Ponte dell'Olio

07/02/14
Marino

Bettola, polo sanitario di Valnure

"E' certo che Bettola sarà la sede della Casa della Salute".
Così apprendiamo da Libertà.
L'argomento è stato al centro di un incontro che si è tenuto ieri, a porte chiuse, nella sala consigliare del Comune di Bettola ed è stato promosso dai sindaci dell'Unione dei Comuni dell'Alta Valnure (Pontedellolio, Bettola, Farini e Ferriere), dai dirigenti e rappresentanti dell'Azienda Usl e dai medici di medicina generale. Il dibattito si è concentrato non tanto sulla realizzazione di una Casa della Salute a Bettola, ma come concretizzarla. E' quindi certo, nella condivisione di tutti, che Bettola sarà la sede della Casa della Salute...
  
07/02/14
Marino

Bilancio 2013

Dal sito del Comune è possibile scaricare i bilanci consuntivi definitivi relativi all'anno appena concluso: Entrate  FONTE  - Uscite  FONTE  - Avanzo  FONTE .
  
06/02/14
Mauro

Abolito l'insegnamento della Storia dell'arte a Scuola

Dal sito http://www.bloggokin.it/

"Mi vergogno di essere italiano. Mi vergogno di vivere in uno stato disattento, cieco, gretto, ignorante e poco lungimirante. Mi vergogno di vivere in uno stato che dimentica le sue radici e la sua cultura. Già la cultura, figlia dell’arte e della storia di questo paese, ve la ricordate vero l’Arte? Quella con la A maiuscola quella di cui l’Italia detiene il sessanta percento dei beni culturali del mondo (60%). Avete letto bene… del mondo!

Mi vergogno di vivere in un paese che non studia la storia dell’Arte nelle proprie scuole.

La notizia è di poco tempo fa, la Storia dell’arte non tornerà nelle scuole come materia di studio. Malgrado la raccolta firme, le pressioni e gli appelli di reintrodurre la materia uccisa dall’ex ministro Maria Stella Gelmini con la sua legge di riforma del sistema scolastico (nn. 133 e 169/2008) che ne ha cancellato o drasticamente ridotto l’insegnamento.

Ricordiamo infatti che dagli anni 2009 e 2010, oltre all’abolizione degli Istituti d’arte, la riforma Gelmini ha imposto la riduzione delle discipline artistiche nei «nuovi» Licei artistici, la cancellazione di «Storia dell’arte» dai bienni dei Licei classici e linguistici, dagli indirizzi Turismo e Grafica degli Istituti tecnici e dei professionali; zero ore per i geometri; cancellazione di «Disegno e Storia dell’arte» dai bienni dei Licei scienze umane e linguistici; cancellazione di «Disegno e Storia dell’arte» dal «nuovo» Liceo sportivo; eliminazione del «Disegno» nei trienni di questi ultimi «ambiti formativi»
Una cosa abberrante. Una riforma insensata che non solo ha spazzato via la cultura dell’Arte, ma anche tutte quelle materie che erano le base di buona parte della nostra storia e del famoso “made in Italy“, quelle che una volta venivano chiamate arti applicate come il design, la moda, la grafica, la nostra eccellenza creativa è morta con quella riforma.

Negli ultimi due anni si sono moltiplicati i tentativi di far rinascere la disciplina e tutto il sapere perduto. Appelli incessanti tra 2012 e 2013 non sono serviti, compresa una clamorosa raccolta di 15mila firme sostenuta dallo stesso Ministro dei Beni Culturali Massimo Bray. Fino ad arrivare il il 31 ottobre 2013 era finalmente arrivato in Commissione Cultura Scienze e Istruzione della Camera l’emendamento «C 1574-A» presentato da Celeste Costantino, deputata di Sel, per il «Ripristino della Storia dell’arte nella Scuola secondaria». Il sì sembrava scontato ma alla fine l’emendamento «non ha trovato ascolto»…

Bocciato

Perché, dice la motivazione della maggioranza della Commissione, reintrodurre la materia…

«Significherebbe aumentare una spesa che è stata tagliata perché il Paese non è in grado di sostenerla».

