Ponte dell'Olio

03/03/16
Marino

Consigli di frazione

La Maggioranza informa gli utenti di Facebook (*) della riunione avvenuta ieri sera con i Consiglieri di frazione al fine di "pianificare il lavoro dei prossimi mesi".
E' un'ottima iniziativa quella di coinvolgere i cittadini nelle scelte future, anche le più spicciole, e di conseguenza, assieme a loro "pianificare il lavoro dei prossimi mesi". Ma mi chiedo: gli abitanti nelle frazioni saranno circa 800: perché agli altri 4.000 cittadini l'Amministrazione Copelli non riconosce gli stessi diritti di partecipazione?
(*) E perché, il Gruppo di Maggioranza non riconosce lo stesso diritto all'informazione anche ai cittadini che non sono iscritti a Facebook? Perché l'informazione non viene somministrata e resa disponibile ad ogni cittadino utilizzando un canale internet ad accessibilità aperta, quale ad esempio il sito istituzionale del Comune?
 Qui l'elenco dei Consiglieri di Frazione  FONTE  
  
03/03/16
Marino

Dissesto idrogeologico

L'Amministrazione comunale ha avviato le gare per intervenire su due frane: una in località Sala (Biana  FONTE ) e una in località Saviano (Sarmata  FONTE ). Suggerisco di aprire almeno la documentazione fotografica della frana di Saviano per rendersi conto di come è messo il nostro territorio. Ecco il link  FONTE  (NB pdf da 4MB).
  
02/03/16
Marino

Istituzione di sportello fiscale con CAF presso il comune

Come ha già fatto il Comune di Cadeo  FONTE  anche il Comune di Cortemaggiore intende mettere a disposizione gratuitamente uno spazio presso il palazzo comunale da assegnare ai CAF dove verrà allestito uno "sportello fiscale".
Ecco qui la notizia: "Si rende noto che il Comune di Cortemaggiore, intende mettere a disposizione, gratuitamente, uno spazio sito in Cortemaggiore , c/o Palazzo Comunale, Piazza Patrioti n. 8, da assegnare ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF), anche in uso non esclusivo, dove verrà allestito uno "Sportello Fiscale" con apertura dal 21 marzo 2016 al 31 dicembre 2016, nella giornata e orari da concordarsi con l’amministrazione comunale"  FONTE .
  
01/03/16
Marino

PonteVigo

La Giunta regionale ha approvato ieri il progetto di legge per la fusione di Ponte con Vigolzone.
Il progetto di legge verrà ora presentato alla Commissione Assembleare competente che, entro 15gg., lo esaminerà e lo trasmetterà con una relazione all’Assemblea legislativa.
Alla prima riunione, l’Assemblea legislativa esaminerà il testo e delibererà sull’indizione del referendum consultivo. Se viene deliberata l’indizione, l’Assemblea definirà il quesito, l’ambito territoriale e la data del referendum consultivo.
👨 Testa quadra   02/03/16 22:20 ® 1520
Lo stesso giorno, la Giunta regionale ha approvato un altro progetto di fusione. Quello fra Campegine, Gattatico e S.Ilario d'Enza, nel reggiano. Ad unire 22.322 abitanti e 85 kmq di territorio. E che riceverà oltre 19 milioni di contributi nei 15 anni successivi alla sua istituzione. Un confronto coi dati di PonteVigo: 9.136 abitanti, quasi 86 kmq e oltre 9 milioni di contributi (fonte Piacenzasera).
👨 Marino   03/03/16 09:05 ® 1521
Gentile Testa Quadra, quel verbo "riceverà" andrebbe modificato in "potrebbe ricevere". Le cifre indicate sono infatti solo teoriche perché la legge prevede per tale scopo un fondo a RIPARTIZIONE. Questo significa che la cifra indicata è il massimo liquidabile nel tempo a quel determinato comune; ma la cifra reale viene decisa ogni anno dopo la definizione dell'entità del fondo per quell'anno e dopo la ripartizione proporzionale del fondo. I comuni che attualmente beneficiano del contributo sono 28 http://finanzalocale.interno.it/docum/comunicati/com090315all.pdf . Ma le richieste di nuove fusioni sono circa 160 https://it.wikipedia.org/wiki/Fusione_di_comuni_italiani. Sarà sufficiente il fondo che man mano verrà deciso nei prossimi anni per dare tutta la somma annuale ipotizzata a ogni comune fuso? E noi, anziché valutare la convenienza della fusione a prescindere da benefici di entità aleatoria, ci lasceremo abbindolare dallo specchietto luccicante di 10 anni di "enormi" contributi statali (sic), e magari nei primi anni ci indebiteremo in investimenti salvo poi scoprire che il fondo, che già dai prossimi anni probabilmente sarà insufficiente, non solo non verrà aumentato ma verrà ridotto magari per dare 80 euro a qualcuno? Stiamo sereni... Testa Quadra, stiamo sereni... :-) Cerco di ritornare serio: quando ognuno di noi valuterà se esprimere un si oppure no alla fusione, dovrebbe dimenticarsi dei contributi statali. Inoltre bisognerebbe considerare che amministratori incompetenti e non lungimiranti, che si ritrovano un poco di soldi da spendere, potrebbero ipotecare il futuro in investimenti non sostenibili né dal punto di vista finanziario (dato che è probabile che i contributi straordinari man mano si ridurranno), ne dal punto di vista della successiva manutenzione. Non è una scelta facile quella della fusione. E la lentezza con cui si sta avviando la fase partecipativa (che fa a pugni con la fretta che c'è stata per avviare la fusione) non lascia ben sperare relativamente alla consapevolezza che potranno avere i cittadini al momento in cui dovranno esprimere il proprio parere.
👨 Testa quadra   03/03/16 22:16 ® 1532
Ambasciator non porta pena. Io mi sono limitato a riportare la notizia come pubblicata da Piacenzasera, senza esprimere giudizi di merito... Post scriptum. A scanso di equivoci, per chi non lo sapesse, testa quadra è un soprannome dato ai reggiani dai vicini delle province limitrofe...
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29/02/16
Marino

Illuminazione pubblica

Nella delibera di Consiglio n.99 del 30/12/2008 si legge che i punti luce di proprietà Enel sono 477.
Nel PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) approvato con delibera di consiglio 106 del 22-12-2014 si legge che i punti luce di proprietà ENEL Sole sono 498.
Nella determina 38 del 25/02/2016 pubblicata oggi si legge che i punti luce di proprietà ENEL Sole sono 507.
  
