Ponte dell'Olio

03/02/14
Gianmaria

A proposito di regole che tutti sono tenuti a rispettare

Consiglio questa semplice e chiara spiegazione dell'economista Claudio Borghi
ECCOLA QUI ===> FONTE 
  
03/02/14

A proposito di regole che tutti sono tenuti a rispettare

Detto in parole povere e' successo questo "decreto imu bankitalia!manuale per i polli di trilussa"da iceberg.finanza.com
  
03/02/14
Mauro

A proposito di regole che tutti sono tenuti a rispettare

Vorrei fare alcune domende in merito alla legalità e al rispetto delle regole:
1) è legale che nelle ultime elezioni i partiti si siano coalizzati per poi dividersi (vedi SEL dal PD e Lega dal PDL)?
2) è legale che il Governo attuale si frutto di una scissione o pseudo scissione a destra indipendentemente dal parere del popolo che li ha votati?
3) è legale che la legge elettorale venga discussa ed approvata completamente fuori dalle istituzioni ed il parlamento debba solamente ratificarla?
4) è legale che si continui ad approvare decreti legge che non hanno minimamente carattere di urgenza ed indifferibilità come previsto dalla Costituzione, mettendo il Parlamento davanti all'opzione o mangi sta minestra o salta da quella finestra?
E poi si viene a dire che manca la legalità da chi fa opposizione, le maggioranze fin qui succedutesi hanno veramente ignorato la Carta modificandola nei comportamenti.
  
03/02/14
Camillo

A proposito di regole che tutti sono tenuti a rispettare

Chiedo scusa a Brio, ma cortesemente potrebbe spiegare ad un comune mortale come me, cosa significa che "il Governo ha regalato 7,5 miliardi alle banche" ? ....quale meccanismo di truffa si aggira dietro a questa legge ?
Grazie in anticipo
  
03/02/14
Giovanni

A proposito di regole che tutti sono tenuti a rispettare

Caro Brio siamo già indignati, ma è proprio perché abbiamo spesso delegato personaggi risultatati impresentabili, che non ci possiamo permettere di contrastarli mettendoci sul loro stesso piano e adottando la loro indecente strategia priva di regole.

Cedere all’illegalità, anche se per nobili fini, è un modo tafazziano e miope per fornire un alibi e un nuovo salvacondotto a chi ha sempre agito fuori dalla legge.
  
03/02/14
Brio

A proposito di regole che tutti sono tenuti a rispettare

Se il problema legalita' del parlamento italiano e' rappresentato dalla colorita protesta del gruppo a 5stelle siamo a posto. Abbiamo avuto ed abbiamo tuttora seduti tra quei banchi gente che si e' resa protagonista delle peggio cose, plurindagati, condannati per reati che non dovrebbero essere compatibli con nessun tipo di carica pubblica (ellettiva e non ), eppure ci scandalizziamo solo adesso , e solo adessso chiediamo il rispetto delle regole? Se l'opinione pubblica e soprattutto la stampa avesse fatto le pulci ai signori che hanno mandato in rovina il paese come lo stanno facendo adesso con il movimento , ad occhio e croce non saremmo ridotti cosi.Ricordo a tutti che questi ragazzi hanno tenuto quel comportamento (deprecabile non so fino a che punto) perche' il governo stava regalando 7,5 miliardi di euro di soldi pubblici ad una manciata di banche private in un momento in cui la gente si ammazza perche' non ha un reddito......cos'altro possiamo ancora tollerare prima di iniziare ad indignarci?
  
03/02/14
Giovanni

A proposito di regole che tutti sono tenuti a rispettare

PER ALCUNI LA LEGALITA’ E’ UN CONCETTO ELASTICO.

Senza entrare nel merito del Decreto approvato,(trattasi di valutazioni prettamente politiche) penso che chi si appella al rispetto delle regole debba prima di tutto comportarsi con coerenza anche quando le stesse non sono per lui ben accette.

[b[/b]]Detto in altri termini, non esistono norme amiche per le quali ci si aspetta da tutti il massimo rispetto e norme indigeste dalle quali ci si sottrae a piacimento quando torna utile farlo.

La questione posta in termini di rispetto della LEGALITA’ è fondamentale, e chi occupa un posto in Parlamento non dovrebbe mai sottrarsi a questa regola basilare.

