157 progetti di fusione, alcuni non si concretizzeranno ma da qui a là altri se ne aggiungeranno)  FONTE .
Per fare un esercizio mentale, consideriamo che ogni comune possa beneficiare in media di 10.000.000 : 28 = 360.000 €/anno
Dall'anno prossimo sarebbero quindi necessari fondi per 360.000 x (28+27+150) = 74milioni di euro. Ma il fondo a ripartizione è di soli 30milioni.
Ecco che la fusione di PonteVigo NON partirebbe con i contributi del valore fino ad ora divulgato ma con valori più che dimezzati. E quanto poi ancora si ridurranno negli anni successivi quando altri comuni si fonderanno?
E' quindi assolutamente necessario che nelle mie valutazioni la valenza dei contributi abbia il peso che deve avere, marginale, molto marginale, anzi... dovrò ben valutare se i costi derivanti dalla fusione (quelli dovuti alla riconversione di due strutture in una) e quelli che graveranno sui cittadini a causa dei servizi che nel tempo verranno accorpati in una sede piuttosto che nell'altra (vedi ed es. asilo nido)(costi forse ancor più pesanti dei precedenti ), verranno compensati, per un certo periodo dagli (aleatori) contributi, e successivamente dalle economie di scala. Così a caldo, ragionando nel lungo periodo, e attenuandosi l'iniziale favore che avevo per la fusione, ho qualche dubbio, ma... prima di "farmi persuaso"... l'approfondimento continua.
👨 Adelmo   12/03/16 14:27 ® 1610
E pensare che il contributo dalla Regione, è in pratica l'unico argomento forte portato a favore della fusione. Descritto come manna dal cielo, per lo meno nelle riunioni fatte dell'Amministrazione Caragnano...pardon...Rolleri, visto che mi sembra che quella di Ponte vada a rimorchio di quella di Vigolzone.
👨 Luca   12/03/16 16:23 ® 1611
L'unico aspetto negativo della fusione è per i politici, gli si dimezzano il numero di seggiole.... I più contrari, difatti, sono quelli che vedono più a rischio la loro rielezione.
👨 Giorgio   12/03/16 21:35 ® 1612
A me sembra molto più probabile che invece qualcuno usi le fusioni come trampolino di lancio, all'interno del PD, per la Regione e il Parlamento...
👨 Alessandro Chiesa   13/03/16 01:37 ® 1614
Luca, se per caso ti riferissi a me (unico Consigliere ad oppormi alla fusione), ti dico che non so nemmeno se ricandidarmi.
Spiace che tu tenga questo comportamento, volto unicamente ad attaccare la mia figura (non me la prendo, però non è bello).
In caso di fusione, sicuramente mi farei da parte (salvo eventi eccezionali).
A Comune singolo, dipenderebbe da più fattori (persone, programma, ecc.), ma le probabilità sono basse.
La poltrona mi interessa assai poco (evidentemente non mi conosci) e mi sembra di averlo dimostrato in questi quasi due anni.
Se vuoi discutere di temi, mi troverai sempre.
Se vuoi solo fare polemica contro di me,invece, non ti seguirò.
Buon proseguimento.
👨 Luca   13/03/16 08:32 ® 1615
Alessandro hai preso lucciole per lanterne! Come hai giustamente detto manco ci conosciamo perché dovrei avercela con te??? Forse perché ho idee diverse dalle tue ed allora non ti sta bene??? Visto che ad occhio ho 3 volte i tuoi anni permettimi un consiglio, per fare politica devi mettere in conto di confrontarti con chi ha idee diverse dalle tue, senza che ciò ti mandi sulle mille furie e rifugiarti nella polemica ciò che polemica non è!!!!! Auguri.
👨 Alessandro Chiesa   13/03/16 11:58 ® 1616
Nessuna polemica.
Ho profondo rispetto per te e per le tue idee.
