Ponte dell'Olio

Risultati per: fontanazzo
25/02/24
Marino

Coprifuoco

Le zone soggette al cosiddetto “coprifuoco” dalle 22,30 alle 6,30 sono:
- Area delle Fornaci (corte, sottopasso e parco a verde)
- Fontanazzo
- Parco comunale di Villa Rossi
- Giardini pubblici di via Veneto.
Se la memoria non mi tradisce… fino a qualche anno fa, alla sera: i cancelli del Parco comunale di Villa Rossi venivano chiusi e riaperti il mattino seguente; i cancelli dei Giardini pubblici di via Veneto si chiudevano automaticamente ad un certo orario per riaprirsi, automaticamente, il mattino successivo (nella pagina di PonteWeb in cui i cittadini stanno collaborando per migliorare il paese, è documentata la situazione di degrado in cui sono state lasciati arrivare i tre accessi ai Giardini).
- Iniziare da lunedì mattina a chiudere i cancelli del Parco di villa Rossi permetterebbe di togliere il coprifuoco nelle pertinenze fino a 100 metri già da martedì.
- Far riparare con urgenza l’impianto elettrico che fa funzionare la chiusura/apertura automatica dei cancelli dei Giardini di via Veneto permetterebbe di togliere il coprifuoco nelle pertinenze fino a 100 metri già tra una settimana.

👩 Sei di Ponte se ci tieni   25/02/24 17:40 ® 3726
Non volevo inserirmi in questa diatriba del " coprifuoco" anche perché trovo inutile argomentare con persone che , presumibilmente, nn hanno nemmeno letto tutta l ordinanza. Ma dopo le " soluzioni" proposte dal gentilissimo signor Marino riguardo il ripristino delle chiusure dei cancelli, ho deciso di dare la mia testimonianza di un episodio visto personalmente. Agosto 2023 , giostre in Piazza delle Fornaci, ore 01.00e cancello di accesso al comune Comune chiuso. Un ragazzo si arrampica sul muro salta dentro al comune e va ad aprire a tutti gli altri, probabilmente perché passare sotto le Fornaci era troppo faticoso per le loro gambette stanche. Potrei scrivere un libro su mille di queste casistiche. E si, abbiamo provato a chiedere con educazione di fare meno casino e di tenere pulito e siamo stati percolati e a volte minacciati tipo " dai vieni a mettermi le mano addosso che sono minorenne e ti denuncio" . Chi si indigna x l ordinanza forse non conosce i fatti che vanno avanti da prima del Covid, o forse ha figli che frequentano la zona e trova più comodo lasciarli andare e non occuparsene. Già il fatto che si citi la collaborazione con i carabinieri forse dovrebbe far comprendere che la situazione è ben peggiori di atti vandalici e sporcizia. Ma è più comodo chiudere gli occhi ed anche le orecchie. Con buona pace dei contendenti.
👨 Fabrizio   26/02/24 18:41 ® 3742
Possiamo quindi affermare che Pontedellolio di sera e forse anche di giorno non è un paese sicuro in molte parti del centro storico. E che tale situazione perdura da qualche anno, nonostante l’attività dell’amministrazione, infine che nell’ultimo periodo sia peggiorata in modo tale da giustificare l’urgenza l’indifferibilità e la capacità derogatoria rispetto alla norma delle misure temporanee contenute nell’ordinanza. Chiunque abbia letto Libertà negli ultimi giorni potrebbe certamente avere questa impressione, soprattutto per la rilevanza data alle notizie. 60 giorni di tempo di misure rigorose per ristabilire l’ordine. Ricordo bene che solo un’altra ordinanza nei tempi recenti fece discutere quasi come questa, se non sbaglio era quella volta risolvere il problema delle deiezioni animali nelle aiuole del paese, fino a qualche tempo fa vi era ancora la cartellonista. Non ho mai approfondito se tale misura sia stata o meno risolutiva del problema, o se fossero mai state elevate sanzioni in merito. Vedremo.
Fabrizio Cadura
👨 Cacca di cane   26/02/24 21:39 ® 3743
In base ai pestoni di merda che si rischiano costantemente in paese direi non essere stata risolutiva, ma non poteva essere diversamente.
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24/02/24
Denver

