Ponte dell'Olio

Risultati per: integrazionestranieri
30/09/24
Marino

Si raccoglie quel che si semina

Sono 4.670 le persone che risiedono a Ponte dell’Olio, di queste 510 sono straniere: ~11 stranieri ogni 100 italiani.
---
Sono 7.130 le persone che risiedono a Rivergaro, di queste 618 sono straniere: ~9 stranieri ogni 100 italiani.
---
In rapporto agli abitanti, a Pontedell’Olio risiedono circa il 20% in più di stranieri rispetto a Rivergaro.
---
Libertà di oggi evidenzia che l’Amministrazione comunale di Rivergaro ha organizzato, presso la Biblioteca comunale, un Corso di italiano per stranieri.

Diritto di rettifica

14/09/24
Marino

Il futuro lo costruiamo oggi

“Spesso la mancata conoscenza della lingua può essere ... una barriera insormontabile che impedisce l’integrazione e acutizza l’isolamento. Il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti di Piacenza offre ... una possibilità di riscatto. ... Oltre alla grammatica si daranno consigli pratici per la vita di tutti i giorni”.
Così si legge in un articolo a firma _CB pubblicato da Libertà del 12/09/2024 e riferito al Comune di Sarmato che ha promosso, in collaborazione con il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti di Piacenza  FONTE  un corso d’italiano per stranieri.
Un “fatto” su cui riflettere pensando al futuro della nostra comunità.

Diritto di rettifica

13/03/24
Marino

Boom di partecipanti al corso di italiano per stranieri

Con sensibilità e lungimiranza, l’Amministrazione comunale di Gossolengo ha ritenuto opportuno sostenere, per il secondo anno, un corso di italiano volto a favorire l’integrazione dei “suoi” stranieri.
---
Il 01/01/23 i residenti stranieri erano...
➤ a Gossolengo il 4,3% dei residenti (245 su 5.715 residenti)
➤ a Ponte dell’Olio il 10,6% dei residenti (492 su 4.637 residenti).
 Paese che vai… futuro che intravedi... 
---
Così scrive Libertà per la firma di Valentina Paderni.
“Mentre i loro figli sono impegnati a lezione, nella stanza accanto le mamme si devono districare tra l’alfabeto, le frasi di circostanza, i dettati sul quaderno e le prove di conversazione. E quest’anno ci sono anche papà e loro amici.
A Gossolengo il corso di italiano per stranieri fa registrare un vero e proprio boom. Dall’anno scorso la scuola elementare, con il sostegno del Comune, mette a disposizione spazi per accogliere mamme, sorelle, zie arrivate dal Marocco, Tunisia, Senegal, Egitto. Tre maestre inventano giochi e coinvolgono donne che lunedì, mercoledì e giovedì, da fine gennaio, non hanno perso una sola lezione e studiano mentre allattano o dondolano un infante troppo piccolo per restare a casa. Coinvolte, si aprono. Spiegano le loro abitudini comunitarie, condividono ricette, si sforzano a imparare a leggere un alfabeto, almeno uno, poiché, certe volte, nemmeno il proprio conoscono. È il secondo anno per il corso di italiano per stranieri e la costanza e l’affluenza hanno colto di sorpresa. Partito con l’intenzione di dedicarlo alle mamme, e con una adesione di 8 studentesse, ora ci si trova davanti a una classe vera e propria di 18 persone, tra cui 6 uomini. «Mi piace vedere la scuola aperta alla cittadinanza - afferma Nicoletta Cugini che, con Paola Terzoni e Irina Turcanu, è parte del team delle insegnanti coinvolte nel progetto -, in particolare quella parte di essa che ha bisogno di sentirsi accolta e integrata e non estranea e sola o chiusa solo a contatti con i connazionali. La scuola è un ponte essenziale per dare alle mamme un senso di fiducia e supporto. Quest’anno hanno iniziato a usare le tecnologie della scuola, come la lavagna luminosa». Per Paola Terzoni è il primo anno di insegnamento della lingua italiana agli stranieri a Gossolengo, ma arriva da esperienze pregresse e nota «grande attenzione nei confronti delle lezioni e del paese in cui si trovano. Questa attenzione - prosegue Terzoni - la trovo anche negli uomini. Per esempio, l’ultima volta mi hanno chiesto come si chiamano le dita delle mani, per farsi capire quando si fanno male e chiamano il medico. La differenza con l’esperienza pregressa sta nell’affluenza, che in paese è davvero sorprendentemente positiva»”.

