Ponte dell’Olio beneficerà dello status di comune montano?
Nel 2015 Ponte dell'Olio è stato riclassificato in zona altimetrica 3 (zona collinare interna) e quindi non è né comune montano né comune parzialmente montano e quindi... zero contributi extra. Inoltre, a causa di questa riclassificazione, i terreni agricoli di Ponte dell'Olio non beneficiano più di esenzioni e riduzioni sull'IMU.
In quel periodo l’attuale Sindaco, allora Consigliere di minoranza, scrisse: "Non è assolutamente possibile che da un momento all'altro due zone svantaggiate come Castione e Montesanto diventino pianeggianti e il Comune "non montano". Ho presentato questa interpellanza anche perché ritengo che non si debbano considerare importanti gli agricoltori e i coltivatori solo in campagna elettorale. Ora io vi chiedo di tenere il fiato sul collo alle varie istituzioni, compresi i parlamentari e i consiglieri regionali piacentini, che competenti li sono.. o almeno, dovrebbero esserlo".
❓ Ad oggi, come sta concretizzandosi il “fiato sul collo” del sindaco pro tempore ?
❓ Che azioni, politiche e formali, sono state e si stanno portando avanti per ottenere la revisione della riclassificazione di Ponte dell’Olio ?
Che, non dimentichiamolo, fa parte di una Unione Montana !!!
Ponte sia riclassificato "Comune parzialmente montano"
E' notizia di ieri che il Ministero dell'interno ha ripartito 2 milioni di euro tra i comuni montani o parzialmente montani con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.
Come segnalato a gennaio 2015 da MattiaPascal FONTE , nel 2015 Ponte dell'Olio è stato riclassificato in zona altimetrica 3 (zona collinare interna) e quindi non è né comune montano né comune parzialmente montano (dove invece troviamo per esempio Gropparello e Rivergaro) e quindi... zero contributi extra. Inoltre, a causa di questa riclassificazione, i terreni agricoli di Ponte dell'Olio non beneficiano più di esenzioni e riduzioni sull'IMU.
Su questo tema l'allora Consigliere di minoranza Chiesa, presentò un'interpellanza chiedendo se l'Amministrazione Copelli si fosse attivata per cercare di far modificare la riclassificazione FONTE . L'Amministrazione Copelli rispose di aver provveduto ad inoltrare richiesta di riclassificazione del nostro Comune. Il commento del Consigliere interpellante fu: "Non è assolutamente possibile che da un momento all'altro due zone svantaggiate come Castione e Montesanto diventino pianeggianti e il Comune "non montano". Ho presentato questa interpellanza anche perché ritengo che non si debbano considerare importanti gli agricoltori e i coltivatori solo in campagna elettorale. Ora io vi chiedo di tenere il fiato sul collo alle varie istituzioni, compresi i parlamentari e i consiglieri regionali piacentini, che competenti li sono.. o almeno, dovrebbero esserlo".
Come lo eravamo allora, anche oggi siamo convinti che sia necessario perseguire l'obiettivo di riportare Ponte dell'Olio ad essere classificato "Comune parzialmente montano" al fine di beneficiare dei vantaggi conseguenti. Considerando anche che siamo parte fondamentale di una unione che è definita "Unione Montana Alta Val Nure".
Degrado e incuria: una domanda alla lista Ratti
Nel programma della lista Ratti, nel capitolo Ambiente e territorio, è scritto: "crediamo che sia fondamentale riuscire ad ottenere la classificazione parzialmente montana del Comune di Ponte dell’Olio, unica soluzione in grado di garantire maggiori entrate (...) . Soltanto risorse certe ed una programmazione adeguata possono aiutare a combattere il degrado e l’incuria nel capoluogo così come nelle frazioni più isolate.".
Non vorrei aver capito male ma... significa che se la lista Ratti non riesce a far classificare il comune come parzialmente montano, "unica soluzione in grado di garantire maggiori entrate" e "risorse certe", allora "il degrado e l’incuria nel capoluogo così come nelle frazioni più isolate" sarà giustificato e rimarrà come è oggi?
Consiglio comunale
Ordine del giorno del Consiglio comunale del 18/02/2015:
1. Lettura ed approvazione verbali della seduta precedente;
2. Comunicazioni del Sindaco;
3. Approvazione convenzione con il Comune di Farini per la gestione in forma associata del Nucleo di Valutazione;
4. Approvazione convenzione con Scuola Materna Privata "G. Rossi" di Ponte dell'Olio;
5. Approvazione Regolamento assegno di cura anziani;
6. Modifica convenzione per l’affidamento in concessione del servizio di Tesoreria 2015/2019;
7. Nomina Revisore dei Conti per il triennio febbraio 2015/febbraio 2018;
8. Modifica Regolamento di disciplina del commercio su aree pubbliche;
9. Esame interpellanza del Consigliere Comunale Chiesa Alessandro ad oggetto: “Classificazione ISTAT del Comune di Ponte dell'Olio (montano, parzialmente montano, non montano) e relativi obblighi tributari”.