Ed è esattamente questo il motivo per la quale io mi vergogno di essere italiano, mi vergogno di portare mio figlio a scuola sapendo che non imparerà mai sui banchi di scuola che Leonardo, Michelangelo e Donatello non sono le Tartarughe Ninja, ma dovrò spiegarglielo io. Mi vergogno di vivere in un paese che dovrebbe e potrebbe vivere di turismo culturale, di beni artistiche, un paese che dovrebbe essere visitato e amato per la storia che rappresenta e per la cultura artistica e che invece stenta a sopravivere.

Cosa sarà della nostra cultura fra 5/6 anni? Chi si ricorderà i nomi delle opere, degli autori, dei quadri e delle sculture, dei monumenti e delle statue. Che generazioni stiamo crescendo?

Abbiamo immaginato un futuro non troppo lontano dove ì ragazzi e le ragazze vedranno un’opera d’arte e (non avendola studiata mai nelle scuole) gli daranno un titolo loro, di fantasia. Un titolo falso per un falso sapere artistico.

Ci piacerebbe che voi che state leggende condivideste queste righe e queste immagini. Prendetele usatele nei vostri siti/blog/social/facebook/twitter o dove volete, ma sopratutto condividete l’idea che…
Vogliamo il ripristino della storia dell’Arte nella scuola"
Lascio a Voi eventuali commenti.
  
06/02/14
Mauro

Corruzione: non mi chiedo "se", mi chiedo "chi" .

Per chi come me ha avuto la fortuna di girare il mondo e vedere tanti paesi cosiddetti sottosviluppati, è facile fare un paragone con la nostra situazione in materia di corruzione. Il problema è innato negli italiani, come nei latino americani o negli africani che vedono chi è corrotto come un furbo e non come un delinquente. Pertanto vorrei correggere Marino sulla sua domanda "chi" e lo sostituirei con "chi non" in quanto è molto più facile il conteggio. E' eclatante il fatto che se un manipolo di giovani approdano in parlamento con le loro mani pulite e il cuore pulito, tutti li insultano li denigrano, danno loro dei fascisti e molto altro ancora, perché i vecchi politicanti non possono reggere il confronto e quindi li denigrano al fine di distruggerli. Ma sono fermamente convinto che l'aria stia cambiando e forse riusciremo a fare piazza pulita restituendo al nostro paese la dignità che aveva e che merita.
  
06/02/14
Marino

Corruzione: non mi chiedo "se", mi chiedo "chi" .

In questa pagina  FONTE  è pubblicato il report della Commissione Europea sulla Corruzione.
Dai documenti si rileva che la stima della corruzione in Europa (500 milioni di abitanti  FONTE ) ammonta ad un totale di 120 miliardi di euro di cui 60 miliardi di euro sono relativi all'Italia (59 milioni di abitanti).
Scorrendo la pagina si trova la parte relativa all'Italia  FONTE  . E' interessante leggerla per comprendere come è l'Italia vista dall'esterno.

Dopo aver letto il documento, ecco una domanda a carattere nazionale a cui debbo darmi una risposta prima delle prossime elezioni: posso sperare che qualcosa cambi se delego il cambiamento a coloro che hanno dimostrato di non voler cambiare, anzi che hanno agito per impoverirci a favore del loro potere e arricchimento, che hanno agito per togliere libertà e dignità ai nostri figli, al lavoro, ecc. ?

In ambito locale, ecco invece una certezza: siccome penso che sia molto MOLTO improbabile che il posto dove vivo io possa essere un'oasi di onestà in un paese di corrotti, devo essere realista e non mi devo quindi domandare "se" attorno a me vi sia corruzione, mi devo chiedere "chi" ...
  
06/02/14
Mauro

Banca d'Italia

Dal sito del Sole 24 Ore  FONTE :

"5 FEBBRAIO 2014 - 9:00 - Banca d'Italia, perché la rivalutazione delle quote è una truffa legalizzata
Scrivono gli economisti Alberto Bisin, Michele Boldrin e Andrea Moro su noisefromamerika.org: "Il provvedimento fatto approvare con urgenza alla Camera è una porcata. Fondamentalmente esso contiene una (legale) truffa contabile a favore dei bilanci di alcune banche del paese e dell'erario, oltre che un sostanziale trasferimento di risorse dai contribuenti alle banche.

Bisin insegna alla New York university. Boldrin è presidente di Fare per Fermare il declino ed insegna alla Washington University di St. Louis, nel Missouri. Moro è professore associato della Vanderbilt university del Tennessee.