Diritto di rettifica

12/12/23
Marino

Dove eravamo noi quando...

Nella tabella allegata ho riportato la situazione demografica al primo gennaio 2019 e al primo gennaio 2023.
I residenti pontolliesi sono diminuiti di 106 unità:
- gli italiani sono diminuiti di 169 unità
- gli stranieri sono aumentati di 63 unità.

I bambini stranieri 0-2 anni sono passati dall’essere dal 15% al 30% della loro fascia di età.
Far conoscere ai minori stranieri le nostre tradizioni, le nostre regole di vivere civile, le nostre leggi, la nostra cultura, è principalmente missione della scuola (dal nido alla materna, dalle elementari alle medie, ecc.).
Ma ciò che proporrà la scuola si scontrerà poi con la cultura e con le tradizioni della famiglia del giovane straniero.
Famiglie che probabilmente hanno scarsa padronanza della lingua italiana (in particolare le donne), che probabilmente non conoscono le “norme basilari del nostro diritto (a partire dal trattamento della donna, che in molti dei Paesi di origine è inaccettabile)”, famiglie (alcune) che vivono in un ghetto linguistico che non aiuta il minore a essere libero di condividere, o almeno di convivere, con la cultura proposta nel percorso scolastico.
La lungimiranza degli amministratori locali su questi temi, il loro investire in momenti formativi per adulti stranieri (donne in particolare) e di aggregazione inter culturale, farà la differenza...

Diritto di rettifica

26/10/23
Marino

L’Unione accoglie un minore straniero ma Ponte dell’Olio si defila

Nell'ambito delle procedure di accoglienza gestite dalla Prefettura, l'Unione Alta val Nure ha accolto un minore straniero non accompagnato.
Nell'ambito di questa accoglienza il Comune di Ponte dell’Olio ha informato l’Unione e ha formalizzato alla Prefettura la propria indisponibilità ad accogliere il minore motivandola con “ragioni sostanziali, sia finanziarie, sia di personale, a livello quantitativo ma anche di competenze tecniche del personale sociale sicuramente non preparato a un tema come questo”.
Così, in sintesi, ha comunicato il Sindaco durante il Consiglio del 24/10/2023  FONTE 

Diritto di rettifica

👨 Marco   01/11/23 10:36 ® 3603
Il Sig. Sindaco, ci rivela che oltre a problemi di carattere finanziario (boh), vi sarebbero anche problemi " sia di personale, a livello quantitativo ma anche di competenze tecniche del personale sociale... ", motivi per i quali il Comune di Ponte non è in grado di accogliere la richiesta della Prefettura circa l’accoglimento di un minore non accompagnato.
Il minore non accompagnato, tuttavia, viene accolto nell’ambito dell’Unione Alta Val Nure, la quale ha in carico le attività del Servizio Sociale per tutto il territorio dell’Unione, ivi compreso Ponte dell’Olio, con la conseguenza ovvia, che il personale che svolge il servizio e le relative risorse economiche sono gestite in modo accentrato.
Una volta si sarebbe detto che a raccontare certe cose, si allunga il naso...
Saluti a tutti.
Cittadino n. 2348
Diritto di rettifica Commenta 
👨
27/09/23
Gianmarco

Perché hé only allá lingua aladhi faz mesmo

“Perché è solo la lingua che fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l’espressione altrui“ (don Milani). Intendere e farsi intendere, per vivere appieno la quotidiana convivenza con gli altri.
E’ verosimile che una simile attenzione alla realtà sia alla base della decisione presa a Cadeo, Carpaneto, Gragnano, Podenzano, Rivergaro, San Giorgio, di organizzare corsi di italiano per cittadini stranieri, con l’obiettivo di aiutare quelle persone ad essere cittadini consapevoli e responsabili e a migliorare, per tutti, la convivenza.
Convivere, condividere, vivere insieme: sotto lo stesso tetto, nella stessa via, nello stesso paese, sotto lo stesso cielo.
Ci sono stati tempi in cui questa capacità di guardare avanti, di leggere le situazioni oltre l’affanno contingente, era un segno distintivo anche di Ponte dell'Olio…..

