Ponte dell'Olio

Risultati per: fotovoltaico
27/07/24
Marino

Bettola, Farini e Ferriere recuperano i fondi per lo sport

Così titola oggi Libertà in un articolo a firma Nadia Plucani.
Nell’articolo si legge...
Sono tornati in Alta Valnure i 300mila euro di contributo regionale per il progetto “Sporting Valley…” presentato unitariamente dai quattro Comuni dell’Unione... La somma era stata inizialmente revocata perché tre dei quattro Comuni (Pontedellolio, Bettola e Ferriere) non erano riusciti a presentare i progetti esecutivi ed aggiudicare i lavori entro i termini richiesti, ritenuti troppo stretti. ... I fondi sembravano definitivamente persi ... Nei giorni scorsi il sindaco (di Bettola ndr) Paolo Negri ha annunciato il ritorno della somma nei bilanci degli enti, ad eccezione di Pontedellolio che nel frattempo aveva deciso di proseguire da solo, riducendo il suo progetto al solo efficientamento led delle luci del palazzetto dello sport finanziandolo con risorse proprie (18mila euro totali). I 300mila euro saranno così divisi in parti uguali tra Bettola, Farini e Ferriere, che riceveranno 100mila euro ciascuno, invece dei 75mila inizialmente previsti se fosse rimasto Pontedellolio.
Nell’articolo anche le parole del sindaco di Bettola: «...è stato fatto il possibile per recuperare quel contributo, io personalmente sono andato a Bologna. ... Ce l’abbiamo fatta. Mi spiace che Pontedellolio nel frattempo abbia fatto un’altra scelta».

 Spiace anche a me ! 

Cosa faranno i tre comuni con i 300mila euro (di cui 75mila erano originariamente destinati a Ponte dell’Olio) ?
Farini, oltre al rifacimento del campo da tennis a Groppallo e alla copertura dell’ex campo da bocce del capoluogo, ha aggiunto la riqualificazione dell’illuminazione di entrambi i campi.
Ferriere realizzerà un campo da bocce nella terrazza di piazza ex municipio ed un impianto fotovoltaico per l’illuminazione.
Bettola coprirà il campo di calcetto, che potrà essere utilizzato anche per il tennis, con rifacimento del fondo.

Diritto di rettifica

👨 John Connor   29/07/24 09:32 ® 4131
Un altro grande successo della nostra Amministrazione. Avanti tutta !!!
Diritto di rettifica Commenta 
👨
09/05/24
Marino

Fotovoltaico e GAS...

...dove GAS sta per Gruppo di Acquisto Solidale.
Tre mesi fa la sezione piacentina di Legambiente, con l’obiettivo di supportare le famiglie nell’acquisto di un impianto fotovoltaico ha avviato il quinto “GAS Solare”  FONTE 
Sono 20 le famiglie che hanno aderito e che stanno attivamente partecipando.
Sull’esperienza dei precedenti quattro GAS Solare, Legambiente ha proposto ai partecipanti un capitolato (tecnicamente e commercialmente ben dettagliato). Dopo una fase di approfondimento e di aggiustamenti, sono stati identificati possibili qualificati fornitori e chiesti diversi preventivi. Alla fine è stato scelto il fornitore che, accettando ogni vincolo del capitolato, ha proposto il miglior rapporto qualità/prezzo.
Ho avuto l’opportunità di partecipare a questa esperienza.
Poter approcciare un tema così specialistico con il supporto di Legambiente, di persone preparate e, soprattutto, motivate, è un vantaggio che non ha prezzo. Come non ha prezzo la gentilezza e la disponibilità di questi volontari.
Segnalo quanto sopra perché adesso… tutto il lavoro svolto viene gratuitamente messo a disposizione di ogni ulteriore famiglia che ne volesse approfittare: il capitolato, i prezzi, i servizi e le garanzie ottenute.

Chi fosse interessato può rivolgersi a Legambiente Piacenza (0523 332666 legambientepc@gmail.com) o direttamente al referente dell’iniziativa: Paolo 338 861 2814.

Diritto di rettifica

20/09/23
Marino

Cosa succederà se...

