Ponte dell'Olio

29/01/16
MattiaPascal

Anagrafe e censimento: quando la matematica è un'opinione

Dove sono finiti gli oltre 500mila italiani cancellati dalle anagrafi in seguito al censimento del 2011? Mezzo milione di cittadini che per la burocrazia non esistono più: una città grande come Genova sparita.
Nella foto che l'Istat ha scattato al Paese nel 2011 sono stati contati 59.433.744 italiani. Tre milioni in meno di quelli che risultavano ai Comuni. Per capire dove si fossero nascosti è iniziato un lungo lavoro di confronto dei dati e di verifiche incrociate. E alla fine 500mila persone sono state rimosse dagli elenchi anagrafici.
Sono tre le ragioni che hanno fatto sì che i conti non tornassero. Molte persone non hanno risposto al censimento (circa 2,4 milioni); altre lo hanno fatto ma risultavano sconosciute agli uffici (circa 700mila). Poi c'è il caso - minimo - di altri centomila italiani che risultavano iscritti contemporaneamente nelle liste di due o più Comuni. La discrepanza dei dati comunali con i censimenti italiani è una costante storica da quasi un secolo e la revisione delle anagrafi è un obbligo di legge. Ma è sui dati del 2011, che prevedevano la possibilità di compilare i moduli online, che per la prima volta si è potuto fare un lavoro capillare e meticoloso.
Appurate le divergenze, ogni Comune ha continuato a cercare i cittadini che sfuggivano ai conteggi, prima di cancellarli definitivamente.
All'appello mancano soprattutto gli stranieri (68.5%) ma c'è anche una quota considerevole di italiani, dei quali molti sono anziani e ultracentenari, di cui si sono perse le tracce e non si sa dove siano finiti.

(così scrive Paola Italiano su "La Stampa" di oggi)
👨 Marino   30/01/16 15:16 ® 1433
Appurate le divergenze, ogni Comune ha continuato a cercare i cittadini che sfuggivano ai conteggi, prima di cancellarli definitivamente. Teniamo in evidenza questa frase. Poi premettiamo che il nostro comune ha un servizio Anagrafe attento e scrupoloso. Poi consideriamo che il lavoro di aggiornamento è un'attività pressoché giornaliera dell'Ufficio Anagrafe. Poi ancora consideriamo che il braccio operativo dell'Anagrafe per le verifiche sul territorio è la Polizia Municipale. Poi consideriamo il fatto che la Polizia Municipale, a Ponte, è un'entità da anni pressoché estinta. Bene... ora è facile capire molte cose...
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29/01/16
Marino

Rifiuti: Podenzano dimezza i rifiuti indifferenziati

Su Libertà di oggi il Sindaco di Podenzano ringrazia i propri concittadini perché "i dati della raccolta dei rifiuti indifferenziati di novembre e dicembre, i due mesi di prova prima dell'avvio della tariffazione puntuale, dicono che l'indifferenziato è quasi dimezzato: un abbattimento del 48%, grazie all'attenzione dei nostri concittadini".

Ed io ringrazio il Sindaco di Podenzano e tutta l'Amministrazione podenzanese per l'attenzione e l'impegno profuso relativamente ai rifiuti.
Un impegno grazie al quale, già oggi, i podenzanesi pagano circa la metà di TARI rispetto ai pontolliesi.

Ecco i dati ripresi dal "Rapporto CISL" del 18/06/2015  FONTE  (pag.27):
TARI pagata nel 2014 da una famiglia di tre componenti che vive in un appartamento di 120mq:
- a Podenzano 151 €
- a Ponte 292 € -------> quasi il doppio!
E da quest'anno, visto i miglioramenti segnalati oggi da Libertà, il divario è destinato ad aumentare?
👨 Andrea M   29/01/16 18:31 ® 1430
A Podenzano una famiglia media di 3 persone se rientra nelle svuotature minime pagherà 11 euro in meno in bolletta. Previsione a cura dell'Amministrazione Comunale
👨 Cassandra   29/01/16 19:17 ® 1431
Obiezione, vostro onore: per vedere se il miglioramento si trasferisce davvero sulla Tari, il confronto va fatto con quanto la famiglia di Podenzano ha pagato, che so, nel 2010 e con quanto pagherà nel 2016...
👨 Cassandra   29/01/16 22:25 ® 1432
Vedo che nel frattempo Andrea M. ci aveva già fatto sapere la previsione sul 2016. Che promette un ribasso rispetto al 2015 (speriamo sia mantenuta). Però dato che la raccolta differenziata è sicuramente aumentata rispetto al 2010, per coerenza la Tari dovrebbe essere più bassa anche rispetto al 2010. Ma a naso dubito che sia così...
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29/01/16
Marino

Rifiuti: Chi li ha visti?