Ordinanza

Non penso che l'ordinanza serva a molto, questi ragazzi troveranno dei nuovi posti da vandalizzare e sporcare.
Basterebbe piazzare delle telecamere e individuare i colpevoli, (come giá fatto al fontanazzo anche se non sembrerebbe che vengano utilizzate, data l'ordinanza) non bloccare tutti i ragazzi come me che non hanno fatto niente di male. Quando potrò votare, so a chi non dare il mio voto.
Se l'amministrazione dice di voler tutelare questi centri storici, davvero farebbe qualcosa, come usare quelle telecamere e non cercare di marginare il danno a 3 mesi dalle elezioni per dare l'impressione di aver risolto il problema. Non siete credibili🤡
👨 Alessandro Chiesa   24/02/24 16:00 ® 3667
Caro Denver, non credo ci conosciamo direttamente, ma quando ritieni puoi metterti in contatto con me per avere ogni chiarimento del caso, soprattutto sulle motivazioni di questa scelta che abbiamo preso non a cuor leggero e nell’ambito di una più ampia tutela dei ragazzi pontolliesi per bene e dell’Aggregazione che abbiamo pensato appositamente per voi con tanta fiducia.
Aspetto di sentirti per poterci vedere!
👨 Marco   24/02/24 16:22 ® 3675
La risposta del Sig.Sindaco è semplicemente stucchevole. Il messaggio del tipo vieni così ti spiego, perché non hai capito, è veramente deludente.
Il segnale che si dovrebbe cogliere in casi come questi è il simbolo che Denver ha messo alla chiusura del proprio intervento.
Quello è la sintesi di come valuta chi ci amministra.
Per parte mia, auspico invece, che sempre più Denver, abbiano la lucidità ed il coraggio di intervenire nei dibattiti pubblici, riaccendendo la speranza nel futuro di Ponte.
Saluti a tutti.
Cittadino n. 2348
👨 Denver   24/02/24 16:39 ® 3670
Pensato appositamente per noi? Boh non mi sembra ma magari mi sbaglio io...
👨 Denver   24/02/24 16:42 ® 3671
Poi è assurda la cosa che dopo 5 anni di mandato adesso decidete di fare qualcosa, la sporcizia e il vandalismo non sono mai stati un vostro problema ma adesso che manca poco alle elezioni vi svegliate? Il punto è che non vi interessa niente e che volete metterci una pezza per provare a fare dimenticare il problema. Adesso quando si esce la sera bisogna fare attenzione a dove si va perchè non siete stati in grado di agire prima. Adesso voglio vedere quanto impiegheranno questi ragazzi a trovare un nuovo luogo da vandalizzare, arriveremo al punto che non si potrà più uscire di casa se non fate qualcosa
👨 Denver   24/02/24 16:51 ® 3672
Parlare adesso con me a cosa servirebbe? Facile dire così per dare l’impressione di essere nel giusto, dovevate farlo prima, ma non con me, con tutti i ragazzi e vedere se si poteva risolvere, se non si poteva, cercavate un altro modo invece di fare finta di niente.
Avete solo dimostrato la vostra inadeguatezza nel gestire il paese.
👨 Noioso   24/02/24 21:20 ® 3690
Nel compiacermi di vedere che il nostro sindaco (anziché rispondere per interposta persona oppure a distanza dal "suo" profilo Facebook) è sceso a confrontarsi tra noi comuni mortali su questo blog, sperando che la cosa prosegua e non sia stata "una toccata e fuga", penso che - indipendentemente da come ognuno di noi ha accolto e percepisca questa Ordinanza n.11 - la questione di fondo sia sempre la stessa. Questa amministrazione, come ho già scritto alcuni giorni fa, arriva speso ad affrontare le questioni "a scoppio ritardato". Tradotto: questa ordinanza interviene, in modo scomposto, per tentare di arginare problemi che DA ANNI affliggono alcune zone del nostro paese.
La tempistica poi, a pochi mesi dalle elezioni, non gioca molto a favore; comprensibile che - maliziosamente - qualcuno veda in questa mossa un doppio fine (elettorale).
Comunque tutti curiosi, ora, di vedere come questa Ordinanza verrà fatta rispettare, atteso che ai tempi delle famose "Misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria COVID-19" erano emerse, diciamo così, alcune "carenze esecutive ed operative".
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24/02/24
Nina

Il divieto non è LA soluzione

L'ordinanza di divieto emanata qualche giorno fa dal nostro sindaco vede persone schierate pro e altre contro.
Io mi domando questo: cambierà qualcosa porre un divieto per due mesi? Servirà a cambiare veramente qualcosa? E mi rispondo che no, non porterà a soluzioni concrete per risolvere il problema che sta alla base, l'inciviltà di comportamenti che ledono il bene di tutti, una volta tolti i divieti tutto sarà esattamente come prima (a meno che come ipotizzato i divieti dell'ordinanza vengano prorogati aeternum)
Nel testo di presentazione dell'ordinanza fatto girare sui vari gruppi di vicinato si può leggere che è stata fatta perché gli attuali comportamenti non "vanifichino la preziosa opera compiuta in questi anni, tutt'ora in corso, per rilanciare Ponte dell'Olio ed il suo tessuto sociale e culturale".
Mi sono domandata quali siano le preziose opere compiute per rilanciare il tessuto sociale (e quindi anche quello dei ragazzi in questione) e non ho trovato risposta, magari me le sono perse io?
A parte il centro Eureka, presente già prima di questa amministrazione, non penso ci siano possibilità aggregative o iniziative volte a creare spazi e/o occasioni rivolte ai ragazzi, e comunque nulla in orario serale, momento in cui specie quelli più grandi si ritrovano
Forse con opere di rilancio si intendono il recupero delle Fornaci o del Fontanazzo? In questo caso si tratta di un rilancio delle strutture recuperate ma niente a che vedere con il sociale perché i muri e gli spazi, seppur imbiancati e attrezzati, senza un vero impegno delle persone, e quindi dell'amministrazione non possono cambiare le cose.
Se non ricordo male, poco tempo dopo essersi insediata, l'amministrazione aveva incontrato il Prefetto per i problemi che i giovani creavano qui a Ponte dell'Olio, sono passati cinque anni e nulla è mai stato fatto a riguardo se non questa ordinanza, a pochi mesi dalle elezioni.
Con questo non dico che tutti i divieti siano inutili o non necessari ma per quello in questione ritengo che probabilmente ci sono altre strade, ben più produttive, per risolvere il problema
👨 Qualcuno di ponte   24/02/24 12:51 ® 3658
Parole sante.. il problema va risolto a monte!!! I diventi una volta tolti nessuno se li ricorda... Basterebbe più civiltà e rispetto delle cose e delle persone... Da entrambe le parti.... Cercare di creare zone di aggregazione per i nostri ragazzi... Nel rispetto di tutti ... E dare modo a loro di avere un luogo per potersi incontrare e accessibile a tutti...