Quattro Amministrazioni comunali piacentine sono già in pista per realizzare le Comunità energetiche:
- Fiorenzuola (€ 45.360)
- Castelsangiovanni (€ 7.560)
- Gragnano (€ 50mila)
- Cadeo (€ 37.800)
(tra parentesi ho riportato il finanziamento regionale a fondo perduto che hanno chiesto e ottenuto e che copre ben il 90% dei costi di avvio della CER).
---
La nostra Giunta su questo tema non si esprime, apparentemente insensibile all’opportunità che la CER darebbe, ad esempio, a coloro che abitano in affitto (non potendo installare pannelli fotovoltaici, potrebbero invece anch’essi beneficiare dell’energia “aggratis” del sole tramite la CER).
---
Anche Caorso sta avviando una CER. Lo apprendiamo da Libertà che a fine articolo ci dà una notizia interessante: “Gli impianti fotovoltaici che l’amministrazione (di Caorso ndr) ha intenzione di realizzare entro la fine del 2024 andranno a coprire … il 50 per cento del bisogno di elettricità dell’ente”.
Interessante perché suggerisce una domanda, questa: dato che i nostri impianti energetici sono stati dati in concessione per ben 25 (venticinque) anni, cosa succederà se le future amministrazioni vorranno investire nel fotovoltaico riducendo o anche azzerando l’energia prelevata dalla rete ? La concessione prevede questa eventualità? La permette? A quali condizioni? Con che ricadute sul periodico aggiornamento del canone in quota investimento?

Diritto di rettifica

10/07/23
Marino

CER: “Sarebbe davvero stupido non costituirle”

Oggi Libertà pubblica una interessante intervista all’ing.Giuseppe Ticchi.
L’oggetto è la realizzazione delle Comunità energetiche rinnovabili CER.
Leggendo l’intervista, fatta dalla giornalista Valentina Paderni, si ha conferma che, per i Comuni al di sotto dei 5mila abitanti, sarebbero messi a disposizione 2,2 miliardi di euro del PNRR per permettere l’erogazione di contributi a fondo perduto fino al 40 per cento dell’investimento.
E si apprende anche che a Cadeo, potrebbe sorgere, con la complicità del Comune, una comunità energetica e che possibili comunità energetiche sono in via di definizione: a Carpaneto, a Gropparello e a Castell'Arquato.
Riporto alcuni passaggi dell’intervista.
---
« L’Europa ci dice: … creiamo un sistema tale per cui là dove si crea, dove si produce energia, ci sia anche un suo consumo: non si inquina e non si perde niente. Queste sono le comunità energetiche». ...
… «Un prosumer, ossia un cittadino che ha un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione e quindi produce e consuma la sua energia, mette a disposizione l’eccedenza ai consumer, ossia chi non possiede un impianto ma può utilizzare, attraverso una rete digitale, l’energia solare prodotta dal prosumer. Ciascuno mantiene in essere i contratti con i propri fornitori di energia elettrica. Si crea un’associazione che darà origine ad una comunità energetica rinnovabile (Cer), nel cui statuto si definisce la ripartizione degli incentivi che si riceveranno. Normalmente l’energia che il prosumer produce in più, la vende al Gestore dei servizi energetici (Gse) ricevendo un rimborso. Quando l’energia in più prodotta dal prosumer che costituisce una Cer viene consumata da un consumer della stessa Cer, riceve una quota ulteriore, pari a circa 0,11 euro a chilowatt condiviso. Questo per incentivare lo scambio e la condivisione energetica tra associati. Diventa un’operazione etica. L’etica è la messa in pratica della morale: faccio una buona azione, faccio risparmiare, aiuto chi non ha le risorse da investire, in cambio vengo premiato. La scelta della comunità energetica è un’operazione “win-win”: nessuno perde, nessuno guadagna, tutti vincono. Sarebbe davvero stupido non costituirle»...
… «... Il Comune di Cadeo, intanto, ha fatto domanda per ricevere i contributi regionali così da avviare una comunità energetica. Siamo entrati in graduatoria e dovremmo ottenere un importo importante, di cui una parte a fondo perduto»...
… «Insegnare a produrre e consumare la propria energia è propulsore per creare una vera comunità di appartenenza. Attraverso la comunità energetica si sviluppa una solida, efficiente condivisione, di cui abbiamo bisogno. Anche le parrocchie potrebbero impegnarsi in questa direzione per consolidare la comunità religiosa di riferimento. Siamo tendenzialmente troppo individualisti, troppo competitivi. In una comunità energetica non c’è profitto, c’è redistribuzione: ciò che produci in più, va a beneficio di tutti. Più consumi mentre si produce, maggiore è il premio che si riceve. E’ un circolo virtuoso».