28/02/16
Marino

Atto d'accusa di Chiesa al gruppo Copelli

Libertà di oggi pubblica un intervento del Consigliere Chiesa dal titolo: Pontedellolio e la fusione: dove sono finite le idee per "cambiare il futuro"?

Come cittadino, so che il Sindaco resta in carica 5 anni.
Se dopo un 1 anno e mezzo circa, per di più con una scelta politica (fusione con Vigolzone) non prevista nel programma elettorale, il mandato del Sindaco eletto praticamente cessasse, in che modo potrei sentirmi? Tradito? Preso in giro?
Sinceramente, faccio fatica a comprendere la motivazione secondo cui una maggioranza che ha creato tante aspettative alla cittadinanza, promettendo cambiamenti radicali, possa di fatto dichiarare chiusa un'avventura amministrativa ad appena 18 mesi dal suo insediamento.
Dove sono finite le idee e le proposte per "cambiare il futuro", che per anni sono state studiate, approfondite e portate avanti?
Lo chiedo senza polemica, dato che non è nel mio interesse fare il male di Ponte Dell'Olio e, anzi, ci terrei particolarmente a vedere il paese rifiorire.
Sappiamo tutti benissimo che il 2016 sarà un anno di transizione, in cui il nostro Comune non si cimenterà né in impegni importanti, né in decisioni rilevanti, limitandosi appena all'ordinario.
La discussione sul Documento Unico di Programmazione (DUP) è emblematica di ciò: è stato fatto notare che tale atto lascia il tempo che trova e, inoltre, che essendo in corso un processo di fusione conviene non portare avanti investimenti o piani che potrebbero creare complicazioni con l'eventuale nuovo Comune unificato.
Io, però, sono ancora un Consigliere del Comune di Ponte Dell'Olio e, pertanto, intendo continuare a ragionare nella medesima modalità di sempre.
Nell'analisi del DUP, ovviamente, non ho mancato di ribadire questa posizione, siccome non sono ancora in grado di prevedere l'esito della consultazione referendaria (consultiva, non vincolante) e, di conseguenza, ho l'obbligo di ragionare come se il mandato di questa amministrazione scadesse nel 2019.
Non potendo comunque far finta di niente e riconoscendo il percorso di fusione esistente, ritengo tuttavia che non sia corretto lasciar passare un anno intero così, in uno stato di ibernazione totale.
La natalità del paese non incrementa: le famiglie non fanno figli e non si insediano nel territorio. Il numero di attività lavorative diminuisce: non siamo attraenti e non riusciamo a difendere l'esistente. I numeri sono allarmanti e urge agire al più presto. Non siamo alla catastrofe socio-economica, sia chiaro, però maggiore è il tempo che passa e peggio è. Nel periodo storico attuale, farebbe molto comodo essere privi di indebitamento residuo, perché avremmo gli spazi finanziari necessari a mettere in campo una serie di manovre finalizzate alla riduzione della spesa corrente e alla valorizzazione del patrimonio (che non mi stancherò mai di ribadire): completamento palazzetto dello sport, rifacimento piscina comunale, riqualificazione a LED impianto di illuminazione pubblica, efficientamento energetico e termico degli edifici pubblici, rinnovo parco mezzi a tecnologia elettrica, piste ciclabili fotovoltaiche e altro ancora.
Il nostro dovere attuale, conseguentemente, dovrebbe essere quello di portare all'azzeramento il debito in essere nel minore tempo possibile.
I risparmi ottenuti andrebbero successivamente reinvestiti in operazioni strategiche quali: riduzione delle rette dell'asilo nido, diminuzione del cuneo fiscale sulle imprese, contributo pluriennale in conto interessi per i mutui accesi dalle giovani partite IVA e voucher ai disoccupati (spendibili presso i locali esercizi commerciali), ecc.
Niente di tutto questo è stato fatto e nemmeno iniziato.
Sono consapevole di avere una visione diversa rispetto a quella dell'attuale maggioranza, ma l'apertura al dialogo vi è sempre stata, su tutti i temi, senza pregiudizio.
Se si fosse voluto, si sarebbe potuto costruire qualcosa di veramente buono e senza venir meno alle rispettive differenze, divisioni, posizioni o quant'altro.
Ad ogni modo, e lo dico da cittadino prima ancora che da Consigliere di minoranza, è davvero un peccato veder disperdere nel (quasi) nulla la convinzione e la speranza di tantissimi pontolliesi, che alle elezioni del 25 maggio 2014 hanno creduto veramente in un possibile cambiamento, salvo poi rimanerne delusi.
Alessandro Chiesa - Consigliere comunale di Pontedellolio
👨 Ezia   29/02/16 10:05 ® 1512
Alessandro,la delusione è diventato l'unico sentimento permanente, tanto in ambito locale ,quanto in quello nazionale. La colpa è anche nostra quella della mia generazione che a differenza della generazione precedente,è concentrata esclusivamente sul lavoro come mezzo per raggiungere benessere personale,lasciando per strada tanti cadaveri anche i vostri. La nostra classe dirigente e sindacale è stata ben felice di ha profuso a larghe mani questa anestesia; c'è un vecchio e saggio detto: chi semina vento raccoglie tempesta e noi stiamo raccogliendo la tempesta di quel vento.
👨 Alessandro Chiesa   29/02/16 11:05 ® 1513
Carissima Ezia, lei ha sicuramente ragione.
Tuttavia, oggi tocca alla generazione di turno provare a fare qualcosa; e non mi sembra di vedere chissaché per il momento.
Diciamo che Io e i miei contemporanei (quindi non solo coetanei), abbiamo ancora quasi tutto da dimostrare, prima di poter dare giudizi storici.
