Al di là di qualsiasi, peraltro sempre inutile, intento polemico, mi sento obbligata a rispondere al Sindaco Copelli e alla Maggioranza, che firmano una replica alla lettera della Minoranza sulla ricostruzione della Scuola Media di Ponte. Purtroppo la loro risposta dà perfettamente ragione alle nostre critiche e preoccupazioni. Abbiamo da sempre ritenuto indispensabile rispondere con tempestività al problema del sovraffollamento che si è creato nella scuola elementare a seguito della chiusura della Scuola Media. La proposta era di costruire un ampliamento , costituito dagli spazi da dedicare alla scuola media e da una grande palestra multi funzionale, collegato con l' attuale scuola elementare. Tale ipotesi si fondava su due presupposti fondamentali:
1) - l'edificio delle Medie, notoriamente fragile e costruito con criteri superati, potrà riservare molte sorprese in fase di realizzazione e costituirà una fonte di spese particolarmente significative per la gestione;
2) - il numero dei bambini frequentanti a Ponte è in costante decremento; riguardo a ciò si ricorda che la prima elementare, che inizierà' nel settembre 2016, vedrà la presenza di 35 bambini (due classi piccole!).
E' superata la logica di pensare alla realizzazione dell'opera senza pensare alla sostenibilità futura. L'intervento strutturale si fa una volta, ma purtroppo la gestione va garantita tutti gli anni e il Comune di Ponte dovrà garantire di scaldare, pulire, illuminare due scuole con i relativi spazi comuni (palestre, mense, segreterie, laboratori, ecc.), mentre la soluzione dell'ampliamento avrebbe consentito di utilizzare a pieno le elementari (che di recente sono state oggetto di parziale ristrutturazione) e di costituire di fatto il polo scolastico con costi gestionali sicuramente contenuti.
Il gruppo consiliare che rappresento ha esplicitato questa proposta già dall' ottobre del 2014 (
FONTE FONTE ) in un interpellanza consiliare ed è stata ripresa più volte e in più sedi da entrambi i gruppi di minoranza senza la minima considerazione da parte della maggioranza. Stupisce che proprio il Sindaco Copelli, che ha fatto della trasparenza e della partecipazione la bandiera della sua campagna elettorale, abbia fatto tale scelta strategica (senz'altro l'unica per i prossimi anni di tale entità) senza averla condivisa nè con la cittadinanza nè con la minoranza.
Alle domande, peraltro poste con tono di sfida dalla maggioranza (
Sarebbero in grado i nostri consiglieri di minoranza di quantificare i doppi costi di gestione e gli eventuali risparmi che si produrrebbero grazie al plesso unico? Che dimensioni dovrebbe avere l'ampliamento del fabbricato di via Rocca? Quali sarebbero i costi di questo ampliamento? ecc.), si rimane quantomeno stupiti e increduli perché l' ipotesi progettuale della minoranza è sempre stata chiara: costruzione di un plesso capace di contenere le classi della scuola media ( perciò molto limitato visto il numero degli alunni ) con annessa palestra, che potesse rappresentare anche una risposta ai bisogni di spazio collettivo, di cui Ponte è rimasto completamente deprivato dopo la distruzione del Cinema Astra.
A fronte di due alternative possibili era doveroso che la maggioranza (e non certo la minoranza!) preparasse attraverso gli uffici comunali preposti le stime economiche relative alla realizzazione di entrambe le ipotesi progettuali e le relative ipotesi di sostenibilità gestionale per permettere, anche con il contributo della collettività, una scelta consapevole.
In sintesi: temiamo fortemente che questo intervento produca un grande contenitore che nel tempo possa rimanere sottoutilizzato o che per necessità di accorpare le due scuole si arrivi allo svuotamento del fabbricato delle elementari.
E’ giusto che la minoranza proponga, e lo ha fatto con interpellanze presentate al Consiglio e anche attraverso colloqui diretti con la maggioranza, ma tali proposte non sono state minimamente considerate, tanto da indurci a lasciare traccia scritta del nostro dissenso.