👨 John Connor   24/02/24 12:56 ® 3659
Parole Sante le Sue che condivido appieno.
L’ordinanza cosi severa e categorica serve a nascondere il totale fallimento di questa amministrazioni in temi di politiche giovanili.
👨 Qualcuno di ponte   24/02/24 12:58 ® 3661
Il fallimento non è da imputare alla singola amministrazione... Sono anni che i ragazzi non hanno un luogo d’ incontro... Un luogo dove poter sfogarsi ... Chi si ricorda il centro sportivo???.. aii miei tempi era luogo d’incontro di centinaia di ragazzi di svariate età...e non solo ragazzi... Anche persone "su con gli anni" ...
I bei tempi andati... Che tristezza...
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24/02/24
Uno di Ponte

Ordinanza

Voglio ringraziare il Sindaco per la coraggiosa iniziativa. Come cittadino mi chiedo come si fa' a non indignarsi quando si vedono vandalismo,sporcizia e inciviltà. Sotto le Fornaci c'è sporcizia per rifiuti abbandonati nonostante i bidoni,scritte sui muri, e le grondaie sono state prese a calci e schiacciate fino ad altezza d'uomo. Al fontanazzo sono dovuti intervenire i volontari per reimbiancarlo... Sono entrati in proprietà privata sporcando i muri con disegni e scritte che non hanno alcun senso.Passando la mattina sotto le Fornaci si trovano bottiglie vuote di super alcolici,birra e vino.Inotre il vandalismo di piazza Alpini ecc.ecc.Bisognerebbe far pagare i danni a loro se maggiorenni e ai loro genitori se minorenni. A questo proposito ben vengano le telecamere così,dopo, sappiamo anche chi sono gli autori delle inciviltà. Ancora ringraziamenti al Sindaco.
👨 John Connor   24/02/24 12:57 ® 3660
L’iniziativa del Sindaco non è affatto coraggiosa anzi tutt’altro.
L’indignazione che tutti condividiamo per atti vandalici e maleducazione non può essere la giustificazione per atti draconiani come l’ordinanza di cui si discute.
Anche perchè ai ragazzi educati e per bene passiamo il messaggio che non solo i colpevoli restano impuniti, non solo l’amministrazione non fa nulla dal punto di vista delle politiche giovanili, ma dulcis in fundo la stessa amministrazione li punisce tutti indistintamente nel vano tentativo di coprire i propri fallimenti.
E tutto questo lei lo chiama "coraggio" ?? io lo chiamo faccia tosta.
👨 Uno di Ponte   24/02/24 14:14 ® 3662
Lei la chiami come vuole...io ringrazio il Sindaco comunque perché non accetto il vandalismo,la sporcizia e il menefreghismo da parte di chi sa dell’ esistenza di atti illeciti e gira la testa dall’ altra parte. Cosa dobbiamo aspettare? Che succeda qualcosa di irrimediabile? Meglio prevenire che curare.
👨 John Connor   24/02/24 14:31 ® 3663
L’unica cosa di irrimediabile che può succedere è che sti ragazzi sentano ancora più avulsi da una società che li teme lì scaccia e li tratta come delinquenti.
Veramente la miopia di non capire la differenza tra un graffito e una bottiglia a terra e trattare così i nostri ragazzi, mi fa pena.
👨 Uno di Ponte   24/02/24 14:49 ® 3664
Non c’è più sordo di chi non vuol sentire... perché continua con la pietosa raffigurazione dei ragazzi? Mi parla di qualche grafito e una bottiglia...e gli atti vandalici?E il l’ordume lasciano dove bivaccano?La proprietà privata vandalizzata? E per finire in bellezza vogliamo parlare del bilancino per pesare la droga e delle siringhe trovate in terra? Continuiamo a metterci il prosciutto sugli occhi e facciamo finta di nulla. Non ho nulla contro i ragazzi...ma solo quelli perbene...
👨 Un’altro di Ponte   24/02/24 15:47 ® 3665
Non si preoccupi sig."uno di ponte" con questa ordinanza non cambierà assolutamente nulla, se non quello di galvanizzare lei ed altri tifosi al fine di eleggere ancora questa amministrazione . Non spero di convincerla perché come dice lei "non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire". Saluti.
👨 John Connor   24/02/24 15:52 ® 3666
Appunto quelli per bene che come ho scritto più volte se la prendono in quel posto. Non ho mai difeso i vandali ne i maleducati e i delinquenti. Ma davvero crede che chiudendo li si risolva qualcosa????? Andranno da un altra parte. Cavolo datevi una svegliata e usate un po il cervello.
Sta ordinanza non risolve un tubo di niente ed inoltre è liberticida perché mi impedisce di andare a sedermi sotto le fornaci alle 11 di sera. S V E G L I A
👨 Alessandro Chiesa   24/02/24 16:06 ® 3668
Caro Andrea C...onnor, che prima o poi auspico tu possa completare il cognome per rivelare il segreto di Pulcinella, le motivazioni del provvedimento sono già state spiegate e rispiegate più volte. Se ritenessi di volere altri chiarimenti, sei invitato a prendere appuntamento col sottoscritto (ma penso tu preferisca stare nell’ombra!).
Il paese ha comunque già provato le politiche tue e di altri che la pensano come te, non conseguendo alcun risultato e lasciando intatti i problemi.
"Si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio". I miei migliori saluti
👨 Uno di Ponte   24/02/24 16:11 ® 3669