Diritto di rettifica

04/06/23
Marino

CER: una pratica di buona amministrazione del territorio

Per iniziativa dell’Amministrazione comunale, nel piccolo comune di Turano Lodigiano (1.512 residenti), è attiva una Comunità energetica a cui partecipano: il Comune, la Parrocchia e 23 famiglie.
L’impianto fotovoltaico produce 47 kW di picco ed è stato realizzato sulle aree coperte del campo sportivo, sulla palestra comunale, sulla copertura della mensa, sugli edifici che ospitano le Poste e la Protezione Civile.
Il progetto della CER è una pratica di buona amministrazione del territorio: il costo dell’energia per il Comune si riduce e questo denaro può essere destinato a nuovi progetti a finalità sociale o ambientale, con beneficio per tutti cittadini.

Diritto di rettifica

15/02/23
Marino

Comunità energetica: il comune azzera le bollette per l'illuminazione del paese

Il comune di Villanova punta a realizzare un impianto fotovoltaico di autoproduzione e autosostentamento energetico.
Lo si apprende da un articolo di oggi pubblicato su Libertà.
A conclusione dell’articolo si legge: “I vantaggi della comunità energetica che va a sposare il concetto di welfare di comunità sono molteplici: l’ente locale azzererà il costo delle proprie bollette e avrà una rendita sicura per i prossimi 20 anni, i cittadini residenti avranno un comune più efficiente e aderendo gratuitamente al progetto e consumando energia a chilometro zero, riceveranno uno sconto in bolletta a fine di ogni anno, per le famiglie che consumeranno energia locale, saranno riservati sconti destinati agli esercizi convenzionati (commercianti ed artigiani) che potranno così beneficiare di maggiori introiti”.
Qui  FONTE  il sito appositamente creato dall’Amministrazione comunale di Villanova
---
 Abbonati e leggi l'articolo su Libertà  FONTE  

Diritto di rettifica

09/02/23
Marino

CER: un’opportunità da non perdere

Libertà ci informa che i cittadini del territorio possono partecipare alla costituzione della prima Comunità energetica rinnovabile (CER) di Casalpusterlengo, aderendo alla manifestazione d’interesse per la quale il Comune ha indetto un avviso pubblico.
Nello scorso dicembre l’amministrazione comunale ha affidato a Sorgenia l’incarico per il servizio di assistenza nella realizzazione della Comunità energetica. Il compenso per la prestazione ammonta a 5.856 euro.
L’iniziativa nasce sulla scia della direttiva della Comunità europea denominata Red2, che promuove l’uso dell’energia da fonti rinnovabili, attraverso la realizzazione di impianti tecnologici quali, ad esempio, il fotovoltaico, per i quali è previsto l’accesso a incentivi da parte di Ministero dello sviluppo economico (Mise), Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) e Gestore dei servizi energetici (Gse).

Diritto di rettifica

07/02/23
Marino

Mensa e Palestra per le scuole elementari

Ritorno sul tema Mensa per rimarcare l’importanza di prevedere nel progetto dell’edificio che ospiterà la mensa, la possibilità di realizzare anche la Palestra.
Come sappiamo, la nostra scuola elementare, oltre che non essere dotata di Mensa, non è nemmeno dotata di palestra avente le caratteristiche previste dalla legge.
Ecco quindi l’importanza di progettare l’edificio che conterrà i locali Mensa, adatto ad ospitare una Palestra a norma di legge.
Se non vi sono risorse immediate per realizzare la Palestra contestualmente alla Mensa, è opportuno almeno predisporre la struttura per prevederne la futura realizzazione.
Incorporando la palestra nell’edificio mensa in fase di progettazione, i costi ambientali (non si consuma altro suolo) ed economici (ci sono già: le fondazioni, il tetto energeticamente isolato, l’impianto fotovoltaico, l’obbligatoria pensilina che unisce il costruendo edificio al corpo scolastico principale, ecc.) sono ottimizzati ed i tempi per poter disporre della palestra certamente meno lontani (se i servizi per l’istruzione sono una priorità elevata per la Giunta, il completamento della palestra potrebbe anche essere contestuale o appena successivo alla costruzione della mensa).
Il Bando non prevede vincoli che non permettano queste soluzioni.
Gli unici vincoli significativi sono relativi all’obbligo di destinare i locali della mensa (NB: i locali, non l’edificio) esclusivamente a mensa scolastica; e alla quota parte del costo dell’intervento dell’edificio che ospita i locali mensa, che deve essere contenuta tra 1.500,00 €/m2 a € 2.000,00 €/m2  FONTE 
-----
E’ notizia di alcuni giorni fa che il Comune di Gragnano Trebbiense, anch’esso aggiudicatario del finanziamento PNNR per la costruzioni della mensa, sta realizzando una palazzina che, riporto da Libertà, “sarà strutturata su due piani, in modo che resti spazio libero anche per altri utilizzi”.
Nello stesso articolo di Libertà sono riportate le scadenze realizzative previste dal bando PNRR:
- aggiudicazione lavori entro il 31/08/23
- inizio lavori entro 30/11/23
- opera completata entro il 31/12/25.

