Ponte dell'Olio

10/12/15
Marino

Fusione Ponte Vigolzone: pro e contro

Preso atto dello strano concetto di "partecipazione" e di "priorità" che ha il Gruppo di Maggioranza (scegliamo il nome !!!) , cerco di mettere in circolo le informazioni "concrete" che ho raccolto in merito ai pro e ai contro della fusione (questo è il vero nocciolo da affrontare prima del 23 dicembre, data oltre la quale i pontolliesi non potranno più incidere sul processo di fusione.
Ecco due tabelle
Ponte € pro capiteVigolzone € pro capiteMedia ponderata sui residentiDifferenza riferita a PonteDifferenza riferita a VigolzonePeriodicità
Add.le IRPEF8593894-4annuale
IMU222155190-3235annuale
TASI36775519-22annuale
TARI1401481444-4annuale
Spese corr. 6246396317-8annuale
Interes.pass.122116-45annuale
Totale pro capite 6-8annuale
Totale complessivo 29.000-34.000annuale
Mutui, ecc.25946735798-110globale
La tabella si legge così:
L'addizionale IRPEF a Ponte incide per 85€ ogni residente, a Vigolzone per 93€.
Con la fusione occorrerà avere lo stesso gettito totale (85*4805+93*4292)=811.685€
per cui ogni residente andrà a pagare 811.685/(4805+4292)=89€.
I pontolliesi si troveranno quindi a pagare 4€ in più, i vigolzonesi 4€ in meno.
La riga Totale complessivo annuo ci mostra quanto, per gli anni a venire, risparmierà o pagherà in più, annualmente, ogni municipalità (valore dato dalla variazione annua pro capite per il numero di residenti). Per cui, a seguito della fusione, i vigolzonesi, ogni anno, beneficeranno di un vantaggio di 34.000€, mentre i pontolliesi, ogni anno, dovranno pagare in più 29.000€ .

Ma questi valori sono da variare grazie a una serie di contributi regionali e statali.

Contributi
Contributi primi 3 anni650.000
Dal 4° al 10° anno500.000
Dal 11° al 15°anno140.000

Ai costi elencati:
- va aggiunta tutta una serie di costi importanti, principalmente in consulenze: per il rifacimento di: PSC, POC, RUE, Piano protezione civile, ecc., per la messa in rete degli uffici delle due municipalità, per l'uniformazione dei vari software, per un nuovo sito web, per uniformare le varie procedure, per il rifacimento dei regolamenti comunali, modulistica, ecc. ecc.
- va detratto il risparmio dovuto ad una auspicabile miglior organizzazione.

Io arrivo fin qui... e senza la pretesa di non aver fatto errori o omissioni.
Adesso provo a rifare i conti approcciando il problema da un altro punto di vista... vediamo cosa salta fuori.
  