La mia speranza è che dai momenti difficili attuali nasca una nuova stagione di diffuso ed omogeneo impegno civile e politico.
Naturalmente, fino a quando si spenderà piú tempo per commentare gli oscar di Di Caprio o i risultati calcistici, anziché per informare ed acculturare sé stessi, anche solo leggendo un libro scritto bene (non sembra, ma l'analfabetismo di ritorno è notevole), saranno impossibili cambiamenti in meglio.
Il discorso è molto astratto, me ne rendo conto, e verte su questioni molto più grandi dei singoli individui.
Comunque sia, nulla è immutabile.
Sono dell'idea che con l'esempio che ciascuno può dare (soprattutto nelle piccole cose) si possa sempre iniziare a migliorare.
👨 Ezia   03/03/16 15:34 ® 1523
Alex, sono stuffa di leggere post che parlano solo di fusione ,mentre l'Italia sembra sempre più < una nave sanza nochhiero in gran tempesta, non donna di provincia ,ma bordello >: come mai Dante dopo quasi mille anni è ancora così attuale ?Come consigliere sempre attento ,sul serio non è sarcasmo, hai notato che sui marciapiedi del paese sono ricomparsi gli escrementi dei cani,specialmente in quel breve tratto che va dalla Piazza al parcheggio dietro e obbliga a chi passa tenere gli occhi ben vigili per evitare spiacevoli incontri.
👨 Alessandro Chiesa   03/03/16 16:17 ® 1525
Dante offre una visione molto attuale della nazione (quella frase specifica è ricorrente), così come la Costituzione del '48, nella sua interpretazione autentica, offre le soluzioni alle nostre problematiche macro.
Sono consapevole che parlare della fusione possa stancare, ma in questo momento sto cercando di lavorare nell'ambito dove ho potere di incidere.
Tornerò comunque a discutere di tematiche nazionali più avanti.
Per il momento, credo che il mio compito, in quanto rappresentante, sia quello di agire affinché la cittadinanza pontolliese compia la scelta migliore per sè stessa e per il suo futuro (che non è la fusione con Vigolzone).
Riguardo agli escrementi c'è poco da dire: l'inciviltà c'è sempre stata, ma ad ogni modo bisogna cercare di contrastarla.
Nel tal caso, penso sia fondamentale il rapporto amministrazione-cittadini, in tutti i suoi aspetti (segnalazione, intervento di pulizia, cassonetti con sacchetti e guanti per raccolta, ecc.).
👨 Luca   03/03/16 17:57 ® 1526
Alessandro scusa la franchezza ma la cittadinanza di ponte è maggiorenne e ben capace di decidere cos'e meglio per il suo futuro, che la fusione con vigolzone sia negativa è solo un tuo parere! Tra l'altro con nessuna certificazione di scettro della verità visto che l'organo preposto a tale eventuale convalida è proprio la cittadinanza pontoliese (maggiorenne e capace di decidere e valutare ) che (scusa se te lo ricordo ) non ti ha voluto vedere sedere nei tavoli della maggioranza.....
👨 Marino   03/03/16 20:43 ® 1527
L'organo preposto alla "convalida" non é la cittadinanza pontolliese ma l'Assemblea legislativa regionale. Il referendum é solo consultivo. Lo dispone la legge regionale 24/96, in questa pagina é sinteticamente ben spiegato http://autonomie.regione.emilia-romagna.it/fusioni-di-comuni/approfondimenti/iter-per-la-fusione/iter-legislativo-della-regione-l-r-n-24-96: "L’esito della consultazione referendaria non è vincolante rispetto alla decisione che il legislatore regionale deve assumere in merito al progetto di legge.". Ciò non toglie che il risultato del referendum sia un importante elemento che, si spera, il legislatore terrà in alta considerazione.
👨 Alessandro Chiesa   03/03/16 21:23 ® 1529
Carissimo Luca, chiedo scusa se dal mio pensiero è trapelato un senso di superiorità che non ho mai provato e mai proverò verso i cittadini pontolliesi (a cui mi sono messo al servizio a maggio 2014).
È vero: che la fusione sia negativa è una mia opinione (logicamente la ritengo corretta, fino a smentita oggettiva e inconfutabile).
Magari avessi in mano lo scettro della verità!
Tuttavia, sono mesi che mi informo a riguardo (nel limite delle mie possibilità) e, come per tutte le cose che dico, cerco sempre di portare dati di fatto, numeri e informazioni verificate, così da avvicinarmi il più possibile al quadro corretto della situazione (l'obiettivo è quello).
Non posso che avere rispetto dell'opinione dei pontolliesi e della loro volontà espressa democraticamente, sia essa avversa o favorevole alla mia figura.
Lo dico sinceramente: non avevo la minima esperienza amministrativa e, forse, per me singolo è stato meglio che sia andata così.
Oggi mi sto facendo un'esperienza che spero possa portare qualcosa di positivo al paese.
La decisione sulla fusione è in mano ai pontolliesi? Si e no, e Marino ha sintetizzato ottimamente il perché.
Ad ogni modo, io non ho espresso un voto su determinate proposte per poi veder fare dell'altro (la fusione non era nel programma dell'attuale maggioranza!).
Se lo avessi fatto e oggi mi si chiedesse solo di decidere un nome, sarei su tutte le furie.
Il fatto che ne stiamo discutendo è comunque un bene e fa piacere.
Concludendo, dinanzi a ogni scelta, l'importante è esserne convinti.
Io lo sono della mia, sia essa popolare o meno.
👨 Luca   03/03/16 21:38 ® 1531