Falli sedere e siediti sotto casa tua visto che ti stanno tanto a cuore... inoltre a me della politica me ne può fregare di meno. Quello che conta è la realtà dei fatti e non siamo più disposti a subire passivamente l’inciviltà di 1 oppure 10 teppistelli. C’è un detto che recita: il pesce inizia a puzzare dalla testa... (Dei genitori che non sanno controllare ed educare i propri figli).Amen!!!
👨 Denver   24/02/24 16:57 ® 3673
Caro "uno di ponte", se questi ragazzi sporcano e vandalizzano bisogna trovare una soluzione, come giustamente dici tu, ma cosa si può fare? Se questi ragazzi sporcano non ci si può fare niente, perchè di fatto, cosa si può fare? Secondo me questa ordinanza non risolverà il problema, non sporcheranno più alle fornaci, ma si troveranno un nuovo posto. Dimmi come faresti tu, proponi una soluzione invece di lamentarti e basta
👨 Denver   24/02/24 17:05 ® 3674
Caro "uno di ponte", visto che il problema ti dà così tanto fastidio, vai tu a pulire, prova a risolvere il problema, e tu penserai :"non è il mio dovere pulire la sporcizia lasciata dai vandali" e ha ragione, di chi è il dovere?? Vediamo se indovina?? Del comune. Ora, dovrebbero pulire quei ragazzi ma come capire chi sporca? Forse con le telecamere? Così trovati questi ragazzi, gli si dà una bella multa e fine della storia, magicamente non sporcheranno più. Ma come posso intuire dai tuoi commenti non penso tu sia capace di darmi ragione
👨 Uno di Ponte   24/02/24 17:08 ® 3676
Sono stufo di parlare con chi vuol aver ragione a tutti i costi...e ora capisco benissimo il suo modo di relazionarsi dopo l’ intervento di Alessandro Chiesa...ecco chieda a lui cosa fare per i bravi ragazzini... Che sicuramente le darà il giusto consiglio.Come già ribadito se li prenda sotto casa sua e vediamo quanto dura a sopportarli.
👨 Uno di Ponte   24/02/24 17:20 ® 3678
EGR.Sig.Denver perché io?Dovrei pulire? Mandiamoci chi sporca assieme ai loro genitori. Va bene la soluzione?
👨 Denver   24/02/24 17:21 ® 3677
Scusa ma se li aveva sotto casa, domanda scema, non bastava andare in comune a dire che regolarmente venivano a fare rumore e sporcare? So trovava una soluzione, o non hai pensato neanche a questo?
👨 Uno di Ponte   24/02/24 17:23 ® 3679
Denver:ecco non faccia domande sceme!!!
👨 Denver   24/02/24 17:23 ® 3680
Ma scusa eh, sai leggere? Ho scritto che non è il tuo dovere. Rendiamoci conto di chi va a votare.
👨 Denver   24/02/24 17:25 ® 3681
Non eri stufo di parlare? Vuoi avere l"ultima parola come un bambino
👨 Denver   24/02/24 17:27 ® 3682
Poteva farlo davvero, oppure non ci è andato perchè sapeva che il comune non avrebbe fatto niente? Se davvero non ha pensato a una soluzione allora non ha il diritto di lamentarti
👨 Uno di Ponte   24/02/24 17:28 ® 3683
No tranquillo...io non vivo di...politica e smetto quando voglio.
👨 John Connor   24/02/24 18:27 ® 3686
Caro Sindaco
1) Non so come faccia a sapere il mio nome spero per tutti che non sia stata violata la mia privacy;
2) non ho alcun interesse a sentire le Sue spiegazioni per il semplice fatto che Lei è responsabile di aver appena trasformato il nostro paesello nel paese dove vige il "coprifuoco" copyright Libertà. Grazie di averci fatto questo regalo.
3) capita a tutti di sbagliare basta avere l’umiltà di ammetterlo. La sua ordinanza è non soli inutile per risolvere il problema ma persino dannosa anche per la buona immagine del paese. Il tempo è galantuomo e ci darà ragione.
👨 Qualcuno di ponte   24/02/24 18:32 ® 3685
Ma l’ educazione e passata di moda.. ma io dico .. questi ragazzi dovrebbero
Avere più educazione punto e stop
👨 John Connor   24/02/24 19:40 ® 3687
Dimenticavo un punto importante. Lei polemizza sempre per il fatto che ho un nick name....in tutto il profluvio di commenti ai vari post sull’ordinanza una persona "uno di ponte" è d’accordo cone Lei e l’ha ringraziata tipo 8 volte in ogni messaggio.
Giusto per capire le da fastidio l’anonimato di tutti o solo di chi la critica?
👨 Uno di Ponte   24/02/24 20:54 ® 3689
Qualcuno di Ponte: lei ha ragione sull’educazione ed io sono dalla sua parte, ma da quello che ho capito è che i ragazzi non hanno la fonte da cui attingere.(Le cacche dei cani sono gli adulti che non le raccolgono,scontrini e fazzolettini sono gli adulti che li buttano a terra, i sacchi dell’immondizia nei cestini invece dei bidoni lasciati dagli adulti,il vetro non portato negli appositi bidoni) e volendo la lista sarebbe molto lunga...e i figli possono mai essere diversi dai genitori?
👨 Qualcuno di ponte   24/02/24 21:59 ® 3691
Concordo infatti il mio discorso avrebbe dovuto continuare con l esempio dei cani con fanno i bisogni sui marciapiedi... Le persone che parcheggiano dove gli pare... Di esempi da prendere in considerazione sono veramente moltissimi...e la conclusione e sempre la stessa.... L Educazione e passata di moda!?
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15/09/23
Gianmarco