09/12/15
Marino

PonteVigo: fusione tra tra Ponte dell'Olio e Vigolzone

Su Facebook, il Gruppo di maggioranza sta proponendo ai pontolliesi alcuni possibili nomi da assegnare al prossimo comune che dovrebbe nascere dalla fusione di Ponte e di Vigolzone (vedi sotto). Sono contrariato dal fatto che la nostra Amministrazione approcci il problema della fusione partendo dal nome. La mia impressione è che, con il "giochino" (scusate il termine, non so come altrimenti chiamarlo) della scelta del nome, si stia distraendo l'attenzione dei cittadini dai veri problemi-opportunità conseguenti alla eventuale fusione che invece andrebbero valutati e che richiederebbero un impegnativo percorso partecipativo da svolgere prima di portare in consiglio la decisione di procedere con l'iter della fusione (ricordo che il referendum è solo consultivo: una volta avviato l'iter, chi deciderà la fusione non saremo noi).
 Ecco l'annuncio pubblicato su Facebook "FUSIONE TRA COMUNI: SCEGLIAMO IL NOME DEL NUOVO COMUNE. Nel corso della seduta del 23 dicembre il Consiglio Comunale potrà deliberare l’avvio del percorso di fusione tra i comuni di Ponte dell’Olio e Vigolzone che porterà, a fine 2016, al referendum consultivo. La delibera dovrà contenere anche le proposte relative al nome da attribuire al nuovo comune, proposte sulle quali i cittadini saranno chiamati ad esprimersi con il referendum. Finora abbiamo individuato tre opzioni che vogliamo sottoporre al vostro parere: - COLLI DEL NURE; - COLLI VALNURE; - CASTELLI VALNURE. Che ne pensate? Quale vi piace di più? Avete altre idee da sottoporci? PS: Abbiamo deciso di escludere nomi composti e contenenti quelli degli attuali comuni (come ad esempio Ponte-Vigo) per evitare di avere ripetizioni che potrebbero creare confusione, dal momento che anche con il nuovo comune resteranno le due municipalità di Ponte dell’Olio e Vigolzone." 
👨 Giovanni   09/12/15 16:40 ® 1322
Non condivido per niente l’idea di escludere in toto i nomi esistenti... credo sia opportuno che il referendum consultivo non cancelli completamente la possibilità di avere un collegamento con il passato. Chi vota dovrebbe sentirsi coinvolto in qualcosa che già gli appartiene e cui sente di appartenere da sempre. A Ponte dell’olio il termine Ponte è nel nostro DNA come del resto Vigo non è estraneo agli amici di Vigolzone. Questa è la mia personale opinione, ma sarà la maggioranza dei cittadini chiamati al seggio a decidere per il meglio. C’è tuttavia un aspetto che mi risulta inaccettabile, ossia la decisione unilaterale che il Consiglio di Ponte intende prendere (vedi esclusione a priori di nomi composti contenenti quelli degli attuali comuni (es. Vigo-Ponte o Ponte-Vigo)).
Il fatto che resteranno comunque due municipalità dovrebbe addirittura consigliare l’adozione di tale doppio riferimento che a ben vedere non alimenta confusione ma richiama e crea un vero legame). In tutti i modi trovo questa segnalata e possibile decisione consigliare una forzatura illogica, antidemocratica e di assoluto non rispetto verso chi sarà chiamato ad esprimersi col referendum. Lasciate che siano TUTTI i cittadini interessati alla fusione a scegliere tra più proposte e dunque non toglieteci il diritto di poterci esprimere anche su Vigo-Ponte o Ponte-Vigo, oltre che sulle vostre scelte collinari valligiane e castellane.
👨 Marino   09/12/15 16:53 ® 1323
Per togliermi il dubbio di non essermi spiegato bene: il punto di non ritorno sarà il Consiglio comunale del 23 dicembre 2015, giorno in cui verrà chiesto all'Assemblea Legislativa di avviare il Progetto di legge di fusione. Una volta inoltrata la richiesta, l'unica entità deputata a decidere, a prescindere dal risultato del referendum, è l'Assemblea Legislativa. E' ben specificato qui http://autonomie.regione.emilia-romagna.it/fusioni-di-comuni/approfondimenti/iter-per-la-fusione/iter-legislativo-della-regione-l-r-n-24-96 "Referendum consultivo. L’esito della consultazione referendaria non è vincolante rispetto alla decisione che il legislatore regionale deve assumere in merito al progetto di legge".
👨 Tacito   09/12/15 23:42 ® 1325
Va bene le due municipalità (qualcuno ci spiegherà che significa), ma così per curiosità si potrebbe sapere dove sarà il capoluogo del nuovo Comune? E se il referendum (consultivo) è previsto a fine 2016, col successivo iter legislativo regionale da compiere, in che anno potrebbero svolgersi le prime elezioni per la nuova amministrazione comunale post-fusione?
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09/12/15
MattiaPascal

Ufficio postale

Con la puntualità di un orologio svizzero (complimenti), sono finiti i lavori di ristrutturazione della sede storica della Posta.
Da oggi all'11 dicembre si effettua il trasloco per il ritorno a casa (quindi l'ufficio di Ponte in questi tre giorni rimane chiuso, anche nella sede provvisoria).
Si riapre in via G.B. Ghizzoni sabato 12 dicembre (così si legge sui cartelli esposti, fonte della notizia vecchia maniera ma sempre valida).
Chissà se è prevista qualche cerimonia di inaugurazione, magari con rinfresco...
  
