Elezioni e ambienti scolastici
Mi auguro che la Giunta abbia preparato per tempo un piano per “togliere” i seggi elettorali dalle scuole e che in questi giorni si stia predisponendo quanto necessario per evitare di bloccare il percorso didattico dopo solo 10 giorni di attività didattica (le scuole iniziano il 15 settembre, le votazioni si tengono il 25 settembre).
Qui a lato, allego un video ove è possibile vedere la soluzione adottata dalla Giunta di Pordenone, Comune in cui, in occasione delle elezioni di un anno fa, le 51 sezioni elettorali sono state spostate nelle palestre.
Nei primi 30 secondi del video si notano l’essenzialità dei seggi (con pareti opache, senza soffitto), e la protezione posata a terra a salvaguardia del pavimento della palestra.
“Basta seggi nelle scuole”
E così il 15 settembre iniziano le scuole.
E così il 25 settembre si svolgeranno le elezioni politiche e siamo invitati al voto.
E così, in certe scuole, l’attività didattica verrà sospesa per svuotare le aule dagli arredi didattici, per montare-smontare i seggi elettorali, per ricollocare gli arredi nelle aule, per sanificare le aule.
E così dice il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi: "Basta seggi nelle scuole che fanno perdere giorni di lezione, lezioni che poi non verranno recuperate" FONTE
Lo scorso anno sono stati oltre cento i Comuni che hanno accolto l’invito del Ministero dell’Interno a individuare sedi alternative agli edifici scolastici da destinare a seggi elettorali (ricevendo anche contributi a fondo perduto) FONTE .
Nel piacentino ho notizia che hanno "spostato" i seggi i comuni di Borgonovo, di Rottofreno, di Sarmato e di Calendasco.
I sindaci italiani hanno ancora tutto il tempo necessario per trovare una soluzione.
Per Ponte dell’Olio, tra le varie soluzioni da valutare, c’è certamente anche il Palazzetto dello sport che, tra l’altro, come abbiamo appreso qualche giorno fa, dal 1 luglio 2022 risulta essere “inutilizzato” FONTE
Basta con i seggi elettorali nelle scuole
Non utilizzare le aule scolastiche per i seggi elettorali, una delle misure adottate durante la pandemia, è stata resa definitiva: a Sarmato non si voterà mai più nelle aule delle scuole ma in un altro ambiente pubblico (il centro polivalente del paese).
Un segno di sensibilità dell'Amministrazione comunale verso gli studenti; un passo verso una più civile gestione delle elezioni, sia per l’aspetto sanitario che per l'aspetto didattico.
Mai più seggi nelle scuole: contributi dallo Stato
Un passo verso una più civile gestione delle elezioni, anche sotto l’aspetto sanitario oltre che didattico, prevede di non utilizzare le aule scolastiche per allestire i seggi elettorali.
Qui FONTE è segnalata la circolare del Ministero dell’Interno che indica in via esemplificativa alcuni tipi di edifici che potrebbero ospitare sezioni elettorali: uffici comunali e sale consiliari; biblioteche e sale di lettura; palestre e impianti sportivi, comprese le palestre scolastiche, se il loro uso come seggio non impedisca l’attività didattica, ecc.
E’ notizia di questi giorni che il Ministero dell’Interno metterà a disposizione due milioni di euro al fine di erogare contributi in favore dei comuni che entro il 15 luglio 2021 individueranno sedi alternative agli edifici scolastici da destinare al funzionamento dei seggi elettorali (art.23 bis del DL 41/2020).
Mi auguro che i nostri amministratori condividano le indicazioni del Ministero dell’Interno e che riescano ad individuare al più presto sedi alternative alle aule scolastiche.
Seggi elettorali: «i Sindaci trovino sedi alternative alle scuole»
Il Gruppo di lavoro istituito presso il Ministero dell'Interno, finalizzato a facilitare lo spostamento dei seggi elettorali in sedi diverse dagli edifici scolatici, ha approvato il documento che indica i nuovi requisiti che devono essere osservati per l’allestimento dei seggi elettorali.