Uno sguardo su Ponte

Una comunità è come un albero: l’oggi e il domani sono i rami e la chioma che crescono, grazie alla forza e alla solidità delle radici, il passato. Smarrire i legami che li uniscono significa compromettere il futuro.
Se a Ponte dell’Olio c’è un luogo simbolo del passato, quel luogo è il “Fontanazzo”, lavatoio comune per decenni, fonte di acqua preziosa e momento di incontro per tante persone.
Oltre un anno fa il Fontanazzo è stato imbrattato con scritte e scarabocchi che ne hanno rovinato il decoro, rendendo testimonianza della sciocchezza degli autori.
Verosimilmente una “ragazzata”, emblematica di una lacuna educativa, almeno sotto il profilo della capacità di maturare il senso di appartenenza alla collettività. Ma, al di là del fatto in sé, sconcerta l’assenza di reazione da parte del paese.
Fanno eccezione le riflessioni di Marino su Ponteweb, e di pochi altri, coperte dalla polvere del silenzio, e l’ostinata generosità di Carlo Ferrandi, che continua a pulire le vasche, mentre colpisce la mancanza di uno sguardo dalla parrocchia (se non altro per la vicinanza) ma, soprattutto, la totale noncuranza del soggetto proprietario del manufatto.
Sono passati un po’ di anni (non tanti) da un episodio simile, con atti vandalici che avevano interessato il Fontanazzo e l’ex ristorante Valnure: allora la cosa non aveva lasciato tutti insensibili.
L’amministrazione comunale, le scuole e la parrocchia si erano incontrate, confrontate e attivate per affrontare non solo le conseguenze di quei gesti, ma soprattutto le ragioni che li avevano determinati.
Era stata avviata una riflessione che aveva coinvolto un po’ tutti, dalle istituzioni alle famiglie, cercando di accrescere la consapevolezza di cosa significhi e quanto sia importante essere comunità.
Tutto questo appare oggi come un passato remoto e rimosso: il Fontanazzo è tuttora in attesa di essere restituito alla civiltà e al decoro, mentre è sempre più evidente come vada estendendosi un disinteresse verso forme di crescita comune, di competenze condivise, di solidarietà sociale.
Quasi una rimozione dell’idea che dall’impegno per un maggior benessere collettivo possa discendere un profondo “stare bene” personale. Si tratta però di un tipo di impegno che implica assunzione di responsabilità verso gli altri, come verso sé stessi: non è semplice ed è fatica vera.
In realtà, in tanti ambiti si diffonde la tendenza a identificare nell’ “altro” ogni causa delle proprie debolezze ed errori, accompagnata da una sorta di rigetto a misurarsi con ogni forma di complessità, una desertificazione culturale di cui manca ancora una chiara consapevolezza.
In generale, concludendo, Ponte vive un presente crepuscolare e di indifferenza a ciò che esula la sfera individuale, terreno di coltura ideale per costruire un futuro sempre più degradato.
Siamo ancora in tempo a risalire la china?
  