06/12/15
Marino

Amministrare: fare scelte ponderate per il bene della collettività

Ieri, è stata pubblicata la corposa delibera (10 pagine!) relativa al punto 5 del recente Consiglio comunale (Variante specifica al piano regolatore generale), e l'ho letta con attenzione  FONTE  . Dopo la lettura ho dedicato 57 secondi (*) per riascoltare la parte di registrazione del Consiglio in cui il punto è stato trattato. Riascoltando le parole dell'Assessore Paraboschi: "Si tratta dell'approvazione di alcuni stralci richiesti da privati cittadini affinché le loro aree non fossero più edificabili per non pagarvi più l'IMU", se fossi stato un consigliere, qualche parola sull'argomento l'avrei spesa: per esempio, avrei proposto una riflessione sul fatto che se si fanno scelte per cui qualcuno viene messo in condizioni di non pagare più l'IMU significa che ci sono tutti gli altri che si vedranno aumentare, anche se di poco, la propria quota di IMU, o si vedranno ridurre qualche servizio. E se fossi stato un consigliere di minoranza penso che avrei sollevato qualche dubbio di legittimità sul fatto che un Piano regolatore venisse variato portando a giustificazione della modifica una motivazione che con l'urbanistica non ha nulla a che vedere. E, per finire, cosa pensare del fatto che la minoranza in fase di adozione (Consiglio del 18/7/2015) ha votato contro  FONTE  mentre in fase di approvazione ha votato a favore  FONTE ?
Tutto legittimo ma... politicamente... c'è di che riflettere!

 (*) 57 secondi è il tempo che è stato necessario per leggere l'ordine del giorno, per presentare l'argomento, per discutere e per approvare la Variante 31 in oggetto  FONTE . PS: 37 secondi è invece il tempo che è stato necessario, nel Consiglio del 18/7/2015, per leggere l'ordine del giorno, per presentare l'argomento, per discutere e per adottare la Variante 31 in oggetto  FONTE 
  
05/12/15
Marino

Regolamenti comunali: disciplina delle attività rumorose temporanee

Senza nulla togliere alle prerogative degli Amministratori comunali, ci sono almeno due modi per gestire quegli atti "straordinari" che sono i Regolamenti comunali, atti che condizionano la vita di ogni cittadino.
1) Uno è quello di progettare il regolamento e, politicamente, metterlo a disposizione dei cittadini (meglio se attraverso riunioni pubbliche) prima dell'approvazione in Consiglio in modo che essi possano comprenderne i contenuti ed eventualmente proporre osservazioni prima dell'adozione in Consiglio comunale.
2) L'altro è quello di progettare il regolamento e portarlo in Consiglio, mettendolo solo dopo a disposizione dei cittadini, a giochi fatti, quando il cittadino può solo prendere atto delle "straordinarie" decisioni prese.

Per comune conoscenza, nell'ultimo Consiglio comunale è stato adottato il Regolamento per la disciplina delle attività rumorose temporanee  FONTE .
  
05/12/15
Marino

Il Buon Natale delle Amministrazioni comunali

Il sindaco, la giunta e i consiglieri comunali di Casteldelci (Rimini) hanno deciso di devolvere i propri guadagni a favore della collettività. “Non parliamo di cifre altissime, io come sindaco percepisco 650 euro – racconta il sindaco Luigi Cappella (Pd) – però ci permettono di fare tante piccole cose”. Pagare la benzina ai volontari cittadini, ad esempio, o portare a termine qualche opera di manutenzione. A Lagnasco (Cuneo), già da qualche anno il sindaco al secondo mandato Ernesto Testa (Lista civica) e i suoi assessori non incassano le retribuzioni, devolvendo annualmente circa 25.000 euro alla città. Soldi che vengono spesi per progetti decisi dal Comune: nel 2010, ad esempio, sono stati utilizzati per realizzare servizi igienici pubblici in zona cimitero, mentre nel 2011 hanno finanziato un impianto di videosorveglianza cittadino. Il sindaco di Gonars, cittadina friulana da 4.800 abitanti, Marino Del Frate (Lega Nord) ha devoluto il proprio stipendio a favore delle famiglie in difficoltà. “Le persone che riceveranno i sostegni dovranno corrispondere attività a favore della comunità quali manutenzioni, compiti d’ufficio, servizi sociali e altri piccoli contributi lavorativi – spiega Del Frate – e saranno selezionate attraverso un bando a cui possono partecipare tutti i disoccupati. Credo sia il modo più corretto e dignitoso per aiutare chi ne ha bisogno, persone che spesso preferiscono lavorare piuttosto che ottenere un sostegno pubblico soltanto in virtù della propria condizione di disagio”. Discorso simile a Pantigliate, nel milanese, dove il sindaco Claudio Veneziano (Lista civica) e il suo vice Franco Abate hanno deciso di non versare il loro stipendio sul loro conto corrente, ma su un fondo destinato alla cittadinanza. Risorse con cui è stato finanziato l’acquisto di banchi, sedie e armadietti per l’Istituto comprensivo.
 FONTE 
  