Cosa accade ai rifiuti dopo che li separiamo con attenzione e li avviamo alla raccolta differenziata? Vengono recuperati? E cosa diventano? Per rispondere a questi interrogativi la Regione Emilia-Romagna ha avviato la campagna "Chi li ha visti? Indagine sulla nuova vita dei rifiuti" che ricostruisce e divulga il percorso dei rifiuti differenziati, dal momento della raccolta agli impianti di recupero.
Obiettivo della campagna è dimostrare che la raccolta differenziata, soprattutto se fatta con cura, garantisce ai rifiuti una nuova vita.
Un opuscolo davvero interessante lo puoi scaricare da qui  FONTE  (pdf 2.4Mb).
Più e meglio differenziamo, meno spendiamo di TARI e meglio sta l'ambiente in cui viviamo.
 FONTE 
👨 Cassandra   29/01/16 16:41 ® 1429
Che stia meglio l'ambiente non c'è dubbio. Invece che si spenda meno di Tari credo sia la classica promessa che (per un motivo o per l'altro) non diventa mai realtà...
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29/01/16
Marino

PonteVigo: i Municipi

Quando l'Amministrazione Copelli riterrà opportuno rendere pubblici "tutti" i documenti relativi allo studio di fattibilità della fusione, sapremo quali sono le caratteristiche politiche e tecniche proposte per i Municipi e capiremo se essi sono un'istituzione utile o non opportuna.
Io ho il timore che istituire i due Municipi, in aggiunta al Comune fuso, non sia una scelta opportuna dato che penso che i Municipi rendano vani alcuni fondamentali aspetti virtuosi della fusione.
Per le cose che conosco a oggi, sarei più propenso a istituire momenti di partecipazione snelli, solo consultivi, simili agli attuali consigli di frazione, con l'aggiunta di una forte valenza di controllo. Ma mi riservo di confermarlo dopo che l'argomento sarà stato approfondito in Commissione Fusione.
La mia posizione attuale è derivata da quanto sono riuscito a sapere per vie informali.
Per esempio, lo Statuto di PonteVigo proposto nello Studio di fattibilità, sembra preveda:
- che, oltre al Consiglio comunale del Comune fuso, ognuno dei due Municipi (Ponte e Vigolzone) abbia un proprio Consiglio Municipale eletto dai cittadini (con relativo presidente)
- che vi sia un organismo di raccordo tra i due municipi denominato Conferenza delle Municipalità che dovrebbe svolgere funzioni di coordinamento tra le due comunità per favorire scelte unitarie
- che i due consigli municipali siano tenuti a esprimere pareri obbligatori su alcune materie
- che le deliberazioni del Consiglio e della Giunta comunale debbano riportare il parere dei due Municipi e motivare eventuali decisioni difformi.
Tutto quanto sopra (ma sembra che vi sia molto di più) comporta infatti un appesantimento della gestione e dei tempi delle decisioni (che è il contrario di ciò che si vorrebbe ottenere con la fusione) e un incremento dei costi della gestione politica (occorreranno funzionari per le riunioni, il peso delle richieste su funzionari e impiegati comunali aumenterà significativamente (non avranno un solo Consiglio da ascoltare e da servire ma anche due Consigli di Municipalità, si triplicheranno le incombenze per convocazioni, verbalizzazioni, pubblicazioni, pareri preventivi, ecc. ecc.).
Quindi, per quanto a mia conoscenza ad oggi, pronto a ricredermi, preferirei un'organizzazione solo "comunale", così come è oggi, e la creazione di "consigli di frazione" leggeri, con soli compiti consultivi e non obbligatori, ma con ampio diritto di accesso agli atti a scopo di verifica e controllo (direi che dovrebbero avere gli stessi diritti dei consiglieri comunali).
 In questo post non ho pubblicato fatti ma espresso opinioni.  
  
28/01/16
Marino

Decoro urbano

L'art. 40 della Legge 221/2015  FONTE  prevede che dal 2 febbraio prossimo i comuni debbano provvedere a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo.
In tale articolo viene anche disposto che, al fine di preservare il decoro urbano dei centri abitati e per limitare gli impatti negativi derivanti dalla dispersione incontrollata nell'ambiente di rifiuti di piccolissime dimensioni, quali anche scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare, è vietato l'abbandono di tali rifiuti sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi.
 Chiunque viola questo divieto è punito con la sanzione amministrativa fino a 150 €.
Se l'abbandono riguarda i rifiuti di prodotti da fumo la sanzione è aumentata fino a 300 €. 

La tempestività, l'informazione diffusa, la quantità e la qualità degli "appositi raccoglitori" che verranno installati "nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale" qualificheranno l'Amministrazione Copelli.
  