Preferisco opinioni radicalmente differenti al sempre più diffuso pensiero unico, purché esse siano supportate dai fatti o, comunque, dal buon senso e dalla logica (se no sconfiniamo nella fantasia).
Ti ho risposto così, molto pacatamente perché più di una volta hai lanciato delle velate frecciatine contro di me (va bei tut, però non sono scemo!).
Buona domenica!
👨 LupoNero   13/03/16 18:55 ® 1617
In un ventennio di esperienze lavorative ed extralavoritive in diversi ambiti (settore formazione, sanitario, creditizio) ho sempre visto i migliori risultati (economici) ed i piu alti livelli di servizio (per gli utenti) in realtà di piccole dimensioni snelle ed efficienti.
Ogni volta che ho vissuto accorpamenti, fusioni, pseudoristrutturazioni ecc., i risultati sono stati forse non peggiori dal punto di vista economico ma sicuramente hanno portato a disagi non trascurabili per il cliente finale.
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👨 Alessandro Chiesa   13/03/16 19:15 ® 1618
Ciao Luponero, di tal proposito è anche un testo di legge "abbastanza importante" per noi italiani: la Costituzione.
Nello specifico, e ci tengo a ribadirlo, l'art. 5 dispone che la Repubblica attua il più ampio (importante il rafforzativo "più ampio") decentramento amministrativo e adegua i metodi e i principi della sua legislazione alle esigenze dello stesso decentramento.
Ci tengo affinché il dettato costituzionale venga rispettato anche nelle questioni locali.
Io, ovviamente, condivido appieno il tuo ragionamento, trovandolo molto intonato con il sopra menzionato art. 5.
👨 Fabrizio Cadura   13/03/16 19:58 ® 1619
Mi sfugge il nesso tra decentramento e fusione. Non credo ci sia un trasferimento di poteri decisionali agli enti superiori in una fusione di circa 10000 abitanti. E non credo inoltre che tale principio venga violato se tale accorpamento venga proposto dal basso cioè dagli amministratori che agiscono per delega dei cittadini. Ma non sono costituzionalista, quindi il mio parere è del tutto fallibile
👨 LupoNero   13/03/16 20:11 ® 1620
Già ci pensano i rappresentanti per delega di Roma, di Bologna e cosi via ad imporci provvedimenti vari....
almeno al livello amministrativo più basso su particolari tematiche non sarebbe male un minimo processo di condivisione preventivo.
👨 Alessandro Chiesa   13/03/16 20:16 ® 1621
Credo che nessuno qui dentro sia un costituzionalista tipo Rodotà o Carlassare (anche se non conosco alcuni dei commentatori, quindi magari mi sbaglio!).
Ad ogni modo, se ti interessa il discorso, mi addentro nella giurisprudenza costituzionale, potendo almeno annoverare nelle mie modeste conoscenze lo studio di tale disciplina.
Non è questione ripartizione di competenze in questo caso, non essendo coinvolti enti sovraordinati (se lo fosse, sarebbe ancora più evidente la violazione).
La fusione in sé è e resta palesemente un processo accentratore.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione (secondo comma, art. 1).
I limiti della sovranità popolare, quindi, sono previsti e indicati nella medesima Costituzione (non è che i cittadini, pur essendo sovrani, possano fare qualsiasi cosa gli venga in mente.. altrimenti torniamo allo stato di natura).
Rimanendo all'oggetto esaminato, nell'art. 5 si afferma che la Repubblica attua il più ampio decentramento (è un compito preciso dello Stato): abbiamo già scovato la limitazione di riferimento alla nostra situazione.
La legge ordinaria non può contrastare con il dettato costituzionale.
Allo stesso modo, una legge regionale o un referendum popolare non possono disporre un accentramento, in contrasto con l'art. 5, il quale, come appena detto, funge da limite alla sovranità popolare.