04/12/15
Marino

Decoro Urbano: l'Amministrazione pontolliese è la prima ad attivare questo servizio in provincia di Piacenza.

Da oggi il nostro Comune utilizza il servizio Decoro Urbano per ricevere e gestire le segnalazioni relative a rifiuti abbandonati, buche del manto stradale, affissioni abusive, problemi di segnaletica stradale, incuria delle aree verdi e tutto quanto sia inerente il degrado urbano.
Tramite l'App di Decoro Urbano è possibile, con estrema facilità, inviare al Comune foto georeferenziate. Qui l'app Android  FONTE  e qui l'App iOS  FONTE .
Qui  FONTE  la pagina in cui si potranno vedere le segnalazioni e il loro stato di avanzamanto (in attesa, in carico, risolta).
Qui  FONTE  il form di registrazione per poter essere parte attiva del progetto.
Grazie all'interessamento del consigliere Federico Ratti, l'Amministrazione pontolliese è la prima ad attivare questo servizio in provincia di Piacenza.
  
04/12/15
Marino

Linea Amica

Il portale Linea Amica, voluto dal Ministero per la Funzione Pubblica e l’Innovazione, offre al cittadino un punto di contatto con la Pubblica Amministrazione costituendo al tempo stesso un valido strumento di supporto e una base di conoscenza indispensabile. Ogni Comune d'Italia può sgravarsi di alcune incombenze appoggiandosi ai servizi gratuiti forniti da questo portale. Così, per esempio, ha fatto il Comune di Agazzano  FONTE .
  
04/12/15
Marino

PonteVigo: fusione tra tra Ponte dell'Olio e Vigolzone

La fusione consiste nell'accorpamento dei due Comuni in un unico e nuovo ente per migliorare l'organizzazione e la gestione dei servizi e delle funzioni amministrative. L'iter legislativo per fondere i due Comuni è regolato dalla LR 24/96. L'avvio dell'iter di fusione potrà essere chiesto in due modi:
- con istanza dei Consigli comunali adottata con maggioranza qualificata dei 2/3,
- con istanza proposta dalla maggioranza degli elettori residenti nei due Comuni.
Entro 60 giorni dalla presentazione dell’istanza la Giunta regionale verifica la sussistenza dei presupposti e della richiesta e, in caso positivo, presenta all'Assemblea Legislativa il Progetto di legge.
Il progetto di legge viene dunque preso in carico dalla Commissione consiliare competente che lo esamina e lo trasmette con una relazione all'Assemblea Legislativa regionale entro 15 giorni.
L'Assemblea Legislativa regionale dispone il referendum consultivo tramite il quale gli elettori di Ponte e di Vigolzone sono chiamati a pronunciarsi sulla volontà di istituire il nuovo Comune e sul nome da attribuire allo stesso (il nome è proposto dai due Comuni).
L’esito della consultazione referendaria non è vincolante rispetto alla decisione che il legislatore regionale deve assumere in merito al progetto di legge.
La votazione finale da parte dell'Assemblea avviene entro 60 giorni dalla pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione dei risultati del referendum.
Maggiori dettagli e approfondimenti qui  FONTE .
  