Marino, se l'organo che convalida non sono i contribuenti di quel paese allora ancor meno un consigliere, sottolineo (ed è qui a cui mi riferivo), di minoranza può "sentenziare" che la strada intrapresa sia errata. In buona sostanza il mio discorso ( colpa mia che non mi sono spiegato bene) è che in un sistema democratico la sovranità appartiene al popolo che decide sui propri destini, i pontoliesi hanno scelto come proprio sindaco Copelli ed è lui con la sua giunta che devono portare avanti le loro decisioni come espressione della maggioranza del paese, che come ripeto e sottolineo, in un mondo democratico è ciò che conta. Se ciò non accade e a decidere in ultima analisi fosse non la maggioranza ma qualche altra entità tipo la minoranza allora non potremmo più parlare di democrazia, forse neanche più parlare potremmo.... A buon intenditore...
👨 Marco   04/03/16 00:49 ® 1533
L'organo che "convalida" è l'Asssemblea legislativa regionaale, tuttaia ci sarà un referendum consultivo. A mio avviso il vero problema sta nel fatto che la conta del giorno dopo l'Assemblea regionale sommerà i favorevoli ed i contrari di entrmbe i comuni, trattando li stessi come fossero già un'entità unica, invece in quel momento saremo ancora due entità territoriali distinte, che si stanno esprimendo su un argomento decisivo. Potrebbe succedere che la maggioranza dei cittadini pontolliesi esprima un parere contrario alla fusione, ma che non venga tenuto in considerazione per il solo fatto che a Vigolzone una maggioranza più ampia si esprime a favore della fusione. Cosa penserebbe Luca se la maggioranza dei Pontolliesi si esprimesse in un senso ed il giorno dopo fosse adottata la soluzion opposta, perchè a Vigolzone la maggioranza dei cittadini si esprimesse in senso opposto?
Si considererebbe in un paese democratico, a sovranità popolare, o no?
Saluti a tutti.
Marco Boselli
👨 Luca   04/03/16 06:45 ® 1535
Marco , certamente che saremmo in un paese democratico! Senza dubbio! Quelle sono le regole del gioco e vanno rispettate! Non possiamo fare come i bambini che se non vincono non giocano più..... Siamo maggiorenni l'ho scritto prima. I pontoliesi la scelta l'hanno fatta a priori eleggendo l'attuale sindaco che ha intrapreso l'attuale percorso, molto semplice direi, cosa che non ha fatto per esempio san Giorgio, podenzano ecc ecc. Se non s'adotta qualche regola , che va rispettata , non si va nessuna parte ma si genera solo caos! Ognuno vuole fare una cosa diversa. Se nel calcio vuoi usare le mani, puoi fare solo il portiere, non puoi menar il can per l'aia dicendo che tutti hanno il diritto di giocare in attacco e fare gol.... Si chiamano regole del gioco. Buona giornata.
👨 Marino   04/03/16 08:11 ® 1536
Luca: Podenzano ha valutato la fusione con Ponte e con Vigolzone ma ha poi deciso che "fondersi" con questi due paesi non era conveniente http://www.ponteweb.it/index.php?s=1132. L'azione dell'Amministrazione Copelli si è svolta coerentemente al pensiero di Luca. L'amministrazione Copelli, in accordo con l'amministrazione di Vigolzone, il 23 dicembre 2015 ha deciso di chiedere alla Regione di fondere Ponte con Vigolzone. Copelli avrebbe potuto effettuare prima un "referendum consultivo comunale" (così come ammesso dalla legge 24/96), oppure sviluppare un percorso partecipativo, ma ha deciso invece di confrontarsi solo con il proprio gruppo consiliare. Scelta legittima. Ora, dopo aver consultato i cittadini, solo la Regione può scegliere se perfezionare la fusione o se cassare la richiesta. Quindi tutto ciò che che è stato detto e che sarà detto dal 23 dicembre in poi è solo teso a far arrivare alla Regione un messaggio concorde o non concorde con la decisione legittima di Copelli. E penso che anche tu Luca concorderai che è legittimo che ogni cittadino esprima il proprio parere in merito, così come sta facendo chi scrive su PonteWeb, tu compreso.
👨 Marino   04/03/16 08:17 ® 1537
Concordo con lo spunto di riflessione di Marco. Premesso che ora è solo la Regione sovrana sulla decisione per la fusione, e che i parametri per la sua scelta non sono normati dal legislatore, occorre rilevare che essa finora ha fatto scelte rispettose del risultato globale dei referendum, ma in alcuni casi non rispettose delle indicazioni fornite dalle singole comunità (http://www.ponteweb.it/index.php?s=1109) che, fino a prova contraria, fino a fusione decretata, dovrebbero essere sovrane sul proprio territorio. Ciò non toglie che ogni decisione prenderà l'Assemblea regionale, sarà legittima. E' però ragionevole penare che il problema non si porrà in quanto il risultato referendario dovrebbe essere un 6 a zero: tutti i nostri consiglieri comunali, tranne Chiesa, hanno votato a favore del progetto di fusione.
👨 John Connor   04/03/16 08:23 ® 1538
D'accordissimo con Luca!
Se accettiamo le regole di una democrazia rappresentativa occorre accettare che chi ci rappresenta decida, nei limiti dei propri poteri costituzionali, autonomamente, senza dover fare passaggi referendari se non quando previsto dalla legge. Diversamente sarebbe impossibile governare e prendere decisioni in tempi ragionevoli.
👨 Alessandro Chiesa   04/03/16 10:36 ® 1540
Mi si consenta di ribadire un'ulteriore volta che i pontolliesi non hanno votato la lista Copelli per la fusione, che non era nel programma, ma per una serie di altre cose.
Le regole del gioco prevedono pure che si rispetti il programma elettorale (se no su quale base si vota un amministratore, a parte la persona?).
Sempre per via della democrazia, il ruolo di controllo delle minoranze deve esserci ed è giusto che ci sia; anche perché una maggioranza non può fare ciò che le pare e piace solo perché legittimata da un voto.
Se mi candido con delle proposte e vengo eletto, porto avanti quelle.