Diritto di rettifica

02/08/23
Marino

Il “passo” è davvero cambiato…

Abbiamo visto ieri che gli sbarchi al 31/07/2023 (nr.88.874) sono:
- il doppio rispetto a quelli al 31/07 dell’anno precedente (nr.41.435),
- il triplo rispetto a quelli al 31/07 di due anni fa (nr.29.141).
Per completezza di informazione, a questi ingressi non legali, vanno aggiunti i migranti che entrano in Italia nell’ambito del “flusso legale dei lavoratori stranieri”.
Tra parentesi ho riportato il riferimento al Governo che ha deliberato tali flussi legali:
- 2019 30.850 (Governo Conte  FONTE  )
- 2020 30.850 (Governo Conte  FONTE )
- 2021 69.700 (Governo Draghi  FONTE  )
- 2022 122.705 (Governo Draghi  FONTE  e Governo Meloni  FONTE  )
- 2023 136.000(Governo Meloni  FONTE  )
- 2024 151.000 (Governo Meloni  FONTE  )
- 2025 165.000 (Governo Meloni  FONTE  )

Diritto di rettifica

01/08/23
Marino

Il “passo” è cambiato…

Un anno fa venivano consegnate al mondo social queste considerazioni: “Ci risiamo. Come ogni volta e come sempre accade quando il Ministero dell'Interno è gestito da una guida incapace, ideologica o un miscuglio di entrambe le cose. La nostra penisola presa d'assalto da continui arrivi di migranti irregolari … Un disastro totale, che conduce sparato verso il conflitto sociale e la catastrofe umanitaria in casa nostra. Serve un cambio di passo, netto e immediato, a partire dal 25 settembre. Altrimenti ci attenderanno tempi difficili. Regole e sicurezza. Sicurezza e regole”.
L’auspicato “cambio di passo, netto ed immediato” divenne realtà: a ottobre fu nominato un nuovo Ministro dell’Interno (di area “Lega per Salvini Premier”).
---
Un anno fa, quando fu scritta la reprimenda, gli sbarchi erano a quota 41.170 .
Oggi, gli sbarchi sono a quota 88.874  FONTE 

Diritto di rettifica

08/05/23
Marino

Integrazione: un valore da coltivare

Affinché ognuno possa fare proprie considerazioni basandosi su dati autorevoli (ISTAT), nella tabella ho riportato l’andamento negli anni della popolazione straniera residente a Ponte dell’Olio.
Queste che seguono sono alcune mie considerazioni.
- Nel quadriennio, a Ponte dell’Olio il calo dei residenti italiani, -169, è stato mitigato dalla crescita degli stranieri, +63: i residenti italiani sono diminuiti del 4%, gli stranieri sono aumentati del 15%.
Nello stesso periodo i residenti di Vigolzone (sia italiani che stranieri) sono rimasti sostanzialmente stabili. Quali le cause?
- Nella tablella ho riportato anche i dati di Gossolengo perché mi sono ricordato di un articolo letto su Libertà un paio di mesi fa. Nell’articolo, intitolato “A scuola mamme e bimbi. Gossolengo guarda avanti” viene raccontato come la comunità gossolenghese sta proponendo modalità di integrazione della popolazione straniera.
Riporto qui un breve frammento dell’articolo: “A Gossolengo madri e figli stranieri, magari arrivati in paese da poco tempo e che spesso non sanno dire molto di più di un “ciao”, vanno a scuola assieme: perché a questo serve la scuola, a non lasciare indietro nessuno. E così queste donne, mentre studiano l’italiano, imparano anche a non essere sole, a conquistare un loro ruolo nella comunità, ad uscire dalle loro gabbie culturali, a riaffermare la loro identità”.
E ho pensato al fatto che la comunità di Gossolengo, pur avendo meno della metà degli stranieri rispetto a Ponte dell’Olio, ha sentito il bisogno, il dovere, di avviare l’iniziativa sopra citata.
E mi sono chiesto: cosa potrebbe fare la comunità pontolliese per favorire l’integrazione delle donne straniere che si affacciano alla nostra comunità? Cosa potrebbero fare: l’Assessorato competente, la Scuola, la Parrocchia, le Associazioni ? Cosa potrebbe fare ognuno di noi ?