18/04/23
Marino

Ignoranza e indifferenza

Lo stato di degrado in cui si trova il Fontanazzo, un pezzo di storia del nostro paese, è un indicatore della qualità della società in cui viviamo:
- ci sono persone che non rispettano il bene pubblico, probabilmente persone a cui famiglia e istituzioni non hanno saputo dare gli strumenti necessari per comprendere il valore dei propri atti;
- la maggioranza dei cittadini si è abituata a convivere con il “brutto”;
- l'autorità civica, non incalzata dal disgusto dei cittadini, sembra tollerare il degrado    Nota  Per quanto a mia conoscenza, l’ultimo intervento di manutenzione del Fontanazzo risale al marzo 2015 allorquando, su iniziativa dell’Amministrazione Copelli e con la collaborazione della cooperativa L'Ippogrifo  e della Scuola Edile di Piacenza, cinque giovani africani, ospiti in paese in attesa della risposta della commissione territoriale per il rilascio della protezione internazionale, ripulirono e ritinteggiarono sia i muri esterni che le pareti interne.
Sono amare constatazioni.
Che lasciano tristezza nel cuore.

  
11/04/15
Marino

Fontanazzo: uomo avvisato, mezzo salvato?

Circa un mese fa il "fontanazzo" è stato ripulito e ridipinto  FONTE .
Qualche giorno fa "qualcuno" si è premurato di lordare nuovamente questo monumento con inopportune scritte.
Ieri due cittadini, con il permesso e il sostegno dell'Amministrazione, hanno provveduto a ridipingere le pareti oggetto di vandalismo.
Prima o poi colui o coloro che non rispettano la cosa pubblica commetteranno un errore, prima o poi ci lasceranno lo zampino e, per quanto ho appreso io, ci si andrà giù pesante (civilmente e penalmente).
👨 Azzeccagarbugli   21/04/15 00:05 ® 228
Eseguire un graffito è punito dal codice penale (art. 639). Su immobili o su mezzi di trasporto (pubblici o privati), rappresenta un reato perseguibile d'ufficio e punito con la reclusione da uno a sei mesi o con la multa da 300 a 1.000 euro. Se poi il fatto è commesso su beni di interesse storico o artistico, si applica la reclusione da tre mesi a un anno e la multa da 1.000 a 3.000 euro; se vi è recidiva, la reclusione può arrivare fino a due anni e la multa fino a 10.000 euro. Così scrive Pier Paolo Bosso (Confedilizia) su "La Stampa" di lunedì 20 aprile.
👨 Lucio   21/04/15 17:11 ® 229
Peccato che su G.U.64 del 18/3/2015 sia pubblicato il decreto legislativo 28 del 16/3/2015 riferito a L 67 del 28/4/2014 che prevede la non punibilità con la carcerazione di ben 112 reati... Che dire...?
Lucio
👨 Funtanass   21/04/15 19:20 ® 230
Speriamo che fra i 112 reati depenalizzati non ci sia anche quello che mi riguarda...
👨 Attila   29/04/15 23:12 ® 236
La Darsena di Milano, inaugurata domenica scorsa dopo lunghi lavori di recupero, nel giro di un paio di giorni è già stata imbrattata dai writers con scritte ovunque. E a Ponte qualcuno ha il coraggio di lamentarsi per il Fontanazzo...
👨 Pinco   30/04/15 10:27 ® 237
Non ci vuole coraggio per lamentarsi e disprezzare le azioni vandaliche degli idioti, basta il buon senso.
👨 Almo   30/04/15 13:24 ® 238
Ma perché i "writers ".non esprimono la loro arte a casa loro, senza imbrattare ovunque? L'ultima del fontanazzo: qualcuno ha lanciato uova
(fresche) sul muro...
E' un'utopia pensare di guardare, invertendo la tendenza, per esempio,
come modello il Trentino Alto Adige dove la natura e' rispettata?
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24/03/15
Marino