Nel caso in esame, non potrebbe fare ciò nemmeno una legge "rafforzata" di revisione della Costituzione, siccome i primi 11 articoli (principi fondamentali), il 138 (revisione della Costituzione) e il 139 (definitività della forma repubblicana) sono per loro natura immutabili.
👨 LupoNero   13/03/16 20:38 ® 1622
M...ia a livello locale non è accettabile vedere i banchetti dei candidati tutte le domeniche ed i martedi solo nei mesi antecedenti alle votazioni! Almeno Chiesa, che non conosco e di cui spesso non condivido le opinioni, cerca di esporre le proprie idee dandone un minimo di visibilità (es. sul quotidiano locale)
👨 Alessandro Chiesa   13/03/16 20:41 ® 1623
Condivido nuovamente il ragionamento di Luponero.
Ormai, gli unici enti dove i cittadini sono ancora in grado di incidere democraticamente sono proprio i Comuni, soprattutto se di dimensioni medio-piccole.
Conviene pensarci bene, prima di delegare ai partiti le nostre vite.
👨 Fabrizio Cadura   13/03/16 22:01 ® 1625
Perdonami ma credo che non si possa considerare proprio un accentramento amministrativo. Lo sarebbe se tali funzioni venissero trasferite ad un ente sovraordinato. In questo caso si cancellano due Comuni e se ne forma uno solo. Potrebbe essere considerato un accentramento solo nel caso in cui si creasse un ente diverso pur rimanendo i due Comuni con autonomia amministrativa. Potrà piacere o meno, potrà essere considerato utile o meno, ma non credo sia incostituzionale. Se poi al referendum non si avrà la maggioranza, si chiuderà questa pagina e questa amministrazione. Secondo la tua interpretazione sarebbe possibile frazionare il Comune di Pontedellolio in più Comuni minori (Riva Biana Torrano e perché no SantaMaria) ma non fonderlo con un altro Comune? Le mie conoscenze di diritto costituzionale si fermano ad un paio di corsi universitari rispetto all'urbanistica e al governo dei territori, nel senso che il livello di approfondimento era legato alla comprensione della materia urbanistica, e già da allora si auspicava un minore frazionamento del territorio per aumentare il livello di studio e competenze per la programmazione del controllo e dello sviluppo territoriale.
👨 Alessandro Chiesa   13/03/16 22:19 ® 1626
Fabri, suvvia (siamo obiettivi), come fai a dirmi che la fusione non è un processo accentratore?
Alla domanda sull'ulteriore frazionamento rispondo citando l'altro principio dell'art. 5 della Costituzione, ovvero l'autonomia.
Il (più ampio) decentramento amministrativo va coordinato con l'autonomia: un ente deve essere in grado di funzionare ed essere autosufficiente (se no che senso avrebbe istituirlo?).
Ponte Dell'Olio lo è (e con i 600.000 euro che ci toglie annualmente lo Stato centrale saremmo ancor più autonomi).
Difficilmente lo sarebbero Castione, Cassano, Sarmata, Veggiola, Folignano e le altre frazioni, se prese singolarmente.
👨 Alessandro Chiesa   13/03/16 22:51 ® 1627
Tra parentesi (quasi dimenticavo!): sbaglio o i Sindaci hanno giurato proprio sulla Costituzione, al momento del loro insediamento?!
Non si tratta di un mero atto formale, nonostante possa sembrarlo.
Inoltre, l'art. 54 dispone: "Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge."
Si tratta dell'ultimo articolo della Parte I, che contiene "Diritti e doveri dei cittadini".
In quanto "diritti" e "doveri", non possiamo ne essere privati dei primi, ne sottrarci ai secondi.
👨 Luca   14/03/16 14:32 ® 1628
Visto la presenza di così tante competenze in materia di costituzione ( io in quanto imprenditore non ne so veramente nulla , conosco solo il lavoro, scusatemi però molto bene ) sono a fare una domanda. Secondo voi quando i nostri padri fondatori hanno creato la nostra Italia unendo e rinunciando ognuno a diverse autonomie locali (molto autonome visto che erano stati ben distinti) a favore di un'entità (stato) più centrale, hanno fatto bene o male? O sarebbe stato meglio avere ancora il regno delle due sicilie, il ducato di parma e piacenza ecc ecc? Grazie per la vs gradita opinione.