28/01/16
Marino

PonteVigo

Roma è un comune suddiviso in 15 municipalità.
L'Università di Tor Vergata e l'Università Luiss hanno concluso uno studio in cui risulta che sarebbe più conveniente e opportuno trasformare le 15 municipalità in 15 comuni autonomi  FONTE .
A Ponte invece si sta lavorando per trasformare due comuni autonomi in due municipalità.
👨 John Connor   29/01/16 08:12 ® 1427
Dunque facendo due veloci calcoli, Roma ha 2.865.000 abitanti, se ipotizziamo di suddividerli equamente nei 15 municipi ne dervirebbero comuni da 191000 abitanti cadauno ossia, comuni con circa il doppio di abitanti di Piacenza. Francamente non vedo alcun nesso con comuni con meno di 5000 abitanti e altrettanto francamente non vedo come si possa neanche lontanamente paragonare Roma a Ponte e a Vigolzone........ Mah......
👨 Marino   29/01/16 13:56 ® 1428
John Connor esprime considerazioni che anche io condivido. Ma, segnalando la notizia, la mia intenzione è quella di aprire una riflessione sull'opportunità di isituire a PonteVigo i municipi (preferendo io, con gli elementi che ho fino ad oggi, una soluzione senza i municipi). Per approfondire il tema, su cui si è già espresso il consigliere Alessandro Chiesa http://chiesaalessandro.blogspot.it/2016/01/municipio-normativa-funzioni.html, provo a scrivere due righe di considerazioni che condividerò in un prossimo post.
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27/01/16
Marino

On line il DUP: Documento unico di programmazione

A questo link  FONTE  è disponibile il DUP (Documento unico di programmazione) predisposto dalla Giunta Copelli per il periodo 2016-2018. E' un documento corposo (59 pagine per 3.2Mb in pdf) ma che è opportuno scaricare e leggere perché aiuta a capire dove siamo e dove stiamo andando (o meglio... dove intendono portarci ;-)).
 Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative. Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione. 
  
27/01/16
Marino

La stanza dei giochi: li lasci e altri bambini possono divertirsi

Libertà di oggi ci informa che... "Si chiama la Stanza dei Giochi ed è una zona franca dove una cinquantina di bambini di Gragnano hanno preso a scambiarsi i loro giocattoli. C’è chi si è stancato dei vecchi lego, delle vecchie bambole e delle vecchie macchinine e le affida a Sara ed Elena, due mamme che ogni martedì pomeriggio tengono aperta la Stanza. I giochi vecchi vengono lasciati in deposito e altri bambini, magari meno fortunati oppure semplicemente interessati a quei giocattoli possono chiederli in prestito, esattamente come gli adulti fanno quando vanno in biblioteca a prendere i libri. ... Il servizio, del tutto gratuito, ha trovato casa nel palazzo comunale di Gragnano ...".
Gragnano Trebbiense: 4.528 residenti.
  
27/01/16
Marino

Baratto amministrativo: una mozione in Consiglio

Il 2 febbraio prossimo il Consiglio comunale dovrà esprimersi sulla proposta del Gruppo Tradizioni e sviluppo di introdurre il "Baratto amministrativo" previsto dalla Legge numero 164/2014 (qui la mozione  FONTE ).
A Caminata l'hanno già introdotto, Castell'Arquato ci sta lavorando così come sta facendo Castel San Giovanni.
Oggi Libertà scrive così: "I castellani che faticano a regolare i loro conti con le casse comunali, perché in arretrato con il pagamento di Imu, addizionale rpef e quant’altro, potranno chiedere di “barattare” il loro debito impegnandosi in lavori socialmente utili. E’ la novità allo studio della giunta comunale che permetterà entro i prossimi mesi di introdurre a Castelsangiovanni la piccola rivoluzione del baratto amministrativo. In pratica le famiglie più indigenti, che faticano a pagare le imposte comunali, potranno chiedere di sdebitarsi (fino ad un tetto massimo che sarà fissato da un ’ apposito regolamento) prestando qualche ora del proprio tempo nello sfalcio del verde, nella pulizia delle strade, nei piccoli lavoretti di manutenzione agli edifici pubblici.".
Ne abbiamo parlato qui  FONTE 
  
26/01/16
Marino

Fabio Callegari presidente della associazione Vespero

Girovagando per il web sono arrivato sul sito www.wespero.eu e con sorpresa ho appreso che il nostro consigliere comunale Fabio Callegari ne è il presidente.
Sul sito si legge che Vespero si pone l'obiettivo di contribuire a coltivare il sogno di una civiltà fondata sulla accettazione consapevole della personale libertà e della personale responsabilità, fondandosi "su principi di libertà individuale ed economica, governo limitato e responsabilità individuale".
 FONTE