Nella circolare emessa dal Ministero, sono indicati in via esemplificativa alcuni tipi di edifici che potrebbero ospitare sezioni elettorali, rispetto ai quali i comuni interessati dovranno verificare l’idoneità e il rispetto dei requisiti indicati. Questi edifici sono, per esempio, uffici comunali e sale consiliari; biblioteche e sale di lettura; palestre e impianti sportivi, comprese le palestre scolastiche, se il loro uso come seggio non impedisca l’attività didattica.
FONTE
Mai più seggi elettorali nelle scuole
Gli accadimenti legati alla pandemia ci hanno fatto riflettere sull’inopportunità di utilizzare gli ambienti scolastici per effettuare le votazioni FONTE .
A Ponte dell’Olio non mancano spazi alternativi: primo fra tutti il Palazzetto dello sport (tra l’altro dotato di ampio parcheggio).
Un piccolo investimento in pareti mobili permetterebbe di attrezzarlo e utilizzarlo senza più interrompere l'attività didattica delle scuole ed eliminando il rischio di contaminazione delle aule, dei corridoi, dei servizi igienici, ecc.
Se è stato grave non essersi preparati per il recente referendum, sarebbe intollerabile se non ci si facesse trovare pronti per la prossima necessità elettorale.
Proprio in questi giorni si sta dando l’avvio agli interventi di Riqualificazione e Completamento del Palazzetto FONTE , con un investimento di 300.000 euro.
Quale momento più opportuno ?
Per garantire la sicurezza dei bambini
Niente seggi elettorali nelle scuole del paese: domenica e lunedì in occasione dei referendum a Calendasco si sposteranno le tradizionali sedi per cabine e urne, in modo da non ostacolare lo svolgimento delle lezioni per i ragazzi, già provati da mesi di lockdown forzato.
Così informa Libertà di ieri a firma CB.
Niente votazioni nelle scuole
“La scelta di non utilizzare le scuole per le elezioni va nell’ottica di non penalizzare ulteriormente le attività didattiche dopo il lockdown dei mesi scorsi”.
Questo lo dicono gli Amministratori comunali di Sarmato che hanno spostato i seggi elettorali dalle aule della scuola in altri spazi civici (tra cui anche la sala del Consiglio).
All’esterno di ogni ingresso saranno presenti volontari organizzati su più turni che presidieranno i seggi e garantiranno il rispetto delle prescrizioni legate all’emergenza sanitaria.
Così ci informa Libertà di oggi a firma CB.
Si faccia tutto il possibile per evitare di allestire i seggi nelle scuole
Per espletare in sicurezza il voto del 20 e 21 settembre, un mese fa segnalavamo l’opportunità di valutare l’utilizzo di ambienti diversi dalle scuole elementari FONTE . Tale opportunità, incentivata dal Ministero dell’Interno a inizio giugno, a fine luglio era stata oggetto di un intervento del Ministro dell’Istruzione: "gli enti locali stanno lavorando anche a delle possibili alternative ai seggi nelle scuole".
Proteggiamo i nostri bambini… ad ogni costo !
Lunedì 14 inizieranno le scuole, domenica e lunedì successivi si svolgerà il referendum.
E’ quindi presumibile che le scuole elementari si fermeranno già da venerdì per riprendere, dopo un’approfondita pulizia e sanificazione. Sanificazione che deve essere fatta più che bene perché ne va della salute dei bambini e del personale scolastico.
Ed in ogni caso, un rischio residuo rimarrà.
Per questo motivo ci siamo chiesti se i Regolamenti dello Stato permettano di non utilizzare gli ambienti scolastici.
Non abbiamo la risposta ma… se se fosse possibile, si potrebbero utilizzare:
- ulteriori aule della ex scuola di Riva
- l’aula magna delle scuole medie (che ha ingresso separato)
- la palestra delle scuole medie (che ha un ingresso separato)
- il Palazzetto dello sport (che probabilmente da solo potrebbe accogliere tutte le sezioni).
Tutte soluzioni che permetterebbero di evitare l’interruzione delle lezioni e la contaminazione delle aule, dei corridoi, dei servizi igienici, ecc. delle scuole elementari.
Una soluzione che non prevedesse l’utilizzo delle aule scolastiche per le elezioni sarebbe una soluzione che ogni elettore, di qualsiasi colore, approverebbe.
I bambini, vedi foto, ne gioirebbero!