Diritto di rettifica

24/03/23
Marino

Stranieri residenti a Ponte dell'Olio

Nella tabella ho riportato l’andamento negli anni della popolazione straniera residente a Ponte dell’Olio.
Ognuno potrà così fare le proprie considerazioni basandosi su dati autorevoli (dati ISTAT).
---
Tre giorni fa, il “nostro” quotidiano, Libertà, ha pubblicato un articolo relativo a Gossolengo, scritto da Cristian Brusamonti, che mi ha fatto pensare…
Gossolengo ha 5.711 residenti di cui 254 stranieri, il 4,4% rispetto al 10,2% di Ponte dell’Olio, eppure...
---
A scuola mamme e bimbi. Gossolengo guarda avanti
Mentre i loro figli sono impegnati a lezione e se la cavano discretamente, nella stanza accanto le mamme si devono districare tra l’alfabeto, le frasi di circostanza, i dettati sul quaderno e le prove di conversazione. A Gossolengo madri e figli stranieri, magari arrivati in paese da poco tempo e che spesso non sanno dire molto di più di un “ciao”, vanno a scuola assieme: perché a questo serve la scuola, a non lasciare indietro nessuno. E così queste donne, mentre studiano l’italiano, imparano anche a non essere sole, a conquistare un loro ruolo nella comunità, ad uscire dalle loro gabbie culturali, a riaffermare la loro identità.
L’idea è stata realizzata da un gruppo di insegnanti delle scuole raccolte attorno a Nicoletta Cugini e Irina Turcanu, le prime due docenti che si sono messe a disposizione in questa prima fase per fare lezioni di italiano ala madri straniere. Hanno coinvolto il Comune, che ha sostenuto l’iniziativa tramite l’Istituto comprensivo di Rivergaro e Gossolengo; poi dalla metà di gennaio hanno iniziato questo piccolo ma importante corso di venti ore indirizzato a circa una decina di madri in difficoltà con la lingua italiana. E la particolarità sta proprio nel fatto che le lezioni si svolgono in orario scolastico, in modo da poter sfruttare il tempo libero dall’accudimento dei figli. Non solo: quando le madri sono in difficoltà con la grammatica, qualche volta i figli – che di solito imparano le lingue con più facilità – vanno loro in soccorso per spiegare i concetti più complessi nella loro lingua madre.
« Abbiamo diversi nuovi alunni stranieri, in continuo aumento» spiega la docente Nicoletta Cugini. «Arrivano da ambienti culturali distanti anni luce da noi, non sanno una parola di italiano e alle spalle hanno spesso situazioni famigliari particolari. Spesso madre e figlio arrivano qui per ricongiungersi dopo anni con il marito che lavora in Italia. Se i figli imparano presto la lingua, le madri invece sono “perse” se non hanno un aiuto: la barriera linguistica, anche volendo, resta insormontabile e finisce per ghettizzarle». Così le insegnanti hanno iniziato a “corteggiare” queste madri – provenienti in gran parte da Senegal, Egitto e Marocco – per convincerle a partecipare ai corsi di italiano. Oltre all’alfabeto e alla grammatica, si insegna a vivere, come fare la spesa, come pagare le tasse o richiedere sussidi. «Solo così queste donne si possono integrare» aggiunge la docente. «Adesso hanno fatto amicizia tra loro e quando finisce l’ora di lezione, invece di chiudersi in casa restano tra di loro a parlare a confrontarsi. Tutte hanno voglia di raccontarsi, di spiegare come vivono. Qualcuna prepara i biscotti, altre porteranno in classe dei costumi tipici del loro Paese. Così questa “finestra” didattica che abbiamo aperto serve soprattutto a dare aria ad un bisogno sociale».

Diritto di rettifica