Ai sordi, a chi non ha memoria e ai molti analfabeti di democrazia dovremmo sempre ricordare che LA LEGALITA’ E LA RAGIONE SI CONQUISTANO SOLO RISPETTANDO CON COERENZA ANCHE LE REGOLE CHE NON CI PIACCIONO.

Nel caso specifico non si possono bloccare i lavori di Commissione impedendo fisicamente e con prepotenza "squadristica" l’accesso a chi deve votare, né si possono prolungare a dismisura gli interventi in aula oltre i tempi contingentati, per poi atteggiarsi a vittima quando qualcuno si richiama al [b]regolamento e alla prassi per imporre il regolare quanto necessario svolgimento di una seduta.

[/b]Se è vero che nel Parlamento italiano non c’è una norma che preveda espressamente la “ghigliottina” o che attribuisca alle presidenze delle Camere i poteri per farla scattare, è previsto, invece, il contingentamento dei tempi d’esame di un provvedimento, limiti che nel caso in questione sono stati continuamente aggirati e contestati da chi intendeva far decadere il decreto.

In buona sostanza chi grida al sopruso si è appellato alla norma generica che fa comodo (no alla ghigliottina) ma si è sottratto alla regola del contingentamento.

Peraltro anche l’interpretazione e l’applicazione del regolamento sono tuttora oggetto di dibattito.

“Nel regolamento del Senato ci sono precise disposizioni ad hoc in merito alla ghigliottina.
Alla Camera invece l’istituto discende da una interpretazione della presidenza della Camera della XIII legislatura, riconfermata nelle legislature successive ma mai applicata fino a mercoledì scorso.
Il presidente ha il «dovere costituzionale» (14 ottobre 2004), di assicurare il voto dell’Assemblea per la conversione in legge dei decreti-legge.”

Dal Fatto Quotidiano apprendiamo che: “Fu durante la presidenza Violante che si pose il tema se – sui decreti-legge – potesse configurarsi o meno il tema della “ghigliottina” distinto dal “contingentamento”. Ci si domandò, insomma, se, all’approssimarsi della scadenza dei 60 giorni (entro cui da Costituzione il decreto dovrebbe essere convertito) la Presidenza, a prescindere dal previo contingentamento della discussione, potesse mettere ai voti il disegno di legge di conversione. E la risposta che venne data, sia durante la presidenza Violante, sia durante quella di Casini, fu affermativa. Ma nessuno applicò mai la regola. Ci ha pensato la Boldrini.”
  
03/02/14
Marino

A proposito di regole che tutti sono tenuti a rispettare

Ecco cosa ne pensa il non giornalista Marino ;-)

Mi sono letti i regolamenti del Senato e della Camera e...

Senato: è prevista la ghigliottina: art.78 comma 5 "Il disegno di legge di conversione, presentato dal Governo al Senato, è in ogni caso iscritto all'ordine del giorno dell'Assemblea in tempo utile ad assicurare che la votazione finale avvenga non oltre il trentesimo giorno dal deferimento. "

Camera: NON è prevista la ghigliottina.
La modalità di gestione della conversione in legge dei decreti legge è trattata all'art.96 bis. Al comma 5: "È in facoltà del Presidente, in casi particolari, anche in relazione alla data di trasmissione del disegno di legge di conversione dal Senato, di modificare i termini di cui ai commi 3 e 4 ".
Il comma 4 è quello che regolamenta i "termini": "Il disegno di legge di conversione è iscritto al primo punto dell'ordine del giorno delle sedute della Commissione cui è assegnato. La Commissione riferisce all'Assemblea entro quindici giorni, decorsi i quali il disegno di legge è posto all'ordine del giorno dell'Assemblea, tenendo conto dei criteri di cui al comma 3 dell'articolo 24; prima di tale termine, può essere preso in considerazione per la programmazione dei lavori soltanto qualora la Commissione ne abbia concluso l'esame in sede referente, ovvero con deliberazione assunta all'unanimità dalla Conferenza dei presidenti di Gruppo. ".
Il comma 4 dà facoltà al Presidente di variare i "criteri", non i "termini" per cui già questo limiterebbe il presidente a poter variare solo i "termini" esplicitamente contenuti nel comma 4 ma... non serve approfondire questo aspetto perché l'art.154 comma 1 dispone che "... i disegni di legge di conversione dei decreti-legge sono inseriti nel programma e nel calendario dei lavori tenendo conto dei criteri di cui al comma 3 dell'articolo 24 e sono esaminati secondo quanto previsto, in particolare, dagli articoli 81, 85, 85-bis e 96-bis. ". Questo articolo è stato così confermato in data 24/09/1997  FONTE  e, pur essendo stato previsto come transitorio, è attualmente in vigore.