👨 Giovanni Alberoni   14/03/16 14:54 ® 1629
Quando si richiama l’incostituzionalità di leggi o di atti aventi forza di legge, lasciando intendere che tali atti sarebbero contrari al dettame costituzionale, occorrerebbe quantomeno vedere cosa dice in concreto il testo della Costituzione.
L’idea che siano i cittadini a interpretare in maniera corretta gli articoli della Carta o che in tema debbano valere i pareri espressi da esperti costituzionalisti, lascia il tempo che trova.
Come ben diceva un noto allenatore di calcio ”rigore è quando fischia arbitro” e dunque lo stabilire se l’eventuale “sanzione” sia o no giustificata e applicabile, non compete alla tifoseria o ai giocatori in campo, né tantomeno ai dirigenti delle due squadre che, più di altri, dovrebbero conoscere il regolamento.
Nel caso specifico vale dunque la pena ricordare che i pareri delle tifoserie anche se autorevoli e ben motivati, restano pareri della tribuna e non producono fatti poiché è la Costituzione stessa a dirci che a decidere le controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge dello Stato e delle Regioni (art 134), è compito esclusivo della Consulta (Corte Costituzionale). Idem per quanto concerne l’istituto del referendum ( vedasi ammissibilità).
Ed è proprio perché ”la Costituzione non è un pezzo di carta da nominare quando fa comodo”, che i pur leciti e continui richiami d’incostituzionalità per ogni atto non gradito, non avendo gli stessi alcun effetto pratico, restano, di fatto, delle mere opinioni.
Va detto infine che per quanto si possa criticare e/o non condividere a fondo finalità e procedure sin qui adottate per l’eventuale fusione dei due Comuni, nessuno, in assenza di una sentenza della Consulta, sentenza che può essere sollecitata solo attraverso un ben codificato iter procedurale, può legalmente sostenere che tale percorso sia avvenuto fuori dal dettame costituzionale.
👨 Alessandro Chiesa   14/03/16 17:29 ® 1630
Riposto lo scritto da Facebook.
Gianni, perdonami, ma non mi hai affatto risposto nel merito.
Tutt'altro, hai cercato di sminuire la validità del mio pensiero solo in quanto espresso da me e non dalla Corte.
La Costituzione è scritta in un linguaggio semplice, affinché tutti possano comprenderla e osservarla.
Perché la Corte si esprima sulla legge di fusione occorrerebbe che un qualsiasi grado di giudizio sollevi il quesito alla stessa Consulta (un pò dispendioso e complicato, non credi?)
Ad ogni modo, esiste l'art. 54, che ci impone di rispettare la Costituzione e di esservi fedeli.
Essa, cosi come le leggi, andrebbero seguite in quanto tali.
La politica ha l'obbligo, pertanto, di conformarsi ai suoi articoli, anche senza aspettare qualsivoglia tipo di sentenza.
Nel parcheggio a strisce gialle, io, che sono una persona senza disabilità, non ci parcheggio a prescindere dal fatto che sia il vigile a impormelo, in quanto conosco il divieto di legge e, ovviamente, lo seguo.
Attendo tua risposta.
👨 Alessandro Chiesa   14/03/16 17:30 ® 1631
Luca, permettimi di risponderti.
L'unificazione è stata senza dubbio un processo di arduo compimento, viziata soprattutto da una sorta di "imperialismo" piemontese, piuttosto che da una vera e propria spinta patriottica unitaria.
Ad ogni modo, trovo molto rispettoso delle varie comunità locali il fatto che si siano inseriti nei principi fondamentali della Carta l'autonomia e il decentramento.