Diritto di rettifica

04/02/23
Marino

Le scuole elementari meritano la palestra

In queste settimane si sta progettando la mensa che sorgerà presso le scuole elementari.
Quale migliore occasione per prevedere nel progetto l’inserimento della palestra?
La Giunta avrà dato direttive per rilasciare un progetto lungimirante?
Incorporando la palestra nell’edificio mensa in fase di progettazione, i costi ambientali (non si consuma altro suolo) ed economici (ci sono già: le fondazioni, il tetto energeticamente isolato, l’impianto fotovoltaico, l’obbligatoria pensilina che unisce il costruendo edificio al corpo scolastico principale, ecc.) sono ottimizzati ed i tempi per poter disporre della palestra certamente meno lontani (se i servizi per l’istruzione sono una priorità elevata per la Giunta, il completamento della palestra potrebbe anche essere contestuale o appena successivo alla costruzione della mensa).
Non so come andrà a finire, dipende dalle direttive politiche impartite ai tecnici. Nelle prossime settimane ne capiremo di più.

Diritto di rettifica

02/01/23
Marino

Bisogna crederci, metterci impegno e... qualche euro

Suggerisco la lettura di questo articolo pubblicato su Libertà.
Il Comune di Casalpusterlengo ha affidato alla Società Sorgenia di Milano I’incarico per il servizio di assistenza nella realizzazione della sua prima Comunità energetica rinnovabile.
E’ stato deliberato che il compenso per la prestazione affidata ammonta a 5.856 euro, presi dal bilancio comunale, nella sezione “Spese per progettazioni, collaudi”.
L’iniziativa nasce sulla scia della direttiva della Comunità europea denominata Red2, che promuove l’uso dell’energia da fonti rinnovabili, attraverso la realizzazione di impianti tecnologici quali, ad esempio, il fotovoltaico, per i quali è previsto l’accesso a specifici incentivi da parte di “Mise” (Ministero dello sviluppo economico), “Arera” (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) e “Gse” (Gestore dei servizi energetici).
L’articolo 42-bis del Decreto Legge del 30 dicembre 2019, numero162, convertito il 28 febbraio 2020, ha reso possibile, in via sperimentale, la condivisione tra più soggetti dell’energia elettrica prodotta da impianti alimentati a fonti rinnovabili. Lo ha fatto dando forma al Autoconsumo virtuale, prima di allora espressamente vietato dalla normativa nazionale ed europea. Con il Decreto del 16 settembre 2020, il Mise ha poi emanato specifici incentivi per supportare la creazione di Cer.
Nel Lodigiano la prima esperienza di Cer è stata realizzata a Turano Lodigiano. Ma diversi comuni, ora, stanno guardando verso questi progetti. L’obiettivo è accelerare il percorso di crescita sostenibile del Paese, recando disposizioni in materia di penetrazione delle fonti rinnovabili, sia in coerenza con gli obiettivi europei di decarbonizzazione del sistema energetico al 2030, che di completa decarbonizzazione al 2050. Per effetto di specifica regolazione della Regione Lombardia, infine, sono state avviate iniziative di finanziamento per lo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili ed opere di efficientamento. La stessa Regione incentiva la realizzazione e diffusione di impianti fotovoltaici, anche abbinati ai sistemi di accumulo, sugli immobili di proprietá dei comuni, attraverso specifici stanziamenti di bilancio.
E così la giunta casalina lavora per perseguire obiettivi di risparmio economico e riduzione delle emissioni di Co2 e realizzare, appunto, la Cer. «Ora dovremo costruire la Cer seguendo l’iter e facendo una assemblea pubblica per raccogliere eventuali manifestazioni di interesse - ha spiegato Ferrari - La strada è ancora lunga, poi cercheremo di aderire ai bandi regionali per finanziare tutto».

Diritto di rettifica