Fonti:
Regolamento Senato  FONTE 
Regolamento Camera  FONTE 
  
02/02/14
Giovanni

Le regole del gioco

A PROPOSITO DI REGOLE CHE TUTTI SONO TENUTI A RISPETTARE

Ecco cosa ne pensa il giornalista Vittorio Feltri:

"Non si comprende perché i seguaci di Beppe Grillo si siano tanto incavolati con la presidente della Camera, Laura Boldrini, per aver applicato, a un certo punto della discussione, la famosa norma della «ghigliottina», introdotta nel regolamento da Luciano Violante onde troncare gli interminabili dibattiti dei deputati (su emendamenti e roba del genere) che cercano di tirarla per le lunghe e di impedire così l'approvazione dei provvedimenti in scadenza.

Trattasi di norma poco digeribile? Può essere. Tuttavia essa esiste e se la Boldrini legittimamente vi fa ricorso non può essere accusata di un bel niente.[b[/b]]

[b[/b]] Semmai c'è da chiedersi perché il potere legislativo, pur considerandola ingiusta, non abbia mai pensato di depennarla. Sarebbero stati sufficienti cinque minuti per buttarla via. Invece nessuno ha mosso un dito. Sino al momento in cui la presidente non l'ha usata senza peraltro commettere illeciti.”
  
02/02/14
Marino

Salute: Ponte "paese limitrofo" di Bettola?

Bettola si candida ad ospitare la Casa della Salute che servirà i comuni dell'Unione Valnure. Così ci dice oggi Libertà in un esteso e articolato servizio che ha come protagonista il Sindaco di Bettola, che appare come il vero leader della nata unione tra i comuni di Ponte, Bettola, Ferriere e Farini.

Nelle settimane passate Libertà ha più volte parlato della Casa della Salute inaugurata in ottobre a Podenzano: «Finalmente - osserva il sindaco di Podenzano, Alessandro Ghisoni - si è chiuso il percorso che era iniziato già dal 2007. Per la prima volta il progetto casa della salute è comparso nel piano sanitario 2007/2010, una delle prime della nostra regione. La casa della salute ha preso sempre più piede e oggi è indicata come nuovo modello della sanità territoriale. La struttura di Podenzano, oltre a raggruppare i servizi sul territorio in un unico edificio, diventerà punto di riferimento sanitario fondamentale anche per i paesi limitrofi».

In ambito sociosanitario, Ponte diventerà "paese limitrofo" di Bettola?

Approfondimento
La Casa della Salute è una struttura sanitaria e sociosanitaria, punto di riferimento certo per i cittadini, alla quale ci si può rivolgere in ogni momento per trovare una risposta ai propri problemi di salute.
La Casa della Salute è il punto di accoglienza e orientamento ai servizi per tutti i cittadini e ha il compito di:
- Assicurare un punto unico di accesso ai Cittadini
- Garantire la continuità assistenziale 24 ore su 24, 7 giorni su 7
- Organizzare e coordinare le risposte da dare al cittadino
- Rafforzare l’integrazione con l’ospedale soprattutto in relazione alle dimissioni protette
- Migliorare la presa in carico integrata dei pazienti con problemi di patologie croniche
- Sviluppare programmi di prevenzione rivolti al singolo, alla comunità e a target specifici di popolazione
- Promuovere e valorizzare la partecipazione dei cittadini
- Offrire formazione permanente agli operatori.
Alcuni dei vantaggi per il cittadino sono:
- qualità e tutela di presa in carico nei Percorsi diagnostico, terapeutico, assistenziale
- miglior rapporto di fiducia col proprio medico e con i medici di continuità assistenziale in quanto figure di riferimento stabili, che operano in collaborazione condividendo protocolli, linee guida e percorsi
- riduzione del disagio per problemi urgenti che potranno trovare risposta da un professionista anche se non
è il proprio medico di famiglia
- evitare l’accesso improprio al Pronto Soccorso
- ottenere, grazie alla collaborazione del personale infermieristico e degli specialisti, risposta in un unico accesso ad una ampia gamma di prestazioni, pur restando nell’area dell'assistenza primaria
- essere presi in cura da un èquipe di professionisti sanitari e sociali in modo integrato
- avere un punto di riferimento riconoscibile.