I Padri costituenti conoscevano benissimo la storia nazionale e non potevano trascurare questo aspetto.
Altresì, essi erano consci che il potere centrale avrebbe dovuto trovare limitazioni proprio nel potere locale, onde evitare nuovi e pericolosi autoritarismi.
Aldo Moro, in una frase che ho postato qualche tempo fa, esplica molto bene quest'ultimo concetto.
👨 Giovanni Alberoni   14/03/16 20:57 ® 1632
Caro Alessandro quando tu argomenti ed esponi le tue lecite ragioni, quando ti confronti e metti in dubbio posizioni che non collimano con quanto vai sostenendo, nessuno pensa che tu stia sminuendo il pensiero degli altri, stai semplicemente perorando le tesi che intimamente condividi, con gli strumenti dialettici che reputi più adatti e convincenti. Questa regola vale anche per me.
Il mio intervento, se lo analizzi bene, non contiene un’opinione personale, ma riporta fedelmente quanto previsto dalla Costituzione e poiché non ti sarà sfuggito che è la stessa Carta che delega e indica con precisione chi è preposto alla sua interpretazione in rapporto alle leggi approvate, non vedo come un’opinione di parte, pur anche ben motivata e ragionevole, possa ribaltare il dettame costituzionale.
Il fatto che esista una Costituzione formale, ovvero una Costituzione scritta che contiene i principi e le norme dell'organizzazione dello Stato, e una Costituzione cosiddetta “materiale” che indica il modo in cui la Carta costituzionale viene da sempre interpretata e legittimamente applicata, non sposta di una virgola l'assunto che, pur con i miei limiti espositivi, ho cercato in qualche modo di evidenziarti.
Quanto all’idea che la politica debba conformarsi al contenuto della Carta, siamo tutti d’accordo, ma sappiamo entrambi che ogni scelta, pur effettuata a norma di legge, può dar luogo, soprattutto nel medio e lungo periodo, a risultati e a variazione del contesto socio economico non sempre adeguati e in sintonia con la volontà dell'elettorato. Le elezioni servono anche a questo. Ciao e buona serata.
Gianni
P.S. L’art. 54, che giustamente citi, non codifica infatti un’opinione, ma ci impone il rispetto e la fedeltà alla Costituzione in tutti i suoi articoli, ruolo della Consulta compreso.
👨 Alessandro Chiesa   14/03/16 22:27 ® 1634
Art. 134: "La Corte costituzionale giudica:
sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di
legge, dello Stato e delle Regioni;
sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le
Regioni;
sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica, a norma della Costituzione".
La Corte costituzionale, quindi, non ha formalmente l'obbligo di interpretare la Carta: deve esclusivamente GIUDICARE leggi e atti aventi forza e valore di legge.
Questo presuppone che i suoi giudici abbiano come base delle loro sentenze un oggetto chiaro e definito, altrimenti potrebbe benissimo capitare che, un giorno qualsiasi, la Corte decida, ad esempio (per assurdo), di reputare fra il concetto di "popolo" anche gli animali domestici e, conseguentemente, di non cassare una ipotetica legge elettorale che conferisca a cani, gatti e canarini il diritto di voto.
Invece non succede così, perché il concetto di popolo, così come quelli di sovranità o decentramento, sono già noti alla giurisprudenza (lo erano ai vari Calamandrei, Moro, La Pira, Mortati, ecc.).
A livello teorico, dovremmo supporre che i componenti della Corte abbiano ben presente l'interpretazione autentica della Costituzione e, soprattutto, che diano giudizi imparziali (anche se su uno come Amato ho seri dubbi a riguardo).
Se poi gli stessi giudici ignorano totalmente o parzialmente (per incompetenza o malafede) alcuni concetti ed emettano sentenze devianti, questo è un altro tipo di problema (le nomine politicizzate ne sono la principale causa).