Nel caso cambiassi idea e volessi stravolgere tutto, dovrei fare una cosa molto semplice: dimettermi, ripresentarmi con un programma nuovo e, se mi votano, attuarlo.
La considero una forma di rispetto verso i cittadini.
Su questo credo che non si possa essere in disaccordo.
👨 John Connor   04/03/16 14:08 ® 1542
Si certo come no!
Ogni qual volta che si manifesta una possibilità di fare qualcosa che non era previsto nel programma elettorale l'amministrazione in carica si dimette e si va a nuove elezioni!
Certamente gioverebbe alla stabilità ed alla governabilità.
Ma per piacere...
👨 Alessandro Chiesa   04/03/16 14:43 ® 1547
La fusione era una possibilità di cui si vociferava già da molto prima della campagna elettorale (è un dato innegabile!).
Se un gruppo di persone che ha affermato di aver lavorato alcuni anni a un programma amministrativo ha deciso di non inserirla fra i punti, significa che essi non hanno ritenuto opportuno proporla ai cittadini e che hanno preferito sottoporre all'elettorato altro materiale.
Non si tratta di aggiustare una buca o di questioni ordinarie, ma di qualcosa di ben più grande e incisivo per il paese (o sbaglio?).
Il programma elettorale non è un codice immutabile, ma non può nemmeno diventare carta straccia dopo appena un anno e mezzo dall'elezione.
Oltretutto, fondersi non è assolutamente un obbligo, bensì una mera scelta politica.
Il che, a mio parere, rafforza ulteriormente quanto appena detto.
👨 Giovanni Alberoni   04/03/16 16:17 ® 1548
Si può essere contrari alle scelte della maggioranza ma con motivazioni valide o ritenute tali da chi non le condivide. Si possono pure disapprovare e stigmatizzare eventuali incoerenze dell’Amministrazione, con i programmi presentati, ma non si può affermare che le azioni sin qui intraprese dalla maggioranza siano illecite o antidemocratiche.
Le vere regole del gioco, infatti, prevedono che un’Amministrazione legalmente insediata e votata dalla maggioranza dei cittadini possa intraprendere, nell’arco del suo mandato, azioni non previste e possa cogliere eventuali nuove opportunità anche se queste non compaiono nel programma pre-elettorale.
Dovrebbe essere chiaro a tutti che in sede di voto i cittadini scelgono e delegano le persone, non i programmi. Se così non fosse non avrebbe senso votare gli amministratori, basterebbe riportare i vari programmi sulle schede elettorali e, a scrutinio ultimato, affidare ai funzionari comunali il compito di attuare alla lettera il programma che dovesse ottenere il maggior numero di preferenze.
Piaccia o no, le regole democratiche funzionano in altro modo.
👨 Alessandro Chiesa   04/03/16 16:42 ® 1549
Ciao Gianni, nessuno afferma che le decisioni della maggioranza siano illegali (mai nemmeno pensato!).
Le motivazioni che fornisco sono quelle che scrivo da tempo e se esse siano valide o meno non compete a me dirlo, ma a chi le esamina, legge, dibatte, ecc.
Io trovo insolito che mi si dica come si votino (solo) le persone e non i programmi, ammettendo implicitamente che il vincitore delle elezioni sia libero di fare qualunque cosa gli venga in mente, indipendentemente da ciò che ha dichiarato di voler attuare ante-voto.
Aboliamo i programmi elettorali allora, per tanto così (ma cosa conta di un politico se non le sue idee?).
Comunque sia, se tale discorso lo facciamo valere nel locale, non comprendo la rabbia riversata verso l'ambito nazionale nel momento in cui un parlamentare o un ministro facciano l'opposto di quanto proposto agli elettori.
O i programmi valgono per tutti, oppure non valgono per nessuno.
👨 Luca   04/03/16 18:57 ® 1551
A sto punto rimane solo d'augurarvi la buona serata.....😊 😊 😊 a tutti.
👨 Marco   04/03/16 19:39 ® 1552
Mi pare di cogliere lo spostamento del dibattito sull'eventuale corrispondenza del processo di fusione al programma presentato dalla lista vincitrice le ultime elezioni. Tengo a precisare che non è il mio caso, per quanto mi concerne non credo si debba presentare programmi kilometrici e qualora emergano situazioni, opportunità, novità ecc, l'Amministrazione qualsiasi essa sia debba cercare di coglierne i migliori frutti. Per inciso io propendo per una democrazia delegata, piuttosto che per una diretta, non mi scandalizzo quindi per la libertà dei singoli eletti, credo la cittaadinanza, locale e nazionale, sia matura per poter valutare l'operato di ciascuno degli eletti. Nello specifico, siamo in presenza di un legislatore che ha previsto un referendum, purtroppo solo consultivo, e quindi non sono io elettore/cittadino a chiedere qualcosa (abrogazione, modifica ecc.) sono le "Istituzioni" che mi chiedono di esprimermi su una loro iniziativa, proprio perchè si tratta di "iniziativa epocale". Dal momento che mi chiedi di esprimermi allora devi considerarmi, diversamente mi sento, per così dire preso in giro. Non sto affermando nessuna illegittimità in atti da parte di nessuno, sto solo dicendo chiaramente che se la mia Amministrazione (ad Ottobre sarà ancora quella di Ponte dell'Olio) decidesse diversamente dall'esito referendario che il legilatore aha previsto sarebbe politicamente delegittimata. Io non credo voglia correre questo rischio, penso quindi si farà promotrice di una partecipazione aassoluta, affinchè tutti i nostri concittadni possano esprimensi consapevolmente su quellla che è la loro iniziativa, ossia il rogetto di fusione con Vigolzone. Saluti a tutti
Marco Boselli
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25/02/16
Marino