Consiglio la lettura dell'articolo  FONTE  che chiarisce spero una volta per tutte cosa è il decreto IMU-Bankitalia.
  
05/02/14
Brio

Politometro

Infatti la riforma Fornero e' stata uno sprint, per Monti, sulle cose essenziali in materia di "lavoro":crollo delle pensioni erogate,cancellazione dei diritti aquisiti(vedi scuola) senza parlare degli esodati...........piu' sprint di cosi si muore
  
05/02/14
Camillo

Politometro

Ansa...."Per dare un senso di sprint sulle cose essenziali - osserva Monti - è necessario che in un programma di governo, che arrivasse però in tempi di cronaca e non di storia, ci fossero una riforma seria del mercato del lavoro e i tre capitoli di miglioramento della legge anti-corruzione". :-o:-o:-o

Non ci credo....ma la riforma Fornero sotto quale governo è stata approvata????
  
05/02/14
Mauro

Politometro

Come mai la maggioranza ha respinto la proposta dei 5stelle di inserire il politometro come strumento di verifica dell'arricchimento dei politici dal momento in cui vengono eletti, o sono stati eletti, ad oggi e verificare se i loro beni sono congrui con i redditi dichiarati? Solo 44 hanno votato a favore al Senato.
Mistero...... o mica tanto!
  
05/02/14
Giovanni

Banca d'Italia

IL DUBBIO

Così fan tutti
Saranno state le ineludibili necessità economiche e una convenienza di sistema a convincere i Governi Europei (di qualunque colore) che l’aiuto alle Banche sistemiche avrebbe comportato, alla resa dei conti, il minore danno possibile? Mha…..!

Tra il 2008 e il settembre del 2012, per evitare i crack bancari, i Governi dei maggiori Paesi europei hanno riversato nei rispettivi sistemi finanziari un fiume di danaro. Aiuti fatti con soldi pubblici.

L’Inghilterra ha messo a disposizione delle proprie banche 873 miliardi di euro e ne ha usato 300.
La rigorosa Germania ha stanziato 646 miliardi di euro e ne ha usati ben 259 pari al 10,1% del Pil.
Ad esempio, la nazionalizzazione di Commerzbank ( per evitare il fallimento) è costata alla Merkel più di 14 miliardi di euro. SOLDI VERI, per intenderci, NON MOVIMENTI PURAMENTE CONTABILI COME L’ULTIMA RIVALUTAZIONE DI BANKITALIA –

Se dobbiamo guardare cosa ha fatto l’Italia per “aiutare” le Banche in difficoltà, scopriamo che il nostro Paese è stato tra quelli più virtuosi.

L’Italia ha usato 15 miliardi di euro ( l'1% del suo Pil) la Francia ne ha usati 116 (dieci volte tanto), la Spagna 104, la Danimarca 158, il Belgio 72, l’Olanda 95, l’Austria 27 ecc..

Se escludiamo Montecitorio, non mi risulta che truppe di pasdaran abbiano assaltato il banco di quei Governi, né che in tutta Europa qualcuno abbia gridato al colpo di Stato ordito dalle banche.
Forse c’erano delle ragioni serie, e forse, visto il traballante e ondivago contesto internazionale, i discussi provvedimenti sono serviti ad evitare guai maggiori.


Va ricordato che tali aiuti non sono soldi regalati - L’intervento italiano, ad esempio, comprende i famosi Tremonti bond (obbligazioni bancarie perpetue) che hanno fruttato e stanno tuttora fruttando allo Stato rendimenti stratosferici. (interessi che variano dal 8.5 all'11%)

Complessivamente l'Europa ha messo a disposizione delle banche qualche cosa come 5 mila miliardi e 86 milioni di euro, pari a oltre il 40% del Pil continentale, e ne ha effettivamente spesi 1000 miliardi e 612 milioni pari al 12,8% del prodotto interno lordo.”

Alla luce di questi dati, pur coltivando sempre i miei dubbi da persona inesperta, ho qualche difficoltà a credere che l’Europa possa sanzionarci per aver operato la rivalutazione contabile di un valore patrimoniale che fino a ieri risultava iscritto a bilancio con i valori del 1936.

Quanto alle scelte di buon senso e al modo di risolvere i problemi con strumenti idonei e condivisibili, non possiamo che rimetterci nel campo delle opinioni.