Comunque sia, non penso che le parole "..(la Repubblica) attua il più ampio decentramento amministrativo.." abbiano bisogno di un pronunciamento della Consulta per essere capite.
Io sono di questo parere.
PS: È sempre un piacere discutere con te, Gianni.
👨 Gianluca Sartori   15/03/16 07:14 ® 1635
Ale mi spiace ma non sono d'accordo in particolare con la tua interpretazione autentica della Costituzione... Ritengo invece più interessanti le tue osservazioni così come quelle di Marino che mi permettono di valutare con attenzione i pro e i contro di questa fusione:
- attività produttive
- commercio
- servizi sociali
- sport e cultura.........
👨 Alessandro Chiesa   15/03/16 11:00 ® 1637
Comprendo benissimo il tuo punto di vista, pur essendo diverso dal mio.
Avremo comunque modo di discuterne ancora tante volte in questi mesi.
Il confronto apertosi ha portato sul tavolo molte questioni meritevoli di attenzione; e ciò non può che farmi (e farci) piacere.
Fortunatamente, il tempo è dalla nostra parte.
👨 Alessandro Chiesa   15/03/16 11:19 ® 1638
Comunque l'interpretazione non è mia, dato che non sono un insigne giurista, ma degli stessi Padri costituenti.
I concetti sono presi dai riassunti e dalle rielaborazioni dei verbali dell'Assemblea, quando non direttamente dai medesimi. 😄
👨 Giovanni Alberoni   15/03/16 16:10 ® 1639
Caro Alessandro che il tuo sia un parere lo abbiamo capito, ci sta anche che possa essere preso in considerazione in termini di opinione e sotto certi aspetti possiamo pure in parte condividerlo.
Qui tuttavia non si discuteva sugli obblighi della Consulta (ti ho già fatto cenno circa l’iter procedurale che, in caso di contrasto, è necessario attivare per richiedere l’eventuale giudizio di merito della Corte), qui si parlava di procedure lecite e costituzionalmente definite, nonché degli effetti pratici che l’azione insindacabile della Consulta, una volta avviata, è in grado di produrre.
In altre parole cercavamo solo di capire chi, in caso di “partita”, fosse legittimamente designato per fischiare l’eventuale il “rigore”, senza occuparci delle qualità personali dell’arbitro.
E’ pur vero che in linea di principio la Costituzione non s’interpreta ma si rispetta, ma è altrettanto vero che chi ha riconosciuto ai Giudici della Consulta l’autorità gerarchica per emettere sentenza, ha messo in conto anche la loro capacità autonoma nel valutare correttamente quanto indicato dalla Carta.
L’idea poi che la decisione ultima della Corte (se richiesta) possa non essere condivisibile e ben accettata da tutti, non ha, al lato pratico, alcuna incidenza. E certo, infatti, che una sentenza della Consulta non è mai appellabile.
Infine, tornando al nocciolo vero della questione dibattuta, ossia la legittimità o meno della fusione, (un problema che non mi pongo), mi sembra del tutto evidente che in caso di contrasto tra opposte opinioni in materia, l’eventuale ultima parola circa l’incostituzionalità del supposto accentramento territoriale non lo deciderebbe il contributo giuridico lasciatoci da Calamedrei o da Moro ma, piaccia o no, sarebbe di esclusiva competenza del famoso arbitro immaginato da Boskov. Fine - Ciao.
👨 Alessandro Chiesa   15/03/16 16:23 ® 1640
Tutto molto chiaro. Naturalmente, quello che intendevo dire era che servirebbe una certa affinità al dettato costituzionale da parte del legislatore, affinché si possa evitare la produzione di atti visibilmente in contrasto con quanto disposto dalla Carta (non dimentichiamoci mai che una sentenza di incostituzionalità rappresenta un fatto molto grave per una legge ordinaria) . Certo è che, ipotizzando un eventuale ricorso alla Consulta sui processi di fusione, sarebbe interessante vederne l'esito (purché non viziato da giudizi "politici"). Ovviamente, credo che un simile quesito non abbia possibilità di arrivare sui tavoli dei giudici della Corte.