PonteVigo: come è andata nelle fusioni già fatte?

Le prime fusioni avvenute in Emilia Romagna sono state:
Valsamoggia (BO): fusione di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno
Sissa Trecasali (PR): fusione di Sissa e Trecasali
Fiscaglia (FE): fusione di Massa Fiscaglia, Migliarino e Migliaro.
Come sono le spese correnti "prima" (2012) e "dopo" (2014)?
Valsamoggia: comuni singoli € 25.376; comuni fusi € 21.797 = -14%
Sissa Trecasali: comuni singoli € 7.607; comuni fusi € 7.045 = -7%
Fiscaglia : comuni singoli € 7.397; comuni fusi € 6.530 = -12%
 NB: somma spese correnti nei due periodi  FONTE  (migliaia) 
  
25/02/16
Marino

PonteVigo: Un giorno mi dirai... che ridurremo le spese...

Un giorno ti dirò, che con l'unione dei comuni ridurremo le spese,
e tu riderai, riderai, tu riderai di me.
Un giorno ti dirò, che con la fusione dei comuni ridurremo le spese,
e tu riderai, riderai, tu riderai di me.


L'Unione dei comuni di: Carpaneto, Gropparello, Podenzano, San Giorgio e Vigolzone ha già vari anni di vita. Ho provato a sommare le spese correnti di questi comuni "prima" (2007) e "dopo" (2014) la loro Unione e ho confrontato la variazione con quella avvenuta nel nostro comune nello stesso periodo. Ecco i risultati (migliaia).
Unione: 2007 € 13.857; 2014 € 17.242 = +24%
Ponte - 2007 € 2.679 - 2014 € 2.999 = +12%
Fonte dati  FONTE .
Ne abbiamo parlato anche qui  FONTE .
👨 Antoine   25/02/16 23:06 ® 1497
Un'altra canzone potrebbe essere: se fai la fusione ti tirano le pietre, se fai l'unione ti tirano le pietre, qualunque cosa fai sempre pietre prenderai.
👨 Andrea M.   26/02/16 05:47 ® 1502
Magari si potrebbe scorporare il tasso di inflazione e inoltre occorre considerare che a certi bandi e alcune sovvenzioni sono state prese proprio perchè in Unione. Il Comune singolo non avrebbe avuto la forza di parteciparvi. Penso alla polizia municipale e altro
👨 Marino   26/02/16 10:42 ® 1505
Nel bilancio di previsione 2014 dell'Unione leggo: Spese correnti circa € 1.900.000; trasferimenti dai comuni circa € 1.200.000. Alla cifra di spese correnti riferite ai singoli comuni (sopra esposta) di € 17.000.000 andrebbero quindi aggiunti ulteriori € 700.000 arrivando a +28%. Se io fossi un residente a Vigolzone, Carpaneto, ecc. qualche domanda me la porrei, non tanto per il costo attuale pro capite della spesa corrente (604 per i residenti nell'Unione, 624 a Ponte), ma per il fatto che probabilmente, se i comuni avessero gestito meglio l'Unione, il costo pro capite avrebbe potuto essere di parecchio inferiore all'attuale 604. Questa è un'opinione basata solo sui numeri. Sono infatti consapevole che a un maggior valore di spese correnti potrebbe corrispondere un pari miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi. Però, è opportuno che mi defili da questi argomenti "esterni" perché questa valutazione deve essere fatta da chi vive quel territorio. Già faccio fatica a star dietro a quel che succede a Ponte :-) ... PS: la variazione dell'indice dei prezzi 2007-2014 è 14.6%.
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25/02/16
Piera Reboli

L'ipotesi progettuale della Minoranza è sempre stata chiara

Al di là di qualsiasi, peraltro sempre inutile, intento polemico, mi sento obbligata a rispondere al Sindaco Copelli e alla Maggioranza, che firmano una replica alla lettera della Minoranza sulla ricostruzione della Scuola Media di Ponte. Purtroppo la loro risposta dà perfettamente ragione alle nostre critiche e preoccupazioni. Abbiamo da sempre ritenuto indispensabile rispondere con tempestività al problema del sovraffollamento che si è creato nella scuola elementare a seguito della chiusura della Scuola Media. La proposta era di costruire un ampliamento , costituito dagli spazi da dedicare alla scuola media e da una grande palestra multi funzionale, collegato con l' attuale scuola elementare. Tale ipotesi si fondava su due presupposti fondamentali:
1) - l'edificio delle Medie, notoriamente fragile e costruito con criteri superati, potrà riservare molte sorprese in fase di realizzazione e costituirà una fonte di spese particolarmente significative per la gestione;
2) - il numero dei bambini frequentanti a Ponte è in costante decremento; riguardo a ciò si ricorda che la prima elementare, che inizierà' nel settembre 2016, vedrà la presenza di 35 bambini (due classi piccole!).
E' superata la logica di pensare alla realizzazione dell'opera senza pensare alla sostenibilità futura. L'intervento strutturale si fa una volta, ma purtroppo la gestione va garantita tutti gli anni e il Comune di Ponte dovrà garantire di scaldare, pulire, illuminare due scuole con i relativi spazi comuni (palestre, mense, segreterie, laboratori, ecc.), mentre la soluzione dell'ampliamento avrebbe consentito di utilizzare a pieno le elementari (che di recente sono state oggetto di parziale ristrutturazione) e di costituire di fatto il polo scolastico con costi gestionali sicuramente contenuti.
Il gruppo consiliare che rappresento ha esplicitato questa proposta già dall' ottobre del 2014 ( FONTE   FONTE ) in un interpellanza consiliare ed è stata ripresa più volte e in più sedi da entrambi i gruppi di minoranza senza la minima considerazione da parte della maggioranza. Stupisce che proprio il Sindaco Copelli, che ha fatto della trasparenza e della partecipazione la bandiera della sua campagna elettorale, abbia fatto tale scelta strategica (senz'altro l'unica per i prossimi anni di tale entità) senza averla condivisa nè con la cittadinanza nè con la minoranza.
Alle domande, peraltro poste con tono di sfida dalla maggioranza (Sarebbero in grado i nostri consiglieri di minoranza di quantificare i doppi costi di gestione e gli eventuali risparmi che si produrrebbero grazie al plesso unico? Che dimensioni dovrebbe avere l'ampliamento del fabbricato di via Rocca? Quali sarebbero i costi di questo ampliamento? ecc.), si rimane quantomeno stupiti e increduli perché l' ipotesi progettuale della minoranza è sempre stata chiara: costruzione di un plesso capace di contenere le classi della scuola media ( perciò molto limitato visto il numero degli alunni ) con annessa palestra, che potesse rappresentare anche una risposta ai bisogni di spazio collettivo, di cui Ponte è rimasto completamente deprivato dopo la distruzione del Cinema Astra.
A fronte di due alternative possibili era doveroso che la maggioranza (e non certo la minoranza!) preparasse attraverso gli uffici comunali preposti le stime economiche relative alla realizzazione di entrambe le ipotesi progettuali e le relative ipotesi di sostenibilità gestionale per permettere, anche con il contributo della collettività, una scelta consapevole.
In sintesi: temiamo fortemente che questo intervento produca un grande contenitore che nel tempo possa rimanere sottoutilizzato o che per necessità di accorpare le due scuole si arrivi allo svuotamento del fabbricato delle elementari.
E’ giusto che la minoranza proponga, e lo ha fatto con interpellanze presentate al Consiglio e anche attraverso colloqui diretti con la maggioranza, ma tali proposte non sono state minimamente considerate, tanto da indurci a lasciare traccia scritta del nostro dissenso.
Piera Reboli