Giornate Fai, elogio ai "giovani" di Pontedell'olio

Caro direttore,
vorrei esprimere un elogio a molti "Giovani" di Pontedell'olio per il loro impegno portato avanti da alcuni mesi e in particolare per l'esito della due giorni 21 e 22 marzo. Scrivo "Giovani" fra virgolette perché di loro spesso si parla come di una generazione che non ha avuto opportunità o non è in grado di crearne. Quello che vorrei portare all'attenzione è un esempio esattamente opposto. L'obiettivo del loro progetto era partecipare alla "Giornate FAI di Primavera" facendo conoscere le "Fornaci Cementi Rossi" e il Ponte Curvo sul Nure.
Prima di tutto un elogio al metodo da loro utilizzato: ricerca ed elaborazione delle fonti,, stesura di una "narrazione" che fosse avvincente, un book fotografico, azioni di stimolo degli alunni delle elementari e media in collaborazione con gli insegnanti, coinvolgimento di Volontari e Associazioni del Paese, rendere partecipe il settore commerciale, adornare luoghi del Paese per una bella accoglienza, promozione dell'adesione e partecipazione attiva al Progetto da parte del Sindaco e degli Assessori immediatamente data e ben riuscita anche con un grande impegno da parte del personale ed in particolare degli operai, attivazione del patrocinio della Cementirossi, partecipazione al riordino di un piccolo spazio (Fontanazzo) di alcuni profughi del Mali presenti sul territorio ed infine l'arrivo del Vivaio Giovani con la sua interessantissima proposta del Branding Piacenza per Expo 2015
Credo che già questo potrebbe bastare per dimostrare come da un'idea " le Giornate Fai di Primavera" si possa arrivare a coinvolgere un'intera comunità facendole vivere il "ricordo" di un passato testimoniato da questi monumenti che " si attraversano " senza avere presente che i nonni, bisnonni lì hanno vissuto il loro lavoro faticosissimo e difficile, contribuendo a consegnarci molta parte di cio' che abbiamo oggi.
Come da un'idea si possa "muovere " una comunità arricchendola di stimoli, di idee, mostrando buoni esempi.
E' nel metodo ma anche nelle ore impegnate nello studio, riflessione, elaborazione, programmazione, svolgimento, esecuzione, contatti e coinvolgimento, per alcuni mesi e oltre gli impegni quotidiani, di un gruppo di "Giovani" del Paese che va riconosciuto il valore di questa due giorni.
E qui vorrei ringraziarli, credo a nome di molti concittadini, affermando che se in un piccolo Paese abbiamo risorse umane così abili non dobbiamo temere, perché la nostra comunità sarà sempre attiva, vivace, interessante e riuscirà a costruire un buon futuro.
Elena Libè
Pontedell'olio
Da Libertà del 24/03/2015
👨 Tremonti   24/03/15 23:10 ® 198
Posso fare una battuta sull'indotto per le attività commerciali? Lo dicevo che con la cultura non si mangia...
👨 Vae Victis   25/04/15 10:22 ® 233
A proposito di Fai e tutela dei beni storici: chissà come ha fatto a salvarsi quella scritta A IX incisa sul ponte della ferrovia. Per rispetto dei monumenti e della loro storia, meglio così...
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23/03/15
MattiaPascal

Gazzetta di Parma

Caratteristico borgo della Val Nure, Ponte dell'Olio ha origini medievali ed è una meta da non perdere per gli amanti della "gita fuori porta". Un luogo tranquillo e romantico, che offre opportunità per i cultori ed appassionati di storia, ma anche per i buongustai e per gli sportivi.

La storia, da queste parti, abbonda nelle antiche chiese ma anche nei suggestivi manieri che impreziosiscono il territorio. Quella di Piacenza, come noto, è una provincia disseminata di castelli. Ponte dell'Olio ne è buon testimone dato che nei 43 chilometri quadrati del comune ne esistono quasi una decina.

Si va dai castelli di Torrano, Riva e Folignano, perfettamente conservati, per proseguire con la torre di La Fratta, l'antico fortilizio di Cassano ed i manieri di Montesanto e Castione. Di questi ultimi non rimangono che pochi ruderi. Ma Ponte dell'Olio è anche patria di una preziosa archeologia industriale.

Bastano pochi passi nel centro storico per "imbattersi" in una costruzione imponente e ricca di fascino: è quella delle antiche fornaci, sistemate pochi anni fa dal Comune. Un luogo che parla di storia del lavoro, di materiali tipici dei luoghi, di tecnologia e di società. Nel centro del paese rappresentano la fulgida testimonianza di un'epoca davvero unica nelle vicende del territorio di Ponte dell'Olio e della sua gente.

Il complesso monumentale delle fornaci fu realizzato a partire dal 1890 dall'Azienda Calce Val Nure per la produzione continua di calce da costruzione. E' di quell'epoca la prima fornace, costruita su pianta circolare, e con quattro camere da fuoco dall'impresa di Emilio Rossi, padre di Giovanni Rossi, futuro fondatore della Industria Cementi Giovanni Rossi e personaggio di spicco della storia locale (al quale è dedicato anche un busto davanti alle antiche fornaci) che si è sempre distinto per capacità imprenditoriali e per il forte senso di responsabilità verso la comunità.

Pioniere dell'industria della calce, del cemento e dei laterizi, precorritore di una imprenditoria lungimirante, Giovanni Rossi si è sempre distinto per correttezza e per la sua mai ostentata generosità. Le antiche fornaci così come i castelli e l'antico torchio dell'azienda agricola "I Perinelli" sono visitabili in occasione delle principali manifestazioni e fiere locali. Fra queste: la Fiera di primavera (la prima domenica di maggio), la Fiera patronale di San Rocco (a metà agosto), la Fiera della pancetta tipica e la rassegna enogastronomica "I sapori del borgo" che si tiene a novembre per celebrare la cucina tipica del Piacentino.