03/12/15
Marino

Scuola media: sono già trascorsi tre anni e mezzo dalla chiusura

Per chi ha un certo tipo di responsabilità, aggiornare i cittadini, almeno nei Consigli comunali, su come sta evolvendo l'importante progetto (quasi 1.400.000 €) per la ristrutturazione dell'edificio della scuola media, non sarebbe un atto politicamente dovuto? E per chi ha un opposto tipo di responsabilità... chiedere, in Consiglio, "e per la scuola, sta andando tutto bene? ci sono novità?", non sarebbe un atto politicamente dovuto?
Nel Consiglio comunale del 14 ottobre la parola "scuola" non è stata proferita  FONTE 
Nel Consiglio comunale del 27 novembre la parola "scuola" non è stata proferita  FONTE 
Ma di scuola dovrebbero parlarne. Per esempio... nessuno ha niente da ridire sul fatto che, a fronte di un progetto da 1.400.000 €, l'illuminazione dell'edificio (aule, corridoi, ecc.) sia ancora prevista con lampade fluorescenti quando la tecnologia a LED permetterebbe di avere risparmi sui consumi, sulla manutenzione, sui periodi di sostituzione, di avere il vantaggio dell'automatica regolazione dell'intensità della luce emessa differenziata anche per zone dell'aula e di attivarsi solo in presenza di persone? E nessuno ha niente da ridire sul fatto che non sia prevista una rete Ethernet che raggiunga ogni aula al fine di utilizzare al meglio le lavagne interattive multimediali e tra l'altro senza dover utilizzare la rete wifi che proprio bene non fa alla salute dei ragazzi?
👩 Cinzia Girometta   03/12/15 11:53 ® 1317
Sarebbe anche interessante capire se hanno previsto un edificio a "costo zero" come riscaldamento visto che esiste un protocollo apposito di Casaclima che aiuta le scuole. costo zero vuol dire non dover fare l'allaccio del gas, tutti soldi che potrebbero essere usati per la didattica, la manutenzione, ma cifre enormi! Un saluto agli amici Pontolliesi.
👨 Marino   03/12/15 14:06 ® 1318
A pag.3 della Relazione Tecnica http://www.halleyweb.com/c033036/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20356 si legge: "Il progetto non prevede interventi di coibentazione delle murature di tamponamento, in quanto la sola soluzione possibile e di una certa efficacia riguarderebbe la realizzazione di un cappotto esterno, i cui costi, sommati alle inevitabili opere edili accessorie (rifacimento davanzali esterni e lattonerie), non sono sostenibili dalle somme a disposizione;". PS: Tutta la documentazione è disponibile per la consultazione qui http://www.halleyweb.com/c033036/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20352.
👨 Ezia   07/12/15 10:53 ® 1319
Ristutturazione o rattoppo? a me sembra un rattoppo
👨 Samuele   09/12/15 08:58 ® 1321
I costi del palazzo della provincia di Bolzano (completato nel 2001) non sono paragonabili, ma con 1.400.000 euro cosa si fa? Perché con cifre di questo genere (noi costruiamo a 1.500 euro al mq compreso l'acquisto del lotto di terreno) sarebbero circa 950 mq di edificio nuovo!!
RISTRUTTURAZIONE PALAZZO DELLA PROVINCIA DI BOLZANO
Breve descrizione del progetto
L’ex edificio delle poste di Bolzano, attiguo alla stazione ferroviaria, ospita dal 2006 gli uffici dell’Amministrazione provinciale. Il risanamento e l’innalzamento dell’edificio, la cui cubatura è di 20.000 m³, sono stati progettati in conformità dei requisiti "CasaClima A" degli standards per gli edifici passivi.
Va rilevato che si tratta del primo edificio pubblico italiano del tipo "edificio passivo", con un consumo energetico corrispondente a circa un litro di gasolio (12 kWh per metro quadro e anno). Grazie al notevole risparmio energetico, è possibile abbassare di circa il 90 per cento le spese di gestione e gli oneri conseguenti per il riscaldamento e il raffrescamento di un edificio.
COSTI
Costo complessivo 22,9 milioni di euro
Cubatura 37.332 m³
Inizio lavori 1997
Fine lavori 2001
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