 NdR: L'intervento della Minoranza è qui  FONTE ; la replica della Maggioranza è qui  FONTE  
👨 Amleto   25/02/16 17:16 ® 1495
Chissà se la vendita e la conseguente distruzione del cinema Astra sono stati la scelta giusta per il nostro paese...
👨 Luca   25/02/16 17:45 ® 1496
Gent.ma sig.ra Reboli ma mai s'è chiesta come mai a ponte ci sono sempre meno bambini?? Forse perché il paese offre poco per loro e quindi i giovani genitori scelgono altre allocazioni? Dove ci sono più servizi per loro? Glielo dico da imprenditore, se inizio a scommettere e programmare i miei investimenti con una visione di riduzione di fatturato fallisco in un mese! Gli investimenti si fanno per far si che il fatturato aumenti o quanto meno tenga, sa cosa le dico? Per un comune il fatturato è rappresentato dalla popolazione e quello più redditizio dai giovani!!!!!! Un buon imprenditore/sindaco deve investire in ciò che più gli rende sposando la visione di un incremento di lavoro(bambini) non nella sua riduzione!!!!!!!! Per non spendere facciamo andare i ragazzi a scuola a vigolzone così poi vedremo che sviluppo che avrà ponte......
👩 Giovanna   25/02/16 23:04 ® 1498
Ma per piacere ...i sindaci imprenditori stile anni '80....sono passati di moda dopo il 1992....ricordate "tangentopoli"? Un territorio diventa attraente per i suoi cittadini, e non solo, se punta alla QUALITÀ' dei servizi e non solo alla quantitá..... Un plesso scolastico che accoglie sia le elementari sia le medie con spazi (come palestra) da utilizzare anche fuori dall'orario di scuola: questa é una bella risposta alle esigenze delle famiglie e del paese. Ricostruire la media di fianco alle elementari non solo risponde alle comodità delle famiglie con figli di diverse età ma a criteri di logica, di economicità e di buon senso. Se le medie sono state chiuse per problemi di sismicità, ricostruirle nello stesso sito, quando ci sarebbe l'alternativa, non mi sembra molto lungimirante.... Attivare altri servizi per i bambini e i ragazzi (per esempio il tempo pieno alle elementari) secondo me convincerebbe molte famiglie a non emigrare, a restare a vivere a Ponte, a crescere qui i propri figli e costruire il futuro anche di Pontedell'Olio.
👨 Alessandro Chiesa   26/02/16 03:27 ® 1499
Sig. Luca, grazie per essere intervenuto.
Il suo ragionamento è interessante e merita una riflessione.
Cerco di rispondere, per quel che è il mio modo di vedere.
Lei ha ragione quando dice che gli investimenti si fanno con una prospettiva di crescita, però sono dell'idea che la logica applicabile all'imprenditoria privata sia diversa da quella utilizzabile per il settore pubblico.
Mi spiego meglio.
Il binomio "fatturato:impresa = popolazione:Comune" può anche reggere, ma sicuramente non possiamo paragonare un oggetto materiale, ossia il denaro, con un fattore umano, ovvero le persone.
Se sul fatturato è possibile avere risultati in tempi medio-brevi, sulla questione demorafica ciò non avviene.
Il compito di un'amministrazioe, a mio modesto parere, deve essere quello di creare le condizioni di base affinché una comunità possa essere accogliente e ricettiva, sia per le famiglie che per le attività lavorative.
Tuttavia, se è giusto dire di investire per puntare a crescere, è altrettanto sensato affermare, secondo me, che serve osservare e comprendere le evoluzioni sociali nel corso del tempo, adeguandosi ad esse.
Sarebbe folle pensare di ottenere risultati considerevoli dall'oggi al domani, per cui dobbiamo ragionare attentamente su ogni nostra azione (ora come ora, a Ponte Dell'Olio non avrebbe senso costruire case nuove, ad esempio).
Noi riteniamo che un polo scolastico unico e dotato di tutti gli appositi servizi possa essere un buon punto di partenza.
Da solo, ovviamente, è insufficiente, dato che il fenomeno che stiamo vivendo, per essere invertito, ha bisogno di un combinato di diversi fattori.
Rette dell'asilo nido più basse, minore pressione fiscale sulle imprese per attirarne di nuove e aumentare l'occupazione, strutture sportive complete e affitti agevolati per le giovani coppie (l'elenco è lungo) sono tutte misure che insieme possono portare riscontri concreti.
Senza alcuna intenzione di spaventare o sfiduciare chi legge, sono dell'idea che siano necessari almeno 10 anni per ricominciare a vedere numeri veramente positivi.
Fermo restando, naturalmente, l'effettuazione di una serie di investimenti strategici, di cui ho avuto già modo di discutere in passato (e che finora non ho minimamente intravisto).
Attendo sua risposta con piacere.
👨 Alessandro Chiesa   26/02/16 03:41 ® 1500
Il commento della Sig.ra Giovanna mi trova pienamente d'accordo.
👨 Luca   26/02/16 08:46 ® 1503
Alessandro, permettimi il tu visto che sei cosi giovane, anch'io considero estremamente sensato il tuo ragionamento , voglio solo attirare l'attenzione sulla tua previsione, molto realistica, dei tempi per registrare l'inversione di tendenza (10 anni.....). Conclusione?? NON C'È TEMPO DA PERDERE visto che su quell'intervento abbiamo già perso 4 anni. Ora per favore non dirmi che voi ci siete solo da 1 anno o che non potete farvi carico degli errori delle amm.ni precedenti, ti prego non abbassarti a tale livello. Con stima ti saluto.
👨 K.l.   26/02/16 10:17 ® 1504
Sono pienamente d'accordo con l'intervento di Giovanna. Ponte ha bisogno di più servizi per le famiglie e di attirare abitanti attraverso nuovi posti di lavoro. Mi chiedo: come mai non si è cercato di coinvolgere la popolazione in queste decisioni? O forse è stato fatto e non ce ne siamo accorti?
👨 Alessandro Chiesa   26/02/16 11:06 ® 1506
Nessuna problema per il "tu" (anzi, meglio!)
È vero che non c'è tempo da perdere (concetto secondo me diverso dal "fate presto") e lo è altrettanto il fatto che non si possa continuare a mascherare le proprie responsabilità richiamando gli errori del passato.
Sulla scuola, in questo momento, abbiamo perso due mesi solo a causa della Centrale Unica di Committenza della Provincia (da cui spero ci staccheremo il prima possibile!).
E temo che vada ancora per le lunghe.
Oltretutto, mi si consenta di dirlo perché lo reputo rilevante, l'aver bandito una sponsorizzazione da 6000 euro per la realizzazione di un progetto definitivo ed uno esecutivo credo abbia contribuito indirettamemte al rallentamento del tutto, costringendoci a ricommissionare il progetto esecutivo, in quanto quello consegnatoci "non risponde alle esigenze dell'amministrazione e non può essere impiegato nei lavori" (e via dell'altro tempo per rifarlo!).
In più, crediamo che il tempo impiegato per gli studi e le perizie sia stato anch'esso gestito male, non essendo stato sfruttato per un contemporaneo approfondimento dell'alternativa (ampliamento fabbricato Scuole elementari).
Concludendo, sicuramente si poteva fare meglio (compresi noi della minoranza).
Dispiace perché probabilmente questa amministrazione cesserà il mandato prima di avere un edificio agibile.
Dispiace soprattutto per bambini e ragazzi, che da diversi anni attendono.
La saluto e le auguro una buona giornata!
👨 Salomone   27/02/16 23:09 ® 1508
Quest'anno saremo chiamati a votare su tre referendum (trivellazioni petrolifere, riforma costituzionale, fusione con Vigolzone). In tre date diverse, tanto per non badare a spese... Visto il (bel) dibattito creatosi nei commenti precedenti, si potrebbe aggiungerne un quarto: la scuola di Ponte. Ma si sa che le cose giuste in Italia sono difficili da realizzare...
👨 Mattiapascal   01/03/16 22:59 ® 1517
Io non ho fiducia nei sondaggi online (vincono i più organizzati). Però visto che l'argomento appassiona, Marino potrebbe lanciarne uno chiedendo ai pontolliesi cosa preferirebbero per la scuola (uno o due edifici? presso le elementari o le medie?). Anche se le decisioni ormai sono prese e sarebbe quindi una consultazione solo di pura testimonianza...
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24/02/16
Marino