Per coloro che amano fare due passi ecco che, rimanendo nel centro di Ponte dell'Olio, è possibile fare shopping e degustare i prodotti tipici fra i numerosi negozi che sorgono nella centralissima via Veneto, mentre per i più romantici non è da perdere una passeggiata sull'antico ponte detto "di Maria Luigia d'Austria" (fu lei a ordinarne la costruzione), oppure lungo il Nure facendo magari una sosta alla fonte "Fontanazzo" dove sgorga sempre acqua fresca e chiara (e secondo la leggenda, chi la beve anche un solo giorno, prima o poi ritorna a Ponte dell'Olio) e alla vicina chiesa di San Giacomo (costruita nell'XI secolo e riedificata nel 1272) oppure, di nuovo in centro, all'oratorio di San Rocco (XV sec.) con una "occhiata" alla bella Torre dell'orologio del XIX secolo.

Per gli sportivi, invece, ecco lungo il paese, le frazioni e i borghi la possibilità di godersi suggestivi percorsi escursionistici e cicloturistici, in particolare i tre per mountain bike, predisposti dal Comune in collaborazione con Uisp Piacenza Lega Cicloturismo e associazione Moiabike, con itinerari che vanno dai 15 ai 28 km (con carta cicloturistica reperibile all'ufficio turismo e commercio del Comune).


Sperando di non aver violato regole di copyright (nel caso, perdonatemi: con la sfacchinata che ho fatto a ricopiare...), questo è l'articolo di Paolo Panni dedicato a Ponte, pubblicato ieri sulla "Gazzetta di Parma". Dal titolo "Chiese, manieri e archeologia industriale".

Oltre a una foto del ponte con la chiesa, ci sono poi le schede di tre locali pubblici: il bar trattoria della Posta, il ristorante Riva e il ristorante "Cà dell'Orso". Ma di questo scriviamo magari un'altra volta...
  
12/03/15
Marino

Fontanazzo: nuovo splendore grazie al lavoro di 5 giovani africani

Il Fontanazzo di Pontedellolio torna a risplendere grazie all'impegno di cinque giovani africani, parte del gruppo del Mali e del Gambia ospite temporaneamente in paese in attesa della risposta della commissione territoriale per il rilascio della protezione internazionale. Fino a sabato sono impegnati nella pulizia e ritinteggiatura dei muri esterni e delle pareti interne, imbrattate da tempo da scritte di ogni tipo, del Fontanazzo, vicino alle sponde del Nure dal lato della chiesa parrocchiale. Il Fontanazzo, costruito a fine dell'Ottocento per sfruttare l'antica fonte già usata dall'hospitale di San Giacomo per il ricovero dei pellegrini, era la fontana pubblica, con i vasconi per lavare i panni usati dalle donne di Pontedellolio fino ai primi decenni del Novecento. Un luogo caro ai pontolliesi. Grazie all'interessamento del Comune di Pontedellolio, della cooperativa L'Ippogrifo che gestisce il gruppo di giovani e della Scuola Edile di Piacenza, è stato possibile programmare tre cantieri-scuola per imparare un mestiere. L'impegno dei cinque giovani è a titolo gratuito. Il primo cantiere-scuola è stato al centro culturale "Passerini" di Riva, la ex scuola, dove un gruppo di nove giovani africani, seguiti da un docente della Scuola edile, si sono dedicati all'intonacatura della struttura. Anche in questo caso la settimana "lavorativa" è stata curata da un docente, Andrea Barin, che ha insegnato e lavorato con i cinque ragazzi nel trovare la giusta amalgama dei colori e nel tinteggiare le pareti. «Lo facciamo volentieri», hanno detto in inglese. Uno dei coordinatori della cooperativa L'Ippogrifo, Andrea Marchettini, che conosce bene le loro storie e i loro desideri, ci fa sapere che «hanno capito di poter essere utili alla comunità che li ospita. L'intento - riferisce - è di occuparli nella loro quotidianità, materialmente e psicologicamente nell'attesa di essere convocati alla commissione per i rifugiati di Bologna per ottenere il permesso di soggiorno». Sembra di capire che alcuni di loro rimarrebbero volentieri anche a Pontedellolio, dove cominciano a conoscere anche i coetanei e le persone del paese. Passo significativo nel lavoro di integrazione portato avanti dalla cooperativa L'Ippogrifo, coordinata da Davide Tacchini, è essere riusciti, grazie alla collaborazione di una ditta del luogo ed attraverso il progetto europeo "Garanzia giovani", a inserire due ragazzi in un tirocinio formativo fino ad agosto. A breve inizierà anche il terzo cantiere-scuola che riguarderà la sistemazione del porfido di via Vittorio Veneto. Intanto proseguono il corso di italiano nella ex scuola di Riva.
 Pubblicato da Libertà del 12/03/2015 a firma Nadia Plucani