Piera Reboli
NdR: L'intervento della Minoranza è qui FONTE ; la replica della Maggioranza è qui FONTE
Il suo ragionamento è interessante e merita una riflessione.
Cerco di rispondere, per quel che è il mio modo di vedere.
Lei ha ragione quando dice che gli investimenti si fanno con una prospettiva di crescita, però sono dell'idea che la logica applicabile all'imprenditoria privata sia diversa da quella utilizzabile per il settore pubblico.
Mi spiego meglio.
Il binomio "fatturato:impresa = popolazione:Comune" può anche reggere, ma sicuramente non possiamo paragonare un oggetto materiale, ossia il denaro, con un fattore umano, ovvero le persone.
Se sul fatturato è possibile avere risultati in tempi medio-brevi, sulla questione demorafica ciò non avviene.
Il compito di un'amministrazioe, a mio modesto parere, deve essere quello di creare le condizioni di base affinché una comunità possa essere accogliente e ricettiva, sia per le famiglie che per le attività lavorative.
Tuttavia, se è giusto dire di investire per puntare a crescere, è altrettanto sensato affermare, secondo me, che serve osservare e comprendere le evoluzioni sociali nel corso del tempo, adeguandosi ad esse.
Sarebbe folle pensare di ottenere risultati considerevoli dall'oggi al domani, per cui dobbiamo ragionare attentamente su ogni nostra azione (ora come ora, a Ponte Dell'Olio non avrebbe senso costruire case nuove, ad esempio).
Noi riteniamo che un polo scolastico unico e dotato di tutti gli appositi servizi possa essere un buon punto di partenza.
Da solo, ovviamente, è insufficiente, dato che il fenomeno che stiamo vivendo, per essere invertito, ha bisogno di un combinato di diversi fattori.
Rette dell'asilo nido più basse, minore pressione fiscale sulle imprese per attirarne di nuove e aumentare l'occupazione, strutture sportive complete e affitti agevolati per le giovani coppie (l'elenco è lungo) sono tutte misure che insieme possono portare riscontri concreti.
Senza alcuna intenzione di spaventare o sfiduciare chi legge, sono dell'idea che siano necessari almeno 10 anni per ricominciare a vedere numeri veramente positivi.
Fermo restando, naturalmente, l'effettuazione di una serie di investimenti strategici, di cui ho avuto già modo di discutere in passato (e che finora non ho minimamente intravisto).
Attendo sua risposta con piacere.
È vero che non c'è tempo da perdere (concetto secondo me diverso dal "fate presto") e lo è altrettanto il fatto che non si possa continuare a mascherare le proprie responsabilità richiamando gli errori del passato.
Sulla scuola, in questo momento, abbiamo perso due mesi solo a causa della Centrale Unica di Committenza della Provincia (da cui spero ci staccheremo il prima possibile!).
E temo che vada ancora per le lunghe.
Oltretutto, mi si consenta di dirlo perché lo reputo rilevante, l'aver bandito una sponsorizzazione da 6000 euro per la realizzazione di un progetto definitivo ed uno esecutivo credo abbia contribuito indirettamemte al rallentamento del tutto, costringendoci a ricommissionare il progetto esecutivo, in quanto quello consegnatoci "non risponde alle esigenze dell'amministrazione e non può essere impiegato nei lavori" (e via dell'altro tempo per rifarlo!).
In più, crediamo che il tempo impiegato per gli studi e le perizie sia stato anch'esso gestito male, non essendo stato sfruttato per un contemporaneo approfondimento dell'alternativa (ampliamento fabbricato Scuole elementari).
Concludendo, sicuramente si poteva fare meglio (compresi noi della minoranza).
Dispiace perché probabilmente questa amministrazione cesserà il mandato prima di avere un edificio agibile.
Dispiace soprattutto per bambini e ragazzi, che da diversi anni attendono.
La saluto e le auguro una buona giornata!