Società Operaia di Mutuo Soccorso

E' stato definito in questi giorni il nuovo Direttivo della Società Operaia di Mutuo Soccorso:
- Presidente: Giuseppe Gazzola
- Vice Presidente: Giovanni Michelotti
- Segretario: Elena Libé
- Tesoriere: Alessandra Fioretto
- Consiglieri: Claudio Lisetti, Vincenzo Carini, Tiziana Gaeta, Bruno Soavi e Lodovico Volpari.
La rifondazione di questa storica associazione, che di fatto si è fusa con il Circolo Anziani, è stata sostenuta dall'Amministrazione Copelli "per dare nuovo impulso e nuova linfa vitale a questa storica società, in modo che possa portare avanti nuove proposte sociali e culturali per la nostra comunità".
Mi auguro che il nuovo direttivo vorrà rendere pubblici, online:
- lo statuto
- le relazioni annuali sui bilanci consuntivi e preventivi
- i bilanci consuntivi e preventivi.
👨 Matisse   12/03/16 23:12 ® 1613
Esauriti i posti per la gita del 14 aprile a Torino (almeno così si legge sul manifesto esposto in bacheca sotto il voltone dell'ex municipio). A occhio, viste le sue numerose iniziative, la (ri)nascita della Società Operaia - Circolo Anziani è la cosa più positiva (l'unica?) accaduta in paese negli ultimi tempi...
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