👨 Azzeccagarbugli   15/03/16 23:07 ® 1643
Dimmi che giudici nomini alla Corte (Costituzionale in Italia e Suprema in Usa) e ti dirò che sentenza avrai sulle materie più controverse. Possono essere di destra o di sinistra, originalisti (cioè fedeli alla lettera del testo e allo spirito del tempo in cui venne scritto) o evoluzionisti (cioè fautori di una interpretazione dinamica che si adegua ai cambiamenti intervenuti nella società). Tutti giuristi eccellenti (da Antonin Scalia a Gustavo Zagrebelsky, per fare un esempio), ma con pronunce di stampo opposto sullo stesso argomento. E allora la verità della Costituzione dove sta?
👨 Alessandro Chiesa   16/03/16 01:08 ® 1644
Sicuramente non in Giuliano Amato o Luciano Violante.
Il primo, tra l'altro, protagonista di una delle più grandi violazioni dell'art. 47 (tutela del risparmio ed esercizio del credito), col celebre prelievo forzoso notturno del 6x1000 sui conti correnti degli italiani.
Personalmente, ho grande stima di Lorenza Carlassare e Stefano Rodotà.
Tuttavia, non compete a me decidere.
👨 Marco   16/03/16 21:58 ® 1648
Io non mi soffermerei troppo sull'eccezione di incostituzionalità della normativa che disciplina le fusioni di Enti territoriali, ancora meno sulla valenza degli attuali giudici costituzionali, quanto sull'oggetto vero sul quale saremo chiamati ad esprimerci. Negli ultimi giorni mi domando spesso come mai persista l'assenza dai vari dibattiti della voce delle Amministrazioni proponenti la fusione. Nell'unica serata pubblica organizzata per spiegarla, se non sbaglio, si sono addotti esclusivamente argomenti di natura economica quali contributi (Stato e Regione) e risparmi da attribuirsi all'accorpamento dei servizi con diminuzione delle indennità di posizione. Negli ultimi periodi, come prevedibile, le persone hanno iniziato a confrontarsi su dati che vengono forniti da altri cittadini che hanno tempo ed intraprendenza per fornirli. Nessuna notizia giunge da chi si è fatto attore della proposta. Come mai? Non auspica un ampio dibattito svolto in qualsiasi forma possibile (web, asssemblee, incontri, ecc...) tendente a dissipare dubbi che mi pare stiano montando attorno alla bontà dell'operazione?
Ritengo fin da quella prima riunione pubblica che vada promossso il più ampio e tranquillo dibattito circa i pro ed i contro della fusione, proprio per limitare il numero di coloro che, come detto da Donald, decidano d'istinto. Chi tiene maggiormente a questa fusione deve spiegare, discutere, convincere gli altri che la stessa è la soluzione migliore per il nostro futuro, diversamente prevarrà il mantenimento dello status quo. Saluti a tutti Marco Boselli
👨 Marco   16/03/16 22:20 ® 1649
Sia Carlassarre che Rodotà al tempo del prelievo forzoso notturno erano già insigni giuristi, ma non si hanno notizie di loro iniziative formali tendenti al riconoscimento di profili di incostituzionalità di detto decreto. Sono altri, semmai, i comportamenti dello stesso Amato che andrebbero "rivisitati", ma anche questa mia ultima affermazione ricade fra le soggettive opinioni e come tale va trattata. Cosa diversa è rispettare, anche quando non condivisa, un'eventuale sentenza dell'Alta Corte che cassa od accoglie una richiesta di abrogazione di legge ordinaria. Saluti a tutti.
Marco Boselli
👨 Oloap   17/03/16 17:33 ® 1650
Quelli che dicono che tra ponte e vigolzone ci sono solo 5 km... oh yeeeeh!
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