Classificazione dei comuni
Da profano, non ho la più pallida idea da chi dipenda.
Cioè non so chi abbia fatto (e quale criterio abbia seguito) la circolare ministeriale del '93, che ha regolato la questione fino all'Imu 2013.
La classificazione sintetica dell'Istat utilizzata ora credo sia pre-esistente alla decisione del governo di adottarla (nel gennaio '15): insomma non è stata creata apposta per l'Imu.
Diciamo che il destino di un comune collinare (essere classificato in una categoria o in un'altra) dipende magari dal caso e dalla fortuna...
In quanto al cambiamento del criterio di tassazione all'interno dei comuni parzialmente montani (fino al 2013, per pagare o meno, contava la posizione del terreno nel comune; ora conta la qualifica del proprietario) è una scelta legislativa fatta dal Parlamento e dal Governo.
Imu terreni agricoli
L'utile interpellanza dell'attento consigliere Alessandro Chiesa ci informa che la classificazione di "comune non montano" ha comportato per Ponte la mancata disponibilità di 109.579 euro (e 2 centesimi).
Cioè ci sono stati tagliati trasferimenti statali di tale importo. Dando in cambio al Comune la possibilità (o l'obbligo) di tassare i terreni agricoli, per recuperare dai suoi cittadini quanto non riceve più dallo stato.
Ora sarebbe interessante sapere la cifra che la nostra Amministrazione prevede di incassare dall'applicazione di questa imposta.
E quanto incassava per tale voce fino al 2013. Quando la legge era diversa e Ponte considerato "parzialmente montano": comuni nei quali allora per il pagamento contava la posizione geografica del terreno (nelle zone pianeggianti si pagava, in quelle svantaggiate no).
Certo essere classificati in un modo o nell'altro non dipende dal Comune. Ma l'aliquota applicata (segnalata da Mauro in un commento), sì...
Un breve riepilogo della vicenda.
Fino al 2013 per la classificazione dei comuni ai fini Ici/Imu si è fatto riferimento alla circolare ministeriale 14 giugno 1993 n. 9.
Per il 2014 (retroattivo) e dal 2015, dopo la fallita introduzione del criterio dell'altitudine al centro (cioè della sede comunale), si è passati alla classificazione sintetica dei comuni fatta dall'Istat.
La prima (circolare del '93) era più di manica larga. Così nella nostra provincia c'erano 18 comuni montani e 13 parzialmente montani (fra cui Ponte).
Quella dell'Istat ora in vigore prevede 10 montani e 6 parzialmente montani.
A farci compagnia nella retrocessione nei "non montani" sono Caminata, Lugagnano, Nibbiano, Pianello (che erano addirittura montani fino al 2013); Agazzano, Alseno, Borgonovo, Carpaneto, Castelsangiovanni, Castellarquato, Gazzola, San Giorgio, Vigolzone, Ziano (che erano come noi parzialmente montani fino a due anni fa).
Ricordo i comuni parzialmente montani con la legge ora in vigore (classificazione Istat): Rivergaro, Travo (rimasti tali); Gropparello, Pecorara, Piozzano, Vernasca (che in precedenza erano montani).
Incongruenze della legge
Ringrazio Marino per l'informazione prontamente fornita.
Dunque Ponte è comune non montano e tutti i terreni devono pagare l'Imu (siano di coldiretti o di altri).
Certo che questa vicenda è come la storia della coperta corta: ovunque la tiri, resta scoperto qualcosa.
Per dire: ora accadrà che un imprenditore agricolo, che so, di Niviano, proprietario di 500 pertiche, non pagherà l'Imu (essendo il comune di Rivergaro parzialmente montano, vedo su "Libertà" di oggi; comuni nei quali, come già detto più volte, i coldiretti e gli imprenditori agricoli non pagano).
Mentre un pensionato che ha un appezzamento di terra (magari incolto), che so, a Monte Santo o a Chiulano dovrà pagare l'Imu.
Non c'è bisogno di dire quale dei due meriterebbe di più l'esenzione dal tributo...
E anche nella classificazione dei comuni chissà se l'Istat è stata equanime: Rivergaro parzialmente montano, Ponte e Vigolzone non montani...
Telenovela
Tanto tuonò che piovve: il governo è finalmente intervenuto per risolvere la controversa vicenda dell'Imu sui terreni agricoli.
Si ritorna al criterio della classificazione Istat dei comuni (montani, non montani, parzialmente montani) che era in vigore fino al 2013.
E si abbandona la discutibile "altezza al centro" (cioè della sede comunale) che suddivideva i comuni in tre fasce: fino a 280 metri; da 281 a 600; oltre i 600.
Non ho idea di come l'Istat classifichi Ponte: se comune "non montano" o "parzialmente montano".
Nel primo caso, pagano tutti (coldiretti e non).
Nel secondo, sono esenti i terreni di proprietà dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli (mentre pagano i proprietari privi di tale qualifica).
Il termine per il pagamento (imposta del 2014) è stato fissato al 10 febbraio.